Gioacchino Genchi: Esclusivo: le motivazioni del RIesame che annullano il sequestro del suo materiale

gio genchi(607) Visto che le tv e i giornali sia locali che nazionali non ne hanno quasi mai parlato, nel nostro piccolo, lo facciamo noi.
Gioacchino Genchi, indicato dal Copasir, dal mondo politico e dalla stampa come un mostro che spiava tutto e tutti e secondo alcuni era anche meritevole dell’arresto, invece «ha agito correttamente» senza violare alcuna legge. A dirlo è il Riesame di Roma, presieduto da Francesco Taurisano, nelle motivazioni all’annullamento dei sequestri proprio dei computer di Genchi.

 

 

Le ordinanze sono state fornite da Benny Calasanzio e sono pubblicate sotto la sua diretta responsabilità
 

 

Ordinanza originale dissequestro Genchi

Ordinanza dissequestro Genchi 2

4 commenti

  1. Tanto per ricordare il lavoro di Gioacchino Genchi riportiamo un articolo di Salvatore Borsellino ripreso da Facebook

    Erano le tre di notte ai primi di marzo di quest’anno, a Palermo. Mi sono svegliato di soprassalto, mi sono alzato e sono andato a guardare, dal balconde al nono piano della casa dove dormivo, il monte che sovrasta Palermo.

    Non c’era la luna, non c’erano le stelle, il cielo era nero, ma sulla cima del monte si stagliava un castello.

    Emanava un lieve chiarore, come se fosse fosforescente, dotato di una luce propria, forse perché lo ho guardato a lungo tante volte illuminato dal sole, e quell’immagine si è ormai stampata nella mia memoria.

    Ogni volta che vado in Via D’Amelio vado vicino all’olivo che mia madre ha fatto piantare nel punto in cui era stata piazzata la macchina piena di esplosivo, nel punto dove sono stati massacrati Paolo e i suoi ragazzi, alzo gli occhi, lo vedo e sto a lungo a guardarlo.

    Chissà se Paolo prima di alzare il braccio per suonare il campanello del citofono della casa di nostra madre ha alzato gli occhi e lo ha visto per l’ultima volta, chissà se anche i suoi ragazzi prima di essere fatti a pezzi lo hanno guardato.

    Di certo qualcuno da una finestra di quel castello li stava osservando e aspettava il momento migliore per azionare il detonatore.

    Di certo Gioacchino Genchi arrivando in Via D’Amelio due ore sopo la strage ha distolto gli occhi dal tronco di Paolo in mezzo alle macerie del numero 19 di Via D’Amelio, ha distolto gli occhi dai pezzi di Emanuela Loi che ancora si staccavano dall’intonaco del palazzo dove abitava la mamma di Paolo e ha visto quel castello.

    Quel castello, l’unico punto, come subito capì, da dove poteva essere stato azionato il comando che aveva causato quella strage.

    E allora prese l’auto, fece quei pochi chilometri in salita che separano Via D’Amelio da quello sperone del Monte Pellegrino, andò davanti al cancello di quel castello e suonò un altro campanello, lo suonò a lungo ma nessuno gli aprì nonostante la dentro ci fossero tante persone come poté stabilire qualche tempo dopo elaborando, come solo lui è in grado di fare, i tabulati telefonici dove sono riportati le posizioni e le chiamate dei telefoni cellulari e dei telefoni fissi.

    Incrociando quelle telefonate si riescono a stabilire delle verità che nemmeno le intercettazioni sono in grado di fare.

    Si riesce a sapere che da un certo numero di ville situate sulla strada tra Villagrazia di Carini e Palermo una serie di telefonate partì per segnalare che Paolo stava arrivando al suo appuntamento con la morte.

    Si riesce a stabilire che nei 140 secondi intorno all’ora. minuti e secondi dell’esplosione che causò la strage, delle telefonate partirono e arrivarono da una barca ormeggiata nel golfo di Palermo per segnalare che Paolo era arrivato al suo ultimo appuntamento e che l’esplosione era stata perfettamente sincronizzata con il suo arrivo.

    Su quella barca c’era Bruno Contrada ed altri componenti dei servizi segreti civili, dentro quel castello, insieme a persone che Genchi, con le sue tecniche è in grado di individuare e avrebbe già individuato se non lo avessero subito fermato, c’era Musco, una lugubre figura appartenente e animatore di logge massoniche deviate che dovrebbe essere inquisito per tanti elementi che invece oggi si trovano solo come spunto nelle sentenze di archiviazione di processi che non hanno potuto svolgersi.

