S.Margherita sul New York Times

Giornali(283) Su LA SICILIA del 6 Luglio leggo un articolo che parla di noi, il seguente:


Il critico Adam Begley invita i lettori a visitare la nostra regione e segnala in particolare il nostro paese, La Sicilia riporta la notizia con una piccola inesattezza: Visconti non ha girato a S.Margherita Belice.
Vado alla ricerca dell’articolo originale che trovo al seguente indirizzo:


Come inizio non c’è male, addirittura un particolare del nostro palazzo è posto all’inizio dell’articolo.

Si dice correttamente che Visconti girò la scena del ballo nel Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo e che:

"Il palazzo che figura prevalentemente nel Gattopardo non è a Palermo ma a 45 miglia circa a sudovest, in una citta che Tomasi di Lampedusa chiama Donnafugata. Immaginò questa città ispirandosi a S.Margherita di Belice, dove un ragazzo passò le sue idilliache vacanze estive nel palazzo Filangeri-Cuto’, uno splendido edificio del 18-simo secolo che apparteneva alla famiglia della madre. Il palazzo, un complesso autonomo con tre giardini, gli sembrò una sorta di Vaticano, e ricordò il giardino come un paradiso di profumi riarsi."

Quasi metà dell’articolo parla di S.Margherita, di com’era, di come la ricorda Tomasi di Lampedusa, di come la trovò negli anni 80 un biografo dell’autore e di com’è ora.

"Oggi, quasi 40 anni dopo [il sisma], la facciata [del palazzo] è stata ripresa e restaurata. Non più una rovina, il palazzo non è più amabile: l’elegantissimo edificio che possiamo ammirare nelle vecchie foto è perso per sempre. La piazza è ancora in ricostruzione, una sbiancata distesa di cemento incompiuto."

Parla del Parco del Gattopardo, dei manoscritti del romanzo e del Bar del Principe. Poi chiude così:

"Puoi pensare che stare all’abbagliante sole pomeridiano, guardando ciò che rimane del Palazzo Filangeri Cutò, dovrebbe essere un’esperienza scoraggiante"…."Ma Santa Margherita, aiutata da ciò che Tomasi di Lampedusa chiama il flusso dei languidi meandri del pragmatismo siciliano, è chiaramente in ripresa, un paese di collina rinfrescato dalla brezza  anche nei brutali mesi estivi, un paese dove la vista da quasi ogni strada è un fresco cielo blu. E oltre questo, come il caro autore ci assicura, il silenzio immemore della Sicilia pastorale. "

Di seguito potete scaricare l’articolo in lingua originale:

ADAM BEGLEY Sicily

14 commenti

  1. dov’è che si trova questo posto….perche io ci vorrei andare,,

    Margaritaro

  2. Immagino già i bus pieni di americani che arrivano e trovano il museo chiuso, strutture e personale inesistenti. In effetti ha ragione l’autore, abbiamo solo cieli blu, come il resto del mondo.

    G. Tomasi

  3. Cari margheritesi, per il costo della missione americana che si sussurra nei bar e in giro, il risultato di questo articolo appare come una incivile offesa per i cittadini e il paese.

    una margheritese

  4. ho sentito in giro che la missione in america è costata 49.500,00 euri praticamente 10.000,00 euri al giorno, il numero dei partecipanti è ancora sconosciuto. complimenti al sig. sindaco speriamo che non abbia ancora la faccia tosta di dire che non ci sono soldi e che è tutta colpa degli ex Amministartori.

    ci vuole coraggio che schifoooooo!!!!!

    un Americano a Santa Margherita

  5. Attenzione, prima di affermare delle cose, delle cifre che hanno come sola conoscenza il sentito dire, affermazioni che possono risultare false offendendo persone, è opportuno documentarsi e non supporre.

    E’ assurdo che attraverso questo sito, qualche persona si permetta di sparare cifre così tanto per dire, inverosimili.

    E’ chiaro che vi è il tentativo di sminuire o, peggio ancora, criminalizzare un’attività amministrativa.

