Fase Due

(31) Crediamo adesso di aver raggiunto una certa “maturità” e di poter passare ad una fase operativa in senso stretto. 
 Queste sono le idee che hanno dato corpo al nostro Movimento e che, speriamo sinceramente, possano trovare accoglimento nel redigendo programma dell’antagonista elettorale (che auspichiamo unico), dell’attuale sindaco arch. Giorgio Mangiaracina. La spinta decisiva a partorire prima e rendere operativa poi, un’iniziativa del genere è nata dal comune sentire di un gruppo di giovani che ha sentito forte negli ultimi quattro anni l’esigenza di dare una svolta decisiva al modo di fare politica attuale; uno dei maggiori input ci è arrivato dalla nostra riluttanza all’azione clientelare svolta dal presente esecutivo, un’azione che ha portato a cambiamenti assurdi di maggioranze in consiglio determinati solo da scopi personali che possiamo definire solo come atteggiamenti deplorevoli. Oggi abbiamo intenzione di proporre a quello che sarà il futuro primo cittadino, una politica basata sulla trasparenza di scelte che auspichiamo collegiali, dettate esclusivamente dal principio della meritocrazia e basate sulla consapevolezza di ognuno di essere chiamato a rivestire il proprio ruolo anteponendo a tutto lo spirito di sacrificio e la dedizione che l’etimo della parola “politica” porta con sé.

 
 

Purtroppo si è potuto notare come nel recente passato il merito a ricoprire ciascun ruolo sia stato dettato più che dalle reali capacità del singolo, dalla “forza” che il corpo elettorale gli aveva conferito nelle consultazioni. In questo frangente lo svilimento continuo e reiterato della professionalità di ognuno ha fatto perdere di vista, a tutti i componenti l’attuale amministrazione il vero ruolo cui erano stati chiamati a svolgere, portando ad una situazione francamente insostenibile.

 

Oggi il movimento chiede con forza una radicale inversione di marcia in questo senso che preveda delle assunzioni in ruolo imposte da titoli o esperienze  e da selezioni che ne possano legittimare la scelta, che deve comunque rimanere collegiale e trasparente, riducendo al minimo i ruoli “fiduciari”.

 
 

Consiglio Comunale e Informazione

 

Con questo modo di fare si vuole altresì ridare il giusto spazio e vitalità al ruolo del consigliere comunale ultimamente completamente appiattito dalla logica clientelare posta in essere. Si vuole mettere in risalto come il saltare dal banco della maggioranza a quello dell’opposizione abbia determinato una stasi amministrativa che ha comportato una arretramento del paese ormai palesemente visibile anche ai più scettici.

 

Si chiede anche, che la tanto declamata comunicazione continua tra il settore amministrativo e la popolazione possa realmente essere posta al centro dell’attenzione: i comizi, le informazioni e i periodici che ci erano stati promessi sono stati per quattro anni una mera illusione!

 
 

A questo proposito noi vogliamo che oltre ad essere operativi in tal senso si dia una scossa al sistema con la pubblicazione costante dei verbali dei consigli comunali direttamente in rete, si da essere più facilmente reperibili da chiunque, anche a distanza.

 
 

Pensiamo che prendere in considerazione una simile proposta possa anche stimolare un più acceso e costruttivo contraddittorio anche in funzione della maggiore relazione tra pubblico e privato che chiediamo con tenacia.

 
 

Organizzazione Uffici Comunali

 

A questo proposito si chiede anche il potenziamento dell’Ufficio Relazioni col Pubblico, al quale ormai si demanda gran parte delle operazioni di front-office. Tutte le strutture sia pubbliche che private godono di un sostanziale alleggerimento delle operazioni loro demandate laddove vi sia un funzionale URP; a questo vediamo anche legato indissolubilmente l’incremento della tecnologia messa a servizio della gente. Deve essere più facile avere accesso alle informazioni necessarie a qualsiasi tipo di utenza direttamente dai propri terminali di casa, deve essere più agevole avere informazione via internet (laddove richieste) e devono essere semplificate le procedure per potere scaricare direttamente dal portale del comune tutti quei documenti o prospetti richiedibili on-line.

