Referendum Popolare

referendum(690) Domenica 21 giugno 2009 dalle 8 alle 22 e lunedì 22 giugno, dalle 7 alle 15 saremo chiamati a rispondere a tre quesiti referendari.
Quesito n. 1 «Elezione della Camera dei Deputati – Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste». Esso intende abolire le ‘coalizioni’: vince il premio di maggioranza – che garantisce 340 seggi – il partito (ovvero la ‘lista’) che ottiene più voti; partecipano alla ripartizione dei seggi le ‘liste’ che ottengono almeno il 4% dei voti su base nazionale.
Quesito n. 2  «Elezione del Senato della Repubblica – Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste». Anche tale quesito intende abolire le coalizioni: vince il premio regionale – che garantisce il 55% dei seggi della Regione – il partito (ovvero la ‘lista’) che ottiene più voti; partecipano alla ripartizione dei seggi le liste che ottengono almeno l’8% dei voti su base regionale.
Quesito n. 3  «Elezione della Camera dei Deputati – Abrogazione della possibilità per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in più di una circoscrizione». Tale quesito intende abolire le cosiddette ‘candidature multiple’, ossia la possibilità di candidarsi in più circoscrizioni in liste aventi il medesimo contrassegno, con successiva eventuale opzione nel caso di elezione in più di una circoscrizione
 
Chi è favorevole al cambiamento deve apporre un segno sulla casella SI, per fare in modo che le norme cambino, mentre chi non è favorevole deve apporre un segno sulla casella NO, per mantenere la legge elettorale attuale.
Per essere valido ogni referendum deve avere il quorum: deve andare a votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto.

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17 commenti

  1. io andrò sicuramente a votare ed ho anche le idee abbastanza chiare in merito… Ciao e buona domenica da Maria

  2. L’indicazione di NON votare è sbagliata. Occorre andare a votare sia che si sceglie il SI che si sceglie il NO.

    Lo strumento referendario è una opportunita’ democratica e non va snobbato.

  3. Io voterò SI….

    cambiamo sta legge elettorale definita da chi l’ha voluta “una porcata”

    (ma se era porcata perchè l’hanno voluta? mistero!)

    Ciao Accursio

  4. La legge nº 270 del 21 dicembre 2005 è l’attuale legge elettorale italiana, scritta principalmente dal Ministro Roberto Calderoli (che, in una intervista la definì «una porcata»), denominata informalmente da alcuni quotidiani Porcellum o, appunto, Porcata.

    ……avete letto???? ma se la definisce porcata anche chi l’ha voluta che vogliamo di più?????

    ANDIAMO A VOTARE E CAMBIAMOLA STA PORCATA!!!!

    Ciao Accursio

  5. come votare? mai referendum è stato così balordo .comunque voti favorisci solo il cavaliere.c’è gente che ha raccolto le firme per abrogare questa legge . adesso è pentito ( Di PIETRO ) NON L’HA CAPITO!!! invita a non andare a votare!!! se voti SI ,si acchiappa tutto il cavaliere Berlusconi e magari si leva qualche sassolino dalla scarpa ( lega nord ), se voti NO o ti astieni resta tutto com’è e vince sempre berlusconi. e allora che si fa? dobbiamo morire berlusconiani?Sicuramente se vincesse il SI non avrebe tutta sta fretta di cambiare legge elettorale .Allora mi pare che tra i due mali meglio che il premio vada ad una coalizione , magari poi si potrà inserire il voto di preferenza.Tutti al mare !!!!almeno decido io cosa fare per me quel giorno .resta comunque sempre la porcata

  6. io non andro a votare!

    E spero che a mare ci siamo con me la maggioranza degli italiani.

    Non è possibile dare nelle mani di uno il potere assoluto.

    Segni, ha già fatto abbastanza danni, ad iniziare dalla legge sulla votazione diretta del sindaco, che una volta eletto diventa il RAS di turno della città. E quando si diventa RAS si fanno le peggiori porcate.

    Che sia il parlamento a redisegnare una nuova legge, nel quale ci siano i parlamentari eletti al popolo e le varie rappresentanze politiche, (che cosa è questo finto bipolarismo che si vuole creare. Questo strano accordo iniziato con DALEMA, CON LA FAMOSA BICAMERALE e poi proseguito fino ai nostri giorni con i vari due CORVI DI TURNO). Meglio avere cento galli nel POLLAIO del parlamento italiano. Almeno si scannano tra di loro e noi sappiano dove stare. Anzicchè questa finta seconda repubblica delle banane!!

    No al referendum , si al mare!!!!

    F.to Salvo Ciquita

  7. Bene, io penso che solo una società libera ha il lusso di poter esprimere il proprio parere, ora qualcuno si è preso la briga di proporre un referendum, di raccogliere qualche centinaia di migliaia di firme e di presentarla. Il referendum, ormai è una delle poche occasioni in cui ci viene chiesto un parere e mi sentirei uno stupido a non approfittarne, magari ci prendono gusto e non ci chiederanno più niente. A volte effettivamente i quesiti sono stati difficili, come per quello sulle cellule staminali. Che ne capisco io? Ma poi penso che essere ignorante è una mia colpa, non un alibi per far decidere agli altri. Basta chiedere, informarsi. Se davvero voglio posso cercare su internet, leggere i giornali o chiedere a quegli amici che so che seguono queste cose, magari posso fare anche una scelta sbagliata, me ne prenderò le responsabilità, ma vigliacco mai. Non vorrei un giorno svegliarmi in uno stato che non voglio e nel quale non ho voce in capitolo, uno stato dove non conto niente. Tipo che un capo decide chi mi rappresenta al parlamento e se sono cattolico o ateo o buddista, se voglio l’eutanasia, essere sparato su un missile o stare 500 anni in un fondo di letto pregando che vada via la corrente. Voglio almeno dire come la penso. Evito di dilungarmi ancora, spero sia chiaro il concetto che voglio esprimere. Vado al nocciolo dei quesiti:

    1. Voglio che il partito più votato per la camera abbia la maggioranza? 2. Voglio che il partito più votato al senato abbia la maggioranza? 3. Voglio continuare ad essere preso in giro col giochetto di quelli famosi che si fanno eleggere in 100 circoscrizioni e rinunciando poi decidono ancora una volta di farsi sostituire dal fedele servo? Questo non ve lo dico, ma io a votare ci vado. Voglio essere contato e voglio contare.