    Che forse non si svolgeranno mai, protetti come sono da un segreto di Stato non dichiarato ma non per questo meno forte perché retto dai ricatti incrociati basati sul contenuto di una Agenda Rossa..

    Perché invece di portare avanti quei processi si emanano sentenze assurde e vergognose come come quella che ha mandato assolto il Cap. Arcangioli, l’uomo fotografato e ripreso subito dopo l’esplosione in Via D’Amelio, con in mano la borsa di cuoio di Paolo che sicuramente conteneva l’agenda rossa.

    Perché invece si svolgere altri processi che vanno a toccare i fili scoperti delle consorterie di magistrati, uomini di governo, massoni e servizi deviati, si massacrano altri giudici, non più con il tritolo, ma con metodi nuovi che non fanno rumore, non fanno indignare l’opinione pubblica, come le bombe che in Palestina amputano gli arti di civili palestinesi senza che venga versato del sangue.

    Massacri, vere e proprie esecuzioni davanti a plotoni di esecuzione composti da altri magistrati, come la decimazione della Procura di Salerno, che vengono presentate da una stampa ormai asservita e pavida di fronte al sistema di potere con un’ottica completamente distorta e fuorviante.

    Perché il percolo rappresentato da Genchi e dalle sue consulenze in un eventuale processo agli esecutori occulti di questa strage, anche se forse non si svolgerà mai, viene eliminato preventivamentre eliminando la possibilità di un utilizzo delle sue raffinate tecniche di indagine in grado di inchiodare i responsabili materiali di quella strage.

    Almeno fino a quando, e non è impossibile che accada, qualcuno non deciderà che sia necessaria la sua eliminazione anche fisica sfidando le reazioni che questa potrebbe provocare nell’opinione pubblica.

    Alla stessa maniera in cui fu sfidata questa reazione quando fu necessario eliminare in fretta Paolo per potere rimuovere del tutto l’unico ostacolo che si frapponeva al portare avanti una ignobile trattativa tra mafia e Stato, portata avanti, in prima persona, dai più alti gradi del ROS. Quella trattativa della quale oggi, punto per punto e in mezzo all’indiferenza e all’assuefazione dell’opinione pubblica, vengono realizzati quei punti contenuti nel ‘papello’ e che sanciscono la definitiva sconfitta dello Stato di diritto.

    Vogliamo anche noi dichiararci sconfitti, vogliamo anche noi chinare il capo e dichiararci servi, vogliamo anche noi rinunciare alla nostra libertà?

    Il 19 luglio non è lontano. Prepariamoci.

    Quest’anno da quella via in cui tutto è cominciato alle 5 del pomeriggio di 17 anni fa, dovrà nascere e non dovrà più fermarsi la nostra RESISTENZA.

    Non dovrà più fermarsi fino a quando non sarà fatta Giustizia, fino a quando quei criminali che, anche dentro le istituzioni, stanno oggi godendo i frutti di quella strage non saranno spazzati via per sempre.

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  2. Il 19 luglio tutti in via D’Amelio.

    Io dò da subito la mia disponibilità.

    Maurizio Marino

  3. Ma ci rendiamo conto di dove e´ precipitata l´Italia? Ma e´possibile

    che in Italia, alla munnezza di Silvio Berlusxuxluxkloni ci si abitua

    sempre in un secondo, e che nessuno abbia piu´ormai una scossa di

    dignita´e urli che qs e´una putrida vergogna? Che solo noi italiani

    all´estero abbiamo dei sussulti un po´di qs tipo ( o quasi; grazie al

    Cielo, qualche italiano che al massonazimafioso Silvio Berlusconi inveisce vi

    e´ancora, ma sempre meno, sempre drammatissimamente meno, porca

    put…., oops, porca Mara Carf…., ooops, porca dittatura

    ma..f..ascista Berlusconiana).

