S.Margherita di Belìce: il campo sportivo “bombardato”

sequestro-300x235Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Francesco Sciara, già pubblicato sul numero di dicembre de L’Araldo, corredato da alcune eloquenti foto, sullo stato del campo sportivo.

Si è chiuso il girone d’andata del campionato di seconda categoria che vede impegnata la Polisportiva Gattopardo di Santa Margherita di Belìce.
Dopo due vittorie consecutive, ottenute tra le mura amiche, è arrivata la sconfitta, per 4-1, sul terreno di gioco della Nuova Sancis. Le due precedenti vittorie casalinghe erano state ottenute contro il Giovane Campobello e contro la capolista Don Orrione.  Un gol dell’attaccante Francesco Gulotta aveva consentito  di superare il fanalino di coda, del girone A, rappresentato dal Giovane Campobello. Sempre tra le mura amiche, la formazione bianco – rossa era stata artefice di una bella vittoria contro la capolista Don Orione.  Anche in questo caso vittoria  per 1-0 con  gol vincente realizzato dall’attaccante Ino Augello che ha finalizzato un preciso assist di capitan Calogero Montalbano.

La prima fase del campionato si è chiusa con un turbine di avvicendamenti sulla panchina della Gattopardo che hanno generato una certa confusione in seno alla squadra. Tutto è iniziato con la decisione di mister Antonio Grafato  di lasciare il ruolo di allenatore per dedicarsi esclusivamente a quello di dirigente. A questo punto, gli stessi giocatori avevamo concordato di affidare il compito di allenare la squadra al duo Calogero Montalbano-Calogero Ingrasciotta.
Ai due veterani giocatori locali, successivamente, era subentrato Damiano Cucchiara,  ex giocatore della Gattopardo. Nell’ultima partita contro la Nuova Sancis, la panchina è rimasta scoperta e un certo malumore e nervosismo si è registrato in seno alla squadra.
A questo punto, in vista del girone di ritorno, se si vuole risalire la china in classifica e se si vuole puntare ad entrare in zona play-off appare necessario che la squadra sia affidata ad un allenatore esperto e motivato. Voci provenienti dagli spogliatoi e dalla tifoseria indicano in Salvatore Nieli, ex giocatore e allenatore della Gattopardo, e in mister Roberto Gaudino, attualmente allenatore del Giuliana, come i più accreditati a prendere le redini della panchina bianco – rossa.  
In attesa di conoscere gli sviluppi, al giro di boa del torneo la Gattopardo si trova a centro classifica. Dopo undici giornate disputate, il tabellino dei risultati regista: 14 punti conquistati, 4 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. Le reti realizzate sono 11, quelle subite 18.
La classifica del girone A è piuttosto corta e vede diverse squadre ai limiti della zona play-off.  Che rappresenta, appunto, l’obiettivo della compagine calcistica margheritese.
E mentre la Polisportiva Gattopardo cerca il rilancio in classifica le condizioni dell’impianto sportivo, nel quale disputa le partite casalinghe, presentano evidenti ed incresciose situazioni di degrado e di abbandono. Riscontrabili nella pista di atletica, negli spogliatoi, nelle tribune, e, soprattutto, nei bagni destinati al pubblico che sembrano essere stati distrutti da un pauroso terremoto o da un pesante bombardamento.
Dovunque regna il degrado e la distruzione. Suppellettili divelte, porte e finestre “sfondate”, vetri in frantumi, sanitari fatti a pezzi. Una totale e indecorosa distruzione perpetrata da vandali che sembrano scorazzare  indisturbati. Senza che nessuna vigilanza e nessun intervento venga operato da chi di competenza. Eppure, tanti soldi pubblici sono stati spesi. Oggi, purtroppo si può affermare sono stati buttati al vento.  
E nessuno si indigna. Nessuno vede niente. Meglio girarsi dall’altro lato e non evidenziare i problemi del paese e della collettività. Una situazione di una gravità  inaudita. Una situazione vergognosa. Eppure, la struttura sportiva è frequentata da tanti sportivi. Molti dei quali ragazzi e bambini che ci vanno a giocare. Tante persone frequentano l’impianto sportivo per andare a correre. Tanti tifosi, provenienti dalla provincia di Palermo e di Trapani, vengono al seguito delle loro squadre che affrontano la Gattopardo.
Che bel biglietto da visita.
Che bella accoglienza viene riservata agli ospiti: “Prego, per i vostri impellenti bisogni potete pure andare in mezzo all’erba e alle fratte che circondano l’impianto”.
Non si sa per quale misterioso motivo i margheritesi sembrano non volere vedere questo stato di cose.
Nell’attesa, noi de “L’Araldo” indignati e mortificati segnaliamo ed evidenziamo a chi di competenza e alla cittadinanza margheritese questo stato di cose.
Tuteliamo le nostre cose.

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