Agricoltura in ginocchio, marcia su Roma dei trattori del COMITATO SPONTANEO

(943) di Francesco Graffeo……
La “marcia su Roma dei trattori”, partita dalla Sicilia, per reclamare sullo stato di crisi profonda dell’agricoltura meridionale senza le associazioni di categoria oggi arriva nella capitale. Un’iniziativa dal sapore “garibaldino” per sovvertire una situazione che, di questo passo, può portare alla morte l’agricoltura del Sud Italia.   A Roma  gli agricoltori consegneranno simbolicamente al governo le delibere regionali delle richieste dello stato di crisi del comparto agricolo per le Regioni del Sud. 

Da Santa Margherita sono partiti mercoledì notte e dopo aver viaggiato per circa 72 , alle 23 di ieri sera la marcia dei trattori verso Roma ha raggiunto Avellino. Un tragitto partito dal Belice che ha toccato prima Pian Del Lago, nei pressi di Caltanissetta.  Da qui sono partiti per una impresa dura che sta vedendo molti agricoltori sacrificarsi per diversi giorni percorrendo con i propri mezzi agricoli tutto il Sud Italia per arrivare a Roma entro questa sera. I trattori procedendo ad una media di trenta km all’ora con un percorso che, attraversato lo stretto ha toccato Catanzaro, Capo Rizzuto, Poliporo in Basilicata, San Nicola di Melfi, Avellino. Questa mattina da Caserta, arriveranno a Mondragone, Fondi, Latina   per fermarsi Roma.  Oltre 400 mezzi ieri sera alle 23, accompagnati da carovan e bisarche.
Alle ore 15 da Montevago partiranno i rinforzi in autobus. Lo stesso da tanti altri centri della Sicilia. Arriveranno in piazza San Giovanni, posto autorizzato per il manifestare. Agricoltori che si sono mossi liberi dall’appartenenza da sigle sindacali riuscendo ad aggregare il mondo agricolo. Entro oggi il gruppo si ingrosserà con quelli provenienti dall’Aquila,  dalle Puglie e da altre zone del Sud Italia. Fra gli altri, atteso è anche il gruppo dei sardi che arriverà a Roma supportato, con i trattori, dai pastori sardi dell’agro Romano e del Viterbese.
Nei giorni scorsi il movimento siciliano ha lanciato una grande sottoscrizione fra gli agricoltori ed i cittadini che stanno sostenendo la vertenza contro la crisi. Per ogni trattore che si muove dalla Sicilia occorrono oltre 1.000 Euro di spese (fra gasolio e costi vari). Mille euro per ogni trattore autofinanziati dagli agricoltori con la colletta.
L’iniziativa è spontanea, non è promossa dalle sigle di categoria.
L’agricoltura vive un momento molto delicato e difficile e chi vive dei frutti della propria terra chiede misure adeguate per contrastare lo strapotere delle multinazionali e della grande distribuzione organizzata che ha messo in ginocchio il comparto primario perché prodotti di qualità vengono venduti a prezzi sotto-costo.
A capeggiare questa rivolta pacifica del mondo agricolo Tano Malannino, agricoltore a Vittoria, presidente nazionale di Altragricoltura, per il quale: “Adesso è il tempo che, uniti, si vinca la battaglia per il futuro delle aziende agricole. Portiamo a Roma i mezzi con cui lavoriamo non solo per difendere noi stessi ma i diritti ed il salario di chi lavora, i diritti dei cittadini e per dire a questo Paese che non c’è futuro senza la produzione agricola”.
Beppe Dangelo, fra i promotori delle mobilitazioni di questi mesi in Sicilia a nome dei Comitati Spontanei degli agricoltori, aggiunge: “Non credevamo che le istituzioni ci abbandonassero e che ci costringessero a partire con i trattori per Roma. La nostra marcia su Roma è la dimostrazione che gli agricoltori siciliani vanno avanti per salvare le aziende senza fermarsi. Fino a morire, se dovesse servire”.
Per il margheritese Melchiorre Ferraro, in rappresentanza del comitato spontaneo della provincia di Agrigento la protesta “evidenzia il disagio che da molti anni il settore agro zootecnico vive. Stiamo attraversando un periodo di forte crisi  per via  del disinteressamento che le organizzazioni di categoria hanno dimostrato negli ultimi anni.  Visto l’indebitamento delle aziende si è arrivato al punto di non poter continuare a gestire le propria attività. Stiamo facendo questo atto di forza direttamente al governo nazionale affinché intervenga con efficacia immediata per evitare il collasso economico delle aziende presenti nel meridione d’Italia”. Ferraro evidenzia la richiesta che farà al governo centrale ed al ministro delle politiche agricole: “ Chiediamo due interventi: la prima misura , non più prorogabile, tesa a salvare le aziende dall’indebitamento. Chiediamo quindi il blocco immediato di tutte le esposizioni bancarie quali Serit e Inps e cambiali agrarie verso gli istituti di credito. Ciò in considerazione del fatto che non avendo usufruito dei nostri diritti  non possiamo assolvere ai nostri doveri. In contemporanea chiediamo il riconoscimento del mancato reddito dell’ultimo biennio e la tutela e la salvaguardia delle nostre produzioni onde consentire una adeguata redditività”

Sulle motivazione della rottura con le associazioni di categoria del comparto agricolo Ferraro evidenzia:  Negli ultimi anni le associazioni di categoria non hanno svolto il loro compito istituzionale . In definitiva non hanno tutelato la categoria. Negli ultimi mesi, nonostante la nostra apertura si sono manifestati restii a collaborare e prendere in seria considerazione la nostra piattaforma. La nostra lotta tende anche alla affermazione della dieta mediterranea. Oggi la politica agricola in atto favorisce i prodotti di dubbia provenienza . Noi chiediamo la tracciabilità di filiera in grado di garantire il consumatore su ciò che compra”. Il riferimento appare scontato al comparto del grano ed alle misure che si attuano per contrastare l’OGM.

34 commenti

  1. Complimenti per l’articolo e l’iniziativa. Era ora.
    Qualcuno sa dirmi se hanno aperto un c/c o vi è qualche modo per contribuire anche finanziariamente all’iniziativa?
    Insieme si può

  2. Sappiamo che in paese viene effettuata una raccolta dei fondi per contribuire alle spese affrontate da chi sta protestando anche a nome degli agricoltori rimasti qui. Non sappiamo di preciso però da chi viene effettuata.
    Consigliamo a chiunque abbia intenzione di contribuire di farsi un’allegra passeggiata in piazza o alla fiera (c’è anche il sole e si sta bene fuori). In questo modo magari incontra "chi di dovere". Se dovessimo noi avere maggiori informazioni, ve ne renderemo conto.
    Buona domenica.

