Il silenzio degli innocenti 2, la vendetta

locandina(506) Ancora nulla a che vedere con il film, anche perché se ci riflettiamo non esiste nessuna seconda puntata del famoso film. Esiste un sequel che si chiama “Hannibal” ma per evidenti motivi non ci sembra il caso di usare questo titolo.

Bando alle ciance, ora ci occupiamo di altri silenzi assordanti che ci circondano.

 Il primo è quello del nostro sindaco Santoro sulla prospettiva futura di affidare i nostri pozzi e la gestione dell’acqua all’Ato idrico. Da più comuni dell’Agrigentino, da Bivona a Burgio, giunge la proposta di un referendum popolare per decidere se aderire o no all’Ato idrico. Di base c’è la volontà dei sindaci di quei paesi di non voler affidare un bene così importante come l’acqua alla gestione di società private.

Noi ne sappiamo qualcosa.

Come l’affidamento della raccolta dei rifiuti urbani all’Ato Sogeir.

C’è la paura di disservizi e di un notevole innalzamento del costo del servizio. A ben guardare ciò già si è rivelato a Sciacca, dove già da qualche mese, per non dire anno, la gente si ribella contro l’aumento del costo dell’acqua e la manutenzione della rete idrica che, per dirla con una battuta, fa acqua da tutte le parti.

Persino a Menfi, paese limitrofo al nostro, si parla di referendum popolare. Ed inoltre, lì, all’ombra del sole, tutti, amministratori e opposizione, si sono uniti e hanno fatto fronte comune contro l’Ato idrico che preme per l’affidamento dei pozzi e della gestione dell’acqua.

Da noi che succede? L’unica notizia più o meno certa è che il nostro sindaco siede nel consiglio d’amministrazione dell’Ato idrico. Sarà di certo per controllare dall’interno il funzionamento di questo nuovo ente (parassita dei soldi dei contribuenti).

Andiamo oltre.

Cosa dire dell’Ato Sogeir Ag1?

Poco meno di un anno fa ci regala un Carnevale da ricordare, un Carnevale che di sicuro rimarrà impresso in tutti noi per tanti e diversi motivi. Non da ultimo c’era la promozione della raccolta differenziata che da lì a poco doveva iniziare.

Una promozione di certo in grande stile, con donne immagini, mascotte, Sasà Salvaggio sui vari palchi dell’Agrigentino a proporre le sue gag.

Ad oggi dovevamo essere coperti da sacchetti e bidoncini marroni, gialli, blu e verdi. C’era chi proponeva l’arancione che meglio si legava al prospetto della propria casa. C’era chi invece consigliava il grigio per fare "pan dan" con la propria auto.

Qualunque colore si sarebbe scelto, la raccolta differenziata doveva risolvere tanti nostri problemi. Doveva abbattere i costi del servizio, doveva tenere pulito il nostro paese e doveva dare respiro alla capienza delle discariche.

Dopo un anno cosa è cambiato?

Da novembre scorso, leggendo un’ordinanza (riproposta da noi qualche giorno fa per altri motivi), in alcune vie del nostro paese, sembra che sia iniziata la raccolta differenziata. Ammesso e non concesso che sia così, ci chiediamo: e le altre zone?

Quando inizia nelle altre zone? O Santa Margherita di Belìce consiste solo nel perimetro chiuso da quelle vie?

Ultimo piccolo accenno. Tanto per non dimenticare.

In campagna elettorale il nostro carissimo amico Giacomo Abruzzo proponeva il suo grandioso progetto di sollevamento delle acque, degno del miglior Mosè, dal lago Arancio verso Santa Margherita; acque da utilizzare per scopi irrigui e agricoli e anche per usi domestici. Ai tempi gloriosi, urlava dal palco e prometteva un progetto da 700 posti di lavoro.

Dunque, a che punto siam giunti per quanto riguarda questo progetto?

L’acqua ha superato la stazione della Gulfa? E’ già “sutta li limmiti”?

Siamo convinti che l’amico Giacomo ci segua. Se così non è, vi saremmo riconoscenti se vogliate far giungere a lui questa nostra domanda.

Grazie a tutti, grilli parlanti, cicale silenziose e formiche cieche.

Il Movimento Giovanile Trasversale

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