(191)dai “Ricordi d’infanzia” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
“Nei pomeriggi autunnali piovosi la passeggiata si limitava alla Villa Comunale. Questa era posta al limite settentrionale del paese, proprio sul dirupo che contemplava la grande vallata che è forse l’asse principale est-ovest della Sicilia…..Era stata donata al Comune  da mio nonno ed era di una malinconia senza limiti: un viale abbastanza lungo e bordato da cipressi giovani e da vecchi lecci affluiva in un piazzale…ed a sinistra una sorta di chiosco tempietto con cupola sferica dal quale si poteva guardare il panorama . E ne valeva la pena….

 “guarda le FOTO” Nei giorni passati siamo stati avvicinati dal signor La Sala Antonino, che con tanta rabbia ci ha fatto partecipe di quello che sta accadendo al chioschetto della Villa Comunale  meglio conosciuto come Café House (per tutti un simbolo).

Il signor La Sala per quasi due anni tra il 2004 e il 2005 con mandato da lui  richiesto e ottenuto dalla passata amministrazione ha svolto la funzione di sorvegliante/giardiniere proprio della villa Comunale e del Parco della Rimembranza.

Il signor La Sala ci racconta di aver spedito due lettere che ancora attendono risposta e ci fornisce oltre alle suddette missive anche alcune raccapriccianti foto…….

PRIMA LETTERA del 22-11-2007

Al sindaco del comune di Santa Margherita di Belice

Oggetto: Intervento di Restauro al chiosco della villa Comunale “café House”

SECONDA LETTERA del 08-01-2008

Al sindaco del comune di Santa Margherita di Belice
Alla soprintendenza dei BB.CC.AA di Agrigento
All’Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali, via delle croci  n8  Palermo

PATRIMONIO STORICO ARCHITETTONICO A PERDERE!!!!

Lettere Sig La Sala – Cafè House

Sempre questo nostro compaesano esprime le sue perplessita sulla pulizia e sulla manutenzione delle nostre Ville.   

“guarda le FOTO”