    Siamo al solito…sulla non verità si costruiscono fittizzie opposizioni e falsi moralismi.

    Comprendete, pensate, documentatevi prima di supporre e affermare pubblicamente falsità.

    Tutto ciò in nome della semplice Verità.

    Grazie per avermi ospitato.

    Salviamo il Vero

  6. signor Salviamo il vero, la gente parla per sentito dire perchè chi di dovere non la informa. E’ vero che bisogna stare attenti e che non si deve offendere ma è anche vero che la gente sa solo quello che l’amministrazione vuole e non viceversa.

    Antonio Sabella

  7. Apprendo con grande disappunto dal sito ufficiale del comune di Santa Margherita che

    “Avviso

    Si rende noto che il museo della Memoria resterà chiuso ai visitatori dall’11 al 31 luglio 2008 per l’esecuzione dei lavori di restauro architettonico”

    Complimenti per la tempistica scelta per eseguire tali lavori. Avete azzeccato il periodo. Cosi in questo 20 giorni potete liberamente Voi amministratori andare al mare, ed i turisti… andare a quel paese!!!!

    L’osservatore

  8. Cari ragazzi abbiamo scoperto il mistero per cui il Giornale di Sicilia non pubblica più le interrogazioni e i comunicati stampa dell’opposizione a santoro: si dice che un certo giornalista di tale giornale un certo, forse, bugia sia stato miracolato nel viaggio, anche lui a New York. Che strani effetti fa L’america. Ma poi risulta vera la spesa di € 30.000 per la gita?

    Ragazzi dateci risposte, o meglio verità, Voi che avete una grande capacità informativa.

    amichevoli saluti.

    Salvo Bugia

  9. Caro Salvo il BUGIARDO

    la storia dei giornalisti pagati dall’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa è vecchia quanto la sua creazione.

    Infatti basterebbe scorrere le delibere sia ai tempi del fu Perricone, che ai tempi del fu Mangiaracina, per capire come venivano profumatamente pagati i giornalisti de LA SICILIA, de LA REPUBBLICA ed altri associati.

    Tutti hanno capito che per far parlare di se basta portarsi dietro un giornalista.

    Ma questa volta è stato vergognoso assistere che la speciale comitiva margheritese, con connessi amici di sambuca si siano fatti la vacanza americana senza pudore. Hanno voluto far credere che degli sponsor privati abbiano pagato il viaggetto.

    Una bufala.

    Di fatto la Rosina Abbruzzo che non pubblica le carte, sia per quanto concerne i nomi dei turisti che sono andati in terra d’america che i finanziatori, con il quantum versato da questi nelle casse del viaggio, la dice lunga.

    Certo basterà guardare i trasferimenti che annualmente il comune fa all’Istituzione per accorgerci di come saranno andate le cose.

    E’ questo è un compito dell’opposizione.

    Primo perchè approva il bilancio comunale e quindi sa i capitoli di spesa alla voce ISTITUZIONE G: LAMPEDUSA, poi , perchè a norma del regolamento statutario dell’ISTITUZIONE GTL, ha il dovere di ricevere gli atti mossi sia dal consiglio di amministrazione di tale Istituzione, che i bilanci della stessa approvati, che i programmi che la stessa si è data.

    Vedremo se nello spirito dell’Istituzione ci sono anche le promozioni di viaggi all’estero fatti in allegra compagnia.

    Vedremo se sono previsti spese per mangericcio ect.

    Aspettiamo saggiamente che ognuno faccia la sua parte. Aspettiamo che la minoranza faccia la MINORANZA, al di la che qualcuno di essa sia caduto nella trappola del viaggetto americano. In ogni caso incideva di uno rispetto alle diverse decine di persone che per 5 giorni hanno animato i banchetti americani, come egregiamente mostrato nei filmati in cui Rosetta Abruzzo intervista i numerosi commensali.

