SMB: delibera consiliare del 29.03.11 Installazione impianto telecomunicazione c.da Madonna di Trapani

cc(2102)  Riportiamo la delibera n 15 del 29.03.11 pubblicata sull’albo pretorio on line

Presiede il Vice Presidente del C.C., il quale porta i saluti del Presidente che trovasi assente per motivi di salute.

I1 Presidente spiega i motivi dell’odierna convocazione in seduta aperta e urgente e illustra l’argomento. comunica che stamattina sull’argomento si è svolta una conferenza dei capigruppo, alla quale hanno partecipato, tra l’altro, anche i consiglieri Ciaccio Francesco, Ciaccio Michele, l’assessore Scaturro e l’ing. Lovoy, ii quale ha spiegato tutto l’iter procedurale. Da lettura della nota prot.n.4197 del 16.03.2011,presentata da alcuni cittadini margheritesi. Successivamente, apre 1a discussione generale, alla quale intervengono nell’ordine i sottoelencati soggetti, i cui interventi vengono qui di seguito riportati in sintesi: 

-consigliere ciaccio Francesco: contesta i1 fatto che di fronte ad una problematica così importante che riguarda la salvaguardia della salute dei cittadini, i consiglieri comunali, nonostante la lettera presentata dal comitato cittadino fosse indirizzata anche ai gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, non sono state messe a conoscenza dell’istallazione dell’antenna. Fa presente di avere avuto notizia di quanto accaduto dall’arch. giornalista Graffeo. Critica la dichiarazione del Sindaco, riportata dal “Giomale di Sicilia” con la quale afferma che non conosce il problema,perché trattasi di “un atto tecnico gestionale”

-presidente: chiarisce che a seguito della lettera inviata dai cittadini è stata presentata, dai consiglieri di opposiziòne e dal consigliere Morreale, una richiesta di convocazione del C.C. in seduta urgente aperta

-Prof. Raimondi Matteo: Dichiara di aver appreso 1a notizia dell’installazione delle antenne dal giornale. Fa presente che intende fare due valutazioni, una di natura tecnica. unu di natura poiitica, ma ritiene che sarebbe opporruno ascoltare prima il Sindaco e l’ing. Capo Ù.t.C. per capire le motivazioni addotte da entrambi: infatti il Sindaco ci dovrebbe spiegaré come mai non sapeva niente della installazione e l’ing.Lovoy ci dovrebbe rassicurare sul fatto che l’antenria non provocherà danni alla salute dei cittadini.

-Presidente: Invita l’ing. Lovoy, responsabile del settore tecnico, a relazionare in merito.

– l’Ing.Lovoy – responsabile del settore Tecnico: Dopo aver precisato che il suo è un intervento di natura tecnica, comunica che il Comune ha ricevuto il 28.07.2010 un’istanza presentata da1la Wind Telecom SpA, con la quale viene chiesta  un’autorizzazione edilizia per l’installazione di un impianto di telefonia radiomobile di misura limitata con antenna da 20 Watt, da posizionare nella zona di c/da Pìana Vecchia. Spiega che l’istanza è stata formulata ai sensi del c.d. codice delle
comunicazioni elettroniche – art.87, c.3 del decreto legislativo n.25912003 – che stabilisce i limiti di esposizione, fissati dal Consiglio superiore de11a sanità, per la protezione della popolazione dai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, che vanno nella frequenza compresa tra i 100 kHz e 300 GFIz. Precisa che il nostro caso rientra abbondantemente in questi parametri. Afferma che successivamente l’ufficio tecnico, ai sensi del citato decreto, ha iniziato la procedura ed ha rilasciato l’attorizzazione edilizia solo dopo aver acquisito la dichiarazione di un tecnico indipendente a servizio della Wind, una dichiarazione di un altro ingegnere e l’attestato dell’Agenzia Regionale di protezione ambientale, alla quale spetta la competenza a stabilire se il campo magnetico che viene generato dal ripetitore rientra nei parametri previsti dalla legge. Comunica che l’Agenzia Regionale e I’ARPA sono venuti nel nostro Comune per confrontare i valori, e che questi sono risultati inferiori ai parametri previsti dalla legge. Spiega che la copertura dei territori nazionali con questo sistema di telefonia radiomobile è un obbligo di legge, con il solo limite della tutela della salute dei cittadini, perchè queste infrastrutture, dal punto di vista urbanistico, sono assimilate alle opere di urbanizzazione primaria. Afferma che gli enti locali non hanno ii potere di normare delle limitazioni per l’installazione di questi impianti, i quali normalmente vengono posizionati entro il centro urbano purchè distanti da ospedali e scuole. Ritiene che sarebbe opportuno controllare i campi magnetici della zona di San Calogero dove sono installate le anteme UMTS e quelle televisive. Si dichiara disponibile a dare ulteriori delucidazioni o a fomire la relativa documentazione.

