Rispondo ad Anna e Vito

trasparenza(9) Pubblichiamo un intervento del Dott. Gaspare Viola in merito al post precedentte “Quel mazzolin di fiori”. Constatiamo con soddisfazione come questo blog stia diventando sempre di più un mezzo efficace per lo scambio di idee e opinioni, uno spazio di confronto aperto a tutti. Vorrei rispondere ad Anna Armato e Vito Antonio Augello.
 
Primo: non è affatto vero che mi sono dichiarato “unito” a tutti coloro che dicono di opporsi al Mangiaracina. 

Per me essere alternativi all’amministrazione uscente è condizione necessaria ma non sufficiente, cioè rappresenta un buon punto di partenza, ma non è affatto scontato che vi sia omogeneità d’intenti su contenuti, metodi e priorità.  Tanto meno equivale a dichiarasi semplicisticamente “uniti”… (che significa “uniti”? Uniti rispetto a cosa? Non cadiamo in questo inganno..)

 

Quindi precisiamo.

 

Penso che essere alternativi all’amministrazione Mangiaracina ed a quello ch’essa ha rappresentato esige una forte consapevolezza sullo spessore politico e culturale di questa “alternatività”. 

Dev’essere chiaro il rifiuto di certi metodi (il ricatto, la mercificazione della dignità delle persone, il continuo do ut des, il malcostume di privatizzare i profitti e socializzare le perdite, la mancanza di collegialità nelle scelte, lo svendere gli interessi della collettività per fini personali, il doppio binario tra le decisioni ufficiali e quelle private, il trasformismo nei rapporti interpersonali, ecc.ecc. potrei continuare a fare molti altri esempi indicativi di un sistema di potere che la gran parte della popolazione non ha conosciuto in tutti i suoi risvolti).  

Altrettanto chiaro è che il rifiuto a tutto ciò deve essere accompagnato dalla proposta di un modello alternativo di governo locale. 

Un modello di governo calato nel nostro specifico contesto storico e amministrativo (pensiamo davvero di conoscerla bene la nostra realtà?) ove è chiaro che non tutto ciò che appare auspicabile può realisticamente essere contestualizzato (valore del realismo politico), senza che questo realismo significhi rinuncia preordinata alle idealità ed ai valori che ci si propone di perseguire. 

Nella vostra prospettazione emerge chiaramente la vostra legittima propensione per Franco Valenti. Scorgo anche un certo sarcasmo nei confronti degli altri “competitors” alla carica di Sindaco, ma nel vostro linguaggio allusivo non ho chiaro chi sarebbe il tulipano arancione, chi le rose gialle deluse o gelose, chi l’esime fioraio…  

Quanto sarebbe preferibile che almeno voi, Anna e Vito, abbandonaste le allusioni e parlaste il linguaggio chiaro e semplice del si, si, no, no. ! 

Il fatto è che ciascuno vede le cose dal suo personale punto di vista, e bisognerebbe sforzarsi di immedesimarsi nei punti di vista degli altri.  

L’obiettivo di fare fronte comune all’amministrazione Mangiaracina, benché declamato, passa attraverso il dedalo delle ambizioni personali, anche queste legittime, di interpretare il ruolo di candidato Sindaco.  

Non è una storia nuova: è sempre stato così, ed è ingenuo stupirsene. 

Sono stato testimone diretto quando nel marzo 2002 Giorgio Mangiaracina, Franco Valenti ed il sottoscritto, accomunati dall’essere “contro” il Sindaco uscente Perricone (anche allora l’essere “contro” qualcuno non era una condizione sufficiente), dopo diversi contatti, abboccamenti, incontri,  e dopo aver sottoscritto documenti (che ancora conservo),  ci siamo riuniti nel mio piccolo studio per stabilire chi avrebbe dovuto essere il candidato Sindaco. Ricordo che per sdrammatizzare e rendere più dolce quell’incontro decisivo mi presentai all’appuntamento con tre cannoli (squisiti) acquistati da Enrico Pendola.  Personalmente non coltivavo nessun veto, sia nei confronti di Franco Valenti, sia nei confronti di Giorgio Mangiaracina;  solo avrei voluto che quella coalizione non si rompesse.  