    Il giornalista invitato, ovviamente va. E state tranquilli che appena l’opposizione darà alla stampa le carte di sopra ne farà un ampio reportage. Non si tira indietro come invece la censura fatta dalla Rosina A.

    L’UOVO OGGI E LA GALLINA DOMANI

  10. Trovo impeccabile, acuta e intelligente l’analisi del post. 9. Adesso l’unica speranza è la pubblicazione delle carte con nomi e cognomi, spese, gare di appalto, le ditte che se le sono aggiudicate, le relazioni conclusive delle ditte, gli accreditamenti alle ditte che hanno partecipèato alle gare.

    Insomma in una MORMALE DEMOCRAZIA vedere l’operato della pubblica amministrazione.

    E allora un APPELLO all’OPPOSIZIONE, visto che gli amici di merenda di santi e di oro non hanno il dono della trasparenza democratica..

    CARI AMICI DELL’OPPOSIZIONE SE AVETE CARTE; TROVATE LA DIGNITA’ E IL CORAGGIO DI RENDERLE PUBBLICHE.!!!!!!!!

    Noi pensiamo che tutto ciò non vi MANCA.

    Gli Amici

    Forza Coraggio… eTrema Santo

  11. Ma sapete quanti giornalisti vi erano, e caro post 9, chi sono gli amici di sambuca???

    SAlvo d’Amici

  12. Ragazzi del Movimento, vi chiedo VENIA, purtroppo grazie al mio nick SALVO che poi non è altro che l’abbrevazione del mio nome SALVATORE su questo blog si sono duplicati a dismisura i SALVI.

    Quando invece nessuno di noi è veramente SALVO specialmente con questo modo di amministrare la cosa pubblica e sopratutto secondo me nessuno è SALVATORE della patria.

    Sembra che in Santa Margherita ci siano una marea di SALVATORI oppure visto l’andamento del paese ognuno tra se e se, pensa si SALVI chi può.

    Comunque speriamo che prima o poi arrivi qualcuno che dica SALVI tutti.

    Intanto tutti i probabili SALVI stanno nascosti per poi SALVARSI forse.

    Saluti da

    Salvo Salvatore Venio

  13. Il “Gattopardo” con tornatore promosso dal New York Times.

    Così ha titolato oggi giovedi 17 luglio 2008 il GDS a pag. 22 in un articolo a firma di Giuseppe Pantano.

    Tante le affermazioni in questo articolo che lasciano dubbiosi.

    Ma andiamo con ordine.

    Viene citato nell’articolo del GDS, che il giornale americano, il New York Times, abbia parlato della cittadina margheritese grazie all’occasione data dalla presenza della delegazione margheritese in america per il 50esimo anniversario della pubblicazione del romanzo del Gattopardo.

    Una dichiarazione che stupisce molti studiosi in considerazione del fatto che dalla rilettura del testo originale pubblicato dal critico letterario americano, Adam Begley, non viene per niente citata: ne la presenza di Santoro in America e della sua folta delegazione, ne la ricorrenza del 50esimo anniversario della pubblicazione del romanzo.

    Il critico letterario ha di suo pugno parlato di GTL e dei luoghi siciliani. punto e basta.

    Stupisce, pertanto, l’affermazione rilasciata per bocca del Direttore scientifico Pasquale Hamel il quale dichiara al giornalista saccense nell’articolo del GDS:

    “… Noi vogliamo portare quanto più è possibile la manifestazione ad avere un rilievo internazionale (riferendosi al premio letterario GT Lampedusa n.d.r.) ed in quest’ottica si inquadra la nostra recente presenza in America, in occasione dei 50 anni dalla pubblicazione del Gattopardo”. L’evento oltreoceano legato al Gattopardo è stato ripreso anche dal Times e, per i giornali italiani, da Panorama. Hamel vuole precisare che “non ci sono risorse pubbliche impegnate. Per la prima volta – dice – ci sono privati che credono nella crescita di questo territorio, e dunque anche delle loro imprese, attraverso la cultura. ……”.

