Il Marasciallo Giuliano Guazzelli

guazzelliNella giornata del 21° anniversario della morte vogliamo ricordare chi era il marasciallo e nostro conterraneo d’adozione Giuliano Guazzelli.
Nato a Gallicano in provincia di Lucca, il 6 aprile 1933. Nel 1954 già Carabiniere, si trasferisce a Menfi, dove si sposa ed ha tre figli. Soprannominato il “mastino” per la sua abilità di investigatore, era diventato un esperto del fenomeno mafioso e dei rapporti mafia, politica e affari. In particolare si era occupato della cosiddetta “Stidda”, organizzazione mafiosa parallela e talvolta in competizione con Cosa Nostra nell’agrigentino. All’inizio della sua carriera siciliana fu assegnato al nucleo investigativo di Palermo, dove lavorò al fianco del colonnello Giuseppe Russo, indagando sul clan dei Corleonesi.
Successivamente diresse la polizia giudiziaria, al tribunale di Agrigento, dove curò i rapporti alla Procura su presunte irregolarità nella gestione della banca di Girgenti e sull’omicidio di Salvatore Curto, politico del Partito Socialista Italiano.
Nell’agrigentino indagaò pure sulla strage di Porto Empedocle. Tra i suoi meriti quello di aver convinto Benedetta Bono, amante del boss Carmelo Colletti, a collaborare con la giustizia. Guazzelli era stato incaricato anche, dal procuratore di Agrigento, ad indagare sulla partecipazione dell’onorevole Calogero Mannino al matrimonio del figlio del boss di Siculiana, Gerlando Caruana. Il primo rapporto che Guazzelli sottopose al procuratore Vajola venne cassato e il maresciallo fu sollecitato a rifarlo. L’originale fu però ritrovato, dopo la sua morte, negli armadi della caserma di Agrigento. La posizione di Mannino fu quindi archiviata dai giudici di Sciacca.
Il marasciallo Giuliano Guazzelli fu assassinato il 4 aprile 1992 sulla strada Agrigento-Porto Empedocle sulla sua auto Fiat Ritmo, gli assassini a bordo di un Fiat Fiorino, lo sorpassarono sul viadotto Morandi nella Valle dei Templi di Agrigento, spalancarono il portellone posteriore e lo uccisero a colpi di mitra e fucili a pompa. A Menfi, cittadina d’adozione del maresciallo, fu proclamato il lutto cittadino. Guazzelli all’epoca dell’omicidio aveva già maturato l’età pensionabile, ma aveva deciso di restare in servizio, nonostante avesse subito numerosi intimidazioni ed era già riuscito a sfuggire ad un altro agguato
Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana il 2 giugno 1991
Medaglia d’oro al valor civile Agrigento, 4 aprile 1992
A lui è stato dedicato nel 2006 un film documentario dal titolo “Marascià…un eroe antimafia”