UNIONE dei COMUNI: Eletto il Supersindaco

Nino Barrile e unione dei comuni terre sicane(393) Il prossimo scoglio: i nomi degli assessori? Dopo un anno di tentativi, Antonino Barrile è stato eletto supersindaco dell’Unione dei Comuni Terre Sicane. L’ha spuntata alla terza votazione, con 34 voti favorevoli, 8 schede bianche e 7 nulle.

 

Dei 65 consiglieri convocati, dei 4 comuni che fanno parte dell’Unione, erano presenti al momento del voto solo 49 consiglieri. Assenti 7 consiglieri di Menfi (Ardizzone, Clemente, Errante, Lanzarone, La Placa, Mattioli, Scarpuzza: tutti della maggioranza) , 4 di Montevago (Alcuri della maggioranza e Abate, Bilello A., Eletto della minoranza), 2 di S. Margherita (Di Prima e Nieli della minoranza) e 7 consiglieri di Sambuca (tutta la minoranza: Abate, Arbisi, Maggio, Sciamè, Vaccaro, Zinna e Giudice della maggioranza) . “Sono consapevole della responsabilità che sto assumendo e delle difficoltà che dobbiamo affrontare tutti assieme” le prime parole del neo eletto presidente della Giunta dell’Unione. Barrile, che ora è in attesa dei nominativi che i sindaci gli dovranno proporre per la composizione della giunta di governo, ha aggiunto: “Ringrazio sia i sindaci che tutti coloro che mi hanno votato e non votato. Dobbiamo instaurare una intensa collaborazione e tenere ferma l’unità dei 4 comuni, ed affrontare lo sviluppo di questo territorio, e nel contempo aprire una stagione di protesta nei confronti di chi vuole affossare quest’area”. Nelle prossime settimane intanto si presenta al vaglio dell’unione una richiesta di modifica delle norme statutarie. “Modifiche necessarie per superare periodi di empasse” l’idea del presidente del consiglio di Menfi Nino Buscemi, al quale si contrappone Enzo Buscemi che “ritiene non opportuno criticare lo statuto, che non può essere buttato a mare”. “Modifiche che possono essere fatte in seno all’unione” il parere di Martino Abruzzo. Parla di “punti critici da superare, apportando modifiche che coinvolgono anche i singoli consigli comunali” il sindaco di Menfi Michele Botta che ribadisce “ una politica unitaria a difesa del nostro territorio da non svendere a nessuno”. Un riferimento questo alla diversa interpretazione dei Sindaci, che per rimpinguare le casse comunali in alcuni comuni hanno dato l’assenso alla costruzione di pale eoliche, o al passaggio di cavidotti, mentre Menfi sta percorrendo strade che vanno nella direzione della salvaguardia del territorio con tanti “no” al biomasse, all’eolico, ed in ultimo ai cavidotti che dovevano attestarsi in contrada Stoccatello. Scelte queste che hanno un altissimo costo. Infatti ciò preclude alle casse comunali diverse centinaia di migliaia di euro di royalty derivanti da tali autorizzazioni. Di “rischio impantanamento del consiglio dell’unione in vista delle modifiche statutarie” è l’allarme di Franco Scirè, presidente del consiglio di Montevago. Secco è l’intervento del consigliere Romano ed ex assessore provinciale di Menfi: “Io l’ho votato per il suo programma e non perché frutto di accordi. Mi conforta le cose che ha scritto, rispetto alle cose che questa sera ha detto”. Ed in merito alle modifiche statutarie ne indica la linea: “Atto di proposta da parte del consiglio dell’unione da vagliare nei singoli consigli”. Per il sindaco Maggio, convinto sostenitore della candidatura Barrile “ci attendono momenti gravi. Non ultimo quello della ricostruzione, rispetto al quale non autorizzo nessuno a fare fughe in avanti”. Sembra un riferimento lanciato al sindaco Santoro, assente alla seduta per impedimenti familiari, che dagli schermi televisivi di TRS la mattina aveva proposto l’ennesima provocazione “la dichiarazione del lutto cittadino e l’accusa ai politici locali di non sapere cosa vanno a votare a Roma” in riferimento ai tagli del Belice. Da parte sua D’Antoni ha evidenziato come “la presenza dell’opposizione ha permesso di superare l’empasse del numero legale, consentendo l’elezione del presidente della giunta”. “Di non condividere le eventuale modifiche all’interno dei 20 consiglieri dell’Unione” la ferma posizione del consigliere Di Vita. Mentre Santacroce in una nota scrive: “Abbiamo votato Barrile perché unico candidato. Una candidatura sempre condivisa dal gruppo di minoranza in silenzio. Lo invitiamo a lavorare al di la delle logiche di appartenenza per il rilancio del territorio”.
Franco Graffeo