 
 

Per raggiungere questo obbiettivo si deve dar vita ad una rete informatica tra i vari uffici del comune in modo tale che si possano condividere dati e risorse. Ma la sola rete informatica non basta, bisogna ripensare totalmente la gestione del lavoro all’interno degli uffici per meglio adattarla all’utilizzo degli strumenti informatici affidandosi ad esperti nel settore dell’ingegneria gestionale e della pubblica amministrazione; è necessario inoltre organizzare dei corsi di formazione per il personale comunale.

 
 

Una idea per aumentare la qualità dei servizi erogati dagli uffici comunali è quella di creare un rapporto diretto fra l’utenza e gli uffici del comune. Ogni utente al termine di ciascuna operazione potrà lasciare un feed-back che sia una valutazione del servizio, in modo da dare la possibilità a ciascun capo area, in tempo reale di monitorare il traffico relativo di ciascun settore ed avere una valutazione oggettiva da parte dell’utenza su come giudicare il servizio in modo da praticare quegli aggiustamenti necessari a venire incontro alle esigenze della gente. Sarebbe questo un sistema adottabile anche attraverso il mezzo cartaceo che andrebbe a surrogare la mancata di possibilità di una parte dell’utenza di accedere ai servizi previsti via internet e che quindi continuerebbe a rivolgersi alla struttura con il canonico front-office.

 

Per finanziare una simile iniziativa, il movimento propone innanzi tutto di dare una taglio netto alle spese comunali e a quelle voci di bilancio rintracciabili solo come “sperpero di denaro pubblico”!

 
 

Spazi comuni

 

Nella piena consapevolezza che l’idea di una rete informatica siffatta sia tutt’altro che un’opera faraonica, si procederebbe a destinare le somme recuperate in questo modo alla creazione di impianti sportivi realmente efficienti e soprattutto a luoghi in cui oltre ad alimentare il corpo si possa alimentare la mente; posti in cui possa essere messa a frutto la creatività di ognuno e dove si possa realmente nutrirsi di cultura, basti pensare ad un internet point, per esempio. Questi luoghi nella nostra semplicistica visione andrebbero comunque custoditi, ecco che si pensa alla figura di un custode formato e responsabilizzato a mantenere efficienti le strutture ed i mezzi in esse presenti, lontano dall’essere un “Cerbero” che non ne permette la libera fruizione per paura di eventuali danni, ma più aderente alla figura di un tutor in grado di supportare le necessità dell’utenza.

 

Si propone anche di potere dare ai Lavoratori Socialmente Utili del comune dei ruoli e delle mansioni precise a cui fare riferimento; nello specifico pensiamo che il settorialismo in tal senso può essere un’ottima filosofia per identificare l’efficienza del singolo.

 
 

Agricoltura

 

Il Movimento vede con chiarezza e sottolinea l’orgoglio di vivere in un paese con un’economia a forte connotazione agricola ed è per questo motivo che chiede una spinta decisiva e realmente efficace per il rilancio dell’auto-sostentamento di questo settore; in parole più semplici si chiede di attivare una rete di canali di promozione dei nostri prodotti, che possono essere considerati a buon titolo dei prodotti di nicchia di ottima qualità, tale da farli assurgere all’attenzione regionale e nazionale, magari collegando l’eno-gastronomia locale con le altre manifestazioni presenti nel nostro paese, quali il premio letterario o l’estate margheritese, nonché con il parco letterario e la pro-loco, da noi ritenute fonti inesauribili di possibilità ancora non sfruttate. È importantissimo, secondo noi, tipicizzare i prodotti locali rendendoli indissolubilmente aderenti al territorio, connotarli alla nostra cultura ed ai nostri luoghi, in modo che questi possano godere di un reciproco beneficio. In questo caso si lascia libero spazio alla fantasia, ma come non notare che il vecchio paese terremotato è considerato solo un rudere o un ricovero per le greggi? Allora perché non legare un prodotto pecorino, quale la “vastedda” proprio al “paese vecchio”? Entrambe le cose potrebbero trarne un vantaggio!

