MONTEVAGO festività oscure

(1042) Le feste natalizie e di fine anno stanno passando, e tutti ci siamo chiesti ma è stato Natale pure a Montevago? Qui su questo blog diverse sono state le lamentele dopo una estate montevaghese fantasma e adesso in tanti stanno esprimendo la loro insoddisfazione per un Natale oscuro.

Diciamo oscuro perchè…. avete visto l’illuminazione in piazza della Repubblica? Comunque AUGURI

12 commenti

  1. come è stato detto in altri interventi di questo blog, Montevago è una città morta a causa di questa amministrazione comunale. Sempre più isolato il sindaco, sia politicamente che oramai anche umanamente. Si vive alla giornata, senza un minimo di progettualità e senza iniziative, vedi il Natale ma anche l’estate montevaghese e si continuerà per il carnevale e pasqua. Uno sbando totale.
    Date un occhiata alle aiuole e si trovano chili e chili di spazzatura.

  2. A Montevago non mancano le" luci di Natale" no, non sono quelle che mancano…manca la Luce, il Conforto ,il Buon Padre di Famiglia, che guida e da conforto…manca la Speranza…e vive in questa cittadina la tristezza la paura,…lo scoramento…di un domani senza futuro e senza speranza…vive il tempo delle passioni tristi….tutto cio dovuto solo a un egoismo e alla prepotenza,la gente non ha bisogno delle solo luci di Natale che certamente in questo periodo illuminano e danno calore,a Montevago quello che piu’ manca è il calore umano e il conforto, che illuminano le nostre vite  sula strada e nel percorso quando diventa piu’ impetuoso…quando ci sono piu’ ostacoli…le persone viviamo uno stato di abbandono totale com’è triste vivere in questo paese…..

  3. SCUSATE …NON L’HO AVETE VOLUTO VOI QUESTO SINDACO..,

    CI SEMBRA CHE L’HO AVETE VOTATO A GRANDE MAGGIORANZA

    ADESSO NON CAPISCO DI COSA VI  LAGNATE

    << PENSO E PENSIAMO ..VI MERITATE QUESTO ADESSO …!!! >>

    VI RICORDO UNA MIA MASSIMA…

    "SONO FINITI I TEMPI DEI NOMADI"

    saluti abbracci e baci dai tre Re-Magi

    W montevago ..

  4. Al N° 3  —  Che il periodo che attraversa il nostro paesello non sia  certo "entusiasmante," è cosa ormai assodata e certa;Che si possano o no, aver fatto scelte politico amministrative non felici,  è questione che si può condividere o nò,  Che quest’ultimo natale, sia stato dal punto di vista della Festosità estetica illuminatoria, dell’evento, una autentica schifezza , è più che una granitica certezza, ma è pur vero che a tutto, commenti  sterilmente retorici e sostanzialmente ROSICANTI , compresi c’è il limite se non altro dell’intelligenza.  . Sarà che son finiti i tempi dei Nomadi, e forse non è neanche un gran male, ma che ora ci si debba pure sorbire la lezioncina da uno dei TRE (???)  (EX)  RE  (ora decisamente)  MOGI, mi sembra davvero ridicolo. Non voglio difendere nessuno, ma, proverbio personale per proverbio personale, Quando un pesce puzza dalla testa, non è che il resto del corpo, e la coda, emanano , o possono pretendere di emanare,  profumo migliore . E poi, quando politicamente si perde, forse è da persone intelligenti accettare la decisione degli elettori, e semmai riflettere sui propri eventuali errori e cercare di ritornare in pista con idee, programmi ed annessi e connessi migliori.. Mi pare che la faccenda si chiami, in complesso, DEMOCRAZIA..
    Ed è segno di democrazia e civiltà, anche firmare con nome e cognome i propri post..
    Comunque, buon anno e buona epifania a tutti
    Giacomo  Giuffrida Samonà

  5. …io di un buon padre di famiglia che amministra questo comune non so proprio che farne. Meno ancora credo nel calore umano se non tra amici. Sarò antico ma a me la democrazia, il confronto piacciano proprio tanto. Sono le cose che oggi mancano di più, che lasceranno efetti sociali devastanti, altro che le luci di natale.
    Il post n. 4 non lo capisco. che significa "ma è pur vero che a tutto, commenti  sterilmente retorici e sostanzialmente ROSICANTI , compresi c’è il limite se non altro dell’intelligenza"?
    Ormai caro post 4 le elezioni son passate da un pò, siamo già proiettati in una nuova competezione, c’è poco da pensare a nuovi piani e progetti.
    Siamo alla frutta, sotto un profilo sociale, culturale ed economico.
    Da qualche parte ho letto, i siciliani non hanno futuro, non lo hanno neanche nella loro lingua…che abbia ragione?

