Discutiamone sempre: parla l'ingegnere Giuseppe Perricone

908bb60892cde0b4082bf2c0b8868a7f_medium(2276) di Giuseppe Perricone
Ho letto con grande interesse l’articolo pubblicato da “Il Movimento Belice Trasversale” sul suo stesso Blog e sento forte la necessità di esprimere il mio punto di vista nel merito.
Viviamo un periodo molto travagliato ed incerto.

 – Mi riferisco in primis alla situazione del paese Italia che attraversa, come tante altre nazioni, una crisi economica spaventosa ma, diversamente da altre nazioni, ha una classe politica inadeguata, litigiosa, lontana dai problemi veri degli italiani.

Mi riferisco ancora alla situazione della Regione Siciliana, anch’essa disastrosa, con alla guida un Governo regionale guidato anch’esso da una classe politica inadeguata che somma ai problemi del Governo nazionale anche il fatto che non è l’espressione dell’elettorato regionale.In poche parole è avvenuto in Sicilia un vero e proprio “ribaltone” con la conseguenza che l’attuale governo non trova legittimazione nel corpo elettorale che si era espresso in maniera completamente differente.

Mi riferisco alla situazione locale che vede dei politicanti alla guida delle Istituzioni locali (Giunta Municipale e Consiglio Comunale); dei politicanti che hanno espresso l’attuale Sindaco e con esso l’Amministrazione comunale fatta e rifatta secondo criteri lottizzatori dettati da metodi puramente clientelari. In particolare mi riferisco alle “corse” per l’elezione a consigliere comunale con contropartita la nomina degli assessori.
Per essere più chiari, sin dal tempo dell’Arch. Mangiaracina e poi con il Sig. Santoro, le caratteristiche che bisognava avere per poter essere nominato assessore erano solo e soltanto l’accoppiata con un candidato al consiglio comunale  che, però, doveva essere eletto o meglio doveva “piazzarsi” tra i primi sei in “corsa”  per un posto di consigliere comunale. 

Mi riferisco al turnover della carica di vice sindaco ed esattamente alle recenti dimissioni del Prof. Portolano, alla scadenza dei due anni e mezzo, e al subentro del Dott. Cacioppo.  Questo metodo ha prodotto la classe amministrativa che tutti conosciamo, con i risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti.

E’ quindi necessario, secondo me,  tornare al vecchio metodo di scelta della classe amministrativa del paese, cioè alla obbiettiva e personale valutazione da parte degli elettori, della capacità dei singoli che apertamente, civilmente e democraticamente si candidano a svolgere questo ruolo. 
L’appartenenza o la vicinanza a “famiglia numerosa”, ancorché utile per la “corsa”, non può e non deve essere il criterio di scelta dei futuri rappresentanti del popolo.
Altri dovranno essere i criteri per la formazione delle liste e per l’individuazione di una idonea  compagine  che possa esprimere il meglio di se stessa.
Tante volte mi è capitato di dire, e qui desidero ribadirlo, che non può esserci futuro per una comunità, per un paese, se non si riesce a coinvolgere le giovani generazioni che sono la vera ed unica speranza per tutti, per la loro intelligenza, per la loro vivacità, per la capacità che è innata in loro di mettersi in discussione e perché no anche perché l’attuale classe dirigente sa bene che con il passare del tempo bisogna cedere  il “timone” alle nuove generazioni; è fisiologico.
E’ necessario quindi coinvolgere i giovani in un percorso di avvicinamento alle problematiche politiche ed amministrative.

Nel nostro paese, per fortuna, ci sono tanti giovani che hanno le capacità per svolgere bene questi compiti e che quindi vanno coinvolti fattivamente e non con la “consulta giovanile fantasma”, ma realmente sin dalla formazione delle liste e dalla predisposizione dei programmi.
Vanno avvicinati ai problemi della collettività, invitati a dare il loro contributo in prima persona, sensibilizzati sulla necessità che anche loro si facciano promotori di idee e di soluzioni. Perché questo paese è soprattutto loro e saranno loro che dovranno viverlo nella assoluta convinzione che dovrà porsi un freno alla emigrazione di massa dei nostri giovani.
Allo stesso modo va considerata la presenza delle “donne” che in altri tempi si è cercato di coinvolgere e che poi, con l’amministrazione Mangiaracina ed ora con l’attuale, sono rimaste fuori da tutti gli organismi istituzionali.
E’ necessario che le donne facciano pesare la loro intelligenza, la loro capacità di affrontare le difficoltà di ogni giorno per poter arricchire l’opera delle istituzioni tutte con il loro apporto.
Allo stesso modo va considerata la necessità di coinvolgere nel confronto tutte le categorie produttive del paese.
Penso alla “Cantina Corbera” che ha attraversato ed attraversa ancora momenti difficilissimi che hanno pregiudicato il sostentamento dei soci e delle loro famiglie, lasciati soli anch’essi dall’Amministrazione comunale e dalla classe politica tutta, regionale e nazionale.