 

A vantaggio delle aree urbane si pensa di potere dar vita ad uno spazio, anche questo custodito in cui si possano ricoverare tutti i mezzi agricoli sparsi nel contesto urbano. Per esplicitare meglio questo concetto, si pensa alla creazione di uno spazio in cui ciascun agricoltore, anche a fronte di un minimo pagamento, possa godere di una parcella di terra in cui possano trovare agevole riparo i propri mezzi agricoli in modo da liberare i marciapiedi dall’ingombro di aratri e macchine destinate alla coltivazione della terra e ridare così dignità al centro urbano ormai destinato ad essere un enorme parcheggio di macchine agricole. A fronte di questa considerazione si chiede anche una maggior attenzione da parte delle forze preposte a far osservare le regole.

 
 

Polizia Municipale

 

Infatti si chiede un maggiore attenzione e responsabilizzazione delle forze di Polizia Municipale, si chiede una maggiore intransigenza di queste nel far osservare ai cittadini la legge; vorremmo un centro cittadino più ordinato e più sicuro, senza considerare che si dovrebbe intervenire sull’alta velocità nelle ore notturne nel centro del paese prima che qualche spiacevole fatto di cronaca ci imponga una simile riflessione.

 
 

Queste sono solo alcuni dei punti che ci stanno a cuore e sui quali vorremmo si intervenisse, a questo proposito si chiede l’attenzione di un orecchio che abbia la voglia e la pazienza di ascoltare le istanze di un gruppo giovanile ormai stanco della situazione attuale.

 

 

 

Il Movimento

 

 

 

In aggiunta poi al nostro programma, pubblichiamo un auspicio di un nostro caro amico e concittadino:

 

Bell’idea quella di un programma partecipato, dove tutte le categorie produttive e non, possano aggiungere un punto, togliere una virgola o magari spazzarne via una parte.

Prendendo spunto da quanto affermato da Anna in un commento ad un post precedente, vorrei invitare tutti gli avventori a buttare un sassolino nello stagno…

Lanciate tutti delle proposte, concrete sia ben inteso, così che si possa abbozzare una proposta di programma che,  speriamo , non sia ignorata dal nostro futuro sindaco.

Mi auguro che dopo aver letto questo post  scriviate così numerosi, da intasare il blog, ma almeno così, si scriverà di quello che veramente vogliono i margheritesi da queste elezioni.

Un abbraccio Giuseppe Serra

 

17 commenti

  1. Perdonate la mia scarsa modesta ma alla nostra bozza di programma io do 30 e riservo la lode a quando sarà completo. Non abbiamo scritto belle parole irrealizzabili ma solo pochi impegni raggiungibili nei primi 12 mesi. Non programma dimensione parasole ma programma con i piedi per terra. Appena sarà pronta questa bozza andrà ad integrare il programma del candidato che decideremo si sostenere. Spero davvero che partecipiate tutti con proposte serie e costruttive, me lo auguro proprio.

    benny

  2. Spazi comunitari: Bella l’idea di un internet point per i cittadini ma lo vedrei meglio inserito in un contesto piu’ importante di repupero e rilancio del servizio Biblioteca che come tutti sanno è stato ridimensionato ed abbandonato a se stesso dalle precedenti amministrazioni.

    Filippo Di Giovanna

  3. Sono daccordo con Filippo, la biblioteca va valorizzata trasferendo i locali verso il centro del paese e dotandola di internet point.