    Errore nel quale cade , con una forma dubitativa, anche Panorama. Infatti la testata scrive

    in un articolo pubblicato il 10 luglio 2008:

    “Il New York Times celebra la Sicilia del Gattopardo

    La Sicilia attraverso gli occhi del Gattopardo. Così si intitola il lungo e dettagliato articolo che il critico letterario dell’Observer, Adam Begley, ha scritto qualche giorno fa sul New York Times forse per celebrare il cinquantesimo anniversario della pubblicazione di uno dei più importanti romanzi della letteratura italiana, ma allo stesso tempo anche per invogliare i turisti americani a recarsi nell’isola per visitare i luoghi raccontati da Giuseppe Tomasi di Lampedusa e magistralmente rappresentati da Luchino Visconti nella ancor più nota trasposizione cinematografica che gli valse la palma d’oro a Cannes nel 1963.

    Begley, che definisce la Sicilia meravigliosa, un’isola denigrata e adorata in maniera esasperante ne “Il Gattopardo” si rivolge direttamente ai suoi lettori: “Caro lettore se tu ami il romanzo (o il film) dovresti fin d’ora cominciare a pianificare un viaggio, non perché troverai che la Sicilia di Lampedusa sia lì ad aspettarti e non veda l’ora che tu arrivi (non sarà così, credimi), ma perché l’amara, rassegnata, romantica nostalgia che pervade Il Gattopardo è anche la fisicità che insaporisce la decadente “grandeur” di un’isola bruciata strato dopo strato dalla sua storia tragica e benedetta dalla sua sconvolgente bellezza, molta della quale perpetuamente calante”.

    Il suo è un viaggio nel viaggio alla ricerca dei luoghi raccontati, quasi un volersi catapultare a ritroso nel tempo per incontrare il principe Salina che discute di politica col nipote Tancredi o che balla con Angelica nella splendida scena girata da Visconti a Palermo nel Palazzo Valguarnera-Gangi, purtroppo chiuso al pubblico, e interpretata magistralmente da Burt Lancaster e Claudia Cardinale.

    Alla fine dell’articolo-racconto Adam Begley, per non far mancare nulla ai turisti suoi connazionali, si lascia andare anche a consigli più pratici segnalando alberghi e ristoranti dove sostare”.

    Errore che non aveva fatto giorni fa LA SICILIA di Catania, descrivendo l’articolo del N.Y. Times, come riportato nello stralcio in testa a questo post, che per sommi capi assomiglia al testo pubblicato dopo da PANORAMA.

    Detto ciò non si comprende perchè si vuole legare un articolo di un critico letterario americano, con la coincidenza del viaggio ricreativo in terra americana, e con il 50esimo anniversario della pubblicazione del romanzo.

    Ma la cosa che appare più ECLATANTE è l’affermazione del direttore scientifico a proposito della precisazione che ha voluto fare circa le risorse che hanno finanziato l’allegra compagnia per 5 giorni in america.

    Infatti tali affermazioni contrastano sia con la mancata trasparenza fatta dall’amministrazione comunale circa la richiesta avanzata, dalla minoranza consiliare, a più riprese nelle due interrogazioni presentate.

    Infatti stupisce che Hamel si sforzi da un lato a dire “che non ci sono risorse pubbliche impegnate” nel viaggio promozionale, e dall’altro lato l’Amministrazione guidata da Santoro non fa pervenire immediatamente un sostegno documentale a tali affermazioni, rispondendo sia alle richieste della minoranza che ai naturali dubbi della cittadinanza.

    In attesa di UNA MAGGIORE TRASPARENZA SU QUESTI FATTI, aspettiamo in garbato silenzio.

  14. A conferma delle osservazioni di sopra, circa l’invito del NYTimes di venire in Sicilia, smentendo ulteriormente quanto riportato dalla cronaca del GDS e da PANORAMA, si posta un ulteriore articolo pubblicato dal quotidiano italiano “AMERICA OGGI” del 6- luglio 2008.

