Tre opere di Gianbecchina

(1001) E’ in atto in questi giorni nei palazzi agrigentini una diatriba riguardante tre opere del maestro Giambecchina. Vi riportiamo di seguito due articoli pubblicati su La Sicilia nei giorni scorsi….
di Fabio Russello………
Il sospetto è che tre tempere di Gianbecchina,il celebre pittore sambucese scomparso otto anni fa, di proprietà della Provincia siano finite nella casa di qualcuno che, indebitamente, se ne è appropriato abbellendo così la propria collezione privata.
La vicenda è emersa nel corso delle trattative per la restituzione della collezione di quadri di arte moderna che era di proprietà della disciolta Azienda provincia per l’incremento turistico e che sono stati fino ad oggi «custoditi» dal Comune nel complesso monumentale di Santo Spirito. È bastata la comparazione degli inventari in possesso della Provincia e del Comune per scoprire che, guardacaso, mancano solo tre tempere. Quelle di Gianbecchina. Una circostanza che fa temere il peggio perché si tratta delle uniche opere di valore (almeno 100 mila euro) tra una cinquantina di quadri.
Il presidente della Provincia Eugenio D’Orsi fa intendere di temere che le cose possano essere andate esattamente così. Naturalmente, essendo i quadri custoditi dal Comune, D’Orsi è prudente: «La verità è che non c’è rispetto per la cosa pubblica. Le tre tempere sono della Provincia e dunque se non si troveranno denuncerò la scomparsa delle opere di Gianbecchina». I funzionari della Provincia che stanno curando l’iter per riavere la collezione sono comunque piuttosto prudenti. Spiegano che si tratta di verbali risalenti agli anni Sessanta su cui è necessario fare delle verifiche. Sta di fatto che in una collezione di quadri di scarso valore – la maggior parte hanno come soggetto temi inerenti la sagra del mandorlo in fiore – manchino all’appello solo quelli di Gianbecchina, l’allievo di Guttuso che è considerato uno dei grandi pittori del Novecento.
A gettare acqua sul fuoco è arrivato comunque il vicesindaco Massimo Muglia: «Essendo quadri mai messi in mostra dal Comune potrebbe anche darsi che quelle tre tempere siano in qualche nostro ufficio. Comunque è un allarme prematuro perché prima bisogna confrontare il nostro inventario con quello della Provincia e successivamente vedere la collezione dal vero».
La risposta dovrebbe arrivare domani quando sarà firmato il verbale di consegna della collezione. Sarà in quella sede che i nodi verranno al pettine. E se, come sembra, i tre Gianbecchina non verranno fuori, c’è da aspettarsi, come peraltro annunciato da D’Orsi, uno strascico giudiziario della vicenda.

di S.Z…….Non riesco a capire da dove salti fuori che mancherebbero tre tempere dai quadri che la Provincia regionale ha affidato al Comune negli anni Sessanta. Stiamo ancora procedendo alla verifica degli elenchi in possesso nei due Enti e al censimento dei quadri presenti a Santo Spirito e al Comune. Non capisco quindi come il presidente D’Orsi possa affermare che sono spariti tre quadri del pittore Giambecchina». Così il sindaco di Agrigento Marco Zambuto ieri mattina ha commentato la notizia pubblicata dal nostro giornale circa la sparizione di tre quadri del pittore sambucese che la Provincia negli anni Sessanta aveva affidato al Comune capoluogo. Addirittura il presindente Eugenio D’Orsi si sbilancia nell’indicare l’entità dell’ammanco, ovvero circa centomila euro. «Saremo i primi a controllare ed eventualmente presentare una denuncia alla Procura della Repubblica qualora venisse accertata la sparizione dei tre dipinti, che, ricordiamo, sono stati affidati al Comune una cinquantina di anni fa e mai reclamati. Faccio questa affermazione per sottolineare come mi ritengo un sindaco che si sta impegnando per il recupero e la valorizzazione delle opere d’arte. Ma non posso sapere cos’è avvenuto in questi cinquant’anni. Come dicevo stiamo facendo i riscontri e i controlli. Ma se c’è qualcosa che non va lo segnaleremo alla magistratura».