-Prof.ssa Montalbano Caterina: Critica iI contenuto dell’intervento dell’ing. Lovoy, giudicandolo insoddisfacente, perché ritiene che era mirato solo a calmare gli animi. Si dichiara preoccupata come cittadina margheritese perchè in questo modo
saranno 3 le antenne installate in quella zona. Fa presente che il comitato chiederà tutta la documentazione relativa per verificare la rispondenza a quanto previsto dalla legge. Rileva che è grave che sia il Sindaco che i consiglieri di maggioranza e di minoranza non sono a conoscenza dell’autorizzazione all’installazione data alla Wind dal responsabile del settore tecnico. Chiede se esiste un Organo che possa vigilare sul territorio di S.Margherita di Belice e se l’U.T.C. può agire in maniera del tutto autonoma. Chiede che venga verbalizzato che ad una sua richiesta di informazione in merito al posizionamento deli’antenna che trovasi a meno di 70 metri dal centro abitato, l’ingegnere ha risposto affermando che non esiste né un piano nè il rispetto dei confini perché l’installazione viene fatta in deroga. Ribadisce che i cittadini non
sono stati messi a conoscenza per tempo di quello che stava accadendo. Si dichiara disgustata perché gli amministratori che dovrebbero essere i garanti dei diritti dei cittadini, non sanno niente di niente. Comunica che sono state già raccolte 300 firme e che la gente è pronta a mobilitarsi.

– Entra il consigliere Di Prima: presenti n.13 consiglieri.

-Dr.Viola Gaspare: Ricorda che nel 2007, stante l’importanza del presente argomento, era stata portata all’attenzione del Consiglio Comunale una proposta di deliberazione per l’approvazione di un regolamento relativo all’insediamento
urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile e per le telecomunicazioni radiotelevisive; il Consiglio Comunale in quella data ha deliberato di rinviare la proposta all’ufficio proponente, affinchè venisse rimodulata in base ai nuovi indirizzi dati dal Consiglio. Rileva che in quella proposta di regolamento si affermava, come principio di carattere generale, che avrebbero dovuto essere scelte per l’installazione, prioritariamente, aree pubbliche e, come principio precauzionale, la tutela della salute pubblica. Si chiede per quale ragione l’ufficio tecnico non ha più ripresentato quella proposta di deliberazione e si è preferito che il Comune rimanesse sguarnito di un regolamento così importante. Si chiede anche per quale motivo il Presidente del Consiglio, il quale rivestiva la stessa carica nella precedente amministrazione non si è preoccupato, con l’insediamento della nuova compagine amministrativa, di rimettere all’o.d.g. questo regolamento. Evidenzia che, allora, a seguito del rinvio della citata proposta di deliberazione, sulla stessa si era pronunciata di nuovo la Commissione consiliare LL.PP., emendando l’art.5 del regolamento, nel senso di spostare il limite da 150 metri lineari a 500 metri, a dimostrazione dell’attenzione che l’organo consiliare ebbe, allora, su questa materia; l’ufficio tecnico anziché colmare questo “vacum regolamentare” agisce in via autonoma, non assicurando nemmeno il rispetto di quanto previsto dal decreto legislativo n.25912003 e non avvertendo la necessità di comunicare il tutto alla parte politica. Ribadisce l’assenza di vigilanza da parte del Presidente del consiglio, il quale in questo modo ha permesso che l’interesse della collettività venisse leso dall’ interesse dei privati.

-sig.na Abate Miriam: chiede perché il nostro comune deve subire l’installazione dell’antenna che è stata rifiutata dai Comuni di Salaparuta, Sambuca, Poggioreale, i quali peraltro ne usufruirarmo. Chiede delucidazioni sulle radiazioni emesse
dall’antenna, perché si preoccupa che, magari fra vent’anni, i giovani di oggi potranno avere delle conseguenze sulla salute causate dalle radiazioni.

