Ato Idrico: mano al portafoglio?

girgenti (203) Dopo la nascita dell’ Ato rifiuti, che ha portato ad un aumento delle tariffe senza un apparente miglioramento dei servizi, è nato anche l’Ato idrico. Cosa ci puo’ fare pensare che andrà diversamente? Facciamo un riassunto degli eventi pubblicando la lettera al prefetto inviata nel Febbraio 2007 da molti sindaci della provincia di Agrigento compreso il nostro (Mangiaracina):
I sottoscritti Sindaci dei Comuni aderenti al Consorzio d’ambito del sistema idrico integrato, in riferimento alla deliberazione n. 1 del 18  gennaio 2007, con la quale il Commissario ad acta, sostituendosi all’Assemblea dei sindaci, ha approvato l’esito della gara per l’affidamento in concessione del servizio idrico integrato ed ha aggiudicato il servizio,

 

 

RILEVANO

I seguenti vizi della procedura sin qui svolta:  

–  L’ultima gara si è svolta dopo tre tentativi  infruttuosi, che hanno visto progressivamente ridurre le garanzie per il Consorzio, con la  diminuzione ai minimi termini dell’importo della cauzione;

–  Mentre ciò accadeva era a  tutti noto che la Società del Voltano, partecipata da Comuni facenti parte dell’ambito, agiva per partecipare alla gara in associazione con altre imprese;

–  Nonostante la denuncia, da parte di alcuni Sindaci, del conflitto di interessi che si sarebbe, in tal modo, determinato, è stato deciso ugualmente di svolgere la gara, pur in presenza di una sola offerta;

–  L’esito della gara ha registrato la prevista aggiudicazione dell’A.T.I., unica partecipante, comprendente la Voltano S.p.A.;

–  Accertati, attraverso vari pareri legali, l’ultimo dei quali reso dall’Ufficio legislativo e legale della Regione, il  conflitto di interessi in capo ai Sindaci dei Comuni soci della Voltano S.p.A. e la conseguente situazione di incompatibilità, senza dare tempo all’assemblea di decidere sul da farsi, veniva, con un telefax  datato 21 dicembre 2006, rivolta singolare diffida dall’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque a deliberare sull’affidamento entro il 24 dicembre 2006,  termine con tutta evidenza non congruo per l’adempimento oggetto della diffida;

–  Il Presidente dell’A.T.O., omettendo di notificare regolarmente la diffida di cui sopra, disponeva, con un telegramma spedito alle  ore 18,33 del 21 dicembre e recapitato nella tarda mattinata del 22 dicembre, di convocare l’assemblea per le ore 23.00 dello stesso giorno e le ore 09.00 del giorno successivo, in violazione del termine stabilito dallo statuto per la convocazione dell’assemblea;

–  Utilizzando come presupposto il presunto mancato adempimento da parte dell’assemblea – desunto, come è stato appena descritto, da una diffida e dalla successiva convocazione dell’assemblea effettuate in modo  del tutto arbitrario – il 28 dicembre, con una inusitata solerzia nel cuore delle festività natalizie, veniva decretata dall’Agenzia per le acque ed i rifiuti la nomina di un commissario ad acta, nomina illegittima quanto meno perché priva di fondato presupposto per quanto esposto nel punto precedente;

–  Il 9 gennaio 2007 l’Assemblea del Consorzio, convocata su richiesta dei sindaci, deliberava sull’affidamento con il seguente risultato: presenti, al momento del voto, 29 sindaci su 43, pari a quasi il 61% del capitale azionario, voti favorevoli 0,voti contrari 49,15%, astenuti 11,61%. Con tale risultato l’affidamento del servizio doveva ritenersi respinto, ma, per una errata interpretazione dello statuto, la votazione è stata ritenuta infruttuosa; prima di sciogliersi l’assemblea deliberava di riconvocarsi per esperire una seconda votazione;

–  Dopo due giorni veniva rappresentato al Presidente del Consorzio che la votazione del 9 gennaio era stata ritenuta infruttuosa per l’errata  interpretazione dello Statuto e che, a termini dello Statuto medesimo, doveva essere ritenuta infruttuosa per l’errata interpretazione dello Statuto medesimo, doveva essere ritenuta valida ed efficace ai fini del rigetto della proposta di affidamento. Veniva, pertanto, chiesto di riconvocare l’assemblea per la presa d’atto e la proclamazione del risultato della votazione.

