La piazza dell’incuria che nessuno inserisce nei programmi elettorali

 di Francesco Sciara
Queste foto testimoniano lo stato di totale degrado, incuria e abbandono di piazza Emanuela Loi. Da tempo, non sono funzionanti le grandi e belle fontane, ne tantomeno la cascata d’acqua. Senza acqua, le fontane si sono trasformate in contenitori di ogni genere di rifiuti: bottiglie, lattine, sacchetti, resti di cibo, cartacce e cartoni, contenitori per pizze ed anche parti metalliche di chissà quali oggetti. Hanno preso il posto dell’acqua neanche fossero tanti belli e guizzanti pesciolini. La sporcizia e il degrado non risparmiano di certo gli spazi verdi e i vialetti che circondano le fontane. Una situazione vergognosa che non fa onore al paese e che non fa neanche onore al ricordo della giovane poliziotta Emanuela Loi alla quale è dedicata la piazza.

Emanuela Loi era uno degli agenti della scorta del magistrato Paolo Borsellino. Cadde nell’adempimento del proprio dovere il 19 luglio 1992, vittima della Strage di via d’Amelio a Palermo; con lei persero la vita, oltre a Paolo Borsellino, i colleghi Walter Eddie Cosina, Agostino Catalano, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. Al ricordo del suo sacrificio è stata dedicata la piazza. Ultimamente è stato collocato anche un pannello informativo nella bacheca posta vicino alla piazza. Lo stato in cui versa la piazza non fa onore al ricordo della giovane poliziotta. Non rispetta neanche i giovani, gli studenti  e i cittadini che potrebbero disporre di uno spazio pubblico fruibile nelle vicinanze della scuola elementare e media. E diversi giovani e cittadini, con l’inizio delle belle giornate, iniziano a recarsi in piazza per trascorrere qualche ora all’aria aperta. Resta un lontano ricordo l’inaugurazione a tempo di record della piazza. In meno di tre anni l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giorgio Mangiaracina è riuscita ad affidare le progettazioni, appaltare i lavori e realizzare le opere. Dopo qualche anno, l’Amministrazione comunale guidata da Francesco Santoro è riuscita a vanificare ogni cosa. Si è iniziato con frequenti guasti e rotture del motorino e dei tubi d’acqua che alimentavano le fontane. La bella cascata e le fontane sono rimaste senz’acqua. Ogni intervento atto a ripristinare la funzionalità delle fontane è stato accantonato con superficialità: “è troppo costoso attivare la funzionalità delle fontane. Non ci sono soldi per pagare l’energia elettrica”. Sono state queste le voci e le semplici giustificazioni che provenivano da palazzo di città. E senza acqua, le fontane si sono iniziate a riempire di ogni genere di rifiuti e spazzatura. La parete sottostante la cascata è stata imbrattata con scritte, dichiarazioni d’amore e frasi varie che alcuni giovani, poco sensibili al rispetto delle cose, appongono indisturbati. Ogni tanto si provvede a cancellare questa specie di moderni graffiti. E’ ormai un lontano ricordo l’accogliente e funzionale spazio urbano di piazza Emanuela Loi dove, in estate e non solo, si ritrovano tantissime persone. E tanti bambini vanno a giocare con le loro biciclette. “Biciclette” diverse da quella voluta e ottenuta dal sindaco Francesco Santoro che all’indomani della sua elezione ebbe a dire durante il comizio di ringraziamento: “abbiamo voluto la bicicletta e adesso dobbiamo pedalare”. Adesso che la pedalata non ha portato da nessuna parte è auspicabile che la prossima Amministrazione comunale ponga rimedio a questo incivile degrado di piazza Emanuela Loi. E trovi i soldi per attivare le fontane, le luci e ridare decoro a questo spazio urbano. Sarebbero bastati, e sarebbero stati spesi nell’interesse della collettività, i 30 mila euro che il sindaco Francesco Santoro ha speso per la nuova statua collocata in piazza Matteotti. Ma ognuno ha il suo modo di “pedalare”. C’è chi va forte in discesa, chi nelle scalate e chi nelle volate finali. Buona corsa Santa Margherita di Belìce. Agevole pedalata per i prossimi amministratori del paese del Cafè House.

3 commenti

  1. Domani è l’8 marzo festa della donna.
    In onore e nel ricordo di una donna.
    In onore e nel ricordo di una poliziotta che ha sacrificato la sua vita nell’adempimento del proprio dovere.
    Sensibilizziamo l’Amministrazione comunale di Santa Margherita di Belìce a dare il giusto decoro ed a garantire la pulizia e la funzionalità di piazza Emanuela Loi.

  2. Caro Francesco, leggendo quanto scritto, mi sono profondamente emozionato.
    Questa, è la cultura con la “C” che oggi manca a SANTA MARGHERITA DI BELICE.
    Bisogna insistere, è sperare nella divina provvidenza, visto che siamo stati abbandonati da quegli uomini, a cui tu ti rivolgi, ridotti a un turpiloquio di nomi e di idee.

  3. è la fine che fa tutto quello che di buono si realizza nel nostro Paese (sempre con le migliori intenzioni!) ma che poi finisce nel più grande abbandono e degrado……però abbiamo fatto l’inaugurazione e poi………
    Vada l’amministrazione comunale a spiegare ai genitori dell’Agente Loi che fine ha fatto un’opera pubblica intitolata a chi ha dato la vita per Borsellino, per Palermo, per l’talia ed anche per noi! Lo devono fare le stesse persone che si sono vantate di averla realizzata quell’opera! Dove sono ora? Mi rimane da dire una sola cosa……anzi no…..è meglio tacere, perchè anch’io da margheritese mi vergogno di ciò e chiedo scusa per tutti all’Agente Loi…….il nostro Paese non è in grado purtroppo di curare e tutelare il nostro patrimonio storico-culturale.

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