Unione al bivio…..chi gioca per chiudere l’Unione dei Comuni Terre Sicane

Terre sicane(298) Sembra segnato il destino dell’unione dei Comuni Terre Sicane. Una delle prime realtà sovra comunali nate in Sicilia, che segna il passo a causa della miope logica campanilistica di alcune realtà che ne fanno parte.
 
 L’unione, dal mese di novembre scorso, è rimasto imbrigliato dalle stesse regole che il consiglio delle Terre Sicane, con le nuove modifiche statutarie, si è dato.

Modifiche che rispondono ad una maggiore democrazia elettiva del super sindaco, che a differenza di quando avveniva in passato ora deve essere eletto dall’assemblea plenaria dei 65 consiglieri, cioè dai consiglieri che fanno parte dei 4 comuni aderenti all’unione e che sono Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belice.

Una scommessa democratica, questa nuova modalità elettiva, che si è scontrata nella pratica con la volontà dei Sindaci allora in carica.

Ricordiamo tutti l’attacco pubblico del sindaco di Santa Margherita Franco Santoro che ha gridato: “queste nuove regole uccidono l’unione!!”.

Dette da un ex sindacalista queste affermazioni fanno un pò capire il destino dell’ente sovra comunale.

Ma chissà se alla fine abbia ragione?.

Sta di fatto che a novembre scorso, dopo alcuni tentativi elettivi del supersindaco (con un solo candidato in corsa: il sindaco Nino Barrile di Montevago) non si è arrivato alla elezione del super sindaco: presidente della giunta delle Terre Sicane.

Tanti gli scogli da superare.

In quella occasione da più parti venne evidenziato che l’unico candidato sindaco doveva , quantomeno, fare conoscere a priori la squadra assessoriale.

Al sindaco di Montevago Barrile, che li richiedeva a gran forza ai primi cittadini, tali nomi non sono arrivati e dopo alcuni sforzi non gli è rimasto altro che deporre le “armi”.

Punto dolente, di quel momento politico dell’Unione, era stata la scelta da parte dei restanti sindaci di non volere partecipare alla competizione elettorale.
Fatto questo, secondo me, che snatura di molto le regole introdotte dalle modifiche statutarie, in quanto con tale scelta, la determinazione del supersindaco veniva ancora ed una volta ad essere fatta dai primi cittadini dei 4 comuni di Menfi, S. Margherita, Sambuca e Montevago, e non dall’assemblea dei 65, chiamati ad eleggerne uno a loro scelta fra i 4 presenti nelle comunità interessate.
Veniva , nella realtà, a svolgersi una elezione nella quale si ratificava l’accordo fatto dai sindaci.
In vista comunque c’erano i rinnovi amministrativi di Menfi e Sambuca. Pertanto tutto è stato rimandato a dopo.
Il dopo, però, oggi inizia male.

Infatti, è stata  snobbata dai consiglieri di maggioranza la riunione propedeutica dei 65 consiglieri delle Terre Sicane che si è svolta a Menfi qualche giorno fa. Fra gli amministratori dei 4 comuni erano presenti solo i sindaci Botta e Barrile. Fallisce così la riunione convocata al centro civico menfitano dal presidente del consiglio dell’ente sovra comunale Antonella Migliore. Si doveva discutere del rilancio della stessa, che dovrà avvenire con il rinnovo degli organi statutari. Infatti è ancora da eleggere il super sindaco, oltre la composizione della squadra assessoriale. Nel contempo Menfi e Sambuca dovranno altresì eleggere le rispettive 5 rappresentanze in seno all’ente.

Menfi potrebbe ripensare la sua posizione se gli amministratori continuano a sottrarre servizi già conferiti all’Unione dei Comuni. Noi siamo dell’idea che invece l’unione debba essere rilanciata con il conferimento di ulteriori servizi. Auspichiamo che ognuno si spogli dagli atteggiamenti campanilistici” la posizione del sindaco Michele Botta di Menfi.

Per Antonella Migliore, consigliere di Montevago e presidente del consiglio dell’Unione: “I consiglieri comunali dei 4 comuni hanno il dovere di esprimere in maniera chiara e palese quale è loro idea di futuro dell’Unione. E’ opportuno farlo nell’ambito di ciascun consiglio comunale prima e nell’assemblea dei 65 dopo” .

Assemblea plenaria che sarà fissata per metà settembre.

Vedremo come andrà a finire.

Di fatto, oggi, molti servizi conferiti all’unione, per momenti politici particolari e per la mancata volontà di azioni consequenziali stentano a decollare.

Si eleggerà un supersindaco che avvia l’Unione alla chiusura?.

Francesco Graffeo 

1 commento

  1. Ho appena letto su Agrigentonotizie.it che l’Unione dei Comuni Terre Sicane rischia il fallimento per la mancata partecipazione, alle riunioni fissate, di alcuni amministratori. Condivido il pensiero del sindaco di Menfi che ne chiede il potenziamento e non certo l’estinzione.

    Io credo che quell’istituzione potrebbe essere una buona opportunità per gli Enti locali che ne fanno parte e, dunque, per i cittadini. Occorre, però, condivisione di obiettivi e di strategie. Occorre aver voglia davvero di collaborare per risparmiare risorse, per fornire servizi sempre migliori alla popolazione.

    Se invece l’Unione dei Comuni viene considerata l’ennesimo guscio vuoto, l’ennesimo carrozzone clientelare e/o centro di potere allora meglio lasciar perdere. Ma in tal caso si sprecherebbe una buona opportunità per dare un futuro vero a quei territori.

    Niente demagogia, quindi, e niente vuota retorica. Occorre sedersi umilmente intorno ad un tavolo e programmare.

    Penso alla creazione di biblioteche in rete per dare la possibilità ai cittadini di fruire di tutto il patrimonio librario.

    Penso ad una vera ed efficace raccolta differenziata, correggendo ciò che non va; penso ai servizi per gli anziani; ad una politica di sana gestione del territorio dopo aver condiviso regole e finalità di salvaguardia.

    Insomma un luogo delle idee comuni e del fare insieme.

    A mio parere è di questo che c’è un gran bisogno per una efficace e parsimoniosa amministrazione. Ha ragione il sindaco Botta: bisogna finirla con gli anacronistici campanilismi e guardare al futuro con occhi nuovi.

    Ci sono Comuni che l’hanno capito da tempo e provano a sperimentarlo, con buoni risultati.

    Buona domenica a tutti.

    Enzo Sciamè.

    Consigliere e membro dell’U.C.T.S. di Sambuca

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