L’opinione del Direttore: la coscienza civile ha ancora molta strada da percorrere?

Pubblichiamo l’editoriale numero 3 della nostra periodica rubrica “L’opinione del Direttore”, con la gentile collaborazione di Joseph Cacioppo.
La bufera che si è abbattuta su Santa Margherita di Belice e che ha provocato ingenti danni ha riportato alla ribalta la comunità belicina sui mass-media. I meno giovani ricordano l’analoga tromba d’aria di fine anni settanta (attorno al 1977). Allora furono scoperchiate diverse baracche poste a monte di via Genova. Baracche che allora costituivano abitazione per i margheritesi. La calamità di questi giorni ha messo in evidenza l’attivismo delle istituzioni.

Bene hanno fatto il sindaco Franco Valenti ed il presidente del Consiglio comunale a guidare i primi interventi già nella notte tra il 15 ed il 16 ottobre. Bene ha fatto l’Ufficio tecnico, nel giro di pochi giorni, a stimare l’entità dei danni. Bene hanno fatto i gestori del cimitero ad inibire l’accesso al luogo della nostra memoria per problemi di incolumità. Bene ha fatto l’Amministrazione comunale a richiedere lo stato di calamità. Bene ha fatto il “popolo” di internet a documentare con foto e commenti la drammaticità dell’evento. Ma c’è un’aspetto che non ha ricevuto la dovuta attenzione: sono mancate le “istruzioni per l’uso”. Passato il tempo del primo intervento, dell’esternazione delle emozioni, della richiesta di aiuto, ad oggi si è in attesa di conoscere chi e cosa si può fare.

Si ha notizia che il Corpo forestale ha avviato i lavori di rimozione degli alberi abbattutosi sulle tombe dei nostri cari. Ottimo. Il sindaco Valenti ha sollecitato la Sogeir a pulire in tempi rapidi le vie del paese. Perfetto.

Resta da capire, adesso, chi e con quale procedura si dovrà ripristinare lo stato dei luoghi della Villa del Gattopardo e del cimitero.

I margheritesi stanno provvedendo a risistemare antenne televisive, coperture, serbatoi idrici danneggiati dall’evento calamitoso. Cioè si sono rimboccati le maniche per fare la loro parte. Bisogna darne atto. Per evitare che passi il solito messaggio di un popolo che aspetta sempre l’aiuto degli altri.

Ecco perchè oggi diventa urgente conoscere i termini di manovra per ripristinare la Villa del Gattopardo ed il cimitero comunale. Ecco perchè necessita conoscere i regolamenti comunali e capire cosa il cittadino o le istituzioni possono fare. Ecco perchè occorre dare pubblicità ai regolamenti comunali (che non si trovano sul sito web del Comune) e sollecitare gli assessori competenti a fornire le “istruzioni per l’uso”.

Nei dibattiti sul web questo aspetto è poco attenzionato. Segno che la coscienza civile ha ancora molta strada da percorrere? 

Joseph Cacioppo