  3. carissimi il movimento , ho letto l’articolo riguardante lo sciopero che si terrà domani a Roma da parte dei comitati spontanei di agricoltori del sud Italia, era ora che qualcuno organizzasse uno sciopero simile a questo che noto che le parteciapzioni ci sono e ci sono tutti i presupposti per poter ottenere qualcosa di concreto e serio da parte del Governo Nazionale in aiuto a questi agricoltori che stanno vivendo un periodo NERISSIMO , e chi vi parla è un Libero Professionista proprio nel campo Agricoltura.
    Mi sembra a quando doveroso poter dare forza ai nostri concittadini che sono partiti alla volta della capitale per poter difendere più che altro la dignità personale e mi sembra doveroso iniziare  prima di tutto a non andare in Fiera  per protesta , poi consiglio al signore anonimo che ha lasciato il commento del contributo che vuole dare , per le spese che stanno affrontando i nostri concittadini per il viaggio,  in paese si sanno le persone che stanno attraversando il sud Italia con i Trattori , uno di questi è Melchiorre Ferraro  ( Vuturu ) ( Ferraro Wine), quindi o si rivolge a uno di loro, oppure al rientro dallo sciopero lo può dare ai nostri EROI, perchè tali sono e saranno anche domani.
    Perito Agrario Leonardo Mauceri

  4. Solo al pensiero che la FAO si riunisce per risolvere il problema della fame nel mondo che colpisce oltre 1 miliardo di persone c’è solamente da riflettere sul perchè per farsi sentire e consentitemi vedere occorre partire per una settimana, lasciando le famiglie, col trattore per  dire ai governanti del mondo che esiste al contrario un’agricoltura produttiva lasciata da sola a morire. Auto-organizzazione degli agricoltori,  in netto contrasto con le organizzazioni professionali che sottovoce sperano nel fallimento dell’iniziativa . Tante cose su cui riflettere. Ma il sasso è stato lanciato. Sostegno all’iniziativa e sopratutto auguro alla mia terra che si risollevi. Moriremo tutti senza il mondo agricolo, tradizione e futuro. In Bocca al lupo, am non chiamamoli eroi, perchè per avere spero di vivere uùin un paese dove per avere riconosciuti i prorpi diritti non occorrano eroi. Peppino Infantino
         

  5. Questa sera domenica 15 novembre alle ore 19, su RAI TG3 NAZIONALE, potete vedere un servizio dedicato alla "marcia su Roma"  la  protesta dei nostri agricoltori.

    Francesco Graffeo

  6. In Sicilia, in Basilicata ed in Calabria c’è lo stato di crisi. In Sardegna ed in Puglia il comparto agricolo è in piena agitazione.

    Secondo i dati ISTAT l’Italia dal 2000 ha perso oltre il 20% del suo tessuto produttivo agricolo e zootecnico senza che ciò venisse accompagnato da una fisiologica “riorganizzazione positiva” della capacità produttiva.

    Sempre secondo i dati ISTAT, attualmente, per ogni euro di spesa 60 centesimi vanno alla grande distribuzione, 23 all’industria di trasformazione e solo 17 centesimi agli agricoltori, quando solo 10 anni fa tale distribuzione era equa (un terzo, un terzo, un terzo).

    Se non si interviene con una forte riforma del sistema, corriamo il rischio di svuotare l’agroalimentare, riducendolo a marchi di prodotti in cui sempre meno vi è la materia prima italiana, il lavoro e i saperi necessari a realizzarlo. 
     
    Dato tratto da: (http://www.primadanoi.it/notizia/4431-La-crisi-agricola-enti-locali-intervengano-Il-Governo-taglia-550-mln)

    «Le organizzazioni professionali classiche non promuovono più i conflitti essendosi trasformate in colossi burocratici: nei sindacati ufficiali lavorano 1.300.000 di agro burocrati a fronte di 1.500.000 aziende agricole presenti in Italia».

    Ecco perchè caro Peppino le organizzzioni sindacali vedono di malocchio questa iniziativa fatta dai comitati spontanei, che si badi bene si sono trovati tagliati dall’accesso ai mass media.
    Fino ad oggi quasi nessuno ne ha parlato.

    Anzi a sentitre TRS di ieri, anzichè parlare dello sforzo degli agricoltori del SUD, ha dato un bello spazio alla CIA LOCALE di Sciacca, nella quale erano presenti numerosi volti noti , per invitare gli agricoltori a manifestare a Sciacca giorno 24 con i trattori!!! cosa da non crederci…… per raggiungere quale risultato se non quello di contarsi…….

    Povera Sicilia, se affossa l’agricoltura, affossano anche i siciliani!

    Francesco Graffeo

  7. In Sicilia, in Basilicata ed in Calabria c’è lo stato di crisi. In Sardegna ed in Puglia il comparto agricolo è in piena agitazione.

    Secondo i dati ISTAT l’Italia dal 2000 ha perso oltre il 20% del suo tessuto produttivo agricolo e zootecnico senza che ciò venisse accompagnato da una fisiologica “riorganizzazione positiva” della capacità produttiva.

    Sempre secondo i dati ISTAT, attualmente, per ogni euro di spesa 60 centesimi vanno alla grande distribuzione, 23 all’industria di trasformazione e solo 17 centesimi agli agricoltori, quando solo 10 anni fa tale distribuzione era equa (un terzo, un terzo, un terzo).

    Se non si interviene con una forte riforma del sistema, corriamo il rischio di svuotare l’agroalimentare, riducendolo a marchi di prodotti in cui sempre meno vi è la materia prima italiana, il lavoro e i saperi necessari a realizzarlo. 
     
    Dato tratto da: (http://www.primadanoi.it/notizia/4431-La-crisi-agricola-enti-locali-intervengano-Il-Governo-taglia-550-mln)

    «Le organizzazioni professionali classiche non promuovono più i conflitti essendosi trasformate in colossi burocratici: nei sindacati ufficiali lavorano 1.300.000 di agro burocrati a fronte di 1.500.000 aziende agricole presenti in Italia».

    Ecco perchè caro Peppino le organizzzioni sindacali vedono di malocchio questa iniziativa fatta dai comitati spontanei, che si badi bene si sono trovati tagliati dall’accesso ai mass media.
    Fino ad oggi quasi nessuno ne ha parlato.

    Anzi a sentitre TRS di ieri, anzichè parlare dello sforzo degli agricoltori del SUD, ha dato un bello spazio alla CIA LOCALE di Sciacca, nella quale erano presenti numerosi volti noti , per invitare gli agricoltori a manifestare a Sciacca giorno 24 con i trattori!!! cosa da non crederci…… per raggiungere quale risultato se non quello di contarsi…….

    Povera Sicilia, se affossa l’agricoltura, affossano anche i siciliani!

    Francesco Graffeo

  8. In Sicilia, in Basilicata ed in Calabria c’è lo stato di crisi. In Sardegna ed in Puglia il comparto agricolo è in piena agitazione.

    Secondo i dati ISTAT l’Italia dal 2000 ha perso oltre il 20% del suo tessuto produttivo agricolo e zootecnico senza che ciò venisse accompagnato da una fisiologica “riorganizzazione positiva” della capacità produttiva.