Penso al “Comitato popolare spontaneo degli agricoltori”  che, da solo e senza neppure l’appoggio vero e concreto dell’Amministrazione comunale, ha saputo portare avanti le giuste e sacrosante battaglie per il riconoscimento della loro attività che è fonte di sostentamento della popolazione ed il cui ritorno economico per quanti lavorano i campi è irrisorio.

Allo stesso modo va considerata la necessità di coinvolgere  la classe produttiva dei commercianti e degli artigiani che possono e debbono esprimere il loro pensiero sul da farsi; possono e debbono suggerire ciò che a loro parere dovrebbe essere fatto per aiutarli nella  quotidiana lotta per la sopravvivenza.

Allo stesso modo debbono essere coinvolte le categorie produttive dei professionisti e della classe impiegatizia che ha l’obbligo di contribuire allo sviluppo del paese.

Allo stesso modo vanno coinvolti i pensionati, o meglio le persone avanti negli anni, per far tesoro della loro esperienza e cercare di mettere in pratica i loro suggerimenti  che sono sempre una ricchezza.

Allo stesso modo è necessario coinvolgere la Gerarchia ecclesiastica e la sua rappresentanza nel territorio perché va riconosciuta l’indispensabile funzione che essa svolge nel territorio e nel paese. Le rappresentanze religiose sono e saranno sempre indispensabili per la crescita della comunità all’insegna dell’amor  proprio e del prossimo.

Per fare ciò è utile e necessario aprire un confronto con tutti, senza distinzione alcuna, perché il bene del paese prescinde dalle appartenenze siano esse politiche, sociali, religiose e quant’altro; confronto che dovrà svolgersi alla luce del sole ed affrontando tutte le tematiche  che ognuno riterrà utile per tentare la rinascita ed il riscatto del paese.
 Credo che questo auspicato confronto debba potersi realizzare in ambienti e luoghi diversi; – apprezzabile è stata l’iniziativa di Radio Futura Network che ha organizzato un confronto tra amministratori vecchi e nuovi nelle serate della fiera di Settembre;
– necessario sarà utilizzare le sedi pubbliche che insistono nel nostro paese, penso al teatro ex Sant’ Alessandro oggi Parco Letterario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa;
– necessario ed utile sarà il confronto con i singoli nelle sedi che meglio si adattano alle necessità del momento, ma soprattutto credo sia una vera fortuna per noi tutti e per Santa Margherita poter utilizzare la “piazza virtuale” il blog de “Il Movimento Belice Trasversale”  che ha svolto e svolge tuttora un servizio particolarmente utile ed apprezzato da tutti, soprattutto da quanti sono lontani dal paese, per attivare un confronto costruttivo, leale e corretto tra quanti vogliono partecipare alle scelte future che dovranno essere poste in essere per la rinascita del paese.

Grazie per l’opportunità datami di poter esprimere il mio pensiero.
Ing. Giuseppe  Perricone

7 commenti

  1. Caro Ing. Perricone, mi dispiace constatare che nel momento stesso in cui tenta di speculare sulle mie dimissioni da vice sindaco e assessore "-Mi riferisco al turnover della carica di vice sindaco ed esattamente alle recenti dimissioni del Prof. Portolano, alla scadenza dei due anni e mezzo, e al subentro del Dott. Cacioppo. Questo metodo ha prodotto la classe amministrativa che tutti conosciamo, con i risultati disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti" per tentare il suo rientro nell'agone politico margheritese, lei dimostra un atteggiamento assolutamente sovrapponibile a quello delle persone che lei critica e a cui fa riferimento nel post.
    Tutti sanno, e per la verità anche lei lo sa, che io non ho lasciato la carica di vice sindaco per fare spazio o per turnover per pregressi accordi, con colui che lei definisce Dott. Cacioppo. Le motivazioni delle mie dimissioni sono state da me stesso state chiaramente motivate ed esposte e pubblicate e pertanto non le concedo di speculare e di mistificare mie scelte pensate e perchè no, sofferte, ai fini di un suo rientro nella politica margheritese. Se vuole riproporsi ai margheritesi lo faccia impiegando al meglio le sue qualità intellettuali, professionali e politiche e lasci a quelli che lei definisce "politicanti" i mezzi che lei stesso sta cercando di utilizzare per il suo "ritorno dal passato".
    In coda a tutto ciò mi preme sottolineare che ho sempre pensato e dichiarato che lei è stato uno dei migliori sindaci ( almeno nel primo triennio) che Santa Margherita abbia avuto ma che come gli altri ad un certo punto il famoso virus del potere di quella sedia ha contagiato impedendogli di guardare con la dovuta modestia ed attenzione alle esigenze dei suoi concittadini.    
    In ultimo, solo per una questione di precisione, mi sono dimesso dopo 3 anni e mezzo e non due anni e mezzo e non ho alcun interesse a ripetere quella disastrosa esperienza.  
    Cordialmente