-Consigliere Di Vita: Giudica grave, se è vero che il Sindaco non sappia niente riguardo l’installazione dell’antenna. Spiega, nella qualità di ex presidente della commissione consiliare LL.PP. tutto l’iter della passata proposta di deliberazione con il relativo regolamento e dei verbali resi dalla predetta commissione. Critica sia l’ing. Lovoy che il Presidente del Consiglio perché, nonostante svolgessero lo stesso ruolo allora come oggi, non si sono adoperati a dotare il comune del regolamento. Riferisce che ha saputo dall’ingegnere che il P.R.G. prevede un’area ove ubicare le antenne ed a tal proposito invita il predetto funzionario a chiarire.

-Ing. Lovoy: Invita il consigliere Di vita a riferire le informazioni per come sono state date e non per come vengono da lui interpretate.

I1 consigliere Di vita e l’Ingegnere chiariscono l’equivoco successo, nel senso che l’uno si riferiva all’area prevista nel PRG relativamente alla zona dietro il cimitero, 1’altro invece alla zona di S. Calogero.

-Consigliere Di Vita: Ritiene, in considerazione che nel P.R.G. è prevista un’area, di installare l’antenna in quel luogo che, tra l’altro, è un’area comunale e così il ricavato viene introitato dal Comune, il quale può utilizzare questi fondi per creare posti di lavoro. Constata con amarezza che a distanza di quattro anni non si è riusciti a dotare il Comune di regolamento. Invita il Sindaco e l’ing.Lovoy a chiarire qual è la loro volontà, al fine di eliminare l’antenna di che trattasi.

-Ing. Lovoy: Afferma che intende assumersi le sue responsabilità, ma precisa che le competenze dell’ufficio tecnico non sempre necessitano di un atto di indirizzo. Spiega il contenuto di quella proposta di regolamento ed afferma che queste imprese, che sono concessionarie dello Stato, hanno la possibilità di installare le antenne in qualunque parte del territorio comunale con l’unico limite della verifica del rispetto dei parametri di esposizione. A tal proposito, porta a conoscenza che i1 TAR ha annullato la decisione di vietare l’installazione di un’antenna radiomobile nella Via Matteotti del Comune di Salemi, adottata dal dirigente tecnico di quel Comune in ottemperanza alle disposizioni previste dal loro regolamento comunale, che prevedeva la distanza di 500 metri dal centro abitato; da lettura del dispositivo della citata sentenza. Chiarisce che il Comune non può adottare misure che costituiscano una deroga ai limiti di esposizione ai campi elettromagnetici fissati dallo Stato, quali il divieto generalizzato di installare dotazioni radiobase di telefonia cellulare in tutto il territorio comunale, altrimenti si esporrebbe al rischio di dover risarcire dei danni senza alcun risultato positivo. Ritiene necessaria 1a predisposizione di un nuovo regolamento, ma senza l’idea di porre un vincolo di natura edilizia o di tipo urbanistico. Fa presente che, in riferimento alla richiesta di rimodulazione della proposta agli indirizzi dati, allora, dal C.C., non riesce a capire cosa si intenda con quel deliberato, perché contiene tutto ed il contrario di tutto, e sicuramente non contiene un indirizzo politico. Propone di effettuare, prima della stesura del nuovo regolamento, per evitare che possa essere annullato dal TAR, una mappatura dell’intero territorio comunale per valutare la situazione del cosiddetto elettrosmog anche sotto i tralicci della corrente elettrica e vedere quali sono le zone che si debbono escludere, partendo, però, da una base scientifica. Afferma che l’unico modo per chiedere lo spostamento delle antenne è que11o di verificare che queste non rispettano i limiti di emissione delle radiazioni.

-prof. Montalbano Salvatore: Ribadisce che l’argomento è molto delicato perché riguarda la salute dei cittadini. A nome del costituito Comitato cittadino da lettura di un documento il quale viene, poi, consegnato al Segretario Comunale per essere
allegato, quale parte integrante e sostanziale, alla presente deliberazione. Evidenzia la necessità di delocalizzare le antenne in aree all’uopo deputate, perché i cittadini non devono stare sotto la pioggia di elettrosmog. Comunica che il
Comitato cittadino ha deciso di stare in agitazione permanente fino a quando non si risolverà ii problema.