  6. Al  post 5–   Concordo anche con te, nel senso che, hai   letto malissimo il mio post, ossia, che parlando di Ritornare IN Pista, con nuove idee, Non si riferiva, come probabilmente non hai capito, ai componenti  dell’attuale compagine politica  insediata a "Palazzo", quanto a nuove compagini, comprese quindi le attuali ROSICANTI, cui nulla impedisce certo di riproporsi e rigenerarsi., e subentrare quindi all’attuale. In quanto al limite della sopportazione riferita alle lamentele perenni dei ROSICANTI, lo stesso lLIMITE vuol semplicemente esprimere l’inutilità delle lamentele fini a se stesse e la noia di chi le ascolta o legge, senza però ascoltare o leggere  anche nuove e più costruttive proposte per costituire una VALIDA ALTERNATIVA per le prossime elezioni. Siamo alla frutta, come tu dici, ed allora, piantiamola con le stupide recriminazioni e cerchiamo  e cercate di fare qualcosa  per far uscire, paese e comunità, dal pantano in cui si trova. Piangere non serve più a niente, bisogna FARE.
    Spero che, visto che x scrivere uso l’italiano, tu vi trovi motivi per pensare ad un ancorchè piccolo ma positivo FUTURO. E firmati, per favore.
    Giacomo Giuffrida Samonà

  7. Va bene, se l’interpretazione delle tue parole è questa, va bene, posso al limite essere d’accordo. Non recrimino nulla, constato e basta. Mi limito ad osservare un decadimento che è, oltre che economico e dunque grava, culturale e dunque gravissimo.
    Mi sembrano tanto lontani gli anni dei dibattiti, dei resoconti, degli incontri politici tra amministratori e amministrati. Che squallore. La comunità sta pagando uno scotto che non essendo più tollerabile ha portato ad una reazione apatica. CI si incontra al bar e su questo preziosimmo blog, nessun atto concreto, nessuno pronto a raccogliere la provocazione, nessuno, mi riferisco agli amministratori, pronto ad aprire un confronto serio con la città. Magari ci si potrebbe confrontare su un punto, anche via web andrebbe bene, cioè sul dove dobbiamo andare? in altre parole sul che cosa vogliamo farne di questa Montevago?
    Se mancano i soldi allora si dica chiaro, se sono pochi si decida insieme come spenderli, si faccia una scaletta delle priorità, se non ci sono idee si cerchino insieme e infine se è ora di staccare la spina, si stacchi, sarebbe più onorevole.
    Per questo siamo alla frutta e non ci sarà il dolce, forse un amaro…

    PS non so se io ho usato un corretto italiano, ma ammesso che tu lo abbia fatto credimi non ho trovato nulla, nel tuo post, per sperare in un piccolo ma positivo FUTURO

  8. A post 7— Sono contento che in fondo, ed in linea di massima, concordiamo. In quanto alla tua frase   ""PS non so se io ho usato un corretto italiano, ma ammesso che tu lo abbia fatto ………."  la mia frase NON  era era  affatto riferita al TUO italiano, peraltro corretto, (nè mi sarei  comunque mai permesso di criticarlo), quanto alla citazione da te fatta,  "" Da qualche parte ho letto,  – i siciliani non hanno futuro, non lo hanno neanche nella loro lingua…che abbia ragione? "", per cui, per sdrammatizzare una situazione, anche eventualmente dialettica, seria, ho preferito usare una lingua "neutra" come l’italiano, piuttosto che una lingua carica di mille sfumature come il nostro amatissimo dialetto. In quanto al futuro,  . anch’io, per dirla stavolta in siciliano, "" CU TUTTU CA SUGNU ORBU, LA VIU NIVURA"  e quindi credo che anche tu possa essere d’accordo che  ,va da se che un eventuale politico-sociale per Montevago, dobbiamo crearcelo con le nostre mani , cosa impossibile se, ciascuno per le sue competenze e possibilità,  non si rimbocca   le maniche e mette da parte gli inutili campanilismi e settarismi politici. Ti salutu, comu vidi, in sicilianu, e sugnu sicuru chi discurrennu cu la carma,  nni putemu sempri capiri.
    Giacomo Giuffrida Samonà

  9. al post 8 – bella la citazione siciliana cu tuttu ca sugnu orbu… Purtroppo non sono e non siami orbi, ma pragmatici e questo pragmatismo ci porta a vederla NERA. Il decadimento che ci attraversa è ormai datato e forse irreversibile. Ho il rammarico però che nbessuno abbia raccolto le provocazioni di questi commenti. Mi dispiace.
    Credo che manchi una prospettiva, manchi un obiettivo, cioè il dove dobbiamo andare, sembra citando Totò che la domanda sia: Ma per dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare?
    All’epoca della ricostruzxione l’obiettivo era uscire dalle baracche, mille errori sono stati fatti pensando forse che la ricostruzione delle case non sarebbe mai finita e non avendo pensato alla riocostruzione "produttiva". Ora ci vorrebbe un altro colpo di reni, un obiettivo comune e una strada da seguire. La crisi economica, come dicevo prima, viste anche le iltime botte arrivata dalla cantina corbera, è presente e preoccupante. La crisi sociale e culturale è reale ed altreattanto seria. Un altro terremoto le cui vittime stasvolte sono tutti i cittadini, nessuno escluso, basti pensare a tutti quei ragazzi che hanno pronta una valigia sotto al letto, a quei padri e a quelle madri che dopo anni di sacrifici nei campi non possono neanche azzardarsi di dire guarda comunque ci sono i campi da coltivare perchè sanno che farebbero del male ai loro figli.
    Da qui si deve partire.
    Speriamo che qualcuno legga.

