(2161) di Giacomo Giuffrida Samonà….
E’ la napoletana VALERIA PARRELLA, con  ” Ma quale Amore“, pubblicato nel 2010 da Rizzoli, la vincitrice dell’edizione 2011 del premio letterario Tomasi di Lampedusa. Laureata in lettere classiche all’Università di Napoli, l’autrice, classe 1974, vanta al suo attivo un palmares letterario di tutto rispetto. Già nel 2003, al suo esordio, con la raccolta di 6 racconti dal titolo, Mosca più balena, vince, nella categoria Opera Prima, il Premio Campiello. Seguono, nel 2004, diversi racconti, pubblicati nell’antologia Pensa alla Salute, cui l’anno successivo segue Per grazia ricevuta, altra raccolta di racconti, arrivata fra i 5 finalisti del Premio Strega, e vincitrice del Premio Renato Fucini , quale miglior raccolta di racconti. Nel 2007, per i caratteri di Bompiani esce “ IL Verdetto“.  Il 2008 vede l’uscita del suo primo romanzo, Lo Spazio Bianco, dal quale, l’anno successivo, la regista Francesca Comencini ha tratto l’omonimo film interpretato da Margherita Buy e presente alla 66° Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2009 pubblica il libro “Ciao Maschio“, in breve trasposto per il teatro, e, sempre nello stesso anno, in una raccolta di pezzi teatrali pubblicata col titolo Tre Terzi, (scritto e curato con Diego da Silva e Antonio Pascale)  esce il suo scritto ” L’incognita Mah “. I suoi racconti sono stati tradotti in Germania, USA, Francia e Spagna. Nel 2010, esce  finalmente, MA QUALE AMORE, romanzo-racconto  col quale, il prossimo 6 agosto, nel Terzo Cortile di Palazzo Filangeri riceverà il Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa, dalle mani di Michele Placido.
All’attività di scrittrice, Valeria Parrella ha affiancato collaborazioni con i quotidiani La Repubblica, L’Espresso e cura la rubrica dedicata ai libri sulla rivista Grazia. Per due anni, inoltre (2008-2010) è stata componente del comitato di Direzione Artistica del prestigioso Teatro Mercadante di Napoli.
Sull’opera premiata e la sua autrice, nonchè sulle manifestazioni di contorno della imminente edizione 2011 del Tomasi di Lampedusa, torneremo presto su queste pagine.