Mercato del Ficodindia e FicodindiaFest a Santa Margherita

 di Francesco Sciara
In piena attività il mercato del ficodindia a Santa Margherita di Belìce. Nel periodo centrale della raccolta, diversi produttori e agricoltori locali si recano nel nuovo mercato, inaugurato lo scorso 29 settembre, sito in contrada Giacheria (area artigianale). Nell’area mercatale, che dopo tantissimo tempo ha posto fine al mercato improvvisato e non autorizzato che si svolgeva in contrada Cannitello, avviene la commercializzazione del gustoso frutto tipico margheritese. L’area mercatale è stata dotata di ulteriori servizi quali un bagnotto chimico e una fontanella di acqua corrente. Come di consueto, l’assessore all’agricoltura Melchiorre Ferraro si è impegnato tantissimo ed in tempi celeri ha mantenuto le promesse: “dopo decenni di improvvisazione e parole, il mercato del ficodindia finalmente è una realtà che consente ai nostri produttori di operare in un contesto dignitoso. Abbiamo dotato l’area di altri indispensabili servizi”

 

E l’assessore, ancora una volta, ha indossato i guanti e assieme agli operai del comune ha provveduto a sistemare una grande buca presente nel manto stradale della via d’accesso al mercato. L’intera area, attraverso l’utilizzo della pala meccanica del Comune, è stata ripulita per fare posto alla collocazione dei gazebo utilizzati dai produttori di ficodindia.

E il frutto tipico della città del Gattopardo si appresta ad essere esaltato e “festeggiato”. Sarà al centro del “FicodindiaFest … dove anche le spine hanno un sapore” che si svolgerà, il 13 e 14 ottobre, nella cittadina del Gattopardo. Si preannuncia una sagra diversa dalle precedenti con diverse novità rispetto al passato.

La piazza Matteotti e il centro storico, caratterizzato dai suggestivi luoghi che furono cari a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, saranno al centro di una manifestazione che esalterà  sapori, gastronomia, tradizione, arte, cultura, folklore. Un fine settimana, ricco di eventi, spettacoli, degustazioni, laboratori del gusto, mostre e visite guidate nei suggestivi luoghi descritti ne “Il Gattopardo”.

Tra le novità di quest’anno, la predisposizione di un ticket a pagamento per le degustazioni. Anche alcuni ristoranti partecipano al FicodindiaFest preparando, nei loro locali, un menù a base di ficodindia. Alla sagra, acquistando il ticket degustazione di 5 euro si avrà diritto ad uno sconto del 20% sul prezzo del menù, fissato a 20 euro. In pratica, al ristorante si pagherà 16 euro. Già, alcuni ristoranti hanno predisposto il “Menù al Ficodindia” che presenta diversi piatti a base di ficodindia. Con alcune curiosità culinarie. Anche le bucce, ovviamente prive delle spine (nonostante il caratteristico slogan di questa edizione), si possono mangiare. Molto buone quelle impanate. Tanta la fantasia e la maestria culinaria che stanno dimostrando i cuochi e gli chef locali. Si è pensato, anche, alla preparazione della pizza al ficodindia. Un’ottima idea per pubblicizzare ulteriormente la pizza e il ficodindia locale. A proposito di pizza, si potrebbe pensare di inserire tra le varietà proposte dalle pizzerie margheritesi  anche la “Pizza del Gattopardo”. Ficodindia, pizza, vastedda della Valle del Belìce e formaggi, siringate e dolci di ricotta, vino, olio e  prodotti tipici potrebbero fare della “Tavola del Gattopardo”, partendo dalle pietanze descritte nel romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un ulteriore veicolo di richiamo turistico per Santa Margherita di Belìce.