     

  10. carissimo commentatore 8, in questo blog (e per fortuna che esiste!) leggono in tanti e tanti scrivono, quello che occorre, oltre che sensibilizzare le coscienze, è agire….agire per il bene di tutti.
    Hai detto (o scritto) bene…occorre partire dall’economia…occorre, anche, considerare che la Cantina Corbera non è un patrimonio dei soci (si fa per dire), ma di tutta la comunità!!!!
    Probabilmente occorre "azionare" le coscinze e travolgere la cultura "Inzuppata" di  rassegnazione e immobilismo….
    occorre (probabilmente) porre fine a questo modo "prosaico" del non-agire…
    spero in una larga partecipazione nelle assemblee che si terranno nella Cantina Corbera, in cui CHIUNQUE può dare un positivo e valido contributo…..
    è arrivato il momento di SALVAGUARDARE IL TERRITORIO!
    anche perchè ormai LA PIEGA  DELLO STATO DI DIRITTO è PERICOLOSA E STA ASSUMENDO L’ASPETTO DELL’IRREVERSIBILITà.
    a presto
    G

  11. Non sono le luminarie di Natale che rendono festoso il paese. Sono contenta che in queste festività natalizie non ci siano stae per cominciare a riscoprire il vero senso del Natale cominciando dal piccolo. Che c’era poi da illuminbare mi chiedo? Sapete solo far molemica inutile e per niente costruttiva fatta di beghe politiche e chiacchiere da bar. Montevago è un piccolo centro come tanti altri paesi limitrofi niente di più niente di meno che pacano il prezzo dell’emigrazione come negli anni sessanta quando la gente imigrava in massa per la Svizzera, paga il prezzo di una economia agricola finita male nelle nostre famiglie la safferenza è tanta dovuta anche alla malattia fisica ci sono situazione che portano la gente a stare chiuse nelle loro case lontano da ingiurie e chiacchiere vendicative si dice che la parale uccide più della spada. Polemica per il campo di calcetto, polemica per le luminarie di Natale, polemica per l’operato del sindaco si fa’ polemica su tutto vero sono finiti i tempi dei nomadi  sappi  però che non hanno cambiato la vita a nessuno non sono le grandi opere che rendono (scusate la ripetizione)  grandi le persone ma i piccoli gesti scrivi sempre sulla sabbia ciò che tu fai e sul marmo quello che ricevi.Un Montevaghese emigrato verso la fine degli anni cinquanta negli Stati Uniti racconta sempre che ogni mattina quando si alza il primo pensiero corre al suo paese questo vuol dire amare la propria gente le proprie origini. Costruiamo . collaboriamo, rispettiamoci da veri montevaghesi.   

  12. La rassegnazione del post 12 è quantomeno imabrazzante. Se così è a che serve avere un sindaco e una giunta. A che serve presentare un programma, a che serve farsi eleggere. Se la politica non si interessa delle problematiche di una collettività che cosa dovrebbe fare? Montevago paga il prezzo di un’agricoltura finita male e dunque c’è l’emigrazione, bel discorso, complimentio come dire c’è stato il terremoto, non è colpa di nessuno, allora prendete la valigia e andate. Non ha senso questo ragionamento e meno che meno confonderlo con il senso del natale. E’ chiaro che le luminarie sono una provocazione è chiaro che mettere le luci non rende migliore una collettività, il problema è il disincanto, l’apatia, l’assoluta incapacità di fare qualunque cosa, fossero anche le luci di natale. La polemica, la discussione è il sale di una democrazia, se al post n. 12 va bene tutto così com’è buon per lei. A me no, a me non va bene. Non va bene che uno si debba ricordare del paese in cui è nato quando si trova lontano, non mi basta, mi fa star male se l’unica possibilità di vivere è quella di fare la vvaligia.
    Mi sorprende in post 12 per la contradditorietà che usa nel dire costruiamo, ma che vuoi costruire se vivi in un paese che patisce il dramma della emigrazione come tanti altri piccoli centri del meridione? Devi solo rassegnarti. Della serie mal comune mezzo gaudio, ma sai che questo proverbio esiste solo in italia?
    Un colpo di reni ci vuole, un obiettivo comune per uscire dall’impasse in cui siamo caduti, altro che

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