    Baldo Portolano  

  2.  Caro Prof. Baldo Portolano
    desidero rassicurarLa che non era, e non è, mio intendimento speculare sulle Sue dimissioni e sulla nomina del nuovo Vice Sindaco che credo di non aver sbagliato ad indicare come Dott.  Cacioppo. Non ne avrei motivo alcuno.
                Ho solo sottoscritto un mio convincimento, che per la verità non è solo mio, circa le motivazioni del Suo passo indietro anche in considerazione degli impegni da Lei assunti in campagna elettorale e delle conseguenti aspettative create nella cittadinanza, la stessa a cui Lei parlava dal palco a fianco dell’attuale Sindaco.
                Desidero ringraziarLa per le Sue parole di stima sul mio operato (almeno per i primi tre anni) e non escludo che Lei possa avere ragione in merito alla seconda parte del mio mandato. Queste sue considerazioni saranno per me oggetto di attenta riflessione.
                Mi permetto solo di intrattenerLa sul mio “ritorno sull’agone politico margheritese” che qualcuno auspica e qualcuno teme.
                Proprio le sue considerazioni, in merito alle Sue dimissioni da Vice Sindaco che come Lei stesso dice  ha chiaramente motivato, dissuadono tanti ad avvicinarsi alla politica attiva e contribuiscono all’affermarsi di una classe amministrativa mediocre se non pessima.
                Ora, credo che anche Lei mi consideri capace di comprendere che di questi tempi è meglio starsene al riparo da tutto e da tutti e lasciare andare le cose al proprio destino; in altre parole adottare le scelte che Lei ha adottato.
                Orbene, posso rassicurarLa che per il mio eventuale rientro alla politica attiva, se mai avverrà, non metterò in atto azioni speculative.  Se questa è stata la Sua  interpretazione del mio precedente post  sono qui a chiederLe di volermi scusare, non ho mai avuto nulla da rimproverare alla Sua persona, ma, mi permetta, ho avuto ed ho tanto da ridire sulla Sua azione politico-amministrativa.
                Desidero concludere queste poche righe di chiarimento evidenziando che la mia partecipazione al dibattito e al confronto nasce dalla necessità di coinvolgere quante più persone possibili perché, a mio parere, il momento è grave  e tutti dovrebbero sentire il dovere di farsene carico, soprattutto  d’ora in avanti quando dovranno essere operate le giuste scelte per tentare di arrestare il degrado del nostro Paese.
                Cordialità
    Ing. Giuseppe  Perricone

    • Caro Ing. Perricone
      Leggendo attentamente le sue critiche sono meravigliato…Lei parla di classe dirigente allo sbando ma forse dimentica un particolare del Suo mandato politico successo davanti i miei occhi…”Un giorno tanto tempo fa e menomale mi trovavo nel palazzo comunale…una signora venne da Lei allora sindaco di questo meraviglioso paese e con le lacrime agli occhi chiese sapendo che dovevano partire alcuni cantieri di potere fare qualcosa per il proprio figlio…e Le disse:- Sa Signor Sindaco mio figlio ha le valigie pronte però ho saputo che si stanno attivando dei cantieri e non vorrei che partisse anche perchè sono anziana…La Sua risposta fu terribile mi lasciò sorpreso…Lei con un’aria di sufficienza rispose:-Signora dato che ha le valigie pronte lo faccia partire…Politicamente pensavo che Lei fosse una persona capace e sensibile ma da quel momento mi sono ricreduto.Per non parlare della sua Ricandidatura contrapposta a quella dell’Arch. Mangiaracina e dell’Avv. Di Giovanna…spero che se lo ricordi cosa è successo dopo quelle elezioni, parlo di 10 anni fa.Poi sento parlare di clientelismo e poltrone…E mi sorge una domanda spontanea ma 5 anni fa perchè una francia dei Ds andò ad appoggiare un candidato a sindaco di forza Italia???Beh forse per le promesse fatte per una poltrona?….
      Domande sorte spontanee!!!!!!!!

      Cordiali saluti
      Giovanni

  3. Bravo Giovanni, hai proprio centrato.
    – “E mi sorge una domanda spontanea ma 5 anni fa perchè una francia dei Ds andò ad appoggiare un candidato a sindaco di forza Italia???Beh forse per le promesse fatte per una poltrona?….”

    abbiamo capito di quale francia dei DS si parla.

  4. Mio padre è sempre stato avvezzo a questo tipo di consigli. Infatti io e mia sorella siamo partiti!

  5. Al di là del fatto che la francia è uno stato e non c’entra un cavolo con i ds…… (capre!) . Ma ancora a pensare ai ds, a forza italia, alla dc ma che vivete in un’altro mondo? Ma avete idea di quello che si sta vedendo in questa campagna elettorale? Dove sono i partiti?

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