La Sinistra Giovanile delusa

emoticon(13) Non sono tempi facili per i giovani di sinistra. A Roma si è insediato un governo di centro sinistra che non ha il coraggio di portare a termine le riforme che annuncia. Troppo variegato al suo interno, ammaccato da una legge elettorale che non gli ha assicurato una maggioranza affidabile in Parlamento, costantemente alle prese con le mille anime della sinistra italiana. Vabbè non scenderemo mai ai livelli del precedente esecutivo, ma speriamo davvero in un passo più deciso per gli anni a venire.

E a livello locale? Ok, forse meglio tornare a parlare dei problemi di Roma…La delusione rischia di essere ancora più profonda, cocente diremmo. Per chi crede in un ideale e crede che sia quello del partito di cui ha la tessera. Per chi pensa che almeno noi non ci abbassiamo a certi giochetti. Per chi è convinto che dopo lo scempio dell’amministrazione comunale uscente (è un auspicio a questo punto) si assumeranno posizioni decise e si darà un apporto chiaro e costruttivo al futuro del nostro paesello. Per tutte queste persone (e non sono poi così tante, stando ai fatti) è una delusione amara stare a guardare gente che bofonchia che si sta discutendo, gente che prende tempo e non si esprime, gente che non risponde agli inviti e gente che rimane immobile ad aspettare che la stella cometa (ormai volata verso altri cieli) indichi la candidatura giusta. Anche i Ds sono stati colpiti dal virus che imperversa a Santa Margherita, è il virus della contraddizione. Fa dire di amare la trasparenza e la lealtà e fa operare in verso del tutto opposto. Per far meglio comprendere: non si riesce a capire se il partito è unito o diviso; se può nascere al suo interno una candidatura a sindaco oppure no; se il nome che si vocifera in giro come futuro candidato, cioè quello di Franco Santoro (senior) sia attendibile o meno. Intanto, si partecipa alle riunioni insieme agli altri gruppi e partiti al fine, apparente, di formare una coalizione contrapposta a quella del sindaco Mangiaracina, una coalizione che prima di tutto, ama la trasparenza e la serietà nella gestione della cosa pubblica e ne farà il suo principio fondante. (!)

Già prima di tali eventi, la Sinistra Giovanile aveva deciso di operare, non sotto il simbolo del partito, ma formando un movimento trasversale giovanile che potesse coinvolgere e informare più persone in vista delle prossime consultazioni elettorali. Già allora eravamo allibiti dal procedere a passo di pachiderma del partito e ci scontravamo con la freddezza con cui guardavano alle frange più giovani. Eppure, eravamo i soli ad organizzare almeno un’iniziativa ogni estate. I soli a stupirsi e denunciare certe nefandezze dei partiti allora al governo. I soli ad esporsi a commenti del genere “sti picciutteddi”, “ma dunni vonnu iri suli”. Neanche il piacere che qualche volto dei nostri Ds ci appoggiasse, semmai potevamo contare sui “compagni” di Montevago. Ora, la posizione assunta in seno al movimento giovanile ci permette di guardare con ulteriore distacco a ciò che il partito sta facendo o non facendo. Questo ci permette, nondimeno, di criticare e rivolgere un invito al segretario del partito ed a tutti i suoi membri. Compresi quelli che si stanno lasciando corteggiare (o stanno corteggiando) l’attuale sindaco Mangiaracina, meditando un passaggio (o salto mortale!) di schieramento. Compresi quelli che cedono alla logica degli interessi personali e che, in cambio di un “posto” da qualche parte sono pronti a vendere i propri voti. Che politicuccia è diventata quella di Santa Margherita Belice…è diventato “normale” il modo di far campagna elettorale, di guadagnare consensi come ha fatto l’attuale amministrazione comunale, di sperperare il denaro pubblico per ricompensare i propri sostenitori. Dovrebbe scandalizzare il degrado preoccupante subito dal nostro modo di far politica, un costume che rischia di diventare difficile da sradicare. E invece cedono al ricatto del bisogno di trovare lavoro e di farsi corrompere da una promessa anche quanti finora, sembrava, avevano assunto una logica diversa. Quella normale del merito e delle capacità personali.

Anche membri dei Ds che cinque anni fa sostenendo l’allora uscente Perricone avevano perso consensi e voti, ma non ancora la dignità.

Non stiamo seguendo il modo di fare che dovrebbe esserci proprio, non stiamo gettando le basi perché la situazione prenda un altro verso nel nostro comune, non stiamo ispirando la minima fiducia non solo nelle persone esterne, ma neanche negli stessi tesserati del partito.

Sarebbe ora di cambiare direzione, anche perché con questo andazzo maggio arriverà presto e si vedranno di nuovo le rondini rapaci tornare sulle nostre teste.

 

Sinistra Giovanile