Una lezione per i 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino?

(919) Il 9 novembre ricorrerà il ventennale dalla caduta del Muro di Berlino, simbolo (il muro) della guerra fredda e della separazione tra “capitalismo” e “comunismo” e poi ancora simbolo (la caduta del muro) della tanto cercata e desiderata pace.

Navigando qua e là, ci siamo imbattuti in una legge dello Stato Italiano: LEGGE N. 61/2005.
Questa legge recita così:
ART. 1.
1. La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre «Giorno della libertà», quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.

2. In occasione del «Giorno della libertà», di cui al comma 1, vengono annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti.

Per questo motivo ci facciamo portatori di un’idea:
perchè non organizzare qualcosa di simile nelle scuole di Santa Margherita di Belìce?
Potrebbe essere una lezione di quella educazione civica di cui tutti si fanno paladini ma che nessuno mette mai in atto.
Noi la proposta la buttiamo lì.
Chissà se gli Amministratori la recepiranno?!?

2 commenti

  1. Naturalmente per amministratori intendevate il Preside e il corpo docente dell’istituto comprensivo considerato che la scuola è un organo di autogoverno e compete a loro le attività didattiche e i momenti di approfondimento. Gli altri amministratori a cui alludete possono supportare le iniziative che vengono proposte dall’ISTITUZIONE scolastica compreso il consiglio di istituto; a proposito ma chi sono gli eletti in tale organo, e il loro presidente?

  2. Il tuo commento ci aiuta a precisare i destinatari della nostra proposta: Amministratori, preside, professori ma anche quei genitori che magari sono rappresentanti di classe (se esistono ancora) e tutti coloro che vivono la realtà delle scuole margheritesi.
    grazie.

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