Mezzogiorno in famiglia – Il racconto di Peppe

(887) Sarebbe bello pubblicare il racconto di quanti volessero condividere con tutti noi la propria esperienza della partecipazione al programma “Mezzogiorno in famiglia”.
In attesa dei vostri racconti e delle vostre fotografie, pubblichiamo quelle di Giuseppe Milano…..


Intanto vorrei cominciare col dire che siamo rimasti a casa immeritatamente e, contrariamente a quanto faccio di solito, comincio la mia narrazione dalla fine. Ci siamo fregati con le nostre stesse “mani”… 5 erano realmente troppe, ci siamo ostacolati fra noi, poi quando siamo rimasti in tre, io – Ivan – Giacomo VS Simone di Ariccia, abbiamo giocato male e non siamo riusciti a capitalizzare lo sforzo di due bellissimi giorni di vittorie. In definitiva Giuseppe Serra, ormai arcinoto come “Peppe 36 secondi”, ha contato come mai aveva contato nei giorni precedenti: sempre 28! Ma come hai fatto ad arrivare all’insuperabile record di ben 36 secondi? ben 6 lunghissimi secondi più del dovuto! S’è trattato sicuramente di una questione di emozione,  complimenti lo stesso e pacche sulle spalle all’indirizzo di Giuseppe sono arrivati da parte di tutti noi e non solo, e poi, nessuno pensava che eravamo noi a dovere fare lo “Strappacoppa”.
Torniamo indietro, mentre il gruppo partiva da Santa Margherita e poi da Palermo il venerdì, io mi muovevo da Viterbo e mentre i miei paesani attraversavano il Tirreno, io mi spostavo verso sud attraversando la Tuscia ed il Lazio. Manco fatto apposta giungiamo quasi contemporaneamente davanti l’Hotel Prati, a metà strada tra il Vaticano e gli studi di Via Teulada dove, di lì a poco avremmo, fatto le prime prove di “Mezzogiorno in Famiglia”. Da lontano scorgo Ivan, insieme a Giacomino e Peppe36, tutti in camera tranne noi, a noi dovevano dare le ultime stanze che guarda caso erano ancora occupate. Dopo il piacere iniziale di rivedersi è stato un continuum di organizzazione, programmazione e quant’altro… pranzo frugale e con le macchine della Rai arriviamo in via Teulada 66.
Facciamo i pass e ci accoglie l’assistente di studio che avevamo come riferimento: Francesca, simpaticissima romana che affermava fare il tifo per noi (siciliani in genere), speriamo solo che non sia un frase ciclostilata per ciascuna squadra che ha incontrato nei suoi anni di carriera.
Mentre eravamo intenti a cercare di capire il meccanismo delle puntate ed assegnarci i giochi, abbiamo avuto il primo contatto con gli amici di Ariccia, l’unico ad alzarsi in piedi è stato Nino che col petto in fuori, gonfio come non mai, ha fatto le presentazioni di rito; in realtà abbiamo capito solo dopo che, da grande sportivo quale è, ha esercitato una subdola azione psicologica incutendo timore nell’avversario sfruttando la sua fisicità.
Sin da quel primo incontro però, ci siamo resi conto che non sarebbe stata un’impresa ardua… vabè finale a parte…
Primo incontro famoso in Rai, non è stato dei migliori… Cristiano Malgioglio, che poi Paola s’è pure trovato nel “Nomi e Cognomi”, poi la Zanicchi, la Balivo ecc. ecc… insomma una serie di personaggi televisivi, di tutti i tipi, passando appunto da Malgioglio ad Aversa, dalla Zanicchi a Marzullo, da Donadi a La Porta, abbiamo trascorso il pomeriggio aspettando Guardì e le prove del programma.
L’attesa è stata obiettivamente lunga, ma la percezione del tempo è riuscita a dilatare la giornata in modo impensabile…  vabè passiamo a quando finalmente arrivano Sergio Friscia, Amadeus e Guardì e in uno studio ancora in fase di completamento si comincia a provare qualcosa, in attesa che arrivi Laura Barriales. Non ricordo se Nino e Rita il venerdì hanno fatto un accenno del loro splendido valzer ma ricordo perfettamente che Rosy ci ha fatto sentire la sua “Vacanze Romane”, un canto perfetto che ha lasciato tutti senza fiato…