    Sempre secondo i dati ISTAT, attualmente, per ogni euro di spesa 60 centesimi vanno alla grande distribuzione, 23 all’industria di trasformazione e solo 17 centesimi agli agricoltori, quando solo 10 anni fa tale distribuzione era equa (un terzo, un terzo, un terzo).

    Se non si interviene con una forte riforma del sistema, corriamo il rischio di svuotare l’agroalimentare, riducendolo a marchi di prodotti in cui sempre meno vi è la materia prima italiana, il lavoro e i saperi necessari a realizzarlo. 
     
    Dato tratto da: (http://www.primadanoi.it/notizia/4431-La-crisi-agricola-enti-locali-intervengano-Il-Governo-taglia-550-mln)

    «Le organizzazioni professionali classiche non promuovono più i conflitti essendosi trasformate in colossi burocratici: nei sindacati ufficiali lavorano 1.300.000 di agro burocrati a fronte di 1.500.000 aziende agricole presenti in Italia».

    Ecco perchè caro Peppino le organizzzioni sindacali vedono di malocchio questa iniziativa fatta dai comitati spontanei, che si badi bene si sono trovati tagliati dall’accesso ai mass media.
    Fino ad oggi quasi nessuno ne ha parlato.

    Anzi a sentitre TRS di ieri, anzichè parlare dello sforzo degli agricoltori del SUD, ha dato un bello spazio alla CIA LOCALE di Sciacca, nella quale erano presenti numerosi volti noti , per invitare gli agricoltori a manifestare a Sciacca giorno 24 con i trattori!!! cosa da non crederci…… per raggiungere quale risultato se non quello di contarsi…….

    Povera Sicilia, se affossa l’agricoltura, affossano anche i siciliani!

    Francesco Graffeo

  9. vorrei lanciare una provocazione: le cantine sociali, che ormai di "sociale" hanno ben poco, non hanno anch’esse un po’ di responsabilità in questa situazione di crisi?

  10. premesso che non riesco a capacitarmi come una regione a statuto speciale come la sicilia non sia ingrado di tutelare la propria agricoltura.Sono vicino ai manifestanti che si autofinanziano con grandi sacrifici per protestare verso un ministero bravo solo a imbellettarsi (zaia) . Trovo vergognoso che solo il tg3 ne abbia parlato bobo sartore schio

  11.  

    La situazione dell’agricoltura Agrigentina e Regionale, in linea con lo stato generale del comparto, potra’ evolversi solo se la categoria unita potrà avanzare proposte concrete per la sua trasformazione

    strutturale la quale va operata solo con precise scelte politiche ed economiche del governo de Paese.

    Per tale motivo la battaglia non si esaurisce con la manifestazione, speriamo proficua,di giorno 16 ma va articolata ed alimentata in tutta la fase di esame e discussione di bilancio e finanziaria.

    Giovanni Caruana CIA Agrigento

  12. la regione Sardegna ha gia dichiarato lo stato di crisi già da 10 novembre come anche le provincie di cagliari e medio campidano

  13. Purtroppo la notizia non sta avendo particolare risonanza nei mezzi di comunicazione…….
    a me dispiace dirlo, ma le organizzazioni di categoria hanno fallito gran parte degli intenti proposti in questi ultimi anni….
    l’agricoltura è stata lasciata morire da sola ormai da anni!
    è vero quasto è solo l’inizio!
    ma riferendomi al commentatore n.13, che tipo di battaglia vorrebbere intrapendere la sua Organizzazione, quando già confonde il COMPARTO (riferibile alle diverse produzioni agricole) con l’intero SETTORE agricolo?
    Scusate la polemica, ma già questo basta per capire molte, molte e molte cose!!!!!!!!!
    Pieno sostegno agli agricoltori siciliani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  14. mi associo al commentatore n.° 15
    e mi dispiace tantissimo che le tv nazionali non abbiano dato peso a questa manifestazione, purtroppo ho appena appreso notizia proprio in questo istante che hanno fatto passare solo tre trattori e sono in attesa di avere la relativa autorizzazione da parter del prefetto per poter entrare dentro Roma ed arrivare fino al Quirinale , speriamo che ottengono l’autorizzazione e poter far vedere a questi politici che ci rappresentano e che si dovrebbero vergognare di aver ridotto l’economia Isolana con il CULO PER TERRA , scusate .
    L’unica soluzione a poter far capire cosa significa non avere i soldi per poter gestire le spese minime e necessarie di una famiglia di agricoltori è quella che tutti gli elettori dovrebbero riconsegnare tutte le schede elettorali ai vari comuni e non esprimere nessuna preferenza per nessuno colore politico.
    Questa è una delle soluzioni da adottare caro commentatore n.° 13

  15. era veramente l’ora di farsi sentire,non si parla d’altro che di ammotozzatori sociali di cassa integrazione di aiuti all’indusria ma di agricoltura non parla nessuno,fanno vedere solo linea verde che parla di tutto ma tranne che di agricoltura reale.oggi con 50 ettari di terreno non si sopravvive piu il prodotto venduto e inferiore alle spese di produzione,grazie caro ministro,,,,,,,

  16. Quanti telegiornali ne hanno parlato? Questa, alla fine, è il loro modo di considerarci!

  17.  Ottimo, era ora. Svegliatevi agricoltori, tutti insieme, tutti compatti. E strappate in faccia, all’unisono, a tutte le associazioni di categoria le tessere. Ormai sono solo politicizzati e a loro dell’agricoltura non interessa proprio niente. Loro lo sanno che hanno a che fare con persone oneste, umili, che lavorano dalla mattina all’alba fino a notte inoltrata, spaccandosi la schiena, che ci sia il sole o la pioggia, la neve o temperature da deserto, ma sanno di avere a che fare allo stesso tempo con persone spesso ignoranti di certe materie ( e NON VUOLE ESSERE UN’OFFESA  AGLI AGRICOLTORI ). E’ solo per dire che questi onestissimi lavoratori, vero orgoglio dell’Italia genuina, proprio perchè impegnati h 24 a curare i prodotti della terra che spesso necessitano di più attenzioni di un neonato, si devono affidare alle associazioni di categoria per il disbrigo della parte burocratica, sempre più annosa, e quindi sono disinformati o ricevono informazioni distorte dai "cari signorotti" che siedono alle scrivanie, senza curare minimamente gli interessi dei loro iscritti. Strappate tutte le tessere di associazioni e sindacati….Coldiretti, Confagricoltura, CIGL-CISL-UIL, non me ne vogliano coloro che non ho nominato, ma è impossibile elencarle tutte, perchè sono una miriadee tutte uguali, ossia INUTILI. SIGNORI AGRICOLTORI,  fate capire a questi "inutili gentiluomini" che se non ci sono gli Agricoltori, perchè a questoi vogliono arrivare, non possono esistere associazioni e sindacati….potrei scrivere per ore, un libro, ma sono troppo schifato….ah, e non dimenticate di "NON ANDARE PIU’ NEANCHE A VOTARE" e se proprio si deve fare, in onore e memoria di coloro che sono morti per questo diritto, fatelo con molta coscienza. Ricordatevi che il Popolo è Sovrano, il Popolo italiano è immortale e trova sempre una primavera per la sua speranza, per la sua passione, per la sua grandezza e chi più degli agricoltori che curano, coccolano e amano la propria terra come i propri figli. Riappropriamoci di questi valori, della nostra libertà e del piacere di coltivare la nostra terra con i suoi tesori. Viva l’Italia degli italiani, viva la terra degli italiani.

