Wheelchair Hockey – Thunder ancora sul tetto d’Italia.

a,jpgdi Giuseppe Sanfilippo
Ancora Roma, come da tre anni a questa parte. Stavolta però i Thunder hanno dovuto superare se stessi per battere i Coco Loco Padova, in una finale decisa solo dopo i tempi supplementari. I padovani che solo tre giorni prima si erano aggiudicati la Super Coppa Italiana contro i giallo blu vincendo 4 a 1, assaporavano già il sapore della rivincita della finale scudetto persa un anno prima sempre contro Roma, visto che fino a due minuti dal termine conducevano la gara per 4 a 2. Poi come sempre la tenacia e la concentrazione dei romani sono state determinanti, Malcotti prima accorcia le distanze, poi a 34 secondi dalla fine sigla il pareggio mandando le due squadre ai supplementari. Minuti fatali per i Coco Loco che vedono svanire il sogno di vincere per la prima volta il tricolore, a discapito dei giallo blu che dominano l’extra time e ribaltano la partita chiudendola sul 7 a 5 finale. I Thunder Roma si laureano così campioni d’Italia per la quarta volta nella storia del wheelchair hockey italiano vincendo una finale che ha regalato emozioni al cardiopalma a tutti i tifosi presenti.

Non solo i Thunder escono vincitori dai play off di Lignano, oltre a loro ci sono innanzitutto le neo promosse in A1, ovvero Red Cobra Palermo e Black Lions Venezia U21. La squadra siciliana torna nell’elite che conta vincendo tutti gli incontri e confermando i favori del pronostico grazie anche alla sorpresa Faletra, che assieme a capitan D’Aiuto forma un’ottima coppia di attacco in chiave futura. I giovani leoni di Venezia invece sono stati senza dubbio la squadra rivelazione di queste fasi finali, grande organizzazione sotto tutti i punti di vista, atleti, carrozzine, staff tecnico e tifoseria, che danno delle garanzie ad un futuro da protagonista anche in serie A1. E quando si parla degli Under 21 della squadra veneta non si può non parlare del piccolo Simone Ranzato, 8 anni, portiere dei leoncini e da domenica anche della Nazionale. Si perché il “simbolo” delle fasi finali 2013 è proprio lui, che con il suo sorriso ha stregato tutti gli appassionati e addetti ai lavori presenti al palazzetto del Ge.Tur, con la sua bravura invece ha conquistato il titolo (strameritato) di miglior portiere dei play off, grazie alle sue parate straordinarie, alle uscite con annessi blocchi da lasciare a bocca aperta, ad una sicurezza unita all’incoscienza che ricorda tanto quella del portiere finlandese Ahoneen, un talento innato e un potenziale di miglioramento incredibile se si considera che gioca soltanto dallo scorso mese di ottobre. In questi giorni Simone ha dato una “lezione” a tutti, presenti e non, per lui non esiste l’A1 e l’A2, non esistono i punteggi, le protezioni, le velocità, forse nemmeno la vittoria e la sconfitta, a lui interessa solo una cosa, “giocare”, sorridere, divertirsi e giocare a wheelchair hockey, poi se si indossa la maglia dei Black Lions o quella azzurra dell’Italia poco importa…

Gli altri esiti di questi tre giorni di “final four” sono che gli Sharks Monza si confermano per il secondo anno consecutivo al terzo posto d’Italia dopo aver battutto l’Albalonga Darco Sport nella finale per la terza piazza della massima serie. In A2 grande rammarico per gli Sconvolts Pescara che vedono svanire il sogno promozione già nel primo match contro i Dragons Grugliasco, per aver perso la partita a tavolino, con conseguente squalifica di Faieta, per carrozzina irregolare a causa della velocità risultata oltre i limiti consentiti.

Premiati infine, con il titolo di migliore mazza, Marco Malcotti dei Thunder Roma, con il titolo di miglior stick, Ilaria Di Ruzza dell’Albalonga Darco Sport, titolo di capocannoniere assoluto della serie A1, Tiziano Fattore degli Skorpions Varese, titolo di capocannoniere assoluto della serie A2, Giovanni Dolcimascolo dei Dragons Grugliasco.

A seguire le finali, domenica e lunedì si è svolto sempre a Lignano Sabbiadoro il raduno della Nazionale Azzurra. Fra i convocati del duo Fierravanti-Dell’Oca anche il “nostro” Giuseppe Sanfilippo capitano dei Leoni Sicani, che nei prossimi raduni dovrà cercare di conquistarsi il posto in vista del Mondiale che si giocherà a Monaco di Baviera nell’agosto 2014. Tra le novità oltre al piccolo Simone, anche l’altro Black Lion, Jon Jgnea, attaccante con la mazza che ha impressionato tutti nelle ultime finali, poi Edvige Marotta della Vitersport Viterbo e Gabriele Angelini dei Thunder Roma, entrambi portieri, Luca Montevecchi mazza dell’Albalonga e Daniele Lazzari stick dei Thunder.

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