Consiglio Comunale del 20 Luglio 2007

stemma smb(121) Consiglio Comunale ieri a Santa Margherita di Belìce alle ore 21. Due erano i punti all’ordine del giorno: responso del Consiglio Comunale sulla presunta incompatibilità del Consigliere Di Vita Vincenzo e responso del Consiglio Comunale sulla presunta incompatibilità del Consigliere D’Antoni Paolo. 

Inizialmente veniva dato modo al Consigliere Di Vita di presentare al Consiglio il proprio memoriale di difesa verso l’accusa di incompatibilità. Veniva data lettura della relazione di difesa presentata dal Consigliere e delle note emanate dal Capo settore dell’ufficio Tecnico Lovoy e dal dirigente dell’ATO SOgeir AG1. Successivamente il Consigliere Di Vita si allontanava dall’aula e iniziava il dibattimento politico, sulla opportunità o meno della votazione a scrutinio segreto. Nonostante l’art.31 dello Statuto del Comune (art.31: Il Consiglio Comunale vota in modo palese ad esclusioni delle deliberazioni concernenti persone. La maggioranza dei consiglieri presenti possono decidere il voto segreto su altre deliberazioni ove sia preminente l’esigenza di tutelare la riservatezza oppure la libertà di espressione delle convinzioni etiche o morali del consigliere.) prevedesse la votazione a scrutinio palese, il capogruppo della maggioranza Morreale faceva proposta dello scrutinio segreto, che veniva normalmente votata dalla sua parte politica. Il gruppo di minoranza, per bocca del Consigliere Ciaccio Francesco, esprimeva rammarico per la scelta di quella modalità di voto e per protesta abbandonava l’aula. Si passava quindi alla votazione, dalla quale il Consigliere Di Vita usciva “vincitore”: 6 voti a favore della sua compatibilità, 1 contrario e 1 astenuto. Il Consiglio quindi sanciva la sua non incompatibilità.

Rientrando in aula il Consigliere Di Vita ringraziava i Consiglieri per il voto ed esprimeva la propria delusione sia verso la causa di incompatibilità sollevata sia verso la decisione di votare a scrutinio segreto nonostante si evincesse in modo molto chiaro, a suo parere, dalla sua relazione presentata e dalle leggi citate, la sua assoluta non incompatibilità in quanto la soglia di partecipazione del Comune in società “ sovvenzionate” dallo stesso come l’ATO SOgeir AG1 nel caso di specie è del 20% mentre la reale quota di partecipazione del comune di Santa Margherita di Belìce è del 4,78%.

Al Consigliere Di Vita rispondeva in parte l’Assessore La Marca che faceva notare al Consigliere l’inizio della procedura per incompatibilità a seguito di una “denuncia” da parte di un cittadino Margheritese, sottolineando che la procedura in questi casi deve essere iniziata d’ufficio.

Si passava in seguito al secondo punto dell’ordine del giorno. Anche in questo caso veniva dato modo al Consigliere D’Antoni di presentare al Consiglio Comunale le proprie difese, che si basavano sulla sua rinuncia agli atti del giudizio (ex art.306 c.p.c.), rinuncia però che deve essere accettata dalla controparte salvo diverso interesse della controparte alla continuazione del procedimento. Il Consigliere D’Antoni chiedeva in merito quale poteva essere l’interesse e l’utilità perseguiti dall’Amministrazione Comunale nella prosecuzione del procedimento visto che lo stesso Comune in appello non ha chiesto un risarcimento danni. Veniva allontanato in seguito dall’aula e prendeva inizio il dibattimento politico.

Interveniva il Sindaco Santoro dichiarando che l’interesse della Amministrazione era quello di evitare che il Consigliere D’Antoni nel suo mandato, potesse votare atti e decisioni che influenzerebbero il procedimento portato avanti dai restanti attori e a cui lui in un secondo momento poteva rientrare.