Di fatto Franco si oppose ad ogni possibilità che non fosse la sua personale candidatura a Sindaco.  

Preferì staccarsi da quel gruppo e finì per candidarsi a Vice Sindaco dell’avv.Di Giovanna. 

Essendo la politica fatta dagli uomini, è assolutamente normale che i fatti politici risentano delle ambizioni e delle aspettative personali di ciascun protagonista.  

Il punto è: fin dove siamo disposti a spingerci sull’onda della propria ambizione personale? Perché è chiaro che c’è un punto di non ritorno, oltre al quale rimaniamo soli coi nostri progetti, mentre la politica è un fatto comunitario.  

Per quel che mi riguarda ho puntato tutto sul lavoro di gruppo. Ho rimesso anche le mie personali aspettative in seno al gruppo: l’affermazione che la Politica è relazionalità deve pure avere dei riflessi sulle scelte e sui metodi,  o no? 

Abbiamo costituito un gruppo spontaneamente, senza che vi fossero posizioni precostituite e non vedo alcun futuro politico, per quanto mi riguarda, fuori da un lavoro di gruppo, quanto più possibile serio e trasparente.  

Se questa prospettiva di gruppo fallisce, verranno a mancare le condizioni basilari per un mio personale impegno politico diretto a qualsiasi titolo.
Gaspare Viola


P.S. Non vi sembra una posizione integralista e manichea quella per cui solo voi della campanula azzurra amate sul serio la trasparenza e puntate alla formazione di una classe dirigente seria e onesta?   Spero sia solo il lancio di uno slogan elettorale…

4 commenti

  1. Caro Gaspare Viola, se non altro si sono smosse le acque, Anna e Vito sono riusciti, con le loro provocazioni, a far sì che si cominciasse a fare un pò di chiarezza rispetto alla situazione di empasse che vi è tuttora…….

    Sono d’accordo sul fatto che bisogna puntare tutto sul lavoro di gruppo. Ma affinchè il gruppo sia coeso e possa lavorare bene dopo, non si può continuare a giocare a nascondino perchè il tempo stringe……

    Bisogna che tutti tirino fuori anche le loro leggittime ambizioni ambizioni personali nel ricoprire la carica di Sindaco. Fatto ciò si potrà cominciare a discutere e a valutare.

    Andrea Perricone

  2. Caro Dott. Gaspare Viola, le rispondo a nome mio e credo anche di interpretare il pensiero di Anna, che con me è firmataria del post in questione, e di tutti gli altri componenti del nostro movimento.

    Inannzitutto ci tengo a dire che noi non sia propensi verso nessuno. Stiamo solo vagliando le candidature, quelle chiare logicamente. Le candidature nascoste non possiamo vagliarle visto appunto che sono e rimangono purtroppo ancora nascoste. La campanula azzurra del dott. Franco Valenti è una delle candidature chiare. Non escludiamo che il nostro appoggio possa andare fra qualche giorno verso un candidato diverso dal dott. Valenti, qualora fosse ritenuto da noi più valido.