    Filippo

  8. io andrò a votare senza dubbio alcuno… c’è voglia di cambiare e dobbiamo andarci l’80%… facciamogli vedere chi siamo

  9. ah ragazzi… vi volevo ringraziare comunque per l’interessantissimo post…non se ne trovano di così dettagliati e superpartes in giro per il web 😀 complimenti vivissimi

  10. Andare a votare e’ un nostro diritto: uno dei pochi che ancora ci resta, in questa Italia disperata. Ve lo dice una che e’ dovuta emigrare all’astero perche’ proprio non si riusciva piu’ a campare… la famosa “fuga dei cervelli all’estero” come la chiamano i media. Ed e’ vero: all’estero ho tutto quello che ho desiderato e mai potuto ottenere nel mio Paese.

    ANDATE A VOTARE!!! Che votiate si o no, ma andateci.

    Io votero’ SI a tutti i quesiti. E’ vero che la maggioranza assoluta andrebbe ad un solo partito, in caso la legge venga abrogata, cosa che per alcuni e’ sintomo di “dittatura”. Io, invece, penso, che sia ora che ci si prenda le proprie responsabilita’ e il bene o male di provvedimenti/leggi ecc. venga attribuito senza ombra di dubbio solo ed esclusivamente ad un partito, quello con la maggioranza assoluta, quello che ha “meritato” di governare. Forse e’ vero che chiunque sia questo partito (fosse anche Berlusconi) avra’ l’opportunita’ di stravolgere ancora di piu’ l’Italia, ma e’ anche vero che prima o poi ne faranno una talmente grossa che l’opinione pubblica non potra’ piu’ fare finta di niente: allora il popolo dovra’ aprire gli occhi e guardare il vero volto di colui che il popolo stesso ha messo al potere.

    Amici miei, questo necessario “risveglio delle coscienze” e’ la mia unica speranza per poter ritornare un giorno a vivere e lavorare nel mio Paese…

    In bocca al lupo.

  11. La disamina del commentatore del post 5 è giusta……..sono d’accordo che mai referendum è mai stato così balordo……..

    ma credo che tra i mali bisogna scegliere il minore.

    Lasciare sta legge elettorale così com’è è davvero l’opposto dei principi democratici che vedono il popolo scegliere (così non si sceglie un bel nulla, ci vediamo “nominati” parlamentari, magari con pendenze penali, seduti tra gli scranni di Montecitorio e del Senato).

    Bisognerebbe rifare tutte le regole elettorali ex novo…….ma mi sa che non ci arriveremo mai!

    Comunque grazie post 5 per avermi fatto riflettere un pò di più!

    Ciao Accursio!

  12. al post 10 voglio dire che con la vittoria del SI si rischia che a governare tutto sia un partito che per assurdo prenda un 25% cioè una maggioranza relativa e con il premio di maggioranza abbia 340 parlamentari. Non mi pare che al momento in Italia ci sia questa cultura dei due partiti.significherebbe tre quarti della popolazione fuori dalla rappresentanza governativa .desideri questo? l’esempio un pò forzato è quello che prevede l’elezione del sindaco nei piccoli comuni come quello nostro ( sicuramente accentuato da certe atteggiamenti personalistici ).tutti vogliono fare il sindaco e allora si presentano 3,4,5 candidati con il risultato che la minoranza governa e la maggioranza della popolazione non ha rappresentanti al governo. Spero sia servito di lezioni ai vari pretendenti .bastano due liste e due candidati e allora si che la maggioranza governa e la minoranza fa l’opposizione.

  13. E’ ANCHE UN DIRITTO NON ANDARE A VOTARE.FORSE UNA LEZIONE PER I REFERENDARI ,CHE STAVOLTA L’HANNO FATTA GROSSA.C’è’ PURE QUALCHE PENTITO!!

    ISTRUZIONE PER L’USO .se qualcuno vuole votare solo per un quesito e non ritira le altre schede, il quorum vale per tutte e tre i quesiti? se qualcuno lo sa può rispondere .grazie.

    purtroppo noto scarsa partecipazione ai vari argomenti trattati .uno, due, nessuno intervento .

  14. Da quanto ne sappiamo noi, il quorum vale solo per le schede accettate e votate. Se si rifiutano 2 schede e se ne vota solo una, il quorum interessa solo la scheda votata.

  15. Ovviamente è anche un diritto non votare, ma è una opportunita’ persa. Se vuoi essere democratico dovresti andare a votare allora e votare NO cosi’ è come se non fosse andato a votare ma consenti, col raggiungimento del quorum, di dare un valore al referendum. Si rischia che a votare andra’ il 30% e in caso di netta affermazione del SI non si sapra’ mai l’esito reale….

  16. Il quorum non c’è, referendum fallito

    Soldi spesi ammatula

  17. Peccato per il terzo referendum… era quello piu’ “intellegibile”…!!!!

    Innocenzo P

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