Abbiamo provato prima la giornata di domenica e quando la regia simulava il collegamento con la piazza sul maxischermo dietro le nostre spalle vedevamo le immagini di RaiNews24, Messina e dintorni sembravano la Thailandia dello Tsunami e senza riuscire a comprendere cosa stesse accadendo vedevamo gli autori che ci spronavano a seguire le prove e non guardare i maxischermi, che tragedia…
Riprendo il mio racconto… benché le prove siano e rimangono soltanto prove, avevamo capito che dall’indomani ci giocavamo la vittoria e la permanenza in trasmissione senza grossi patemi.
Finite le prove ci sono state congratulazioni reciproche, un po’  per tutti, e poi dopo un po’  di relax in albergo siamo usciti… in giro per Roma: dopo due anni e mezzo vissuti da laziale, mi trovavo abbastanza bene nelle vesti di Cicerone e così con parte del gruppo abbiamo girato per il centro prima a cenare e poi a vagare.
L’indomani puntuali precisi ed un po’ tesi abbiamo cominciato la nostra gara, tutti gonfi d’orgoglio quando abbiamo visto Fabio uscire dal nostro palazzo insieme a Roberta Gangeri… il nostro collegamento è stato, sia sabato che domenica, una spanna sopra quello di Ariccia e la cosa si avvertiva chiara e lampante in studio dove noi, come “scemi”, stavamo bloccati davanti i LED del maxischermo mentre tutti gli autori e gli assistenti di studio ci volevano attenti e pronti ad eseguire il loro “ordini”, tipo…
–    prepariamo i pinguini… veloci velooooocii velooooooooooooooooociiiiiiiiiiiiiiii…
Ora senza voler scendere nel dettaglio delle prove che abbiamo sostenuto… non mi sembra il caso visto che le abbiamo vinte quasi tutte, mi soffermo solo sull’abilità di Nino nel minigolf, grande prova di recupero al “Regioniamoci Sopra” di Annamaria (purtroppo vinta dall’emozione) e sulla divertentissima prova dei pinguini… a dire il vero ho avuto qualche problema a tornare a lavoro lunedì… per tutti quelli che mi hanno visto ero il “pinguino con la barba” o la “mano pelosa”, vabè noi  ci siamo distrutti dalle risate sia in prova che in diretta.
Per chiudere con la giornata di sabato devo dire che Giuseppe Barbera dalla piazza è stato bravissimo, ai livelli dei campioni dell’anno scorso (comune di Manziana) e che la vera rivelazione per me, ma credo non solo per me, è stata Rosy Di Giovanna, va bene figlia d’arte ma così è troppo…
Per tutto il venerdì non riuscivamo a calmarla la sua tensione era palpabile ma il sabato è stata tutta un’altra musica, nessuno in studio, malgrado disturbato nell’ascolto dalle voci fuori onda dell’organizzazione, non ha provato un brivido nell’ascoltare la splendida esecuzione di “Vacanze romane”. Non sono un esperto , ma sicuramente non serve per capire che si tratta di una canzone difficilissima e realizzata magistralmente. Ancora tanti tanti tanti complimenti da parte mia, non so quanto valgano non essendo un musicista, ma io essendo comunque un appassionato  te li faccio lo stesso.
Il sabato sera il gruppo, quasi tutto unito, è stato a festeggiare la vittoria della prima puntata a Trastavere, mi sono permesso di fare da guida in angoli della città che non si vedono nei giri canonici, ma dove si vede la vera città eterna.
La domenica siamo andati in trasmissione orgogliosissimi del risultato che ci vedeva in vantaggio di un punto e sempre più galvanizzati nel vedere le facce degli amici di Ariccia sempre più appese, salvo poi appenderle noi!
