Menfi con Botta vincono la prima battaglia

Menfi + Botta(533) Da MenfiVIVE riprendiamo e riportiamo questo articolo, che ci serva a noi margheritesi come spunto per il futuro….
La città di Menfi, con in testa il Sindaco Michele Botta, ha vinto la prima battaglia, infatti questa sera in un Centro Civicio gremito in ogni ordine di posto, il Sindaco ha comunicato che il Commissario ad acta non verrà a Menfi per la consegna delle reti idriche. Il Sindaco ha sottolineato che questa è la vittoria di una semplice battaglia, ma è stata determinante la grande partecipazione popolare. Ha sottolineato la compattezza di tutta la città ringraziando tutte le associazioni movimenti e cittadini, un ringraziamento particolare lo ha fatto al Clero, che ha sostenuto una battaglia che non ha sicuramente colore politico. Infine ha invitato tutti a manifestare domani davanti al Comune per dare un segnale forte che Menfi non vuole la privatizzazione.

Noi siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo all’organizzazione delle attività e siamo orgogliosi di essere al fianco di un Sindaco che non vuole arrendersi ad una privatizzazione calata dall’alto e che Menfi sicuramente non vuole. Appuntamento a domani mattina 4 marzo alle ore 8:30 davanti al Comune. Forza Michele! In questa battaglia saremo sempre al tuo fianco.

3 commenti

  1. Menfi, anche questa mattina mercoledi 4 marzo 2009

    ha dato segno di unirsi davanti alle questioni sociali di comune interesse.

    La parte politica, il CLERO (proverbiale la battuta di padre Catanzaro: mille pistole d’acqua per una battaglia civile), le testimonianze di giovane mamme, il mondo dell’associazionismo, per dire un forte NO alla privatizzazione dell’acqua.

    Una maturità che contradistingue la piccola comunità menfitana.

    “Una manifestazione di significato altamente democratico, nel quale la gente lotta assieme alla classe dirigente per evitare la privatizzazione. Un piccolo passo. Oggi il commissario non è venuto a prendere in consegna le reti. La battaglia non è finità. Abbiamo raggiunto un piccolo traguardo. Solo una nuova legge può mettere fine a questa privatizzazione selvaggia. Martedì prossimo torneremo a Palermo per segnalare tutti i disservizi posti in essere dalla Girgenti acqua nei luoghi dove già è avvenuta la consegna del servizio”. Così il sindaco Botta questa mattina in piazza.

    Giovanni La Sala

  2. LA SICILIA di oggi 4-3-09 pag 30

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    Acqua, ecco perché i commissari

    «L’invio dei commissari ad acta presso

    i Comuni che non hanno ancora

    consegnato gli impianti al gestore del

    servizio idrico è stato disposto per

    utilizzare le risorse finanziarie disponibili

    e per evitare, al tempo stesso,

    eventuali richieste risarcitorie per inadempimento

    contrattuale». E’ quanto

    ha detto Felice Crosta, presidente dell’Agenzia

    Regionale per i Rifiuti e le

    Acque, ai circa quarantacinque sindaci,

    in prevalenza dell’Agrigentino ma

    anche del Catanese oltre al vicesindaco

    di Caltavuturo (Palermo), che ieri

    mattina si sono recati nella sede dell’Agenzia

    per chiedere la revoca dei

    commissariamenti effettuati in alcuni

    comuni per procedere alla consegna

    delle condotte a Girgenti Acque.

    Numerosi sono stati gli interventi,

    ma la posizione ufficiale é stata

    espressa dal sindaco di Bivona Giovanni

    Panepinto il quale ha sottolineato

    come, a suo avviso, sia indispensabile

    la revoca dei commissari.

    «La mancata consegna, infatti – ha

    aggiunto Crosta – non permette al gestore

    di attivare la spesa necessaria

    per la realizzazione degli interventi

    nei settori idrici, fognari e depurativi,

    previsti nei POT (Programma Operativo

    Triennale), facenti parte del contratto

    tra Ato e gestore».

    Il presidente dell’Arra ha spiegato

    ancora che per una eventuale modifica

    della situazione attuale occorre

    una norma legislativa che presuppone

    un ragionamento complessivo, da

    effettuare, comunque, presso un tavolo

    diverso da quello odierno, ed ha

    concluso che il pronunciamento del

    Cga sull’affidamento al gestore dell’Ato

    agrigentino, previsto per il prossimo

    11 marzo, farà, inoltre, maggiore

    chiarezza sul ruolo del gestore stesso

    e sugli sviluppi che potranno derivare

    ».

    Tuttavia lo stesso Crosta avrebbe

    fatto intendere che la vicinanza della

    data di definizione del ricorso da parte

    della Giustizia amministrativa fa sì

    che l’attività dei commissari potrà

    evitare di essere “assillante”.

    In parole povere si aspetterà qualche

    giorno, una specie di tregua, fino

    alla sentenza, poi si vedrà. Non é naturalmente

    una posizione ufficiale, ma

    di fatto é certo che si farà in questo

    modo.

    I sindaci hanno preso atto di questa

    situazione, ma ovviamente non si sono

    rassegnati.

    Nel pomeriggio infatti sono stati ricevuti

    dal presidente della Regione

    Raffaele Lombardo al quale hanno ribadito

    con forza la necessità, dal loro

    punto di vista, che la legge che istituisce

    gli Ato in Sicilia venga rivista. I

    sindaci, che erano in veste ufficiale

    con tanto di fascia tricolore, gonfalone

    e rappresentanza di polizia municipale,

    hanno accolto di buon grado

    l’intenzione dell’Arra di non premere

    troppo l’acceleratore sull’attività dei

    commissari.

    «Crosta ha assunto un impegno ben

    preciso – afferma Panepinto – che é

    quello di sospendere l’attività dei

    commissari fino a quando non sarà

    definita la vicenda di fronte al Cga».

    «E’ stata una decisione di buon senso

    – gli fa eco Michele Botta, sindaco di

    Menfi – che rispecchia le esigenze del

    nostro territorio. Ora tocca alla politica

    dare il proprio sostegno concreto ai

    traguardi fin quì raggiunti dai sindaci

    e dalle iniziative popolari».

    S. F.

  3. da http://www.lasicilia.it/index.php?id=18099&template=lasiciliait

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    Menfi

    MENFI (AGRIGENTO) – Centinaia di persone hanno manifestato a Menfi (Ag) contro la privatizzazione dell’acqua. In testa al corteo, che ha sfilato per le vie del centro, c’erano il sindaco Michele Botta (Pdl) l’arciprete don Saverio Catanzaro: “L’acqua è di tutti, se la Regione insiste nel volerla privatizzare sarò il primo ad accogliere con pistole ad acqua i funzionari regionali”, ha detto Catanzaro. Ieri l’ufficio per l’emergenza idrica ha sospeso i commissariamenti nei comuni (una ventina in provincia di Agrigento) dove gli amministratori non hanno voluto cedere gli impianti all’Ato idrico. “La nostra battaglia continua, la nostra acqua non si tocca, siamo pronti a fare le barricate”, ha aggiunto il sindaco.

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