Ci mancava lo spazio…povero quartiere San Vito.

Povero quartiere San Vito (3)(303)  "guarda le FOTO" Dopo tanto tempo abbiamo ripercorso via Collegio dietro la Palizzata di piazza Matteotti, via che per molto tempo è rimasta chiusa al traffico.

Percorrendo tale via ci siamo imbattuti nello scempio più assoluto nuove abitazioni in mezzo ai ruderi del quartiere, cemento e distruzione ovunque per realizzare nuove normali casa abitative….ma non ce n’era posto altrove…proprio dentro il quartiere storico di San Vito si dovevano costruire queste disdicevole case.
Questo quartiere era il piu antico di Santa Margherita, dopo esser bene o male sopravvissuto al terremoto, alle ruspe post terremmoto e all’incuria dei margheritesi, adesso ha subito un vorticoso lefting negativo. Qualcuno voleva la casa al centro ed era giusto accontentarlo, chi se ne frega della storia della cultura della salvaguardia dei beni…….
L’insana voglia di distruggere di noi margheritesi  continua  a  presentarsi.

Povero quartiere San Vito (3)

Povero quartiere San Vito (1)

7 commenti

  1. ieu prima a lu paisi stava ndoco vicini tra la muntata di lu calvariou e lu curtigghiu di don Cocò, poi vicinu a sa casa gialla chi si vidi ni li fotografie, me niputi Aspanu pi nna poco d’anni ci fici la mannira pi li pecuri, ora viu chi stannu ittannu tutti cosi nterra, poviri manniri speriamu chi li pecuri si sarvaru.

    za Margherita

  2. Uno dei piu’ grandi errori che possiamo rimproverarci è stato quelo di non fonderci con Montevago…. tanto tutti e 2 i paesi dovevano ripartire da zero e farlo da contrada Catena sarebbe stato un toccasana per entrambi i paesi

    Innocenzo P

  3. Ma la Sovraintendenza ai Beni Culturali sa che esiste Santa Margherita Belice e il suo centro storico ricco di beni culturali?

    Mi sembra che non abbia mai mosso un dito sia per i circoli, sia per il museo/baracca della Memoria e sia per i resti del quartiere san Vito.Tutte attivita che hanno distrutto la storia del nostro paese.

    Egregi ispettori della sovraintendenza vi diciamo veramente GRAZIE!!!!!!!!!!!

  4. quando passo da via colleggio con il trattore con la macchina ecc.. dentro di me mi viene tanta rabbia….rabbia viva tutt’oggi quand’ero più piccolo o visto girare scene di film dietro le quinte nel quartiere san vito,da grande o visto tre candidati a sindaco inserire nel programma il recupero dei quartieri a fini turistici e come memoria della vita passata,della tragedia,e del ricordo!!!tutto e stato cancellato prima dalla pala meccanica subito dopo il sisma, oggi dall’altra pala meccanica la pala meccanica abitativa, quella pala meccanica distruttiva che è dentro di noi, altro che pasquale scimeca con i briganti di zabut, altro che sedotta e abbandonata, ora dovranna giarare ridistrutta per no essere più arripigghiata, il poco che poteva essere tanto per noi e stato lasciato in totale abbandono le chiese si sono perse restano poche tracce altro che turismo lo dobbiamo dire una volta e per tutte IL TURISMO NON LO VOGLIAMO dobbiamo dire che quelle persone che sono venute a girare i film sono stati dei Pazzi e un rinomato grazie a tutti gli amministratori e cittadini acculturati lottatori tutti GRAZIE A VOI SIAMO CONOSCIUTI IN TUTTO IL MONDO!!!!!DEMOLIRE LA MEMORIA E MEGLIO CHE APRIRE UN MUSEO DELLA MEMORIA I RUDERI DI SANTA MARGHERITA NON ERA UNA CARTA IN PIU’ DEL MUSEO SI POTEVANO CREARE DEI PERCORSI TURISTICI ECCC ECCC PER CHIUDERE VI PROPORREI UNA MANIFESTAZIONE CON SEDE A SANTA MARGHERITA LA DEMOLITION DAY per cancellare il rimasto

  5. CORRIERE DELLA SERA di lunedì 1 settembre 2009

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    L’idea con Oliviero Toscani. Coinvolto anche il ministro Brunetta

    Sgarbi regala case a chi le restaura

    Moratti e Dalla in arrivo a Salemi

    Il Comune vuole recuperare gli edifici. Il sindaco: «Così salviamo un patrimonio abbandonato da 40 anni»

    MILANO — I coniugi Moratti, Massimo e Milly, sono attesi per domani. Poi, potrebbero arrivare Peter Gabriel, Lucio Dalla e anche il ministro Renato Brunetta, perché i ruderi valicano i confini di nazione, professione e colore (politico). I ruderi sono quelli di Salemi: le case distrutte dal terremoto del Belice, che Vittorio Sgarbi, sindaco, e Oliviero Toscani, assessore alla Creatività, vogliono salvare e riportare all’antico splendore. Molti aspetti del progetto, soprattutto burocratici, vanno ancora messi a punto. Ma la gioiosa macchina da ricostruzione si è messa in moto. Toscani, papà dell’idea, considera che «migliaia di case abbandonate da 40 anni sono una spina nel cuore. Oltre ad essere pericolanti e pericolose, queste strutture rappresentano un patrimonio che si sta dissipando».

