Unione dei Comuni: sempre più a fondo

(931) L’Unione dei Comuni “Terre Sicane” è ormai un barcone alla deriva che va sempre più a fondo. Infatti questa sera a Menfi, città portuale dell’Unione è in programma un consiglio comunale, trasmesso anche in diretta tv dalle 20 su Trs, e tra i vari punti all’ordine del giorno c’è anche un dibattito politico sui comportamenti da adottare in merito ai servizi conferiti all’Unione dei Comuni “Terre Sicane” con la revoca del servizio Stipendi e Paghe e del trasferimento delle competenze amministrative e gestionali relative al servizio di Polizia Municipale all’Unione dei Comuni “Terre Sicane”. CONTINUA LA LENTA AGONIA, sembra sempre più vicina la fine.


Per dovere di cronaca oltre al punto prima citato si parlerà anche della modifica del Regolamento Generale del Comune, dello Statuto dei diritti del contribuente, dell’autotutela e degli istituti deflattivi; l’approvazione del “Regolamento per l’alienazione dei beni immobili comunali” e la proposta di Cia e Confagricoltura per fronteggiare la crisi e rilanciare l’agricoltura siciliana.

10 commenti

  1. L’Unione dei Comuni oggi è una realtà che non si capisce, non viene percepita da noi cittadini come una entità di riferimento. Il problema non è dei cittadini che non capiscono però, ma dei politici che non conoscono questo strumento e lo dimostrano tutte le volte in cui c’è da individuare una persona per ricoprire una qualche carica. Sembra una sorta di toto nomine che seguono la logica dell’appartenenza territoriale. E’ difficle lo capisco rinunciare a fette di potere, ma è o era un’occosione che si sta perdendo a causa di una gestione miope. Veniamo un pò ai fatti con questo strumento sarebbe stato opportuno gestire non l’ufficio paghe o la polizia mnunicipale, ma interecettare lo sviluppo, come? attuando una politica di marketing territoriale a salvaguardia delle produzioni agricole, ad esempio, che in questa zona vengono in essere. Una politica territoriale che tenesse in debito conto un potenziale turistico, differenziato a seconda delle zone, ma con un’offerta unica. Il turismo, non sio persegue esclusivamente con la stampa di alcune brochure, ben fatte, per carità, ma limitanti e limitative in quanto mancano poi le reti infrastuttrali per permettere un decollo accettabile del turismo nella sua interezza. E’ mancata la logica del perseguimento comune di politiche a sostegno delle attività produttive. E’ stato commesso l’errore più grande si è delegato troppo in alcuni campi e troppo poco in altri. QUesto è il nodo. Lancio qui una proposta. Sistemare definitivamente le viabilità secondarie al fine di creare un percorso turistico che permetta a chi viene nella nostra zona di apprezzare le bellezze e diversità paesaggistiche da menfi a smbuca passando per Montevago e Santa MArgherita. Creare un percorso che in parallelo al fiume belice ragginga facilmente i centri abitati. Altra cosa diffondere una forestazione massiccia, rigorasamente con flora mediterranea, coinvolgendo i privati dei terreni che attualmente non vengono destinate alla produzione. Poi creare una serie di laghetti collinari, non a livello del lago arancio, ma neanche piccolissimi per rendere irriguo il territorio e permettere una diversificazione di colture. Promuovere la diffusione di un marchi che contraddistingue le produzioni della zona con un disciplinare che dia delle certezze ai consumatori relative alla tracciabilità dei prodotti e alle caratteristiche organolettiche degli stessi, imponendo al contempo ai produttori linee e tecniche produttive, più semplicemente indicare ai produttori come produrre e ai consumatori dare indicazioni su come quel prodott è stato tirato su. Alla fine se si vuole veramente far qualcosa fare un bel pacchetto e cercare, a tutti i livelli istituzionali, un finanziamento.

  2. Ma insomma, qualcuno fra i dirigenti di questo enorme barcone alla deriva, produttivo, SEMBRA, solo di disguidi e stipendi per gli addetti ai lavori, vuole avere il buon gusto e la correttezza di dire ai cittadini, anche su queste pagine, COSA, REALMENTE ha fatto questa istituzione in favore dello sviluppo reale del territorio ed in favore dei suoi abitanti.  ?  Sarebbe estremamente cortese, da parte di chi è responsabile, e pagato, della suddetta istituzione, dare una risposta chiara ed esaustiva. Mi pare che in Italia, ed in Sicilia in particolare, di Enti INUTILI ve ne siano già abbastanza, senza bisogno di creare o mantenere in vita altri inutili fonti di sprechi e di DISSERVIZI.
    Chiedere è lecito, RISPONDERE è cortesia, ma in questo caso DOVREBBE essere un DOVERE !!!  Giacomo Giuffrida Samonà

