Scomparso a Pisa il Prof. Francesco Orlando

SMB(1342) di Giacomo Giuffrida Samonà….
A 76 anni, stroncato da un improvviso infarto, è scomparso ieri 23 giugno a Pisa il Prof. Francesco Orlando, uno fra i più importanti commentatori e critici dell’opera di Tomasi di Lampedusa,  di cui fù allievo diretto, e primo destinatario delle Lezioni di letteratura inglese, e francese, che Tomasi aveva

scritto nei primi anni 50 per un ristretto gruppo di giovani allievi palermitani,  che frequentavano casa sua ed il salotto letterario del Bne  Bebuzzo Sgadari, noto ed appassionato musicofilo della Palermo dell’epoca.
Laureatosi in lettere, dopo una infruttuosa parentesi in  giurisprudenza, presso l’ateneo palermitano, conseguì poi la docenza in Lettere Francesi presso la prestigiosa facoltà di Lettere dell’ateneo Toscano.
Critico attento dell’intera opera di Tomasi di Lampedusa, (gattopardo-racconti-ricordi) ci ha lasciato opere (vedi nota) che, in merito,  sono state e sono tuttora, autentici pilastri, indispensabili,  per chi voglia accostarsi, con cognizione di causa all’opera, ma soprattutto al pensiero,  dello scrittore palermitano, e forte in questo per la  quasi diuturna frequentazione diretta con lo scrittore e con la moglie, la psicanalista Alessandra Wolff –Stomerzee, che gli fornì, in un certo qual modo, la chiave interpretativa dell’opera Tomasiana.
Orlando fu anche il primo trascrittore, sotto la diretta dettatura e lettura di Tomasi, dei vari capitoli del  Gattopardo, così come son giunti alla lettura e pubblicazione Bassaniana della prima edizione.
In questo ricordo, mi piace accostare anche la figura, nota agli studiosi settoriali, ma ignota ai più, di  Giuseppe Paolo Samonà, oggi ormai scomparso, anch’esso allievo e frequentatore  di Lampedusa , amico di Orlando ed anch’esso docente di Lettere a Pisa, ed autore di due preziose opere (vedi nota), oggi introvabili, di analisi e critica degli scritti  di Tomasi, scritte a botta calda, all’uscita delle opere dello scrittore palermitano.
Ambedue di formazione di sinistra, non cavalcarono la facile critica che da tale direzione venne inizialmente contro Lampedusa (vedi Sciascia, che solo successivamente rivide la propria posizione) ed il suo pensiero, espresso specialmente nel Gattopardo, ma rappresentarono il pensiero di quella sinistra colta, progressista e non settariamente schierata, ma dialettica ed aperta ad un confronto costruttivo sulle difficili pagine di Tomasi se e quando analizzate sotto il profilo sociopolitico, più invero di denuncia che di critica o di querimonia fine a se stessa.

Sarebbe il caso, e giro il suggerimento al Comitato Organizzatore della prossima ed imminente edizione del  PREMIO LETTERARIO TOMASI DI LAMPEDUSA,  che si terrà a Santa Margherita di Belice, che in tale sede ed occasione, si ricordassero, con due targhe, ed una piccola ma dovuta prolusione,  questi primi ed importantissimi studiosi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e delle sue opere. Sarebbe, ritengo,  un giusto e doveroso riconoscimento a chi tanto ha dato agli studi Lampedusiani.

(nota. OPERE : 
Francesco Orlando –Ricordo di Lampedusa (1962) ,seguito da: Da distanze diverse (1966) Bollati Boringheri- Torino 1966.
Francesco Orlando – L’intimità e la storia –Biblioteca Einaudi 1996
Giuseppe Paolo Samonà – I luoghi della mia prima infanzia-  Morara-Roma 1969
Giuseppe Paolo Samonà— Il Gattopardo,IRacconti, Lampedusa –La nuova Italia Firenze 1974)