    Sgarbi, che intanto sta lavorando per garantire una legge speciale per Salemi («È stata — sottolinea — la prima capitale d’Italia e nel 2010 partono le celebrazioni per il centocinquantenario, è stato luogo d’incontro per le religioni ed è a tutti gli effetti una città d’arte») pensa che questa sia l’occasione per richiamare mecenati. «Stiamo pensando — anticipa — a persone che potrebbero avere la sensibilità e le possibilità economiche per affrontare questa avventura. A loro offriamo, in cambio del simbolico pagamento di 1 euro, una di queste case e chiediamo che si impegnino a restaurarla nel giro di due anni, rispettando le caratteristiche originali». Toscani, intanto, ha coinvolto i giovani di Salemi e dintorni ai quali ha annunciato all’inizio di agosto l’intenzione di costituire un gruppo di lavoro che si occupi degli aspetti tecnici del progetto. La risposta è stata entusiasta: la prospettiva è infatti quella di portare nuove energie, dare nuove possibilità di lavoro, catturare residenti o villeggianti illustri.

    Una sferzata di vitalità, insomma. Tenendo presente il contesto storico e architettonico in cui ci si muove, come sottolinea l’assessore all’Ambiente, Peter Glidewell: «Intendiamo ritrovare per quanto possibile la Salemi originaria, che oggi è di fatto abbandonata. Sappiamo che queste case sono perfettamente recuperabili, adattandole alle esigenze del mondo moderno, mantenendo però i colori, le forme, le impostazioni di allora». Ricostruire, dunque. E non sarà una possibilità per pochi privilegiati: «Anzi. La nostra speranza — incalza Toscani — è che molti si possano fare avanti dimostrando un sincero interessamento a venire a vivere a Salemi o comunque anche solo a dare un contributo per ricostruire un impianto urbanistico e architettonico che stiamo perdendo ». Il primo contatto è stato con i coniugi Moratti: «Oliviero (Toscani, ndr) ne ha parlato a mio marito — conferma Milly Moratti — e ci eravamo impegnati ad andare a fare un giro a Salemi in agosto. Abbiamo dovuto rinviare di qualche giorno, ma la curiosità c’è». Sgarbi, che ai coniugi Moratti è pronto a conferire la cittadinanza onoraria, ha coinvolto nel frattempo anche Lucio Dalla e Renato Brunetta, Philippe Daverio e l’assessore alla Cultura della Regione Sicilia, Antonello Antinoro: «Sono tutti entusiasti — conclude il critico — e si stanno tutti prenotando. Salemi diventerà come Pantelleria. Anzi, di più».

    Elisabetta Soglio

    01 settembre 2008

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    E dire che qui a Santa Margherita di belice, non si vede l’ora di fare piazza pulita!!!!

  6. Tratto da AGI di oggi 01-09-2008

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    BENI CULTURALI: PATRON INTER ‘SPONSOR’ DELLA SALEMI DI SGARBI

    (AGI) – Trapani, 1 set. – Massimo Moratti, patron dell’Inter, assieme alla moglie Milly domani sara’ a Salemi dopo avere accolto l’invito del sindaco Vittorio Sgarbi ad acquisire e ristrutturare uno degli immobili abbandonati del centro storico, contribuendo cosi’ al risanamento e recupero di uno degli angoli piu’ suggestivi, dal punto di vista architettonico, della Sicilia. A Salemi infatti, dopo il terremoto del Belice del 1968, la gran parte dei residenti nel centro storico, piuttosto che recuperare gli immobili danneggiati ha preferito ricostruire altrove, soprattutto nelle contrade, determinando il progressivo abbandono della parte piu’ antica della citta’ con il suo immenso patrimonio storico e artistico, di cui il castello arabo-normanno e’ il simbolo piu’ imponente. L’imprenditore del petrolio ricevera’, assieme all’assessore regionale ai Beni culturali Antonello Antinoro, la cittadinanza onoraria del Comune di Salemi.

    Alcune settimane fa il critico d’arte aveva rivolto un appello a personaggi dell’imprenditoria, delle arti e dello spettacolo, perche’ acquisissero uno dei tanti immobili del centro storico per ristrutturarlo entro due anni. Moratti e’ stato il primo a condividere l’ambizioso progetto sul quale stanno lavorando i tecnici del Comune per censire gli immobili da recuperare e i criteri per le assegnazioni e il restauro.

    Nel frattempo l’iniziativa di Sgarbi ha suscitato un inaspettato interesse, tanto che negli uffici del Comune sono gia’ pervenute circa 70 richieste da ogni parte d’Italia, compresa quella di una importante societa’ immobiliare del Nord disposta a ristrutturare piu’ case.

    L’arrivo di Moratti a Salemi e’ previsto per le 17 nel Chiostro di Sant’Agostino. Qui, alla presenza delle autorita’ civili, politiche e religiose, nel corso di un’apposita cerimonia gli sara’ conferita la cittadinanza onoraria. Subito dopo il sopralluogo nell’immobile e l’inaugurazione di un Club dell’Inter. In serata, all’interno del castello arabo-normanno, una cena di gala alla quale parteciperanno rappresentanti del Governo regionale, i sindaci dei Comuni della provincia, parlamentari e numerosi altri rappresentanti istituzionali.

    (AGI)

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