  18. Se le tv nazionali sono sorde alla crisi che investe il comparto agricolo (tranne RAI3 che ha trasmesso servizi dedicate alla protesta alle ore 19,00 di ieri e alle 14,30 e 19 di oggi)  il mondo di internet di oggi si è ravvivato.
    Qui ripropongo una carrelata significativa di quanto pubblicato:

    sulla rete cercando "roma crisi agricoltori trattori"
    il primo lancio  di oggi 16 vovembre è della testata:
    Agricoltura in ginocchio Trattori in marcia per Roma Agrigento Notizie – ‎11 ore fa‎

    AGRICOLTURA: VICESINDACO MATERANO, SERVE STATO CRISI Libero-News.it – ‎9 ore fa‎
    Fao, agricoltori in piazza a Roma contro la crisi del settore Reuters Italia – ‎5 ore fa‎
     

    » "UN MONUMENTO PER AMICO", CONSEGNA TARGHE Telenorba.it – ‎5 ore fa‎
     
    Gli agricoltori siciliani sfilano nelle strade della Capitale  SiciliaInformazioni.com – ‎1 ora fa‎

    poi stop.
    Un po poco. Mancano i grandi giornali, le grande testate…. sarà che google è un po aggrippato?

    Vi riporto l’ultimo pezzo scritto da SICILIANFORMAZIONI
    http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/71173/agricoltori-siciliani-sfilano-nelle-strade-della-capitale-chiediamo-prezzi-giusti.htm

    Gli agricoltori siciliani sfilano nelle strade della Capitale: "Chiediamo prezzi giusti"
     

    Nel giorno del vertice della Fao a Roma, gli agricoltori siciliani hanno percorso le strade della capitale e si sono poi radunati in Piazza San Giovanni in Laterano per protestare contro la crisi dell’agricoltura. Nel pomeriggio sono arrivati in piazza Vittorio, all’Esquilino. 

     

    "Chiediamo prezzi giusti". Questa la richiesta degli agricoltori che hanno manifestato a Roma, in piazza San Giovanni, in occasione dell’apertura del vertice Fao sulla sicurezza alimentare. "La situazione – dice un agricoltore siciliano – dell’agricoltura al sud è critica chiediamo dei prezzi giusti per vivere degnamente la nostra vita da contadini. Non è possibile vendere il grano a 13 centesimi, un quintale d’uva a 10 euro e un litro di olio extravergine di oliva a 3 euro". "Oltre ai prezzi – ha detto un altro manifestante – chiediamo che venga dato un contributo statale non alla produzione ma ai terreni. Per il grano è stato già fatto, ora manca il vigneto. Siamo qui a manifestare nel giorno in cui si apre il Summit della Fao e se non basta andremo a Bruxelles". I manifestanti hanno bloccato il traffico in piazza San Giovanni con 3 trattori. Quattro giorni fa gli agricoltori della Sicilia sono partiti con circa 300 trattori verso la capitale; la maggior parte di questi non hanno potuto partecipare alla manifestazione e sono bloccati all’Eur.

     

     

    "Un corteo lungo oltre tre chilometri con decine di trattori e migliaia di agricoltori provenienti da ogni parte della Sicilia, Sardegna e Calabria ha invaso Roma per fare sentire il grido di allarme dell’agricoltura del Sud e della Sicilia che oggi versa in una crisi senza precedenti – dice Salvino Caputo, deputato regionale del Pdl che, insieme a oltre cento sindaci, ha guidato il corteo – In migliaia hanno invocato l’intervento del governo nazionale ed europeo per chiedere iniziative di sostegno per un settore produttivo che sta decimando le piccole e medie imprese agricole".

     

    "Il Governo non resti sordo alle richieste che vengono dalle organizzazioni agricole: la situazione è drammatica". Lo afferma la parlamentare palermitana del Partito democratico, Alessandra Siragusa, esprimendo "sostegno agli agricoltori siciliani che manifestano a Roma". "Le imprese agricole in grave sofferenza – aggiunge l’esponente del Pd – necessitano di interventi straordinari. Mi auguro che l’esecutivo compia un atto di responsabilità e modifichi in modo sostanziale la finanziaria nel suo passaggio alla Camera. Al momento le misure adottate sono inconsistenti".

     

    "Mentre l’agricoltura italiana muore giorno dopo giorno, la protesta degli addetti ai lavori si diffonde a macchia d’olio in tutto il Paese con i trattori provenienti da ogni parte d’Italia che invadono le piazze e in particolare Roma". Lo afferma il capogruppo dell’Unione di Centro in Commissione Agricoltura della Camera, Giuseppe Ruvolo. "Di fronte ai disagi del settore il Governo ha stanziato solo poche briciole per il settore – aggiunge l’esponente dell’Udc – i 150 milioni previsti nella legge finanziaria licenziata al Senato, che peraltro riguardano solo gli sgravi degli oneri previdenziali, rappresentano una misura ridicola se confrontati con i due miliardi concessi dalla Francia per lo stesso problema". "Attendevamo che l’esecutivo battesse un ‘colpo’ in segno della sua presenza, ma le speranze sono tramontate ancor prima di sorgere – osserva Ruvolo – il rinvio del ddl sul rafforzamento della competitività dell’agricoltura avvenuto la settimana scorsa ne è stata la dimostrazione più cristallina. Governo e maggioranza hanno etichettato la decisione come un semplice ‘slittamento’, pur sapendo bene che la Camera non avrebbe più ripreso l’esame del provvedimento per lasciar spazio proprio all’esame della Manovra". "Quindi, una farsa dietro l’altra – conclude Ruvolo – e l’Unione di Centro ribadisce il proprio sostegno agli agricoltori delusi. Alla Camera daremo battaglia presentando proposte emendative per un rilancio serio e responsabile della nostra agricoltura".

     

    "L’agricoltura italiana e quella del Mezzogiorno in particolare versa in condizioni difficili". Lo dichiara il senatore del Partito democratico Giuseppe Lumia, esprimendo "sostegno dello sciopero degli agricoltori che si è tenuto a Roma". "L’alta qualità delle nostre produzioni – aggiunge l’esponente del Pd – è annullata dall’assenza di infrastrutture per il trasporto delle merci, da una filiera troppo lunga che penalizza i produttori e dalla mancanza di politiche adeguate di tutela e promozione dei prodotti italiani". Secondo Lumia "bisogna rilanciare il settore con incentivi e investimenti mirati per ammodernare i processi di produzione con tecnologie all’avanguardia, per costruire reti di trasporto efficienti e per affrontare le calamità naturali che danneggiano le produzioni". "Soltanto a queste condizioni – conclude il senatore del Pd – la qualità italiana rappresenterà il vero valore aggiunto della nostra agricoltura".

