Enzo Buscemi non è di Italia dei Valori

Riceviamo e pubblichiamo..
Leggo che Sonia Alfano sostanzialmente non è più di Italia dei Valori, con una dichiarazione di tale Massimo Donadi che da Palermo afferma: ”Idv oggi e’ tutta in questa sala e con Leoluca Orlando, chi non e’ qui e non e’ con Orlando non e’ dell’Idv. Sonia Alfano ha appoggiato Ferrandelli? Non e’ di Idv, non cacciamo chi non ha neppure la tessera ma bisogna condividere il sistema dei nostri valori per stare nel partito”.Francamente ho qualche difficoltà a comprendere il “sistema dei valori” di certi personaggi, ma ritengo che Di Pietro si stia comportando politicamente da vigliacco, mandandole a dire, vero è che dirle a Sonia non è facile e avrebbe dovuto smentire se stesso, ma da un leader nazionale mi aspettavo di più.

Per quanto mi riguarda io mi ero tesserato in Italia dei Valori perché Sonia voleva avviare una fase di cambiamento e di rinnovamento in un partito che, a dire dello stesso Di Pietro, doveva coinvolgere i cittadini dal basso facendoli partecipare alla formazione di una nuova classe dirigente.

Mi fido di Sonia ed entro in IDV con idee diverse da altri soggetti, ma convinto che dal confronto possono nascere nuove idee e del fatto che se uno decide di aderire ad un partito come IDV vuole cambiare nodo di fare politica.

Conosco bene il sistema politico, ma pensavo che si sarebbe aperto un confronto alla pari. Vengo eletto come componente del direttivo provinciale del partito, partecipo al Congresso Regionale (Video) con una lista alternativa al segretario Fabio Giambrone e vengo eletto componente del direttivo regionale, ma appare subito evidente che le decisioni vengono prese in altre sedi ed iniziano le epurazioni.  Coinvolgo tanti amici che si tesserano in IDV per partecipare alla formazione delle decisioni, ma evidentemente i numeri dicono che non può essere eletta la persona di gradimento del “cerchietto magico”, per cui con varie scuse e rinvii il congresso cittadino a Menfi non si celebra e non nasce un circolo di Italia dei Valori.

Tutto questo avviene nel 2010, chiaramente non ho più coinvolto gli amici nell’esperienza, anzi ho chiesto loro scusa per non essere riuscito a garantire loro il diritto a partecipare. Il partito tiene un profilo basso, tanto che, a proposito di soldi, non viene neanche approvato il bilancio consuntivo.  A questo punto non ho ne rinnovato la tessera ne pagato le quote di adesione, ma nel 2011 tutti fanno finta di niente, nella casella consiglieri comunali un numero in più fa sempre comodo.

Con il 2012 si tocca il fondo, neanche mi chiedono di fare la tessera, forse hanno paura che li  mandi a quel paese, in compenso continuano a fare scelte di “Valore”,  come quella nella a noi vicina Sciacca dove si imbarca Pippo Turco che il fatto quotidiano definisce manniniano doc mentre Di Pietro questa volta interviene e scende a Sciacca per dire che “Turco ha portato avanti una politica trasparente e con le mani pulite”  non la pensa allo stesso modo il fatto quotidiano che scrive:

“È cresciuto nella Dc di Calogero Mannino, poi si è spostato nel Centro cristiano democratico di Clemente Mastella, quindi è stato candidato alle elezioni regionali con i Democratici Autonomisti, lista civetta di Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia. Il curriculum da vero e proprio globetrotter dell’arco costituzionale appartiene a Pippo Turco che per le prossime amministrative di domenica e lunedì cambierà un’altra volta casacca. L’ex fedelissimo di Mannino sarà infatti il candidato sindaco di Italia dei Valori a Sciacca, città di 40 mila abitanti in provincia di Agrigento, famosa soprattutto per lo storico carnevale. Turco è già stato sindaco di Sciacca negli anni ’80 con la Dc, quando veniva considerato un “manniniano di ferro”. Fino a poco tempo fa era un sostenitore del governatore Raffaele Lombardo, che lo aveva candidato (senza successo) alle regionali del 2008. L’anno dopo è stato eletto al consiglio comunale. Con un passato così sono in tanti in Italia dei Valori ad avere storto il naso dopo la sua candidatura. “Non sarà mica un altro Scilipoti?” si chiedono dalla base del partito. Ignazio Messina, deputato nazionale e responsabile degli enti locali di Idv, è il suo main sponsor. E ovviamente lo difende a spada tratta: “Turco non è assolutamente un nuovo Scilipoti.”. Sindaco di Sciacca negli anni ’90 con la Rete di Leoluca Orlando, Messina aveva combattuto aspramente gli esponenti della vecchia politica democristiana di Mannino. Tra i quali c’era anche lo stesso Pippo Turco. Che oggi però è diventato il suo candidato. …“E’ vero Turco è stato mio avversario – spiega – Ma ci sono democristiani buoni e democristiani cattivi.” …A Sciacca in effetti non è la prima volta che le scelte di Italia dei Valori fanno discutere. Questa è la terra di Pirandello, qui va tutto al rovescio”. Come dargli torto.”

Oggi che IDV preferisce tenere dentro i personaggi come Pippo Turco e Ignazio Messina e lasciare fuori Sonia Alfano con tutti i valori che rappresenta posso finalmente dire che non faccio parte di questo partito già da tanto tempo, condivido sempre i “Valori” di Sonia Alfano.

Grazie Sonia per avermi liberato da questa “italietta” dei Valori

Enzo Buscemi (Consigliere Comunale di Menfi)

1 commento

  1. Evviva la coerenza.
    Sono d’accordo con larticolo de “Il Fatto Quotidiano”!
    Tutto cambia per tutto rimanere allo stesso modo (di Tomasiniana memoria).

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