    Inoltre, non ho motivo per non credere nel suo anneddoto riguardo alle passate elezioni e proprio a questo mi appello per inserire un punto di vista diverso, logicamente personale. Avendo avuto modo di notare lei lo scempio che l’amministrazione Mangiaracina abbia fatto e stia ancora facendo, spero per 4 mesi ancora, essendo lei persona intelligente e perspicace e quindi potendo capire bene che con la possibile candidatura di 3 o più sindaci possa portare facilmente l’attuale sindaco Mangiaracina verso la riconferma (memore lei e consapevoli noi del metodo di appropriazione voti fatto nelle passate elezioni), non è giunta forse l’ora di mettere da parte qualsiasi ambizione, legittima attenzione, di candidatura, e insieme a tutti giungere ad un momento di discussione chiara e trasparente, che possa portare ad un unico nome, appoggiato da tutti? Noi stiamo lavorando verso questo obiettivo e il post “Quel mazzolin di fiori” aveva questo scopo: provocare la reazione delle persone e portarle a prendere una posizione chiara. Non è importante se il candidato sia Tizio piuttosto che Caio. L’importante è che tutti noi siamo d’accordo verso un solo nome e tutti possiamo partecipare all’amministrazione per portare il paese di nuovo ad una condizione prima vivibile e poi magari più che vivibile.

    Se con il mio, nostro, post siamo stati offensivi verso qualcuno, ce ne scusiamo, ma la situazione ha bisogno di una scossa. Continuando così, passano i giorni e dai solo vantaggio al sindaco Mangiaracina.

    Per dovere di cronaca infine, con la metafora del tulipano arancione (ma sono sicuro che lei abbia capito a chi ci riferivamo), volevamo indicare il prof. Portolano e di conseguenze con il termine fiori gialli e gelosi ci riferivamo ai consiglieri uscenti che fanno parte di questo “Gruppo Misto”.

    La saluto, ringraziandolo comunque dell’attenzione concessa e della possibilità datami di chiarire meglio la nostra posizione, ribadendo che tutti uniti possiamo farcela. Divisi invece non faremo altro che lasciare le chiavi del Comune al sindaco attuale.

    Per qualunque altro chiarimento o piacevole discussione, rimango a sua disposizione.

    Cordiali saluti

    Vito Antonio Augello

  3. Dott. Viola ho letto il suo post sino alla fine e non comprendo come mai lei non faccia un pò di autocritica…. Innanzitutto nel parlare dei cannoli del suo studio, dimentica di dire che l’unico quel giorno a prendere la decisione più esatta è stato Franco Valenti in quanto lei è rimasto seduto con l’attuale sindaco e ha appoggiato la sua candidatura sino alla vittoria. Inoltre mi sembra che è pure rimasto seduto comodo (presidente del consiglio) per non parlare del suo gruppo di allora ( assessori, direttori scientifici parco gattopardo, nucleo valutazione, incarichi ecc..). Poi un bel giorno dopo 4 anni (come dice incazzato_sempre in un suo commento) si è reso conto di non essere più comodo e allora guardandosi attorno ha visto “il ricatto, la mercificazione della dignità delle persone, il continuo do ut des, il malcostume di privatizzare i profitti e socializzare le perdite, la mancanza di collegialità nelle scelte, lo svendere gli interessi della collettività per fini personali….” e ha iniziato ad opporsi a questo andazzo di cose…. Ma mi sorge una domanda: cos’era addormentato prima??? Era in uno stato di ipnosi??? Bè se così fosse almeno si è riposato (4 anni)……

    In questi giorni ho sentito parlare di una sua eventuale candidatura a sindaco supportata (forse) da un gruppo misto: ma non le sembra un pò troppo misto?? Si è guardato bene attorno?? E’ sicuro di essere circondato da persone non interessate a svendere gli interessi della collettività per fini personali??? Sbaglio o ci sono altri fuoriusciti dell’amministrazione Mangiaracina?? Tutti perchè avevano l’interesse collettivo dinanzi a quello personale?? Mi sembra un pò la ripetizione della scorsa legislatura…. un ammucchiata di persone tutte con uno stesso scopo…. quale secondo lei???

    Posso dirle come la penso? “Megghiu u vecchiu canusciutu cà u novu a canusciri”….

    xxx

  4. Viola, hai dimenticato un quarto cannolo: quello se l’è preso la popolazione di santa margherita (e puoi immaginare anche dove)

    incazzato_sempre

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