     

    "I Governi nazionale e della Regione Siciliana hanno abbandonato il settore agricolo alle proprie difficoltà senza prevedere alcun intervento capace di contrastare la crisi del settore". Lo ha detto il segretario regionale del Partito Democratico, esprimendo "la propria solidarietà e vicinanza agli agricoltori siciliani che stanno manifestando a Roma". "La crisi del Governo Lombardo – aggiunge Lupo- e della maggioranza che lo sostiene paralizza la Sicilia e non consente di affrontare le urgenti difficoltà dei diversi settori produttivi, con conseguenze negative per le imprese, i lavoratori e le loro famiglie. Chiediamo al presidente della Regione Raffaele Lombardo – conclude il segretario del Pd siciliano – di chiarire all’Ars se e come intende proseguire l’esperienza di Governo e se intende finalmente occuparsi delle riforme e delle emergenze della Sicilia".

     

     

    “La solidarietà di mere parole espressa dal segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, non serve agli agricoltori. Servono atti concreti e costanti, giorno dopo giorno”. A dirlo è l’assessore regionale all’agricoltura Michele Cimino. “Credo che sia Lupo a essere ‘paralizzato’ intellettualmente, non certo il Governo – puntualizza Cimino – per diverse ragioni, una delle quali è la disinformazione: in questo momento mi trovo a Roma, Palazzo Chigi, per incontrare il ministro Luca Zaia e il sottosegretario Gianni Letta. Sono qui per assicurare la mia difesa agli agricoltori siciliani”. 

     

    “I gravi problemi – prosegue Cimino …

  19. Se le tv nazionali sono sorde alla crisi che investe il comparto agricolo (tranne RAI3 che ha trasmesso servizi dedicate alla protesta alle ore 19,00 di ieri e alle 14,30 e 19 di oggi)  il mondo di internet di oggi si è ravvivato.
    Qui ripropongo una carrelata significativa di quanto pubblicato:

    sulla rete cercando "roma crisi agricoltori trattori"
    il primo lancio  di oggi 16 vovembre è della testata:
    Agricoltura in ginocchio Trattori in marcia per Roma Agrigento Notizie – ‎11 ore fa‎

    AGRICOLTURA: VICESINDACO MATERANO, SERVE STATO CRISI Libero-News.it – ‎9 ore fa‎
    Fao, agricoltori in piazza a Roma contro la crisi del settore Reuters Italia – ‎5 ore fa‎
     

    » "UN MONUMENTO PER AMICO", CONSEGNA TARGHE Telenorba.it – ‎5 ore fa‎
     
    Gli agricoltori siciliani sfilano nelle strade della Capitale  SiciliaInformazioni.com – ‎1 ora fa‎

    poi stop.
    Un po poco. Mancano i grandi giornali, le grande testate…. sarà che google è un po aggrippato?

    Vi riporto l’ultimo pezzo scritto da SICILIANFORMAZIONI
    http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/71173/agricoltori-siciliani-sfilano-nelle-strade-della-capitale-chiediamo-prezzi-giusti.htm

    Gli agricoltori siciliani sfilano nelle strade della Capitale: "Chiediamo prezzi giusti"
     

    Nel giorno del vertice della Fao a Roma, gli agricoltori siciliani hanno percorso le strade della capitale e si sono poi radunati in Piazza San Giovanni in Laterano per protestare contro la crisi dell’agricoltura. Nel pomeriggio sono arrivati in piazza Vittorio, all’Esquilino. 

     

    "Chiediamo prezzi giusti". Questa la richiesta degli agricoltori che hanno manifestato a Roma, in piazza San Giovanni, in occasione dell’apertura del vertice Fao sulla sicurezza alimentare. "La situazione – dice un agricoltore siciliano – dell’agricoltura al sud è critica chiediamo dei prezzi giusti per vivere degnamente la nostra vita da contadini. Non è possibile vendere il grano a 13 centesimi, un quintale d’uva a 10 euro e un litro di olio extravergine di oliva a 3 euro". "Oltre ai prezzi – ha detto un altro manifestante – chiediamo che venga dato un contributo statale non alla produzione ma ai terreni. Per il grano è stato già fatto, ora manca il vigneto. Siamo qui a manifestare nel giorno in cui si apre il Summit della Fao e se non basta andremo a Bruxelles". I manifestanti hanno bloccato il traffico in piazza San Giovanni con 3 trattori. Quattro giorni fa gli agricoltori della Sicilia sono partiti con circa 300 trattori verso la capitale; la maggior parte di questi non hanno potuto partecipare alla manifestazione e sono bloccati all’Eur.

     

     

    "Un corteo lungo oltre tre chilometri con decine di trattori e migliaia di agricoltori provenienti da ogni parte della Sicilia, Sardegna e Calabria ha invaso Roma per fare sentire il grido di allarme dell’agricoltura del Sud e della Sicilia che oggi versa in una crisi senza precedenti – dice Salvino Caputo, deputato regionale del Pdl che, insieme a oltre cento sindaci, ha guidato il corteo – In migliaia hanno invocato l’intervento del governo nazionale ed europeo per chiedere iniziative di sostegno per un settore produttivo che sta decimando le piccole e medie imprese agricole".

     

    "Il Governo non resti sordo alle richieste che vengono dalle organizzazioni agricole: la situazione è drammatica". Lo afferma la parlamentare palermitana del Partito democratico, Alessandra Siragusa, esprimendo "sostegno agli agricoltori siciliani che manifestano a Roma". "Le imprese agricole in grave sofferenza – aggiunge l’esponente del Pd – necessitano di interventi straordinari. Mi auguro che l’esecutivo compia un atto di responsabilità e modifichi in modo sostanziale la finanziaria nel suo passaggio alla Camera. Al momento le misure adottate sono inconsistenti".

     

    "Mentre l’agricoltura italiana muore giorno dopo giorno, la protesta degli addetti ai lavori si diffonde a macchia d’olio in tutto il Paese con i trattori provenienti da ogni parte d’Italia che invadono le piazze e in particolare Roma". Lo afferma il capogruppo dell’Unione di Centro in Commissione Agricoltura della Camera, Giuseppe Ruvolo. "Di fronte ai disagi del settore il Governo ha stanziato solo poche briciole per il settore – aggiunge l’esponente dell’Udc – i 150 milioni previsti nella legge finanziaria licenziata al Senato, che peraltro riguardano solo gli sgravi degli oneri previdenziali, rappresentano una misura ridicola se confrontati con i due miliardi concessi dalla Francia per lo stesso problema". "Attendevamo che l’esecutivo battesse un ‘colpo’ in segno della sua presenza, ma le speranze sono tramontate ancor prima di sorgere – osserva Ruvolo – il rinvio del ddl sul rafforzamento della competitività dell’agricoltura avvenuto la settimana scorsa ne è stata la dimostrazione più cristallina. Governo e maggioranza hanno etichettato la decisione come un semplice ‘slittamento’, pur sapendo bene che la Camera non avrebbe più ripreso l’esame del provvedimento per lasciar spazio proprio all’esame della Manovra". "Quindi, una farsa dietro l’altra – conclude Ruvolo – e l’Unione di Centro ribadisce il proprio sostegno agli agricoltori delusi. Alla Camera daremo battaglia presentando proposte emendative per un rilancio serio e responsabile della nostra agricoltura".

