Intervista a Padre Gelo

(19) Pubblichiamo l’intervista a Padre Gelo raccolta da Francesco Graffeo.
La Chiesa di Santa Margherita di Belìce, facendo proprio l’affanno del particolare momento politico che sta attraversando il paese, in vista delle prossime elezioni amministrative prende posizione per bocca dell’arciprete don Giuseppe Gelo, richiamando i credenti ai loro doveri di coscienza che ovviamente riguardano anche la politica ed i programmi di ciascun candidato.
Ho raccolto una testimonianza di una voce che sta al di sopra delle parti.
Don Gelo alza la voce e invita tutti ad un comportamento responsabile, moralmente alto, di servizio, disinteressato, leale e corretto.
L’appello di Don Gelo è rivolto ad un cambio di rotta: nella scelta dei candidati, alla forza bruta dei numeri, si sostituisca la competenza, l’alto profilo umano, culturale e morale.


L’arciprete Don Gelo premette: “Innanzi tutto un riconoscimento alla politica: cari cattolici, non disprezzatela e comportatevi da responsabili andando a votare“.
Quindi don Gelo lancia un auspicio:”Come cittadini dobbiamo farci carico dei problemi della città, e se necessario, cambiare la classe politica: mettersi al servizio della comunità, non per cercare se stessi, ma per dare una svolta al servizio dei poveri, dei disoccupati, degli ultimi e degli umili. Bisogna che il Signore si manifesti nella nostra vita anche per quanto riguarda i problemi sociali, perché il Regno di Dio non è il regno soltanto dell’intimo del cuore, c’è una costruzione della città, c’è una costruzione dell’Europa, c’è una costruzione del mondo e senza Gesù, si arraffa in tutti i modi, la politica diventa mangiatoia per se, per i fratelli, sorelle, cognati, cugini e leccapiedi, per la propria cordata, per la propria corrente ed il potere del burocrate, luogo per far diventare favori personali, i diritti dei cittadini. Dovrebbe candidarsi a primo cittadino soltanto chi vuole dare se stesso. Per seguire il bene comune piuttosto che gli interessi di cordata. Se non ha l’intenzione di vivere la sua funzione ed il suo ruolo come offerta di se stesso, ma sostituisce a questa intenzione altri interessi, è bene che resti a casa“.
E rivolgendosi ai candidati ed alle aggregazioni politiche Don Gelo suggerisce: “Impostino correttamente la propria campagna elettorale, non regalando promesse – che hanno il sapore di voti di scambio – bensì offrendo programmi e progetti a vantaggio dello sviluppo della città e perciò del bene di tutti. Restituiscano alla politica la sua originaria ed etimologica dignità di arte del governo della polis. Nelle composizioni delle liste e nell’individuazione dei candidati all’amministrazione non ci si basi su criteri di ripartizione tra i partiti, che rivendicano precedenze grazie alla forza dei numeri, ma si individuano uomini e donne dotate di correttezza, competenza ed alto profilo umano, culturale e morale. La Chiesa ha un’alta stima per la genuina azione politica, la dice degna di lode e di considerazione e l’addita come forma esigente della carità. Essa non si schiera con nessuna formazione politica e si attende dai cristiani coerenza e testimonianza evangelica“.
Su questi temi invito tutti ad aprire un dialogo. Un dialogo rispettoso e di alto profilo, senza tentennamenti.

 

Francesco Graffeo

6 commenti

  1. Caro Graffeo, grazie a nome di tutti noi per i tuoi contributi. Ribadisco il mio appello riguardo al Parco Letterario: PROFESSORE BONIFACIO SCRIVICI!

  2. non capisco tuttta questa foga affinchè il Bonifacio scriva la sua impressione….cosa vi aspettate che dica…ma

  3. Signori, ribadisco un punto su cui tutti noi del Movimento siamo d’accordo. Noi diamo la possibilità di scrivere a tutti, anche in prima pagina, basta che siano firmati. Basta scrievre un email a [email protected] I commenti li accettiamo ma li preferiamo firmati. Nomi inventati e commenti anonimi non fanno bene a noi e non fanno bene a voi perchè fanno in modo che le cose restino così come sono, e cioè che resti l’amministrazione Mangiaracina. Non voglio credere che i commenti anonimi siano solo uno strumento usato dall’attuale Amministrazione per intralciare il nostro lavoro.

    Infine, l’opinione di Don Gelo è solo un punto di vista in più, così come lo era quello di Ivan Guardino, di Giuseppe Serra e di tutti coloro che hanno scritto non facendo parte del Movimento. Piena libertà a tutti ma anche una piccola “pretesa”: nome e cognome!!!

    Vito Antonio Augello

  4. Caro architetto, condivido pienamente le affermazioni di Don Giuseppe Gelo e condivido altrettanto pienamente il tuo commento finale.

    Ma qui a Santa Margherita sta accadendo l’esatto contrario. Dov’è il confronto politico, il confronto delle idee, il dialogo ?

    Io vedo in giro solo tanta arroganza, prese di posizioni partitiche e nessun confronto tematico. Il problema non devono essere le poltrone, ma le idee i programmi. NOn lo credevo ma ritengo che a questo punto l’unica vera via d’uscita siano, come scrivesti Tu, sul Giornale di Sicilia, le elezioni primarie, unica vera possibilità di confronto,in piazza e di fronte alla gente, sui temi importanti delle problematiche di Santa Margherita.

    Caro Don Giuseppe è forse questo, l’unico modo possibile per dare voce alla gente di Santa Margherita, per finalmente tributarLe l’importanza che le spetta e farla assurgere al ruolo di arbitro sovrano delle proprie scelte politiche e del proprio governo. Solo allora potremo dire che Santa Margherita ha il governo che si merita.

    Saluti Baldo Portolano

  5. Caro Vito, credo che il movimento sia pronto e maturo ad aprirsi a nuovi volti.. chi vorrebbe farne parte dovrebbe avere la possibilità di farlo. Fatevi avanti…

    benny

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