Al Sindaco seguitava il Consigliere Ciaccio Francesco che esprimeva il suo disappunto per il contenuto e per l’opportunità della delibera di Giunta n.85 del 02-07-2007 con cui, a suo parere,  la Giunta appunto non accettava la rinuncia agli atti del Consigliere D’Antoni, omettendo la dovuta motivazione e anzi arrogandosi funzioni non proprie in quanto, citando la delibera: “Il Consigliere D’Antoni se avesse operato la rinuncia all’azione sarebbe stato sicuramente confermato Consigliere”. In questo modo, sempre a parere del Consigliere Ciaccio Francesco, la Giunta ha “scavalcato” il Consiglio in un suo potere esclusivo e legittimo, “sentenziando” già sul futuro del Consigliere D’Antoni.

Accadeva la consueta diatriba sull’opportunità della votazione a scrutinio segreto o palese, si decideva per lo scrutinio segreto, la minoranza abbandonava l’aula e veniva così votato il giudizio d’incompatibilità del Consigliere D’Antoni: 1 voto a favore della sua compatibilità, 2 voti astenuti, 5 voti a favore della sua incompatibilità.

Detto il verdetto, la seduta veniva chiusa dal Presidente Ambrogio Pasquale, al quale va il nostro ringraziamento per la concessione fattaci per la registrazione audio e per i continui inviti fatti ai Consiglieri di usare l’apposito microfono.

 

Registrazione Audio del Consiglio Comunale

6 commenti

  1. Adesso il Consigliere D’Antoni ha ulteriori 10 giorni di tempo, dalla pubblicazione della delibera, per rimuovere la causa di incompatibilità riconosciuta dal Consiglio Comunale.

  2. Al Movimento per le informazioni ottenute”in genere”,vi ringrazio vivamente.

    Continuate cosi,siete grandi

  3. Se qualcuno può chiarire un mio dubbio!

    1) Vorrei sapere se quando si presentano le liste dei candidati al consiglio si firma qualche dichiarazione circa la non sussistenza di eventuali incompatibilità?

    2) Se quando un consigliere viene eletto al momento del suo insediamento presta giuramento della non sustistenza di qualche incompatibilità?

    3) Se è possibile trasgredire alle ipotesi formulate sopra. Se si se ci sono sanzioni a carico di una eventuale fasa dichiarazione di giuramento?

    4) Se nonostante i punti 1) e 2) è possibile fare celebrare ripetuti consigli comunali per accertare l’eventuale incompatibilità. Nell’ipotesi che essi vengano accertati, su chi gravani i costi per la celebrazione delle suddette sedute?

    5) Si può dichiarare il falso senza ricorrere ad una sanzione?

    6) Si può avere credibilità in un consigliere qualora si appura che abbia dichiarato il falso?

    7) Si può insomma giocare con le istituzioni?

    Grazie se siete cortesi di rispondermi. Ovviamente le mie domande non fanno cenno a nessun candidato del nostro consiglio comunale di cui SPERO AVERE dinnanzi persone LEALI E SINCERE che non hanno minimamente l’idea di dichiarare un falso giuramento.

    Un dubbioso in cerca di certezze!

  4. Ti rispondo per quello che so e che immagino.

    Credo che non si firmi nessuna dichiarazione di non sussistenza di eventuali incompatibilità. Il giuramento va fatto anche se ci sono incompatibilità perchè il Consigliere interessato potrebbe non essere consapevole dell’incompatibilità. Infatti viene fatto invito a tutti, Consiglieri e non, di portare a conoscenza eventuali incompatibilità. Le sedute per discutere dell’imcompatibilità sono a carico del Comune, come sedute ordinarie e non c’è nessuna sanzione per chi dichiara il falso in quanto non è vero e proprio falso. Altra cosa sarebbe produzione di atti falsi. I punti 6 e 7 sono opinioni soggettive.

  5. Ma se un consigliere è incompatibile con una carica lo è per votazione o è incompatibile di fatto?????

    Non mi esprimo in merito.

    Innocenzo

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