     

    "L’agricoltura italiana e quella del Mezzogiorno in particolare versa in condizioni difficili". Lo dichiara il senatore del Partito democratico Giuseppe Lumia, esprimendo "sostegno dello sciopero degli agricoltori che si è tenuto a Roma". "L’alta qualità delle nostre produzioni – aggiunge l’esponente del Pd – è annullata dall’assenza di infrastrutture per il trasporto delle merci, da una filiera troppo lunga che penalizza i produttori e dalla mancanza di politiche adeguate di tutela e promozione dei prodotti italiani". Secondo Lumia "bisogna rilanciare il settore con incentivi e investimenti mirati per ammodernare i processi di produzione con tecnologie all’avanguardia, per costruire reti di trasporto efficienti e per affrontare le calamità naturali che danneggiano le produzioni". "Soltanto a queste condizioni – conclude il senatore del Pd – la qualità italiana rappresenterà il vero valore aggiunto della nostra agricoltura".

     

    "I Governi nazionale e della Regione Siciliana hanno abbandonato il settore agricolo alle proprie difficoltà senza prevedere alcun intervento capace di contrastare la crisi del settore". Lo ha detto il segretario regionale del Partito Democratico, esprimendo "la propria solidarietà e vicinanza agli agricoltori siciliani che stanno manifestando a Roma". "La crisi del Governo Lombardo – aggiunge Lupo- e della maggioranza che lo sostiene paralizza la Sicilia e non consente di affrontare le urgenti difficoltà dei diversi settori produttivi, con conseguenze negative per le imprese, i lavoratori e le loro famiglie. Chiediamo al presidente della Regione Raffaele Lombardo – conclude il segretario del Pd siciliano – di chiarire all’Ars se e come intende proseguire l’esperienza di Governo e se intende finalmente occuparsi delle riforme e delle emergenze della Sicilia".

     

     

    “La solidarietà di mere parole espressa dal segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, non serve agli agricoltori. Servono atti concreti e costanti, giorno dopo giorno”. A dirlo è l’assessore regionale all’agricoltura Michele Cimino. “Credo che sia Lupo a essere ‘paralizzato’ intellettualmente, non certo il Governo – puntualizza Cimino – per diverse ragioni, una delle quali è la disinformazione: in questo momento mi trovo a Roma, Palazzo Chigi, per incontrare il ministro Luca Zaia e il sottosegretario Gianni Letta. Sono qui per assicurare la mia difesa agli agricoltori siciliani”. 

     

    “I gravi problemi – prosegue Cimino …

  20. Se le tv nazionali sono sorde alla crisi che investe il comparto agricolo (tranne RAI3 che ha trasmesso servizi dedicate alla protesta alle ore 19,00 di ieri e alle 14,30 e 19 di oggi)  il mondo di internet di oggi si è ravvivato.
    Qui ripropongo una carrelata significativa di quanto pubblicato:

    sulla rete cercando "roma crisi agricoltori trattori"
    il primo lancio  di oggi 16 vovembre è della testata:
    Agricoltura in ginocchio Trattori in marcia per Roma Agrigento Notizie – ‎11 ore fa‎

    AGRICOLTURA: VICESINDACO MATERANO, SERVE STATO CRISI Libero-News.it – ‎9 ore fa‎
    Fao, agricoltori in piazza a Roma contro la crisi del settore Reuters Italia – ‎5 ore fa‎
     

    » "UN MONUMENTO PER AMICO", CONSEGNA TARGHE Telenorba.it – ‎5 ore fa‎
     
    Gli agricoltori siciliani sfilano nelle strade della Capitale  SiciliaInformazioni.com – ‎1 ora fa‎

    poi stop.
    Un po poco. Mancano i grandi giornali, le grande testate…. sarà che google è un po aggrippato?

    Vi riporto l’ultimo pezzo scritto da SICILIANFORMAZIONI
    http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/71173/agricoltori-siciliani-sfilano-nelle-strade-della-capitale-chiediamo-prezzi-giusti.htm

    Gli agricoltori siciliani sfilano nelle strade della Capitale: "Chiediamo prezzi giusti"
     

    Nel giorno del vertice della Fao a Roma, gli agricoltori siciliani hanno percorso le strade della capitale e si sono poi radunati in Piazza San Giovanni in Laterano per protestare contro la crisi dell’agricoltura. Nel pomeriggio sono arrivati in piazza Vittorio, all’Esquilino. 

     

    "Chiediamo prezzi giusti". Questa la richiesta degli agricoltori che hanno manifestato a Roma, in piazza San Giovanni, in occasione dell’apertura del vertice Fao sulla sicurezza alimentare. "La situazione – dice un agricoltore siciliano – dell’agricoltura al sud è critica chiediamo dei prezzi giusti per vivere degnamente la nostra vita da contadini. Non è possibile vendere il grano a 13 centesimi, un quintale d’uva a 10 euro e un litro di olio extravergine di oliva a 3 euro". "Oltre ai prezzi – ha detto un altro manifestante – chiediamo che venga dato un contributo statale non alla produzione ma ai terreni. Per il grano è stato già fatto, ora manca il vigneto. Siamo qui a manifestare nel giorno in cui si apre il Summit della Fao e se non basta andremo a Bruxelles". I manifestanti hanno bloccato il traffico in piazza San Giovanni con 3 trattori. Quattro giorni fa gli agricoltori della Sicilia sono partiti con circa 300 trattori verso la capitale; la maggior parte di questi non hanno potuto partecipare alla manifestazione e sono bloccati all’Eur.

     

     

    "Un corteo lungo oltre tre chilometri con decine di trattori e migliaia di agricoltori provenienti da ogni parte della Sicilia, Sardegna e Calabria ha invaso Roma per fare sentire il grido di allarme dell’agricoltura del Sud e della Sicilia che oggi versa in una crisi senza precedenti – dice Salvino Caputo, deputato regionale del Pdl che, insieme a oltre cento sindaci, ha guidato il corteo – In migliaia hanno invocato l’intervento del governo nazionale ed europeo per chiedere iniziative di sostegno per un settore produttivo che sta decimando le piccole e medie imprese agricole".

     

    "Il Governo non resti sordo alle richieste che vengono dalle organizzazioni agricole: la situazione è drammatica". Lo afferma la parlamentare palermitana del Partito democratico, Alessandra Siragusa, esprimendo "sostegno agli agricoltori siciliani che manifestano a Roma". "Le imprese agricole in grave sofferenza – aggiunge l’esponente del Pd – necessitano di interventi straordinari. Mi auguro che l’esecutivo compia un atto di responsabilità e modifichi in modo sostanziale la finanziaria nel suo passaggio alla Camera. Al momento le misure adottate sono inconsistenti".

