Alcune libere riflessioni

(5) Pubblichiamo un post inviatoci dal Dott. Gaspare Viola
Alcune libere riflessioni che delineano alcuni tratti per me fondamentali (anche se non esaustivi) in ordine alle prospettive politiche locali.
La Politica
è fondamentalmente relazionalità.
Spero in una iniziativa politica fondata sulla persona, che promuova la sua capacità  relazionale a 360°.
Dovremmo puntare alla nascita di una rete di rapporti interpersonali autentici, di stima e di fiducia reciproca, sì da costituire un gruppo forte, coeso, ove ciascuno deve potersi riconoscere e sentirsi rappresentato esclusivamente in forza all’adesione ad un comune progetto politico.

Su questa rete relazionale (ove non si considera la persona un mezzo per i propri fini e non si strumentalizza nessuno) può poggiare un cammino comune che recuperi la gratuità dell’impegno politico.

Tale percorso dovrebbe aprirsi ad ogni persona di buona volontà che ne condivide autenticamente premesse e contenuti.

Le delusioni delle speranze di rinnovamento conseguenti al fallimento dell’ultima esperienza amministrativa, che ha offerto ed alimentato modelli profondamente  sbagliati,  non devono tradursi in ulteriore disimpegno e qualunquismo, ma in consapevolezze necessarie per affrontare le sfide future.

A partire dalla comune consapevolezza di un confronto necessario con matrici politiche diverse, dovremmo essere in grado di coniugare identità e capacità relazionale.

Essere cioè capaci di andare oltre i recinti delle appartenenze nominali e,  lungi dal rinnegare le proprie radici, investirle ponendole in rapporto fecondo con ispirazioni politiche altre.

Ciò in nome di una appartenenza più alta, di concittadini margheritesi,  dunque in nome di una avvertita superiore responsabilità assunta per interpretare ed affrontare collegialmente le sfide politiche, economiche e sociali ed amministrative di S.Margherita Belice.

Le idee camminano sulle gambe delle persone e non ci sarà nessun vero rinnovamento se il cambiamento che noi vogliamo non inizia da ciascuno di noi e non trova in ciascuno di noi un protagonista impegnato in prima linea.

(Dovremmo sentire agitare dentro di noi ciò che vogliamo si realizzi attorno a noi.)

Vorrei che in ogni circostanza il Bene Comune venga posto al di sopra di ogni interesse particolare, come valore non negoziabile, principio cardine e vero fine dell’agire politico.

Questo non significa chiusura all’ascolto delle istanze particolari, ma ogni interesse particolare deve armonizzarsi con l’interesse collettivo senza ledere il principio di legalità, il principio di uguaglianza e delle pari opportunità.

Obiettivo strategico per perseguire il bene comune è la nascita ed il consolidamento di una classe dirigente onesta, responsabile, competente, animata dal valore politico della fraternità universale e della interdipendenza.

(La fraternità intesa non come un vago sentimento interiore, ma come categoria politica)

Una classe dirigente che informi ogni scelta al principio imprescindibile della legalità e della trasparenza amministrativa.

Una classe dirigente che rispetti la dignità inviolabile di ciascuno, che pratichi la giustizia sociale e si adoperi per costruire una comunità solidale.

Una classe dirigente che persegua costantemente la partecipazione democratica e popolare alla gestione della Cosa Pubblica e che sia capace di suscitare la collaborazione attiva della società civile alla soluzione dei problemi.

Una classe dirigente che non si limiti ad esperire l’ordinaria amministrazione, ma sappia indicare un modello di sviluppo coerente con le risorse peculiari del nostro territorio in grado di promuovere il progresso morale e materiale della comunità amministrata; (Il concetto di progresso morale richiederebbe molti approfondimenti, ad es. che classe dirigente è quella che si limita ad assecondare costumi e consuetudini sociali oggettivamente arretrati – vedi certe feste pseudo-religiose – o che non si fa carico di combattere ignoranza e indifferenza, ecc.); una classe dirigente che assuma la programmazione come metodo imprescindibile nel perseguimento degli obiettivi politico-amministrativi ed il principio della concertazione e della collegialità all’interno del gruppo dirigente come modalità ordinaria del processo decisionale; che assuma l’aspetto della formazione, ideale ed applicativa come momento necessario che accompagna l’azione politica perché non si smarrisca l’ispirazione etica di fondo e si adeguino costantemente i saperi.