  3. Riportiamo parte dell’articolo/cronaca scritto e pubblicato dagli amici di MenfiVive sul consiglio comunale di giorno 9 inerente il punto riguardante l’Unione dei Comuni

    (……..)Si passa al dibattito politico sull’Unione dei Comuni “Terre Sicane”, esordisce il consigliere Bondì che presenta una mozione di indirizzo a firma del PD, che in sintesi propone un rilancio dell’Unione, l’istituzione di una commissione per modificare lo statuto e in caso di ulteriore inerzia e immobilismo l’uscita dall’unione dei comuni. Sull’emendamento e sul destino dell’Unione dei Comuni si accende un vivace dibattito, con una interruzione per mettersi d’accordo, ma si esce con un nulla di fatto. Alle 23:30 circa si vota la mozione presentata dal PD, respinta dalla maggioranza. A questo punto qualcuno si inventa una mozione della maggioranza, estrapolata dall’intervento del consigliere Clemente. La minoranza non condivide la modalità con cui si vorrebbe operare, il Consigliere Buscemi V. rappresenta il fatto che la mozione non è mai stata formalizzata prima e non può essere inserita in sede di votazione, per questo motivo la minoranza abbandona l’aula. Restano in aula 10 consiglieri di maggioranza che non riescono a garantire il numero legale. Il consiglio si rinvia di un’ora.

    Alle 00:50 riprende il consiglio, la maggioranza ha 11 consiglieri in aula con Sutera ed approva il suo emendamento, che in sintesi propone di modificare lo statuto dell’Unione dei Comuni. Si passa alla revoca dei servizi, rientrano i consiglieri Buscemi V. Palminteri G. e Santacroce, la maggioranza si approva le proposte di revoca, tuttavia per i Vigili Urbani il segretario chiarisce che la revoca non può avere effetto immediato, in pratica decorre dal 2010 a norma di statuto. (…….)

  4. L’unione dei comuni vive uno stato di stallo da6 anni.ritengo che i quattro consigli comunali hanno il dovere di ritrovarsi e risolvere la questione in oggetto.ieri sera su TRS ho assistito alla seduta del consiglio comunale di Menfi e ho sentito che qualcuno parlava di modifiche dello statuto e riflettevo su una cosa.L’attuale statuto non prevede che il presidente ogni anno deve relazionare all’assemblea dei 65?Chiediamo di essere convocati visto che questa giunta non ci considera e in quella sede ci confrontiamo e mettiamo i puntini sulle i anche nei confronti di quei paesi che non credono nel progetto uunione dei comuni.

  5. La cosa paradossale è che si parte in quarta con la creazione dell’unione dei comuni, poi nel momento in cui se si dovrebbe veramente dare gambe al progetto si nicchia dietro la paura di cedere competenze allo stesso organismo. Nel contempo non si ha il coraggio di staccare la spina perchè pioverebbero critiche di rilievo fondate su una domanda: ma quando è partita l’unione dei comuni cosa si pensava fosse? un giocattolo?
    Ci vuole coraggio, o si va da una parte o dall’altra. Decidete. Attenzione però una realtà del genere potrebbe essere di un certo peso perchè unisce le potenzialità di 4 comuni, che da soli sono solo dei puntini su una carta geografica. Insieme potrebbero fare la differenza. Ma non delegate solo la gestione di buste paga e i stipendi, se questa è la vostra intenzione allora dico subito; stacchiamo la spina. Se non sapete vedere la prospettiva di una realtà del genere per paura di delegare funzioni importanti o perchè non conoscete le potenzialità di questo strumento, facciamola finita. 

  6. sono daccordo con molti che dicono che seil giocattolo non funziona bisogna staccare la spina. anch’io ho visto il consiglio di menfi alla tv (l’unico dei 4 comuni e dell’unione) e ho potuto capire una cosa: solo menfi aveva distaccato all’unione la gestione degli stipendi, e gli altri tre comuni??????? quindi se hanno revocatpo il servizio dopo 6 anni che nessunaltro lo metteva…
    poi i vigili. io non ho mai visto i vigili di sambuca a montevgo o quelli di menfi a santamargherita… allora che unione è? virtuale! come ha detto qualche consigliere…
    e anche sull’energia, ci dovrebbe essere un documento che va contro le biomasse e le pale eoliche….. e poi le mettono a misilbesi!?
    ma perchè non si punta sulla promozione del turismo, dei prodotti, del territorio insomma!!!!

  7. al post n. 7. Perchjè te lo dico io, perchè mancano le infrastrutture e perchè manca la voglia di lavorare, di impegnarsi seriamente a realizzarle insieme agli altri comuni, perchè se una cosa la fa l’amministrazione passata è sbagliata, perchè non c’è senso di comunità, ma di campanile, perchè siamo amministrati da miopi. Per questo caro commentatore. Manca la visione di insieme, l’unica arma che ci rimane. Si naviga a vista, non c’è l’idea di una prospettiva seria.

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