     

    "Mentre l’agricoltura italiana muore giorno dopo giorno, la protesta degli addetti ai lavori si diffonde a macchia d’olio in tutto il Paese con i trattori provenienti da ogni parte d’Italia che invadono le piazze e in particolare Roma". Lo afferma il capogruppo dell’Unione di Centro in Commissione Agricoltura della Camera, Giuseppe Ruvolo. "Di fronte ai disagi del settore il Governo ha stanziato solo poche briciole per il settore – aggiunge l’esponente dell’Udc – i 150 milioni previsti nella legge finanziaria licenziata al Senato, che peraltro riguardano solo gli sgravi degli oneri previdenziali, rappresentano una misura ridicola se confrontati con i due miliardi concessi dalla Francia per lo stesso problema". "Attendevamo che l’esecutivo battesse un ‘colpo’ in segno della sua presenza, ma le speranze sono tramontate ancor prima di sorgere – osserva Ruvolo – il rinvio del ddl sul rafforzamento della competitività dell’agricoltura avvenuto la settimana scorsa ne è stata la dimostrazione più cristallina. Governo e maggioranza hanno etichettato la decisione come un semplice ‘slittamento’, pur sapendo bene che la Camera non avrebbe più ripreso l’esame del provvedimento per lasciar spazio proprio all’esame della Manovra". "Quindi, una farsa dietro l’altra – conclude Ruvolo – e l’Unione di Centro ribadisce il proprio sostegno agli agricoltori delusi. Alla Camera daremo battaglia presentando proposte emendative per un rilancio serio e responsabile della nostra agricoltura".

     

    "L’agricoltura italiana e quella del Mezzogiorno in particolare versa in condizioni difficili". Lo dichiara il senatore del Partito democratico Giuseppe Lumia, esprimendo "sostegno dello sciopero degli agricoltori che si è tenuto a Roma". "L’alta qualità delle nostre produzioni – aggiunge l’esponente del Pd – è annullata dall’assenza di infrastrutture per il trasporto delle merci, da una filiera troppo lunga che penalizza i produttori e dalla mancanza di politiche adeguate di tutela e promozione dei prodotti italiani". Secondo Lumia "bisogna rilanciare il settore con incentivi e investimenti mirati per ammodernare i processi di produzione con tecnologie all’avanguardia, per costruire reti di trasporto efficienti e per affrontare le calamità naturali che danneggiano le produzioni". "Soltanto a queste condizioni – conclude il senatore del Pd – la qualità italiana rappresenterà il vero valore aggiunto della nostra agricoltura".

     

    "I Governi nazionale e della Regione Siciliana hanno abbandonato il settore agricolo alle proprie difficoltà senza prevedere alcun intervento capace di contrastare la crisi del settore". Lo ha detto il segretario regionale del Partito Democratico, esprimendo "la propria solidarietà e vicinanza agli agricoltori siciliani che stanno manifestando a Roma". "La crisi del Governo Lombardo – aggiunge Lupo- e della maggioranza che lo sostiene paralizza la Sicilia e non consente di affrontare le urgenti difficoltà dei diversi settori produttivi, con conseguenze negative per le imprese, i lavoratori e le loro famiglie. Chiediamo al presidente della Regione Raffaele Lombardo – conclude il segretario del Pd siciliano – di chiarire all’Ars se e come intende proseguire l’esperienza di Governo e se intende finalmente occuparsi delle riforme e delle emergenze della Sicilia".

     

     

    “La solidarietà di mere parole espressa dal segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, non serve agli agricoltori. Servono atti concreti e costanti, giorno dopo giorno”. A dirlo è l’assessore regionale all’agricoltura Michele Cimino. “Credo che sia Lupo a essere ‘paralizzato’ intellettualmente, non certo il Governo – puntualizza Cimino – per diverse ragioni, una delle quali è la disinformazione: in questo momento mi trovo a Roma, Palazzo Chigi, per incontrare il ministro Luca Zaia e il sottosegretario Gianni Letta. Sono qui per assicurare la mia difesa agli agricoltori siciliani”. 

     

    “I gravi problemi – prosegue Cimino …

  21. Forse hai ragione carissimo commentatore 19, ma su una cosa ti devo correggere: non ho mai conosciuto un agricoltore ignorante, ne conosco molti, invece, tra burocrati arroganti che non sanno nemmeno scrivere correttamente l’italiano, ma agricoltori ignoranti….MAI!
    Sai, una cosa ho appreso nella mia vita: nell’umiltà dimora l’intelligenza e la saggezza…. e non importa se sei riuscito a divorarti Trattati interi di scienze note…
    E credo proprio che gli agricoltori, come qualsiasi libero cittadino, sanno cosa fare..se votare,  quando votare e come votare……
    e se la storia è un riciclo di eventi, vorrei portarti alla memoria le battaglie dei contadini per il possesso delle terre (che portarono alla Riforma Agraria).
    Scusami se sono stata polemica, ma è importante conoscere gli agricoltori prima di esprimere un giudizio…benevolo che possa essere!

  22. mi sembra di capire che la colpa è sempre degli altri, io non voglio difendere le organizzazioni sindacali che sicuramente non hanno svolto in pieno il loro compito, ma penso che la colpa maggiore è sicuramente di questi governi sordi ai problemi della gente. poichè da quando è stata effettuata la riforma politica dove noi non siamo più chiamati a eleggere direttamete i nostri rappresentanti questi "politici" non fanno altro che andarsene dentro le loro segreterie per accaparrarsi un giusto riconoscimento in lista per il loro tornaconto. questo danneggia tantissimo la democrazie perchè se una persona rompe le scatole in quanto più mente pensante,  il suo posto è in fondo alla lista, mentre gli altri dello staf politico sono sempre in prima linea. questi governi insensibili non sono nemmeno lontanamente scalfiti dalle manifestazioni, basti pensare le centinaia di migliaia di persone che hanno manifestato contro la riforma scolastica, e non sono state ascolate, tre giorni fa la cgil ha portato in piazza tantissime persone che credono nelle lotte sindali ma hanno ottenuto qualcosa? cosa voglio dire, non voglio difendere nessuno ma se noi siamo il popolo che a parole siamo buoniste, però appena abbimo la possibilità pregliamo il politico di turno per un lavoro o per qualcosa che comunque dovrebbe essere di nostro diritto abbiamo sbagliato tutto, non è possibile che le segreterie sono piene di persone che chiedono i favori! la lotta deve cominciare da noi.  Il fatto di non andare a votare è un palliativo perche ugualmente si raggiunge il quorum, non dobbiamo più calcolare questa gente, dobbiamo cominciare a manifestare nei nostri comuni , bloccare i mercati ortofrutticoli, bloccare le strade, ma tutti insieme non nascondiamocci dietro le finte ipocrisie "la colpa è sempre degli altri" finiomola tutti uniti si vince, mi riferdisco ai movimenti spontanei, insieme alle organizzazioni di categoria e a tutta la gente sensibile ai problemi. la nostra è una società egoista che fino a quando il problema riguarda gli altri non interveniamo, dobbiamo fare capiere all’impiegato che il pane si fa con la farina, e se non c’è qualcuno che non la produce tu non mangi, questo è il concetto.