    Il suinazista di Arcorleone ha detto oggi ” in Rai presto faccie

    nuove”. E´il padrone di una

    lurida fasciocamorrista maccartistissima societa´sorta su megariciclaggio di

    danaro assassino, ossia Ma..f..ininvest ( i cui veri

    padroni, ufficialmente, ancora non si conoscono; non si conoscono;

    pazzeschissimo!!!; uno dittatura l´Italia, ma non si sa´chi e´ il vero

    azionista del wc su cui ci siede e da cui comanda; certo, qsiasi

    persona per bene sa´ benissimo che detti “padroni” son killer delle

    mafie di mezzo pianeta Terra, ma in Italia, ormai, qs cosa, che

    scioccherebbe mostruosissimamente in tutto il resto del mondo

    occidentale, ma non solo, non scuote piu´nessuno; ci si e´abituati,

    come puzzonissimo solito; ricordatevi pero´che esiste un gran

    detto, che mi han detto piace tantissimo pure al sempre

    piu´promettente Obama Barack, che io sospinsi da inizio 2007 e

    Berlusconi solo da ora, in quanto da sempre e´viscidissimo

    codardissimo ” verme coi potenti e mafioso coi deboli”; google Bettino

    Craxi, Bush junior e Obama Barack a proposito; questo detto e´:

    “business call business ánd shit call shit”), che, ripulito detto

    denaro ( si fa´per

    dire) omicida, e´divenuto, praticamente, unico competitore della Rai.

    E ora, scrofone Silvio Berlusconi, proprietario dell`unico concorrente

    della Rai, IMPORRA´pure faccie nuove nella Rai stessa, ossia nel suo

    finto, da lui, infiltratissimo, corrottissimo, via massonerie fasciste

    varie, rivale. E ossia “bis”, dette faccie di melma saranno le sue

    solite zoc.ole che gli girano attorno e i suoi soliti prostituticchi

    che gli si piegano difronte. Questo e´ un Augusto Pinochet, ne piu ne

    meno, e´ora di urlarlo, Silvio Berlusconi e´una diarrea nazifascista,

    anzi, nazifascismoderna come Augusto Pinochet. Meglio dire: Pinochet

    era molto meglio di Berlusconi in quanto non si univa alla camorra e

    alla ndrangheta, Berlusconi e´ un liquame diarreico stra colmo di

    batteri mortali putridi di Pinochet e Riina, che schifooooo. ” I media

    non rappresentano l´Italia”. Vuole una Pravda filo ndranghetara e

    fascista piegata a quel famoso numero di gradi come puntualmente fa´di

    fronte a lui, notoriamente, Giulio Tremonti ( e non solo, si dice,

    metafisicamente parlando; voci della City di Londra, di chi, Giulio

    Tremonti, conosce benissimo).

    Vuole solo gente venduta, svertebrata, immorale, senza valori e

    decerebrata, li col

    taccuino che scriva solo quello che gli detta lui, ma Italia, ti rendi

    conto che stai sprofondando in un letamaio dittatoriale puzzone

    lurido, ti rendi conto o no? Che sia rivoluzione, rivoluzione, SI, non

    armata, rivoluzione etica, ma rivoluzione, all´arembaggiooooo. E basta

    massone trafficone

    trasversalone Massimo D´Alema e suoi incappucciati compari della sua

    area, spessissimo corrottissimi, non solo nell´anima satanista massona

    loro, ma anche in cotanto di portafoglio ( vedi probabilmente un certo

    “king of pizzini” di Loggia trasversalissima), da Berlusconi stesso. Ma

    come fa´ Massimo D´Alema a dire “Berlusconi rimarra´fino al 2013”? Quando lo

    stesso ha delle fattezze cosi´nazifascismoderne, disoneste, false,

    codarde, maccartiste, filocamorristiche e porche? Se gia´l´opposizione

    ( spessissimo infiltratissima e steccatissima da Berlusconi, basta che

    date un occhiata al sito di un prostituticchio idiota stipendiato in

    nero in Svizzera da Giuliano Ferrara, ossia il letamaio puzzone di

    Francesco Costa, http://www.francescocosta.net, semidirgente del Pd; e

    davvero ci viene da dire ” Italia rotola pure nella me..a, meglio

    scappare tutti via”) si rassegna all´idea di stare sotto dittatura e

    avalla, garantisce, direi addirittura protegge la durata di detto

    luridissimo regime ma..f..ascista, tutta la nazione potra´solo

    sprofondare sempre piu´nella fogna. Pd rigirato completamente, faccie

    nuove e inca..atissime ovunque, INCA..ATISSSIME OVUNQUE, enormi casini

    ( non violenti) , proteste, sabotaggi, che nessuno guardi piu´reti

    Ma..f..inivest, che nessuno metta soldi nei suoi mega riciclatori di

    danaro mafioso monnezzari finanziari. Basta vedere il Milan, fede

    calcististica o meno. Boposb, Boicottiamo il porco Silvio Berlusconi.

    Avanti, un mare

    di Palavobis, grandissimi girotondi, vera e propria rivoluzione,

    avantiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

    Michele Nista

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