Un programma comune

(4) Cari amici,
scusate la prolungata assenza ma per tutti noi gli ultimi giorni prima delle vacanze natalizie sono liste di scadenze. Non per questo siamo stati meno attivi mentalmente! Ma il tempo continua a scorrere e un banco di prova importante si avvicina. Le elezioni comunali arriveranno presto, e dobbiamo cominciare a chiederci se siamo pronti, quanti siamo e cosa possiamo fare. Il primo passo che reputo opportuno è cominciare a scrivere un “Manifesto Programmatico Under Construction” che racchiuda i nostri progetti e le nostre idee per Santa Margherita. Un programma scritto da noi che sarà consegnato in mano a chi di voi andrà a rappresentarci nella prossima amministrazione. E’ chiaro che avere una voce giovanile nelle “sale delle decisioni” è uno dei nostri obiettivi fondamentali. Da troppo tempo tra le mura del palazzo gattopardo si sentono sempre le stesse voci, e sempre over 40. Questo non va, non va per nulla. Cominciamo a pensare 6-7 obiettivi minimi e realmente raggiungibili da proporre ai nostri compaesani, un progetto sincero che non sia il libro dei sogni ma un’agenda cronologica. Nè costruire aeroporti, nè torri, nè ponti. Credo che bisogni partire con problematiche quotidiane e che hanno a che fare con tutti i giovani margheritesi. E credo che per questo non si possa non iniziare a studiare la problematica del lavoro legata alla legalità. Se non si fa qualcosa in fretta questo paese diventerà uno dei più “vecchi” della Sicilia. Non ci sono più giovani. Sono in giro per l’Italia non per piacere ma per lavoro. Abbiamo bisogno di investimenti su queste cose, e non  di aziende come la Sogeir che assume consiglieri e affini. Questo democraticamente si può chiamare clientelismo, che da noi ha la peculiarità di essere presentato come normale e lagale. Investimenti sui giovani e per i giovani prima di tutte le altre cose. A Santa Margherita inoltre è molto in voga la busta paga dimezzata: c’è scritto 10 e ti danno 5. Se ti va bene così sennò pazienza. Ciò funziona perchè per ognuno che rinuncia ce ne sono dieci che attendono, e di solito sono sempre giovani che non hanno altre possibilità. Spazi comuni e centri ricreativi per i ragazzi: ci sono le strutture ci sono gli spazi, non parliamo per utopie. Manca solo impegno e serietà per attivare servizi che tolgano dalla strada chi non ha altro da fare. Programmi di educazione civica (ma quelli veri) nelle scuole. E mi fermo. Non voglio mettere troppa carne sul fuoco. Vogliamo siate voi presentare le vostre idee, i vostri bisogni, le vostre proposte, quello che pretendiamo dai prossimi amministratori. Smettiamola di chiedere per favore i nostri diritti. Avanti, stiamo aspettando voi…


Benny Calasanzio

3 commenti

  1. ecco…come non essere d’accordo con benny…

    io aggiungerei una cosa molto semplice: prendere coscenza di se!

    voglio dire che non tutti possono ricoprire dei ruoli, leggittimati solo dall’amicizia di qualcuno o da più di 100 voti alle elezioni! ciascun ruolo deve essere affidato a chi ha le competenze tecnico-scientifiche per adempiere alle mansioni cui è chiamato a rispondere.è un ragionamento così semplice da non essere capito?

  2. il commento di prima l’ho lasciato io, scusate ma ho dimenticato di firmarlo….

    Peppe Milano

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