    Andrea Perricone

  4. caro Filippo, anch’io sono d’accordo, non abbiamo come obbiettivo quello di costruire nuove strutture per lasciarle sempre vuote, ci sono un sacco di spazi presenti che potrebbero rappresentare una risorsa anzicchè una tara… ci sono molte associazioni, che non hanno la possibilità di attuare le proprie idee, belle o brutte che siano, per mancanza di luoghi dove potersi incontrare; ci vogliono degli spazi dove potersi aprire al dibattito politico; servono strutture dotate di mezzi e servizi, pulite custodite e tutelate!

    non basta avere un teatro come il nostro, che è una splendida risorsa sfruttata solo per i consigli comunali aperti o per 2 manifestazioni l’anno…in questo senso è una struttura in perdita, non offre tante esternalità positive da renderne fruttuosa la manutenzione, infatti cade a pezzi…

    quello che ho visto questo natale è rccappricciante, ma nessuno mai avrà interesse a ripristinarlo, tanto serve 2 volte l’anno… e nel frattempo le opere di manuntenzione divengono sempre più onerose.

    Vedi Filippo, in testa noi abbiamo un’idea molto semplice, è inutile investire se le strutture non sono poi funzioneli alle nostre necessità… allora investiamo, non in nuove strutture ma sulla funzionalità di quelle esistenti, che fra l’altro non sono poche!

    Gli spazi aggregativi ci sono e sono quelli che vogliamo che si rendano idonei alla fruizione…per qualsiasi scopo e da chiunque…

    non servono grosse somme, l’importante è utilizzarle bene!

    Giuseppe Milano

  5. Mi sento di condividere, integralmente, quanto espresso da Giuseppe Milano.

    E’ veramente “” inutile investire se le strutture non sono poi funzionali alle nostre necessità ……. allora investiamo, non in nuove strutture ma sulla funzionalità di quelle esistenti, che fra l’altro non sono poche! “”.

    Questo criterio è da estendere a molte opere esistenti nel nostro Comune.

    Molti, presi dalla voglia di dimostrare di essere capaci di inventare cose nuove, si lanciano in irripetibili ed improponibili proposte che, una volta realizzate, avrebbero l’unico pregio di sprecare delle risorse.

    Mentre si lasciano “” cadere a pezzi”” strutture che, invece, dovrebbero trovare investimenti per la ordinaria manutenzione.

    Il campo di calcio, il campo di calcetto ( accanto le scuole elementari), il teatro, il terzo cortile del palazzo filangeri Cutò, le villette e le piazze disseminate nel nuovo centro, l’impianto di illuminazione comunale e degli spazi esistenti dovrebbero essere oggetto di un grande intervento, al fine di essere meglio utilizzati dai margheritesi.

    In sintesi non c’è bisogno di proposte, roboanti; non c’è bisogno di demiurghi, ma di gente semplice.

    Non abbiamo bisogno di due manifestazioni annuali , ma di una serie di iniziative durante l’anno.

    Non avevo dubbi che le capacità e le qualità dei giovani del movimento avrebbero, celermente e con grande capacità, individuato i temi da sviluppare e che dovranno formare oggetto di un programma serio della coalizione che dovrà sostituire quella fallimentare che, secondo me, appartiene ormai al passato.

    Un caro saluto.

    Avv. Antonino AUGELLO ( il titolo solo per non creare confusione con omonimi).

  6. Basta pensare a Piazza Emanuela Loi, completata e non ancora collaudata, basta pensare alla strutture prima utilizzate per l’ex Istituto commerciale, tutte cose che stanno andando in rovina e che in fondo basterebbe poco per farle diventare fruibili.

    Andrea Perricone

  7. sono d’accordo cob quanto affermato dall’Avv. Augello, prima occorre sicuramente valorizzare e rendere efficienti le strutture esistenti e se mai dopo realizzarne altre pin funzione delle esigenze della cittadinanza.

    Per quanto riguarda l’Istituto professionale Friscia Vi posso confermare che esiste già ed è operativo un progetto di valorizzazione per il recupero e l’utilizzo di tale strutture nell’ambio di un APQ tra Regione Siciliana (Assessorato Agricoltura e Foreste e Università di Palermo).