–  Nessuna valutazione, favorevole o contraria, è stata espressa dal Presidente dell’A.T.O. e dal Commissario ad acta sulla predetta richiesta di riconsiderare l’esito della votazione, né il Presidente ha ritenuto di eseguire ilo deliberato che lo obbligava a riconvocare l’Assemblea o di convocare la medesima per  valutare la rappresentata efficacia della votazione esperita nella seduta del 9 gennaio;

–  Sorvolando su tali circostanze, il Commissario ad acta,nel frattempo illegittimamente – per quanto sopra esposto – prorogato con altro  decreto dell’Agenzia, il 18 gennaio 2007 adottava atto sostitutivo, con il quale, senza pronunziarsi sulla contestazione relativa all’esito della votazione del 9 gennaio, senza esplicitare alcuna valutazione sugli acquisiti pareri in merito al conflitto  di interessi, senza tenere conto della volontà maggioritaria dell’Assemblea contraria e, comunque, non favorevole aqll’aggiudicazione, deliberava di aggiudicare e di affidare il servizio.

RILEVATO

Quanto sopra, i sottoscritti, costituitisi in comitato,

RIBADISCONO

La  contrarietà all’affidamento, già espressa in atti precedenti e nella deliberazione assembleare del 9 gennaio scorso, perché reputano avventuroso, ancora di più nelle condizioni date, affidare per trenta anni la gestione del servizio idrico  in un ambito territoriale disomogeneo e gravato da storiche carenze di risorse idriche, infrastrutturali e gestionali.

CONTESTANO

Nel merito e sotto il profilo della legittimità la deliberazione adottata dal Commissario ad acta ed i provvedimenti con i quali è stato nominato e prorogato nelle funzioni.

DENUNCIANO

L’atto prepotente e antidemocratico con il quale i Comuni, rappresentati dai Sindaci, sono stati espropriati del potere, costituzionalmente garantito, di determinare autonomamente una scelta di fondamentale importanza per gli interessi della popolazione di tutta la provincia di Agrigento, per di più attraverso atti e comportamenti viziati e contrastanti con la volontà della maggioranza dei sindaci facenti parte dell’A.T.O.

 

INFORMANO

Di avere incaricato un legale per  impugnare in tutte le sedi consentite e con tutte le possibilità previste dalla legge, la deliberazione del Commissario ad acta n. 1 del 18 gennaio 2007 e gli atti di nomina del medesimo. 

REITERANO La volontà di mantenere la gestione pubblica del servizio, facendo ricorso alla gestione in house.

INFORMANO
Di avere chiesto ai Consigli Comunali di deliberare ordini del giorno di protesta, nei quali è anche prevista la decisione di fuoriuscire dal Consorzio e di non consegnare gli impianti idrici al soggetto gestore, nel caso dovesse essere mantenuto il contestato provvedimento di affidamento trentennale del servizio idrico all’A.T.I. aggiudicataria.

RIVOLGONO APPELLO
Alla Popolazione tutta della Provincia, alle sue rappresentanze  politiche, sociali, religiose, culturali, associative perché si uniscano alla protesta civile per ottenere che l’acqua, bene primario per la vita, la salute, l’equilibrio naturale, l’economia sia sottratta a qualsiasi logica di mercato e di profitto e sia mantenuta nella gestione pubblica, seppure sottratta alle logiche clientelari e di potere che, purtroppo, hanno spesso caratterizzato la gestione pubblica medesima.

CHIEDONO
Al Sig. Prefetto di esercitare la Sua autorevole mediazione, perché sia  evitata una grave crisi istituzionale e sia riconsegnato ai Sindaci il potere di determinare autonomamente una scelta così importante per gli interessi generali della Provincia. I Sindaci di Bivona (Capofila), Alessandria della Rocca, Cianciana, S. Stefano Quisquina, Cammarata, S. Giovanni Gemini, Casteltermini, Ribera, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Calamonaci, Menfi, Montevago, Santa Margherita Belice, Sambuca  di Sicilia, Grotte, Realmonte, Siculiana, Naro, Palma di Montechiaro, Cattolica Eraclea, Ravanusa, Canicattì Racalmuto, Calastra, Castrofilippo Ad un anno da questa “denuncia” abbiamo saputo che l’Ato è ormai una realtà e che il nostro attuale sindaco siede nel consiglio di amministrazione. Cosa dobbiamo aspettarci?

 

3 commenti

  1. un forte aumento delle tariffe, a danno del portafoglio.

    Grazie Sindaco

  2. Cosa mi aspetto….mi aspetto che con lui all’interno del consiglio d’amministrazione, visto che in campagna elettorale ci aveva detto che avrebbe abbassato il costo dell’acqua, abbasserà effettivamente quindi il suo costo, aumenterà la distribuzione e la qualità, creerà nuovi posti di lavoro con lavoratori scelti per meriti, anzi fara di più, dividerà le acque come Mosè per guidare i margheritesi verso la terra promessa e se sarà necessario allagherà la piazza Libertà come Venezia e ci darà dimostrazione che sà camminare sulle acque. Cosa volete di più?

    Salvo Bagnato

  3. siamo sempre di fronte alle solite scupittate. grazie sindaco per il tuo interessamento verso i margheritesi, a tia un tinni futti nenti di natri ti interessa sulu lu portafoglio toi.

    grazie a tutti coloro che l’hanno votato

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