-Sindaco: Dichiara di assumersi tutte le responsabilità relative alla sua non conoscenza per presa visione o alla poca attenzione prestata o per aver sottovalutato un problema così delicato. Dichiara che nessuno è in contrapposizione
ad un altro e che si farà tutto quello che è necessario per salvaguardare la salute dei cittadini. Difende l’operato dell’U.T.C. perchè l’ing.Lovoy si è limitato ad applicare le norme di legge, dal momento che l’argomento rientra nella competenza gestionale dell’Ente. Ribadisce che l’A.C. è pronta ad attenersi all’indirizzo dato dal C.C. e dalla popolazione ed a mettersi alla testa di questo movimento cittadino per trovare soluzionì al problema. Condivide l’idea di ripresentare, il più presto possibile, al C.C. la proposta di regolamento, adeguata alle nuove normative, in modo tale che le antenne vengano istallate su territorio comunale e non privato.

-Arch. Giorgio Mangiaracina: Sottolinea la correttezza e l’onestà dell’Ing. Lovoy Riscontra la totale assenza delle Istituzioni nella trattaziote del presente problema. Spiega che i controlli effettuati dall’ARPA sono controlli che vengono effettuati sui progetti e lamenta il fatto che non ci sia alcuna documentazione in merito ai controlli effettuati dall’ARPA sul monitoraggio delle radiazioni prodotte dall’altra antenna, ivi esistente già da quasi 3 anni. Ricorda l’impegno con il quale la passata A.C. , ha previsto nel PRG un’area di proprietà comunale ove ubicare le antenne. Ritiene visto che nel P.R.G. è prevista un’area pubblica da utilizzare per le installazioni delle antenne, si possa configurare di un abuso di ufficio ed a tal proposito chiede un parere al Segretario ed all’Ingegnere, dal momento che la richiesta dell’installazione è pervenuta quando erano in vigore le norme di salvaguardia del P.R.G. e quindi l’Ufficio avrebbe dovuto sospendere l’autorizzazione, in autotutela, comunicando al concessionado che si era in attesa dell’approvazione del PRG.

-Sig. Abate: Ritiene che sarebbe opportuno che quando verranno i funzionari dell’ARPA a misurare le emissioni delle radiazioni, un gruppo di cittadini presenzi alle misurazioni per evitare che le stesse possano essere falsate.

-Consigliere Morreale: Evidenzia che l’Ing. Lovoy, dal punto di vista tecnico, controllando la documentazione presentata, corredata dai pareri ed in assenza di un regolamento e di un minimo di controllo da parte della componente politica, ha dato corso alla concessione edilizia. Critica il Sindaco quando afferma che è disponibile a mettersi a capo del movimento cittadino, perché ritiene che doveva interessarsi della questione nel 2OO7, quando è arrivata la richiesta di installazione di un’antenna e prima che venisse rilasciata la concessione. Ricorda che il Sindaco, essendo la prima autorità sanitaria del Comune, avrebbe doluto interessarsi di tutelare la salute dei cittadini ed attivarsi per l’approvazione del regolamento rimasto in sospeso, anziché essere silente e latente. Riguardo la sentenza del TAR relativa al Comune di Salemi, precisa che la motivazione di base per noi è ben diversa. In merito al rapporto di prova, ribadisce quando dichiarato in sede di Commissione e cioè che non ha trovato nulla in quel rapporto che possa certificare e dare garanzia sul risultato dell’esame. Propone di incaricare l’ARPA regionale di fare delle misurazioni, perché è l’unica accreditata al SIMAL. Condivide la proposta che il Sindaco, in autotutela, emetta un provvedimento di sospensione all’installazione dell’antenna in attesa di approfondimenti.

-Consigliere Ciaccio Michele: Fa presente che la torretta è una, ma le antennine sono sette e quindi ritiene che aumenteranno le onde elettromagnetiche. Rileva l’incongruenza delle leggi, dal momento che è vietata l’installazione di antenne in vicinanza delle Scuole o degli ospedali, ma è comunque consentita nel centro abitato. Propone al Sindaco di sospendere in autotutela la concessione edilizia e di consentire l’installazione dell’antenna nell’area preposta, prevista dal P.R.G. Ritiene necessario procedere all’approvazione del regolamento al fine di poter tutelare la salute dei cittadini.

-Sig. Di Giovanna: Evidenzia che la tutela della salute pubblica è garantita dalla Costituzione. Afferma che di fronte alla volontà dei cittadini non esiste nessuna legge che possa imporre la installazione dell’antenna.