    Saluti Baldo Portolano

  8. Condivido nelle linee generali l’impostazione che avete dato alla ipotesi di programma di sviluppo per Santa Margherita. In particolare, a mio avviso occorre dare maggior peso all’idea di diffusione e divulgazione dell’informazione sull’attività amministrativa creando delle procedure informatiche interattive, per una più attiva partecipazione propositiva del cittadino in applicazione a quel principio di sussidiarietà sancito anche dall’art. 118 della nostra Costituzione. Sempre in tale settore ritengo che un processo di informatizzazione serio (Server adeguatamente dimensionato alle esigenze e dedicato) rappresenti un elemento innovativo di grande rilievo potendo in tal modo fornire al cittadino una serie di servizi on line ed in tempo reale partendo dai servizi anagrafici fino, tramite apposite convenzioni, ai pagamenti on line dei principali tributi (ICI, TARSU, Acqua, ecc..).

    Circa l’organizzazione degli uffici, ritengo sia prioritaria una analisi critica con individuazione degli anelli deboli della filiera amministrativa per rafforzarli.

    Sono d’accordo per una migliore utilizzazione dellea Piazza Loi (non sapevo fosse ancora non collaudata) con la sistemazione del verde e la creazione di strutture mobili per i piccoli.

    Il verde , il verde urbano, è una delle cose su cui, a mio avviso, bisognerebbe investire.

    Insomma una delle primissime cose da fare sarebbe quella di migliorare la fruibilità della nostra città razionalizzando al meglio ciò che già esiste sul territorio.

    Saluti Baldo Portolano

  9. Sul vecchio paese ho alcune idee su cui sto lavorando e sottoporrò presto alla Vostra attenzione.

    Baldo Portolano

  10. Gran bel programma ragazzi. In questo già si vede la vostra diversa maturità. Nessuna promessa fantastica ma solo progetti reali, realizzabili e concreti. Vi dò anche il mio contributo: creare un percorso turistico e storico, con la formazione di apposite guide, che dalla visita del museo del Parco Letterario possa portare il turista lungo i luoghi più belli del nostro amato Paese Vecchio.

    un margheritese che finalmente nota il cambiamento

  11. Puntare alla costruzione di mirabolanti opere pubbliche non serve. Ci sono, anche in comune stesso, dei punti morti, abbandonati.

    Credo fermamente che per le nostre peculiarità la sede distaccata dell’Univ. Di Palermo sia fattibile anche grazie al contatto diretto con il Prof. Portolano.

    Le cose cominciano a girare bene, speriamo si arrivi al più presto al nome del nostro candidato così magari ci attiveremo sul territorio e convinceremo anche i più scettici…

    benny

  12. Cari Amici, Cari Compaesani, vedo con piacere che la vostra creatura mediatica comincia a fare i PRIMI PASSI, spero che ne faccia tanti altri, (Mi chiedo e sperò che ci sarà anche una seconda e terza parte del programma no….; non vi fermate a parlare anche se importantissimi solo di agricoltura e amministrazione…..).

    Guardate cari amici e cari compaesani comunque che la strada che dovete percorrere è piena d’insidie ci sono tante buche (scaffi per intenderci) state bene attenti (casomai poi richiedete il risarcimento al Comune per i danni procurati ai vostri mezzi….)

    Ho voglia di stare a vedere…

    Un Caro Amico, un Caro Compaesano

  13. Ciao ragazzi ed ecco il vostro/nostro secondo passo, disquisire e discutere su delle idee propositive per il nostro Paesello, mi trovate d’accordissimo sull’idea di organizzare nel miglior modo possibile le risorse già presenti e alla vostra lunga lista di Edifici non utilizzabili ma utilissimi voglio aggiungerne altri:

    Il Palazzo (Perricone) in via del Collegio dietro la Palizzata di Piazza Matteotti conosciuta anche come “via di l’abatia” palazzo ristrutturato e mai utilizzato

    Il Palazzo (Giambalvo) in via Libertà difronte alla sede dei Vigili del Fuoco, palazzo la cui ristrutturazione iniziata non è giunta a termine

    Il Palazzo (Sacco) in via Traina o per meglio dire parte del palazzo in quando 2/3 sono gestiti da un’ Ente Privato e un 1/3 per ora funge da deposito all’archivio comunale.