    Anche in questo articolo, come già confermato dall’articolo de LA SICILIA del 6 luglio, e dal post di questo blog della medesima notte del sei luglio, si osserva che nessun legame viene riportato tra l’articolo pubblicato dal THE NEW YORK TIMES e il viaggio della folta comitiva guidata dal sindaco Santoro in America.

    Si presti particolare attenzione alla sequenza dei vari stralci giornalistici riportati in questo interessante post di discussione, che ad eccezione di PANORAMA e del GIORNALE DI SICILIA, non citano di fatto nessuna relazione fra l’invito del critico letterario americano ADAM BEGLEY (che invece invita i turisti americani a venire in Sicilia), e i nostri amati turisti margheritesi che sono andati in comitiva in america per promuovere le bellezze storiche, architettoniche e culturali. ALMENO COSI DICONO!!! SARA’ POI VERO VISTO LE RETICENZE SULLE ALTRE QUESTIONI?????

    Si risottolinea la delusione per la mancata risposta ad una esigenza di chiarezza e trasparenza circa gli atti posti in essere per fare fronte ai costi e relative quote di partecipazione, per pagare il viaggio. Una forte reticenza anche nel rendere pubblico, nel sito istituzionale, finanche i nomi della comitiva che ha partecipato alla gita ed il ruolo rivestito.

    Ma, come tutte le cose, questa azione di nascondere i fatti non può che avere vita breve. Anzi, sortisce l’effetto che le concetture da bar avranno a lungo tempo sopravvento su come sono andate realmente le cose.

    Di questo ovviamente, la città avrà poi modo di sapere i reali fatti alla scadenza del conto elettorale che, naturalmente, arriverà con certezza alla fine del mandato.

    Ma ritornando all’argomento. Si posta ciò che è stato pubblicato dal giornale “AMERICA OGGI”:

    TITOLO: “Il NYT viaggia in Sicilia. Il quotidiano ha scelto Tomasi di Lampedusa per spiegare ai suoi lettori come, dove e perché andare”.

    06-07-2008

    NEW YORK. Omaggio del New York Times alla Sicilia del ‘Gattopardo’. Il più importante quotidiano al mondo ha scelto Tomasi di Lampedusa e il suo capolavoro letterario per spiegare ai suoi lettori come, dove e perché dovrebbero andare qualora decidessero di fare un viaggio in Sicilia. Il critico letterario Adam Begley proprio partendo dal famoso romanzo di Tomasi di Lampedusa dedica alla Sicilia un servizio dettagliato e molto pratico su “come arrivarci”, “dove stare”, “dove mangiare”, “cosa leggere”.

    Ma la guida, dettagliata e pragmatica, parte però da questa premessa, che è il “primo, vero motivo – scrive il critico – per cui un americano dovrebbe andare in Sicilia”.

    “Caro lettore – scrive Begley riferendosi appunto al ‘Gattopardo’ – se tu ami il romanzo (o il film) dovresti fin d’ora cominciare a pianificare un viaggio, non perché tu troverai che la Sicilia di Lampedusa sia lì ad aspettarti e non veda l’ora che tu arrivi (non sarà così, credimi), ma perché l’amara, rassegnata, romantica nostalgia che pervade ‘Il Gattopardo’ è anche la fisicità che insaporisce la decadente ‘grandeur’ di un’isola bruciata strato dopo strato dalla sua storia tragica, e benedetta dalla sua sconvolgente bellezza, molta della quale perpetuamente calante”. Quindi Bengley, che appena cita Taormina, Catania l’Etna o Naxos, sofferma quasi interamente la sua attenzione su tre “consigli”: Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo, dove Luchino Visconti ambientò il famoso ballo (un palazzo che però – avverte – è chiuso al pubblico); Palazzo Mirto, sempre a Palermo, in tutto analogo al primo per immaginare Burt Lancaster e Claudia Cardinale che ballano; Santa Margherita di Belice, dove Visconti ambientò la Donnafugata del romanzo.”

    Come il cinese, si rimane seduto in riva al fiume, in attesa che ……..

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