-Ing. Lovoy: Si dichiara disponibile a dare il suo supporto tecnico ai cittadini. Afferma che se si dimostrerà che l’antenna arreca danno alla salute, revocherà il suo provvedimento. In merito alle norme di salvaguardia fa presente che la pensa in modo del tutto diverso di quanto affermato dall’Arch. Mangiaracina, perché si era ancora in presenza di terreno rientrante nella casistica di “verde agricolo”.

-Consigliere Di Vita: Ribadisce la disponibilità nel suo gruppo ed invita il Sindaco a farsi promotore per trovare una soluzione al problema, magari sospendendo “in autotutela” la concessione edilizia.

-Presidente: Precisa che il Consiglio Comunale riunito in seduta aperta non può assumere alcun deliberato. Propone, se è il caso, dopo aver raccolto tutte le proposte, di costituire una Commissione, un gruppo di lavoro anche con la rappresentanza del Comitato ed affrontare il problema, perché il Sindaco prima di procedere alla revoca, dovrà capire quali saranno le conseguenze.

-Consigliere Ciaccio Francesco: Pur condividendo la proposta del Presidente, chiede quali sono i meccanismi che ancora si possono attuare.

-I1 Presidente: Invita il Segretario ad intervenire.

-Segretario: Afferma che ai sensi della legge Bassanini l’Ufficio Tecnico ha la competenza esclusiva di rilasciare questo tipo di autorizzazione e tutti i provvedimenti amministrativi che attengono alla gestione, quindi il Sindaco, non può intervenire nemmeno in “autotutela”, perché l’atto è stato posto in essere dal responsabile dell’U.T.C., il quale è l’unico che potrebbe revocare il provvedimento; per fare questo, però, ci dovrebbero essere degli elementi nuovi, tali da consigliare i1 ritiro in “autotutela” il Sindaco potrà intervenire solo con un’ordinanza contingibile ed urgente qualora riscontri che ci siano delle situazioni di carattere sanitario che impongano un intervento, ma anche in questo caso ci dovrebbe essere alla base una valutazione di carattere tecnico. Spiega che gli atti di indirizzo della G.C. e del C.C., le linee programmatiche, le direttive o i regolamenti non possono essere “contra legem” ma servono ad adattare la norma di carattere generale alla realtà locale. Quindi invita a tener conto nella stesura del nuovo regolamento dei parametri previsti dalla legge. Si dichiara disponibile a cercare delle soluzioni nel rispetto della legge.

-Sindaco: Ribadisce che l’A.C. si impegna a riprendere in esame tutta la questione.

-Sig. Ciaccio Liborio: Chiede se l’ing.Lovoy poteva rifiutarsi di concedere l’autorizzazione e da chi sono stati individuati i siti ove sono state installate le antenne.

-Ing. Lovoy: Afferma che l’ufficio non poteva rifiutarsi e che i siti sono stati individuati direttamente dalla ditta concessionaria.

-Prof.ssa Montalbano Caterrna: Chiede chi ha scelto quel sito e qual è la necessità dell’installazione di un’altra antenna, dal momento che la zona già risulta coperta dalla Wind. Afferma che la proposta di soluzione del problema, avanzata dal Comitato cittadino, è contenuta nel documento letto dal prof. Montalbano.

-Consigliere Riccobene: Evidenzia che la legge consente alle ditte concessionarie l’installazione delle antenne, by passando i regolamenti comunali. Dichiara di assumersi le proprie responsabilità e fa presente che non era a conoscenza dell’esistenza di una delibera consiliare con la quale si stabiliva di rimodulare la proposta di regolamento. Invita tutti a valutare la questione per vedere se esistono delle leggi o sentenze che possano permettere di risolvere la problematica. Propone la costituzione di una commissione con la partecipazione anche dei cittadini.

-Consigliere Ciaccio Michele: Lamenta il fatto che la carica di Presidente del Consiglio Comunale, sia allora che oggi, viene rivestita dalla stessa persona, la quale doveva interessarsi e portare all’attenzione del Consiglio Comunale l’ approvazione del regolamento.

-Presidente: Fa presente che il Presidente del Consiglio Comunale non poteva riportare la proposta di regolamento all’attenzione del Consiglio Comunale, perché era stata rinviata all’ufficio per essere rimodulata.

-Consigliere Ciaccio Francesco: Propone di convocare l’ARPA regionale per effettuare delle verifiche e vedere se risultano onde elettromagnetiche superiori ai parametri previsti dalla legge.

