di Francesco Sciara
Sono state ricollocate, dopo essere state oggetto di manutenzione, le panchine in piazza Emanuela Loi. L’intervento di manutenzione è consistito nella verniciatura degli assi in legno e dei supporti metallici che compongono le panchine collocate nella grande piazza dedicata all’agente di Polizia Emanuela Loi uccisa nell’attentato di via D’Amelio. L’intervento di manutenzione dell’arredo urbano rivolto a migliorane il decoro è stato attivato dall’Ufficio tecnico comunale guidato dall’Ing. Aurelio Lovoy ed interesserà anche le altre panchine della piazza. Pitturato anche il supporto in metallo della bacheca informativa che contiene le informazioni e la foto di Emanuela Loi .
I concreti e fattivi interventi cadono proprio nel 20° anniversario delle stragi mafiose che costarono la vita ai giudici Falcone e Borsellino e agli agenti delle rispettive scorte.
Dopo la strage di Capaci, quella di via D’Amelio che sarà ricordata in occasione dell’anniversario. Il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove abitava sua madre.
Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione della madre con circa 100 kg di esplosivo a bordo detonò al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Nel 20° anniversario di quelle stragi e in occasione della II^ edizione della manifestazione “L’Alba della Legalità” che l’associazione Libera, associazioni, uomini e numeri contro le mafie, organizza a Santa Margherita di Belìce, sabato 21 luglio, perché non valutare, attuandola, l’iniziativa di dedicare ai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e ai poliziotti uccisi alcuni luoghi pubblici della città del Gattopardo.
Diverse piazze, ville e giardini, la biblioteca comunale, l’aula consiliare, il campo di calcio ed altri luoghi del paese del Cafè House non hanno nessuna intitolazione.
Dedicare a questi servitori dello Stato un luogo pubblico sarebbe un’ iniziativa concreta e un segno tangibile di riconoscimento che perduri nel tempo.
sarebbe davvero l’ora che qualcuno facesse qualcosa di tangibile perchè i nomi di questi nostri cari fratelli non rimangano nell’oblio………ciò non li riporterà in vita ma sicuramente potrà dare loro un riconoscimento per quello in cui hanno creduto e per il quale sono morti.
E’ grazie a persone come Falcone, Borsellino e i ragazzi delle scorte che oggi possiamo dire che la mafia va combattuta, e si può sconfiggere…….ma ci vuole la buona volontà di tutti!
Grazie ragazzi.