Requisiti irrinunciabili di coloro che rivestiranno cariche pubbliche sono l’onestà, il senso della Cosa Pubblica, la competenza, la capacità di dialogo anche nei più accesi contrasti, la capacità di ascolto, lo spirito di iniziativa di fronte alle criticità amministrative, la disposizione a non considerare il ruolo ricoperto come una carica onorifica, la disponibilità a sottoporre il proprio agire a razionali quanto naturali verifiche di efficienza.

Gaspare Viola

4 commenti

  1. Sono sinceramente e assolutamente d’accordo con quanto detto dal Dott. Viola.

    farei solo una piccola postilla con specificato: COMPETENZA OSSIA CV alla mano e sul banco…ma veramente e sul serio….per instaurare un regime della meritocrazia che finalmente possa rendere giustizia ad anni di lavoro e sacrificio che temono di divenire futili e vacui, inutili in sostanza.

    Vorrei crederci, vorrei crederci veramente, vorrei sperare che adesso è giunta l’ora di fare le cose ONESTAMENTE, senza corsie preferenziali.

    sono stanca di sentirmi dire: qui non puoi fare nulla perchè non c’è la cultura (anche se ancora non ho compreso che diamine significhi questa affermazione…)

    DATE CULTURA AD UN POPOLO E PROBABILMENTE GLI SARA’ DATA LA POSSIBILITA’ DI AFFRANCARSI DA UNA SITUAZIONE STAGNANTE DI STALLO…IL RISCHIO CHE TI SI RIVOLTI CONTRO E’ GRANDE, EPPURE BISOGNA OSARE PER AVVIARE UNA RIVOLUZIONE MENTALE.

    forza ragazzi…augurandomi che non sia solo l’ennesima promessa vana.

    adesso è ora di “cuagghiare”.

    Buon Lavoro

    Borboleta

  2. Sono pienamente d’accordo con le parole del Dott. Gaspare Viola. Gli anni appena passati hanno visto una classe dirigente volta solo al vil denaro, il cui unico scopo e collante è stato il denaro. I tempi ormai sono maturi per sovvertire le sorti del nostro paese e portare una nuova mentalità, una nuova voglia e una nuova classe dirigente di conseguenza con la sola e unica ambizione di far progredire Santa Margherita di Belìce. Nessun altro obiettivo deve esistere. Solo lo sviluppo del nostro amato (solo da noi mi sa) paese.

    Per questo è nato questo blog ( e scusate se parlo a nome anche dei veri autori e creatori del blog) e per questo faremo tutto il possibile affinchè certa gente possa essere ricordata solo come un ricordo buio e sempre più annebbiato.

    Vito Antonio Augello

  3. Parole parole parole . Si mi trovo daccoedo con viola ma ricordiamo che proprio lui ha fatto parte di questa logica di poteri essendo prima presidente del consiglio e poi adesso presunto candidato a sindaco. Se si dovrebbero veramente smantellare questo sistema allora l’unica soluzione è non ricadere ogni qualvolta ci siano elezioni nell’ipocrisia quando la nostra realtà politica per sopravvivere ha purtroppo bisogno di tutto ciò che voi criticate…..siamo fottuti

  4. E’ la mia prima visita a questo blog che trovo interessante e importante per s.m.b. Ho visto che c’è qualcuno che timidamente scrive ciò che realmente pensa (o forse) di questi giorni di politica locale…. Mi ha colpito principalmente il discorso del dott. Viola e vorrei precisare qualcosa se mi è permesso. Belle parole caro Viola, tutto perfetto e indiscutibile, ma vorrei ricordarle che sono le stesse di 5 anni fa, quando camminava a braccetto con quei responsabili del disastro attuale, quando ha festeggiato per una vittoria sua e della sua coalizione (e conseguenziale sconfitta del paese). Inoltre ha fatto il presidente del consiglio per 4 anni con i voti di quella maggioranza, e un bel giorno si è reso conto che non andava bene niente…. Ci deve impiegare 4 anni per capirlo??? O è cambiato qualcosa che a lei non ha più fatto comodo?? Bè facile adesso addossare la responsabilità agli altri… facile non crede???

    Incazzato_sempre

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