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(1207) di Francesco Graffeo…. In scena la drammatizzazione vivente della Passione di Cristo. Con una settimana di anticipo rispetto alla Pasqua, per il secondo anno consecutivo, nel cuore della cittadina del Gattopardo, l’intera comunità ha vissuto un intenso momento religioso. Tanta la  gente arrivata anche dai paesi vicini.

Tre ore di rappresentazione da parte di 180 figuranti per dare vita a 22 scene di narrazione itinerante nei vari luoghi della cittadina. Una rappresentazione voluta e guidata dall’arciprete Don Salvatore Raso che ha curato ogni dettaglio: testi, musica e teatralità con l’aiuto di gente comune prestata alla recitazione.  “Un progetto che senza tante ambizioni e alti costi economici lascia un segno in questa comunità, bisognosa di essere impegnata in proposte credibili” evidenzia Don Raso. Una drammatizzazione che ha coinvolto il cortile del palazzo Filangeri, la nuova Piazza Matteotti, il fronte della chiesa Madre per snodarsi successivamente fino al Golgota allestito a Porta Nuova. Ad essere narrati da giovani ed adulti che si sono avvicinati fortemente alla Chiesa, i momenti salienti della passione di Cristo. Un Cristo rappresentato per il secondo anno consecutivo da Gaspare Ciaccio. Coinvolgenti i quadri rappresentati: dall’entrata  di Gesù a Gerusalemme  all’ultima cena,  dal passaggio nell’orto degli ulivi  al rinnegamento di Pietro, dal processo religioso davanti al Sinedrio e quello dinanzi a Ponzio Pilato. Poi i momenti drammatici della flagellazione di Gesù e la condanna a morte, il caricamento della croce, e la via Crucis, l’incontro con la madre, l’impiccagione di Giuda, la Veronica, il Cireneo, infine la Crocifissione, la sepoltura e la Resurrezione. “Siamo convinti di essere riusciti a trasmettere ai presenti la nostra emozione maturata in questi mesi di prova. E’ stata una bella esperienza di socializzazione e meditazione” evidenzia Santino Morreale, giovane margheritese, che ha curato la regia anche per questo secondo anno.  Guarda tutte le altre FOTO