Nino Barrile e unione dei comuni terre sicane

3 commenti

  1. Tratto da LA SICILIA di oggi domenica 18ì9-10-08 pag. 48

    VALLE DEL BELICE

    Unione Terre Sicane

    Barrile è il presidente

    SANTAMARGHERITA BELICE. (g.re.) – Dopo quasi un anno

    di sedute a vuoto, l’Unione dei Comuni Terre Sicane

    ha finalmente il nuovo supersindaco. Si tratta del

    primo cittadino di Montevago, Antonino Barrile, eletto con 34 voti (8 bianche e sette

    nulle). All’ennesima riunione, al momento del voto

    erano presenti 49 dei 65 consiglieri comunali dei

    quattro Comuni belicini e questa volta, pur in

    presenza delle solite contraddizioni

    politiche e posizioni contrarie a tale

    scelta, c’è stata l’elezione di Barrile,

    che era stato tra i primi a presentare la

    candidatura. Assenti i sette consiglieri

    comunali della maggioranza di Menfi,

    ma anche 4 di Montevago, 2 di Santa

    Margherita e 7 consiglieri di Sambuca.

    L’elezione di Barrile non metterà

    certamente le ali all’Unione, che è un

    ente sovracomunale voluto cinque

    anni fa per sostenere l’azione di

    sviluppo del territorio, ma di fatto diventata quasi

    un carrozzone che distribuisce indennità e produce

    poco. Barrile è comunque al lavoro e sa che dovrà

    fare da anello di collegamento tra i vari sindaci. Ora

    aspetta che gli amministratori dei Comuni aderenti

    propongano i componenti della giunta di governo.

    Il rischio che ci siano altri rallentamenti è concreto,

    ma il nuovo supersindaco sembra intenzionato ad

    andare avanti con determinazione e con l’obiettivo

    di evitare frammentazioni e tenere unite le quattro

    realtà comunali. Il primo scoglio da superare è la

    richiesta di modifica delle norme statutarie.

  2. Io credo sia importante una politica di gestione del territorio fatta tra Comuni associati. Penso che i cittadini possano ricavarne benefici, ovvero servizi migliori e risparmi nell’erogazione degli stessi.

    Non penso solo allo smaltimento dei rifiuti, alla Polizia Municipale e a qualche iniziativa, a volte discutibile, culturale.

    Penso ad un lavoro costante e programmato nel sociale, nella gestione del territorio con principi condivisi, nell’utilizzo delle fonti energetiche,nella gestione delle biblioteche e via programmando.

    Per fare ciò il consorzio così com’è è adeguato? A me pare esagerato il numero di 65 consiglieri e con spese di gestione pazzesche.

    Occorre un organismo più snello e funzionante. Occorre che gli assessori vengano davvero scelti in base alle competenze. Punto.

    Il sindaco Barrile chieda carta bianca e risponda poi delle sue scelte. Non è più tempo di manfrine, lottizzazioni, piagnistei. Si colga l’occasione per voltare veramente pagina, anche nella ricostruzione, oppure meglio lasciar perdere.

    Non sia l’ennesimo carrozzone clientelare. Due-tre cose da fare, che possano creare opportunità di lavoro vero e di sviluppo. Vien da piangere a sentire certi patetici “Masanielli” che chiedono ancora assistenza, infinita assistenza, per sopravvivere ancora un po’, spartire prebende. Ma fino a quando? Ma siamo sicuri che sia questa la “strada giusta”?

    E’ davvero di un po’ di miliardi ancora che ha bisogno il Belice?

    O d’altro? Di una politica di sviluppo vero, di valorizzazione del territorio ma mica per dire.

    Ecco: voglio immaginare che a questo possa servire il nuovo consorzio delle Terre Sicane. Un Sindaco ed una Giunta che quotidianamente si adoperino in tal senso. E che periodicamente ne rispondano a tutti i cittadini ed al Consiglio, non di 65 elementi.

    Enzo Sciamè- Sambuca di Sicilia

    – Nembro (Bg)-

  3. E’ tutto scritto gia’, Montevago è andata indietro, cosi succedera’ all’unione dei Comuni,peccato si è persa un’occasione.

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