Giusto per…

tulipano(14) Pubblichiamo con piacere un intervento del Dott. Baldo Portolano in merito al post precedente “Quel mazzolin di fiori”. Come già dimostrato, ribadiamo la libertà di parola concessa a tutti. Chi volesse far sentire la propria voce, non deve far altro che contattarci.
Cari amici, Anna e Vito, se mi è consentito rivolgermi a Voi in tono confidenziale, vi rubo qualche attimo per renderVi partecipi di alcune mie riflessioni.

Mi rendo conto che oggi è più facile parlare (scrivere), piuttosto che testimoniare e che, come ebbi a dire a un noto giornalista margheritese, la realta dei fatti non fa notizia e allora bisogna condire la realtà con un pò di fantasia. Di cosa sto scrivendo? Del terzo petalo e cioè di quella persona di cui avete sentito appena un commento di tre minuti e di cui ritenete già di sapere e di avere capito tutto e di potere scrivere ciò che avete scritto senza cognizione di causa alcuna.
Al terzo petalo, che sarei io, mi riconosco dal colore arancione e dall’accostamento con la pecora della Valle del Belice, non manca il coraggio delle proprie azioni figuriamoci se il problema è quello di gridare “Voglio fare il Sindaco”, tutti lo possono fare, anzi è la cosa più semplice da fare. Quale programma adottare? Lo sa bene il terzo petalo, quello che prevede l’utilizzazione, con una adeguata programmazione, dei fondi comunitari (Commisione Europea – 7° Programma Quadro) per il recupero dei centri storici, il rilancio delle attività agricole, zootecniche ed agrituristiche del territorio belicino, per la costituzione di centri di ricerca di eccellenza riconosciuti dalla U.E., per il decentramento dei corsi di laurea ecc., ecc.. Quali i collaboratori? Tutti coloro che professionalmente, capiscano, leggendo queste poche righe, di cosa stiamo parlando. Da quale bandiera farsi rappresentare? Da quella dei cittadini margheritesi che hanno ancora voglia di sperare e credere nella loro città e nelle potenzialità del loro territorio.
Serietà, trasparenza, lealtà e rispetto per il prossimo, sono principi generali di sempre e non di un momento elettorale, tanto meno frutto della riflessione di passeggiate, che sarebbe opportuno non diventassero oggetto di discussione in una campagna elettorale, a meno che non si abbia altro da dire.
Per finire vorrei assicurarVi che la Mostra e non la Sagra della pecora Valle del Belice continuerà ad esistere e a crescere, a prescindere dalla politica Margheritese, e dal Vostro celato e peraltro inopportuno e strumentale disprezzo nei confronti di questa categoria che con la loro attività ha contribuito e contribuisce alla notorietà di Santa Margherita di Belice al di fuori dei confini regionali e nazionali.
Concludo ribadendo il mio concetto di sempre: sto solo  cercando di mettere la mia esperienza e professionalità al servizio della collettività. Se sto sbagliando me ne accorgerò presto ed in tal caso non vi chiederò scusa per avere suscitato il vostro incomprensibile dissenso,  ma  credetemi, non è possibile che a Santa Margherita chi cerca di innovare o è forestiero oppure è candidato Sindaco.

Baldo Portolano  (Il terzo petalo)