Sogeir: i numeri del successo (SONDAGGIO)

imagesimages (1166) Prendendo come spunto un articolo giornalistico che riportiamo di seguito oggi vogliamo farvi una semplice domanda……

 
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ecco l'articolo a firma di Giuseppe Recca pubblicato su La Sicilia  sabato 27 febbraio…..

Nel giorno in cui la Commissione territorio e ambiente dell’Ars approva il disegno di legge relativo alla riforma che determinerà la riduzione degli Ato rifiuti, l’ambito territoriale Ag1 mette in mostra i propri risultati e si candida a rimanere in attività. Gli Ambiti territoriali ottimali siciliani presentano oggi criticità che sono sotto gli occhi di tutti, ma Enzo Marinello, che ha illustrato ieri i risultati raggiunti nei 17 comuni aderenti alla struttura da lui guidata, parla di primato in Sicilia e di gestione assolutamente economica e funzionale: «I dati parlano chiaro – dice – la raccolta differenziata effettuata nell’anno 2009 è la migliore della Sicilia, la media è superiore a tutti gli altri Ato, ci sono comuni che vogliono far parte del nostro ambito, cosa che viene prevista nella riforma, alcuni Comuni hanno ampiamente superato il 70 per cento di differenziata, il costo del servizio per i cittadini non è elevato, abbiamo raggiunto gli obiettivi». Il record spetta al comune di Villafranca Sicula con il 75 per cento, seguito da Lucca Sicula con il 71 per cento, Montevago con il 65 e Calamonaci con il 50 per cento. Tra i comuni più grandi, meglio di tutti Ribera con il 41 per cento di differenziata, seguito da Menfi con il 33 per cento e Sciacca con il 22,71. Ed alcuni sindaci dei Comuni aderenti sono pronti a recarsi a Palermo per difendere il mantenimento in vita dell’Ato Ag1, giudicato davvero virtuoso e primo in efficienza del servizio e garanzie occupazionali, ovvero quelli che sono gli obiettivi della riforma regionale che fissa in nove il numero degli Ato, pari alle province siciliane, anche se viene prevista la possibilità per i Comuni di far parte di un Ato differente rispetto a quello di appartenenza territoriale. Unica nota stonata per la struttura guidata da Marinello sono i ritardi dei Comuni nel pagamento delle quote mensili e il contenzioso con tre ditte che effettuano la differenziazione di carta, plastica e vetro: «Un Ato virtuoso con i soldi degli altri – dice Enzo Bono in rappresentanza di Sap, Sam e Bono – vantiamo circa 4 milioni di euro dalla Sogeir per servizi resi, la Sam ha ricevuto di recente un acconto di 30 mila euro, mentre le altre ditte vantano crediti per 2 milioni di euro. I nostri operai (sono 40 circa) la prossima settimana saranno di nuovo in stato di agitazione e interromperanno il lavoro che avevamo ripreso per evitare disagi alla città, è un problema sociale grave e non si può consentire alla Sogeir di parlare di grandi risultati con questa situazione».

2 commenti

  1. Gli ATO rifiuti in Sicilia producono parlamentari regionali.
    Clientele, sprechi, ingiustizie, illegittimità … e parlamentari regionali.
    Il fatto che il nostro Ato si auto-incensi come esempio di efficenza nel panorama regionale (sic..), la dice lunga sul disastro degli ato in Sicilia.
    I servizi idrico e smaltimento rifiuti dovrebbero semplicemente tornare in capo ai comuni.

  2. concordo con Gaspare, loro parlano di aumenti e poi a Santa Margherita solo tre persone si devono fare il c..o per raccogliere tutta l'immondizia che ci sta, questo quando ci riescono, quando non ci riescono si accumula un muro di immondizia.

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