-Consigliere Ferraro: Informa che, allora, nel gennaio 2007, aveva votato contro l’approvazione del regolamento e si era espresso negativamente all’installazione vicino il centro urbano di qualsiasi tipo di antenna. Propone di comprare, se è possibile, tutte le attrezzature per monitorare periodicamente tutto il territorio comunale, comprese le radiazioni che vengono emanate dalle cabine elettriche che non sono state mai controllate. Si dichiara d’accordo, per i1 bene della collettività, con le iniziative provenienti dal gruppo di minoranza e dal Comitato cittadino.

-Assessore Scaturro: Afferma che questa Amministrazione si deve impegnare a tutelare la salute dei cittadini. Dichiara che l’Ing. Lovoy nel rilascio dell’autorizzazione, dal punto di vista tecnico, ha rispettato tutti i passaggi previsti dalla legge. Si dichiara disponibile e si impegna come amministratore, se c’è 1a possibilità, a rimuovere l’antenna, a portare all’attenzione del Consiglio Comunale la proposta di regolamento ed a monitorare il territorio.

-Consigliere Nieli: Propone di invitare domani mattina la Wind per un incontro ed esporre, alla presenza del Sindaco, dei cittadini e dei consiglieri, le esigenze della cittadinanza, proponendo un’altemativa, tralasciando le polemiche, perché il problema interessa tutta la collettività margheritese.

-Ing.Lovoy: Afferma che domani mattina, come promesso in sede di conferenza di capogruppo, convocherà la Wind, per chiedere, se c’è la possibilità di spostare l’antenna in altro sito. Dichiara che qualora ci siano gli estremi per poter adottare un provvedimento di revoca, sempre nel rispetto della legge, lo adotterà; contemporaneamente, propone di monitorare, tramite l’ARPA regionale, il territorio comunale.

-Presidente: Condivide l’iniziativa di convocare la Wind, dando atto che questa proposta è stata avanzata in sede di conferenza dei capigruppo. Incarica l’Ingegnere di invitare la WIND per un incontro, al fine di chiedere una sospensione e contattare nel frattempo l’ARPA regionale per effettuare delle verifiche sul territorio. Si impegna a seguire personalmente l’evolversi della problematica.

-Sig.na Abate e Sig. Abate : Ribadiscono quanto già dichiarato precedentemente e cioè di delocalizzare le antenne indipendentemente dai risultati dei controlli effettuati dall’ARPA.

-Prof. Raimondi Matteo: Ribadisce quando già affermato precedentemente. Rileva che né il Sindaco nè la Giunta hanno speso una parola né in senso positivo né negativo in merito alla delocalizzazrone delle antenne. Ritiene che, come fatto rilevare anche dal Segretario Comunale, l’unico ad avere competenza per la revoca della concessione è l’uffìcio tecnico, quindi invita l’A.C. ad assumersi le sue responsabilità politiche, adottando un atto di indirizzo, in base al quale l’ing. Lovoy possa comunicare alla WIND che il servizio deve essere sospeso, perché danneggia la salute dei cittadini. Sicuramente, tutto questo comporterà che il Comune dovrà sostenere delle spese, ma ciò è preferibile al danno che le radiazioni possono provocare ai bambini. Afferma che i comitati servono solo a proporre ma è compito della classe politica risolvere i problemi che interessano la cittadinanza. Critica il mutismo dei consiglieri di maggioranza ed il comportamento poco responsabile tenuto dal Sindaco. Ritiene che se il Sindaco vuole risolvere veramente il problema, deve solo dimettersi.

-Consigliere Ciaccio Michele: Invita a monitorare tutto il territorio comunale, incaricando l’ARPA regionale, per salvaguardare la salute dei cittadini. Propone di delocalizzare tutte le antenne esistenti nel centro abitato. Condivide la proposta avanzata dal consigliere Nieli.

-Presidente: Rileva che sia dal dibattito consiliare che dalla conferenza dei capigruppo è emersa la stessa proposta e cioè incaricare l’ARPA per effettuare un monitoraggio del territorio comunale che potrà rilevarsi utile anche per la formulazione del regolamento ed incaricare l’ingegnere per convocare la WIND, domani mattina, per chiedere se è possibile la sospensione momentanea
dell’autorizzazione, in attesa di trovare una qualche forma lega1e che permetta la delocalizzazione delle antenne.

Il Presidente chiude i lavori consiliari, affermando che si porterà avanti la proposta già specificata e si impegna ad informare il consiglio ed il comitato cittadino sull’evolversi della situazione.