    Io penso che luoghi da riqualificare c’è ne sono proprio tanti…

    Giuseppe Augello

    PS: I nomi dei palazzi sono tra parentesi in quando visto il loro NON USO e la mia età non sono certo del loro appellativo, qualore fosse presente un errore me ne scuso)

  14. Voglio portare un contributo sulle cose da completare:

    1) Anche se non di proprietà comunale, c’è ne uno nuovissimo per la parte esterma, incompleto nella parte interna, in posizione ottima, a toccare con l’ospedaletto.

    Può benissimo essere il MUNICIPIO di domani.

    2) C’è una struttura in c.a. a due piani iniziata da tempo e mai purtroppo ultimata. La sua destinazione progettuale: chiesa di Sant’Antonio. Padre Valenti ,che ha fatto diverse battaglie per vederla finità, non è arrivato fino in fondo. Avrà la nuova amministrazione la capacità di ultimare tale opera?

    3) Degli edifici del Commerciale, ne ha parlato per una parte Portolano, ma attenzione, lì ci sono : PALESTRA COPERTA ABBANDONATA, ampie aree esterne per attività sportive abbandonate, e altri vani che il progetto Universitario non contempla. Prevediamo qualcosa?

    4) Ci sono gli spazi da urbanizzare della nuova espansione: zona ex baraccopoli di via Cannitello. Questi cittadini staranno nel fango e nella polvere per decenni? …. ma intanto qualcuno mette mano alla piazza Matteotti e poi alla piazza Libertà!

    5) Ci sono diversi mezzi comunali lasciati all’aperto. Non pensate che per loro vada costruito un autoparco coperto?

    6) nella mia carta d’intendità il mio indirizzo è classificato con un lotto ed un comparto. E’ così difficile avere un nome di strada ed un numero civico?

    7) Pensate che non vada resa fruibile la villa comunale e il parco rimembranze con un ristudio del sistema d’ingresso, un buon parco giochi per i bambini, ed una buona illuminazione notturna?

    8) non pensate che prima di modificare quello che funziona, un buon padre di famiglia ci pensa due volte a spendere i soldi per un paio di scarpe da dare ai figli : leggasi piazza libertà e l’inutile portico che si vuole realizzare? Non sarebbe meglio fare un bel piano del colore di quei fronti, allestire dei bei balconcini e finirla con le opere faraoniche che non servono a nessuno!

    9) Non pensate che è arrivata l’ora di sistemare la rete fognante lungo via San Francesco? Avete visto cosa succede in prossimità di N2Centro mobili quando piove?

    Potrei continuare ma lascio a tutti Voi riflettere sulle ulteriore cose da COMPLETARE.

    Francesco Graffeo

  15. Riguardo al punto 8)

    “non pensate che prima di modificare quello che funziona, un buon padre di famiglia ci pensa due volte a spendere i soldi per un paio di scarpe da dare ai figli : leggasi piazza libertà e l’inutile portico che si vuole realizzare? Non sarebbe meglio fare un bel piano del colore di quei fronti, allestire dei bei balconcini e finirla con le opere faraoniche che non servono a nessuno!”

    Mi vede interessato in prima persona. I portici potrebbero essere un abbellimento per il centro storico, detto questo l’importante sarebbe chiudere la questione facendoli o facendo i balconi ma risolvendola una volte per tutte. Avere una o piu’ finestre sul vuoto non è molto piacevole.

    Filippo Di Giovanna

  16. E’ davvero otima la tua proposta Melchiorre e ti posso garantire che ne terremo sicuramente in considerazione. Grazie infinite per il tuo contributo.

    Vito Antonio Augello

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