X Ed. Premio Letterario G. Tomasi di Lampedusa Il vincitore: Mario Vargas Llosa

imagesConosciamo meglio l’ ultimo vincitore del Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa: (estratto da Wikipedia): Il marchese Jorge Mario Pedro Vargas Llosa è nato a Arequipa in Perù, il 28 marzo 1936) è uno scrittore, giornalista, politico e drammaturgo peruviano naturalizzato spagnolo, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 2010.
Nasce, in una famiglia creola del ceto medio. Vive fin da giovanissimo esperienze oltre i confini del suo Paese: cresce in Bolivia, studia Lettere e Giurisprudenza presso l’Universidad Nacional Mayor de San Marcos, si sposta poi a Madrid, dove riceve buona parte della propria educazione stilistica e prende la cittadinanza nel 1993; ma anche Parigi, dove tra le altre cose diventa giornalista per la France Press; Italia e Inghilterra, nella cui capitale elegge il proprio domicilio.Personaggio eclettico ed esuberante, assai noto in patria, inizialmente vicino alla sinistra dalla quale si distaccherà del tutto, alterna l’impegno letterario a quello civile, fino ad arrivare a candidarsi alle presidenziali peruviane del 1990, dalle quali esce sconfitto da Alberto Fujimori. Proprio questa sconfitta lo spingerà a prendere la nazionalità spagnola, in aperta polemica con la politica nazionale. Tra i principali esponenti della rinascita della narrativa sudamericana insieme a Gabriel García Márquez, inizia la propria carriera letteraria nel 1959 con la raccolta di racconti Los jefes. Ma il vero successo giunge nel 1963 col romanzo La ciudad y los perros, pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1967 e ambientato nell’accademia militare di Lima, frequentata dallo stesso scrittore. Il libro, redatto con una particolare tecnica narrativa in cui narrazione e sovrapposizioni di tempi e piani si alternano in uno stile quasi cinematografico, viene però inizialmente addirittura bruciato in Perù perché considerato dissacrante. Nel 2010 vince il Premio Nobel per la letteratura per «la propria cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell’individuo». Diviene così il primo scrittore di origini peruviane a vincere questo riconoscimento. Varie sue opere, come per esempio Pantaleón e le visitatrici (1973) e La zia Julia e lo scribacchino (1977), hanno ottenuto una trasposizione cinematografica.
Nel 1987, di fronte agli intenti del governo aprista di Alan García di nazionalizzare la Banca Peruviana, Vargas Llosa si pone alla testa dei contrari. Inizia così la sua carriera politica che culmina con la presentazione come candidato alla presidenza del Perù nel 1990. Durante gran parte della campagna elettorale è favorito, tuttavia l’improvvisa crescita della popolarità dell’altro candidato Alberto Fujimori, che fino a quindici giorni prima delle elezioni appariva con meno del 10% delle preferenze, porta a un ballottaggio nel quale Vargas Llosa è sconfitto. Dopo le elezioni si trasferisce in Spagna, a Madrid. Il governo socialista gli concede la cittadinanza spagnola nel 1993 senza imporgli l’obbligo di rinunciare a quella peruviana. È membro della Reale Accademia Spagnola della Lingua.

Premi
2010 – Premio Nobel per la letteratura
2010 – Premio Internazionale Viareggio-Versilia
2006 – Premio Maria Moors Cabot
2004 – Independent Foreign Fiction Prize
2004 – Premio Grinzane Cavour
1996 – Peace Prize of the German Book Trade
1994 – Premio Cervantes, dopo aver assunto la cittadinanza spagnola
1993 – Premio Planeta per Il caporale Lituma sulle Ande, un giallo con protagonista uno dei personaggi di Chi ha ucciso Palomino Molero? 1986 – Premio Grinzane Cavour per la Narrativa straniera
1986 – Premio Principe delle Asturie per la Letteratura
1967 – Premio Rómulo Gallegos.

Opere narrative
I capi (Los jefes) (1959); Roma, Editori Riuniti, 1978;
La città e i cani (La ciudad y los perros) (1962, edizione limitata; 1963, pubblicazione ufficiale); Milano, Feltrinelli, 1967
La Casa Verde (1966); Torino, Einaudi, 1970.
I cuccioli (Los cachorros) (1968); Roma, Editori Riuniti, 1978;
Conversazione nella “catedral” (Conversación en la catedral) (1969)
Pantaleón e le visitatrici (Pantaleón y las visitadoras) (1973)
La zia Julia e lo scribacchino (La tía Julia y el escribidor) (1977)
La guerra della fine del mondo (La guerra del fin del mundo) (1981)
Storia di Mayta (Historia de Mayta) (1984)
Chi ha ucciso Palomino Molero? (Quién mató a Palomino Molero?) (1986)
Il narratore ambulante (El hablador) (1987)
Elogio della matrigna (Elogio de la madrastra) (1988)
Il pesce nell’acqua (El pez en el agua) (1993)
Il caporale Lituma sulle Ande (Lituma en los Andes) (1993)
I quaderni di don Rigoberto (Los cuadernos de don Rigoberto) (1997)
La festa del caprone (La Fiesta del Chivo) (2000)
Il paradiso è altrove (El paradiso en la otra esquina) (2003)
Avventure della ragazza cattiva (Travesuras de la niña mala) (2006)
Il sogno del Celta (El Sueño del Celta) (2010)

Saggistica
Historia de un deicidio (1971), saggio su Garcìa Marquez.
La orgia perpetua (1986), saggio su Flaubert e Madame Bovary.
Mondo, romanzo, (2013) scritto con Claudio Magris Einaudi

Teatro
La huida del inca (1952)
La signorina di Tacna (La señorita de Tacna) (1981)
Kathie e l’ippopotamo (Kathie y el hipopótamo) (1983)
La Chunga (1986)
El loco de los balcones (1993)
Ojos bonitos, cuadros feos (1996)
Odiseo y Penélope, teatro (2007)
Appuntamento a Londra (Al pie del Támesis) (2008)