  23. Commentatore 22, a me sembra, invece, di capire che si sta esprimendo in favore di un’organizzazione di categoria, di cui lei, probabilmente, fa parte….. comunque è un segnale positivo se in questo momento entra nel dibattito, …e di questo la ringrazio e vi ringraziamo!
    ma su una cosa dovrebbe convenire, che in questo momento le diverse Organizzazioni dovrebbero farsi da parte…almeno nel rispetto degli agricoltori….. altrimenti dovreste rispondere a tutte le questioni che gli agricoltori vi hanno posto in questi ultimi anni e alle quali raramente avete dato un efficace risposta.
    grazie

  24. dove sono i giornalisti della rai,questa forse per loro non e notizia perche si devono occupare di gossip,eppure quando chiude una fabbrica di 30-40 persone ne parlano per giorni e per gli agricoltori che sono un numero considerevole non ne parla nessuno

  25. Eclatante caro Peppino Infantino!!!!!

    Mi rivolgo a te , e con questo anche a chi (tanti) leggeranno questo ulteriore commento sulle fratture che oramai si sono cementificate ed incancrenite tra le associazioni di categoria del comparto agricolo.

    Come avete letto nel commento n. 6 di questo post parlavo della manifestazione saccesse che la CIA aveva organizzato nella giornata di oggi.
    Bene , evidenziavo, quale motivazione spingeva questa manifestazione a farsi dopo quella che era stata fatta dai comitati spontanei con i trattori a Roma.
    Chiudevo l’interrogativo scrivendo "…… per raggiungere quale risultato se non quello di contarsi…….".
    Constato, anche con un po di amarezza, che in effeti si sono contati ……..nella quasi deserta piazza saccense vedendo le immagini di RMK TV!!!

    Ma sono rimasto scioccato quando il giornalista nel chiedere al rappresentante CIA locale le motivazioni delle assenze da parte della COLDIRETTI e dell’associazione ASA  , il sindacalista della CIA ha risposto: " l’ASA? Non conosco questa sigla ?" ………….. che dire …….  forse la manifestazione di oggi serviva a qualcuno per contarsi? 

    Per i disattenti, ricordo che l’ASA è una associazione di categoria che abbiamo incontrato tra i commenti di questo post. Che lo stesso presidente dell’ASA , il Dott.  Muscarnera , il 16 novembre scorso ha diramato una nota riportata nel loro sito http://www.asasicilia.it  con la quale smentiva la stessa CIA della partecipazione dell’ASA allo sciopero di oggi. Come dire: prima la CIA la include fra le sigle che parteciperanno alla protesta… salvo poi disconoscerla alla domanda del giornalista!!!!!!!

    Se le cose stanno così, affosserà l’agricoltura e con essa anche la SICILIA!

    Francesco Graffeo

  26. Eclatante caro Peppino Infantino!!!!!

    Mi rivolgo a te , e con questo anche a chi (tanti) leggeranno questo ulteriore commento sulle fratture che oramai si sono cementificate ed incancrenite tra le associazioni di categoria del comparto agricolo.

    Come avete letto nel commento n. 6 di questo post parlavo della manifestazione saccesse che la CIA aveva organizzato nella giornata di oggi.
    Bene , evidenziavo, quale motivazione spingeva questa manifestazione a farsi dopo quella che era stata fatta dai comitati spontanei con i trattori a Roma.
    Chiudevo l’interrogativo scrivendo "…… per raggiungere quale risultato se non quello di contarsi…….".
    Constato, anche con un po di amarezza, che in effeti si sono contati ……..nella quasi deserta piazza saccense vedendo le immagini di RMK TV!!!

    Ma sono rimasto scioccato quando il giornalista nel chiedere al rappresentante CIA locale le motivazioni delle assenze da parte della COLDIRETTI e dell’associazione ASA  , il sindacalista della CIA ha risposto: " l’ASA? Non conosco questa sigla ?" ………….. che dire …….  forse la manifestazione di oggi serviva a qualcuno per contarsi? 

    Per i disattenti, ricordo che l’ASA è una associazione di categoria che abbiamo incontrato tra i commenti di questo post. Che lo stesso presidente dell’ASA , il Dott.  Muscarnera , il 16 novembre scorso ha diramato una nota riportata nel loro sito http://www.asasicilia.it  con la quale smentiva la stessa CIA della partecipazione dell’ASA allo sciopero di oggi. Come dire: prima la CIA la include fra le sigle che parteciperanno alla protesta… salvo poi disconoscerla alla domanda del giornalista!!!!!!!

    Se le cose stanno così, affosserà l’agricoltura e con essa anche la SICILIA!

    Francesco Graffeo

  27. Eclatante caro Peppino Infantino!!!!!

    Mi rivolgo a te , e con questo anche a chi (tanti) leggeranno questo ulteriore commento sulle fratture che oramai si sono cementificate ed incancrenite tra le associazioni di categoria del comparto agricolo.

    Come avete letto nel commento n. 6 di questo post parlavo della manifestazione saccesse che la CIA aveva organizzato nella giornata di oggi.
    Bene , evidenziavo, quale motivazione spingeva questa manifestazione a farsi dopo quella che era stata fatta dai comitati spontanei con i trattori a Roma.
    Chiudevo l’interrogativo scrivendo "…… per raggiungere quale risultato se non quello di contarsi…….".
    Constato, anche con un po di amarezza, che in effeti si sono contati ……..nella quasi deserta piazza saccense vedendo le immagini di RMK TV!!!

    Ma sono rimasto scioccato quando il giornalista nel chiedere al rappresentante CIA locale le motivazioni delle assenze da parte della COLDIRETTI e dell’associazione ASA  , il sindacalista della CIA ha risposto: " l’ASA? Non conosco questa sigla ?" ………….. che dire …….  forse la manifestazione di oggi serviva a qualcuno per contarsi? 

    Per i disattenti, ricordo che l’ASA è una associazione di categoria che abbiamo incontrato tra i commenti di questo post. Che lo stesso presidente dell’ASA , il Dott.  Muscarnera , il 16 novembre scorso ha diramato una nota riportata nel loro sito http://www.asasicilia.it  con la quale smentiva la stessa CIA della partecipazione dell’ASA allo sciopero di oggi. Come dire: prima la CIA la include fra le sigle che parteciperanno alla protesta… salvo poi disconoscerla alla domanda del giornalista!!!!!!!

    Se le cose stanno così, affosserà l’agricoltura e con essa anche la SICILIA!

    Francesco Graffeo

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