(415) Dopo l’avviso esposto vogliamo farvi ascoltare e leggere “a Livella” di Totò. Ecco il video e poi il tratto finale e significativo di questa poesia.
Ecco il video e poi un breve ma significativo tratto della poesia di Totò correlato dell’invito parrocchiale e amministrativo.
Ma chi te cride d’essere…nu ddio?
Ccà dinto,’o vvuo capi,ca simmo eguale?…
…Muorto si’tu e muorto so’ pur’io;
ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”.
“Lurido porco!…Come ti permetti
paragonarti a me ch’ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?”.
“Tu qua’ Natale…Pasca e Ppifania!!!
T”o vvuo’ mettere ‘ncapo…’int’a cervella
che staje malato ancora e’ fantasia?…
‘A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella.
‘Nu rre,’nu maggistrato,’nu grand’ommo,
trasenno stu canciello ha fatt’o punto
c’ha perzo tutto,’a vita e pure ‘o nomme:
tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò, stamme a ssenti…nun fa”o restivo,
suppuorteme vicino-che te ‘mporta?
Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:
nuje simmo serie…appartenimmo à morte!”
Faccio una premessa: mio nonno era un umile artigiano morto nel 2004.
Ieri mi trovavo al cimitero è ho assistito a delle cose un pò bizzarre: il corteo, la visita e l’omaggio reso alle vittime del terremoto e ai cittadini illustri (e fra questi non penso che ci sia mio nonno).
Successivamente ho assistito alla solenne celebrazione eucaristica con il prete (di tutti) che ha specificato, dopo aver fatto un bel pò di propaganda, che stava celebrando la messa in onore dei morti dell’ultimo anno (?????)
Allora mi sono chiesto: che ci sto a fare qui io? Mi sono guardato attorno, ho girato le spalle e me ne sono andato a trovare mio nonno ” …ciao nonnino per quest’anno ti devi accontentare solo della mia presenza, le AUTORITA’ non sono qui per te…” A questo punto guardando la foto di mio nonno ha visto come un accenno di un sorriso sul suo volto come a volermi dire: “… e chi se ne fotte…”
Il nipote di un non illustre morto nel 2004
In genere il 2 novembre ci si reca al cimitero per commemorare i defunti……..”TUTTI I DEFUNTI”….la messa che ogni anno i celebra, viene celebrata per i defunti…”TUTTI I DEFUNTI”!!!
…” Questa è la vita! ‘Ncapo a me pensavo…
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s’aspettava
ca pure all’atu munnu era pezzente?”…Totò aveva ragione…anche dopo la morte ci sarà disparità di ceto finchè ci saranno amministratori e arcipreti che li rimarcheranno!!!!
A nome di tutti i defunti non eccellenti porgo i miei più sinceri auguri a tutti amministratori e non….arcipreti e non!!!!
Vi aspetto con ansia ciao ciao!
Volevo ricordare a qualcuno ben informato che “siamo tutti uguali di fronte al Signore”, almeno cosi sempre mi è stato insegnato, ed io aggiungo che siamo tutti uguali sia in terra che sottoterra.
Ma poi chi sono gli illustri personaggi defunti che hanno ricevuto visita? non sapevo che nel nostro cimitero ci fosse una zona monumentale.
Teodoro Deo
ciao a tutti!! ho sempre saputo che nel giorno della commemorazione dei defunti bisogna anche ricordare e pregare coloro che sono stati “dimenticati” ,ma evidentemente ci sono defunti di serie a e b!come scriveva foscolo i morti non muoiono mai finchè si parlerà di loro!son certa che mio padre non sarà mai dimenticato finchè si parlerà di lui e lo si ricorderà sempre con immutato affetto non solo dalla sua famiglia ma da tutti coloro che lo hanno conosciuto!
E’ semplicemente impressionante che una istituzione religiosa possa dedicare una funzione SOLO ad una categoria di morti! Mi sembra piu’ politica che non religione.
I morti sono tutti uguali! Ieri ho fatto come sempre il giro piu “largo” del cimitero per portare una preghiera e un pensiero anche a tutte le piccole tombe che hanno bisogno di compagnia.
I concittadini illustri, se sono tali, vivono gia’ nella memoria del paese ma tutti i defunti vivono nel cuore dei propri cari.
I defunti vanno rispettati e ricordati con la preghiera e non con la politica!
Innocenzo P
Complimenti veri, carissimi della Redazione, per la scelta della poesia del grandissimo Totò per ricordare i defunti. Fantastico vale più di mille discorsi.
La morte livella, rende uguali, se ne fa un baffo dell’ arroganza e della presunzione di quelli con la puzza sotto il naso.
Dovremmo ricordarcene sempre: della livella, di Totò, della morte. Mentre siamo in vita, però.
Ancora bravi. Un abbraccio. Enzo Sciamè
……. ma perche non provate a chiedere alla gente il parere sul nostro caro parroco ???
Che ne pensate di fare una bella indaggine territoriale ???
Ne avevamo viste “” di cotte e di crude””, ma l’immagine che il parroco sta mostrando è veramente strana.
Ritengo giusto dialogare con le Autorità Civili ( Amministratori- Sindaco) , ma occorre anche equilibrio ed equidistanza per non apparire di parte.
Manifestazioni, come quella pubbliciazzata con il volantino di cui al post, non sembra vadano in questa direzione.
I precedenti commenti, inevitabilmente, confermano l’impressione che sembra generalizzata.
Spero si sia trattato di uno scivolone senza seguito.
Lo sapete cosa ha fatto don Giuseppe prete di Montevago il giorno dei morti?
Ve lo dico io alla fine della messa ufficiata al cimitero, è passato in rassegna davanti a tutte le tombe donando dei fiori proprio su quelle abbandonate. Sabato poi ha ufficializzato un’altra messa per ricordare tutti i defunti morti in quest’anno invitando in particolar modo i familiari di questi defunti, e durante la funzione ha distribuito diversi scritture tra cui un foglio riportante la poesia “a Livella” di Totò richiamando l’attenzione di tutti sull’uguaglianza e anzi a donare anche un fiore a chi ha meno di noi.
Il paragone con il nostro prete mi è venuto spontaneo ………AHIMè
Salvatore M.
Anche Don Giuseppe legge il blog?!?
L’erba del vicino…
Filippo
Don Giuseppe è un gran prete
Innocenzo
Morti di serie “A” e “B”.
Preti di serie “A” e “B”.
Purtroppo solo una delle due affermazioni è vera.