Quel Mazzolin di Fiori

KIF_0939(8) Mancano poco più di 4 mesi alle consultazioni elettorali del nostro “ridente” paese. Si moltiplicano i nomi dei candidati alla successione dell’illustre sindaco Arch. Mangiaracina e con i nomi si moltiplicano anche i nostri dubbi. Chi saranno gli altri candidati?
Più che una rosa vi possiamo offrire un intero vivaio. Quale di questi nomi poi possa essere valido, sta a voi deciderlo.
Noi intanto vi aiutiamo a scorrere la lista.
Il primo petalo, di una campanula azzura, è quello di Franco Valenti, avvocato da anni impegnato nella politica locale, sostenuto dal partito di Forza Italia, che in questi mesi sta lavorando verso la creazione di un fronte comune contro le rondini (amministratori attuali ndr.) che distribuiscono i loro escrementi sui fiori appunto. Il secondo petalo, stavolta di un ipotetico garofano socialista, è quello di Pasquale Saladino, ex assessore al turismo e spettacolo con la giunta Perricone e attuale consigliere provinciale. Il petalo Saladino fu staccato dall’interessato stesso, che in un momento di umana solidarietà pensò di autoproporsi, tramite i canali di TeleradioSciacca, come successore del Mangiaracina

Terzo petalo, non come importanza ma come casualità di narrazione, è il petalo di un tulipano arancione, il cui nome teniamo ancora celato, in quanto lui stesso non trova ancora il coraggio di gridarlo e noi riteniamo che certi piaceri vadano lasciati al diretto interessato. Il candidato appare ancora indeciso su quale programma adottare, da quali collaboratori essere affiancato, da quale bandiera farsi rappresentare…ma durante le sue lunghe e frequenti passeggiate è arrivato all’ideazione di due capisaldi della sua eventuale campagna elettorale: serietà e trasparenza. Ci sentiamo di preannunciare che in caso di sua elezione, i pastori del paese possono stare tranquilli che la sagra della Pecora della Valle del Belice è salva e godrà di ottima salute!

Vicino al petalo di tulipano, si è staccato anche un petalo di violetta . Quarto petalo quindi, che senza dichiararlo e senza saperlo forse, concorre nello stesso mazzo di fiori, assieme al tulipano e alle altre rose gialle, classico colore di chi è deluso o geloso. Infatti la nostra violetta appartenne all’epoca al mazzo di fiori del nostro sposo Sindaco; poi però il matrimonio si ruppe e la violetta fu messa in un piccolo vasetto. Da consiglio di un esime fioraio il tulipano e la violetta hanno deciso infine di creare un piccolo mazzetto autonomo, una specie di “gruppone” o “gruppo misto” insomma.

Il quinto petalo, che anche noi ci troviamo in difficoltà nel definire, in quanto querce e ulivi non hanno fiori o se li hanno, noi siamo ignoranti e non li conosciamo, è il più indeciso di tutti. Tutti parlano di lui ma è lui il primo a non parlare di sé. Tutti lo cercano ma nessuno lo trova: al telefono non risponde, alle riunioni non si presenta… chi di voi abbia notizie certe su di lui, o sulle sue reali intenzioni, ci contatti e cercheremo insieme a voi di capirne un po’ di più. Per il momento sappiamo solo che l’aitante candidato aspirerebbe a passare dal sindacato al sindacaggio (concedeteci il neologismo).

Un ultimo petalino, di vite oseremmo dire, è rappresentato da un avvocato che come hobby ha quello di imbottigliare vino; ma su di lui non ci dilunghiamo in quanto lo riteniamo solo un piccolo e innocuo depistaggio.

Lungi da noi essere giudici e inquisitori dell’altrui comportamento o volontà, ma desta in noi perplessità il fatto che tutti si dicano uniti contro le barbarie dell’attuale Amministrazione Mangiaracina, volendo fare apparentemente fronte comune per le prossime elezioni, ed invece nessuno di loro lavora concretamente affinché questo avvenga.

In realtà, il termine “nessuno” è errato, in quanto c’è già chi sta lavorando a tal fine, e ci riferiamo alla campanula Franco Valenti, ma, purtroppo per noi, è l’unico ad agire a tal fine. Tutti gli altri fiori, petali, petalini, giardinieri, fiorai e vivaisti, tramano innesti e nuove specie, non rendendosi conto di fare semplicemente il gioco della Rondine Mangiaracina.

Insomma, noi sì che amiamo la trasparenza e puntiamo davvero alla creazione di una nuova classe dirigente seria e leale!

Diamoci tutti una scossa, mettiamo da parte ogni personalismo e iniziamo a essere davvero leali, trasparenti, seri e propositivi per questo nostro comune progetto.

Anna Carmen Armato
Vito Antonio Augello

2 commenti

  1. Spero solo che si abbandonino presto i tatticismi politici e si passi dall’ottica della diffidenza a quella della fiducia altrimenti abbiamo poca strada da percorrere. Qui non si tratta di una mera gestione del potere ma di un obiettivo più alto, risollevare questo paese e soprattutto far ritornare la fiducia nelle istituzioni cittadine che, ahimè, in questi anni e con questi amministratori si è andata via via perdendo.

    Andrea Perricone

  2. Complimenti ragazzi. Avete sintetizzato egregiamente la reale situazione nella quale si trova Santa Margherita di Belice, città dove si cambiano i volti per farla restare sempre com’è. Come previsto coloro che parlano di cambiamento, di trasparenza, di luce del sole, giocano solo nelle stanze segrete del buio margheritese. VENITE FUORI, E DITE LA VOSTRA. Avete tradito anche le speranze dei giovani non presentandovi agli appuntamenti fissati: poco Bon ton. SARA’ LO STILE, ma questo non ci appartiene. AVANTI CON LA CRONACA.

    Firmato : Francesco Graffeo

    Pronto a rispondere se scrivete a [email protected]

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