La puntata di domenica è stata molto più breve, almeno per noi, visto che s’è giocato meno in funzione dell’interminabile oroscopo di Paolo Fox.
Per i giochi della domenica mi soffermo sulla strana coppia Giacomo e Peppe,  anche in questo caso mi sono stradivertito a fare il canestro e scherzare con la nostra madrina Alda che, devo dire, essere realmente di squadra, e come non fare un cenno alla trappola di Liana? premetto che ‘sta ragazza non la conoscevo affatto, malgrado si trattasse di una mia vicina di casa e quando l’ho vista ho pensato che fosse una ragazza che accompagnasse il gruppo chissà a che titolo, invece poi ci siamo presentati e subito abbiamo instaurato un ottimo rapporto d’intesa di squadra… a dire il vero la squadra è stata una vera squadra per tutto il week-end e con squadra comprendo anche Giuseppe Barbera e Mimmo e Fiorella, anche loro bravissimi… divertentissimo era vedere, durante la prova di Mimmo Nuzzo, Sergio Friscia che in studio diceva:
–    Talìa a mè cucinu Mimmu comu curri… ma secondo te (toccandosi la panza) si vede che siamo cugini? un comico più fuori onda che in onda… un grande! Lo seguo dai tempi di “Belli  sodi Network” , gli auguro tanto successo!
Della puntata di domenica rimane senz’altro indelebile nella memoria di tutti lo splendido valzer di Nino e Rita, sono praticamente due professionisti e dovrebbero ambire ai più importanti scenari per le loro esibizioni, spero che accada presto e che siano tenuti nella giusta considerazione. Anche in questo caso posso dire di non essere un esperto, ma mi ripeto dicendo che mi sbilancio nel dire che sono stati due minuti di emozioni vere nell’apprezzare le doti dei nostri due ballerini.
Poi la storia è quella che ho riportato all’inizio: CI SIAMO FREGATI CON LE NOSTRE STESSE MANI, pazienza… è andata così.
Le ultime due parole le spendo per dire che la piazza di Santa Margherita dallo studio sembrava bellissima, benché il palazzo macchiato di nero nella facciata fa veramente una gran brutta figura, speriamo che in futuro diventi la bomboniera che in realtà è; tornando alla piazza sembrava orgogliosa di noi come noi lo eravamo del paese… un unico continuo afflato tra studio e piazza, Bellissimo!
Peccato che sia andata così…
Poi volevo fare i complimenti sia alla nostra madrina Alda, simpaticissima, che a Leonardo Tummiotto, padrino di Ariccia, altissimo e tranquillone… veramente un amico…
Io ed Ivan lo avevamo già conosciuto, ma posso dire solo bene anche di Amadeus così come della bellissima Laura Barriales che è tale e quale in diretta e fuori onda; di Sergio che dire? lo consideriamo praticamente uno di casa, un paesano in continente, veramente dispiaciuto quando s’è reso conto che abbiamo perso e che quindi non ci saremmo visti la settimana successiva.

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DSCN2221In definitiva concludo dicendo che ci siamo parecchio divertiti, Peppe e Ivan sono stati Peppe e Ivan nel fuori onda del week end e tutto il gruppo è stato gruppo dall’inizio alla fine, peccato che l’epilogo non è stato quello che ci si aspettava, però quella mano su quel cuore è arrivata prima di Ivan che però aveva già indovinato più e più volte le canzoni per primo, sia in prova che in trasmissione, purtroppo nella nostro idea quell’icona era quella di “cuore matto” e quindi era già stata archiviata… Pazienza Ivan, in questi giorni mi hanno scritto: “Non sempre vince il migliore!!” che dici possiamo essere d’accordo?
Grazie a tutti di cuore
Peppe

1 commento

  1. grande peppe……grandi tutti…….e’ stato un peccato, ma come si dice "l’importante e partecipare", forse……..

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