Belìce: Non si ferma l’iter per le trivellazioni

560269_347488378647004_347486098647232_952523_1273668821_n Ancora dal sito LiveSicilia, riportiamo un’altra notizia che interessa il nostro territorio, riguardo le ormai famose trivellazioni nel Belìce.
PALERMO – Prosegue a passi spediti il percorso burocratico per l’avvio delle trivellazioni nella valle del Belice, dopo che nei mesi scorsi la società Enel Longanesi aveva presentato istanza di ricerca. A lanciare l’allarme è il “Comitato No alle trivelle nella Valle del Belice” tramite Mario Di Giovanna, che oggi ha incontrato Giampiero Trizzino, presidente della commissione ambiente, all’Assemblea Regionale Siciliana.

“La richiesta prevede la perforazione di un pozzo esplorativo profondo dai 2000 ai 3500 metri entro 42 mesi dall’ottenimento del permesso. – scrive Di Giovanna – Ebbene nel silenzio più assoluto lo scorso 10 ottobre viene dato il primo via libera”. La zona interessata copre quasi 700 chilometri quadri, toccando i territori dei comuni di Montevago e Santa Margherita Belice nell’Agrigentino; di Bisacquino, Campofìorito, Camporeale, Contessa Entellina, Corleone, Monreale, Partinico, Piana degli Albanesi, Roccamena,San Cipirello e San Giuseppe Jato nel Palermitano; di Alcamo, Gibellina, Poggioreale e Salaparuta nel Trapanese.

Il via libera è stato dato dall’Ufficio Regionale per gli Idrocarburi e la Geotermia (Urig) che presentato una relazione positiva, nonostante l’opposizione di alcuni movimenti e di diverse amministrazioni comunali che verrebbero coinvolte, fra cui il comune di Montevago. E gli stessi hanno chiesto le carte della relazione. “Abbiamo ricevuto una documentazione incompleta – prosegue Di Giovanna – , visto che mancano il programma dei lavori, la sintesi della relazioni geologico-mineraria e la corrispondenza fra l’Urig e il comune di Santa Margherita”. L’ente che fa riferimento all’assessorato all’Energia ha però risposto al Comitato no trivelle che quelle informazioni “non possono essere resi pubbliche senza il consenso degli interessati”.

La questione approderà presto all’Ars. Almeno così promette il deputato regionale Matteo Mangiacavallo del M5S. “Ci sarà un’interrogazione all’assessore – dice –. Siamo parecchio attenti alle istanze dei cittadini nel contrasto alle trivellazioni e quindi metteremo in evidenza la questione”.