SMB: il Comune vende….

SMB(1209) Il nostro Comune vende i propri beni immobili. In vendita ci sono oltre a diversi alloggi popolari non utilizzati, anche, diversi aree verdi del centro abitato, aree però non edificabili. In questo secondo pacchetto messo in vendita ci chiediamo ma cosa un’acquirente dovrebbe comprare? forse le aiule per poi fargli giocare i propri figli? oppure per farsi l’orticello a portata di cucina? Attenzione quello prima detto non è un pesce d’aprile post datato ma è un sunto di un articolo pubblicato ieri su La Sicilia, correlato da domande spontanee. Articolo che vi riportiamo di seguito….


ImmagineSANTA MARGHERITA BELICE   Il Comune vende i suoi beni immobili
(G.RE) Centosessantadue alloggi popolari e diverse aree verdi nel centro abitato: questi i beni immobili inseriti nel piano di alienazione a valorizzazione immobiliare approvato dalla giunta comunale guidata da Franco Santoro. La delibera, obbligatoria per legge, deve essere allegata al bilancio di previsione 2010 che l’ente deve ancora approvare. Il piano è appunto composto dagli alloggi di edilizia residenziale e popolare non utilizzati e dalle aree libere del centro abitato che potrebbero essere cedute ai privati per un utilizzo che ovviamente non prevede l’edificazione: «Abbiamo scelto di non inserire i numerosi terreni di proprietà comunale – ci dice il sindaco Franco Santoro – per non incidere ulteriormente sul settore agricoltura che sta attraversando una fase di grave crisi». Gli immobili inseriti nel piano delle alienazioni e valorizzazioni vengono classificati come patrimonio disponibile. Si tratta di beni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali del Comune e suscettibili di valorizzazioni. L’atto sarà poi sottoposto all’approvazione del consiglio comunale nella seduta di esame del bilancio di previsione 2010. Le schede di detti immobili resteranno pubblicati per 30 giorni all’Albo pretorio, sul sito web dell’Ente e depositati presso l’Ufficio tecnico comunale.

4 commenti

  1. Se si tratta di "beni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali del Comune e suscettibili di valorizzazioni", bè allora è assolutamente incomprensibile che i "numerosi terreni di propirietà comunale (ricadenti tra l'altro anche nel territorio di Contessa Entellina) non vengano messi in vendita, liberando così risorse da destinare a finalità istituzionali. Vorrei ricordare a me stesso che esistono strutture  (ISMEA) preposte a questo tipo di procedimenti. E' falso affermare che la vendita non si può effettuare  "per non incidere ulteriormente sul settore agricoltura che sta attraversando una fase di grave crisi. ISMEA eroga mutui, anche trentennali, che gli acquirenti non esiterebbero a sottoscrivere, liberandono loro e il comune da tutti i cavilli e le procedure che perodicamente appannano il rapporto tra le parti e che di fatto costituiscono, nel migliore dei casi,  un appesantimento burocratico che rallenta lo sviluppo delle aziende. In verità penso che l'amministrazione comunale  addita ad eventi terzi sue inefficienze.
     

  2. Avrei bisogno di qualche chiarimento, spero qualcuno possa rispondere. Gli alloggi popolari in vendita sono inutilizzati perchè non ci sono famiglie che hanno presentato richiesta? Se è così, mi viene da pensare che il mercato immobiliare nel nostro paese è morto e che probabilmente nessuno si presenterà per comprarle o le prenderà per 4 spiccioli.
    Se serve fare cassa non credo sia l'operazione più redditizia. Lo stesso non si può dire dei terreni, penso che abbiano un valore nettamente superiore e potrebbero fare gola a molti. Per quanto riguarda la vendita delle aree verdi non mi pronuncio, non trovo un senso alla cosa.

  3. per fare chiarezza, le case in vendita sono alcuni alloggi popolari statali passati (ceduti) in proprietà al comune. in questi alloggi vi sono assegnatari che pagano l'affitto allo stato, la vendita permette agli assegnatari di diventare proprietari, pagando un piccolo mutuo invece dell'affitto, ma stavolta da proprietario e non assegnatario. non so se il comune ci "farà affari", certo è che il prezzo non lo decide il comune ma il mercato immobiliare. cosa a parte sono i terreni, che comunque sono inseriti sempre nel piano di vendite approvato dal consiglio comunale circa un anno fa; la vendita dei terreni dovredde prevedere prima una revisione delle rendite catastali e quindi degli affitti che sono fermi almeno a venti anni fa. questo deternimerà obbligatoriamente un innalzamento del prezzo del valore dei terrreni e del mutuo, considerate che attualmente il comune incassa da tutti i suoi terreni per affitto meno di 7.000 euro l'anno! altro se non intaccherebbe sulle tasche degli agricoltori, peppino!
    sono daccordo a fare la vendita quando la situazione economica degli agricoltori avrà trovato una qualche ripresa; attualmente c'è in corso una protesta degli agricoltori sull'aumento dell'acqua da parte del consorzio di bonifica di 5 centesimi figuriamoci per ora un mutuo sul terreno come si dovrebbero quadrare i bilanci familiari, un saluto affettuoso a filippo.

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