Un Montevaghese sul set di Baarìa

Prof Ruvolo(839) Ci congratuliamo innanzitutto con l’oramai montevaghese Prof Giovanni Ruvolo per la sua attività di cardiochirurgo, e oggi anche per la sua partecipazione al film Baarìa di Tornatore cosi come apprendiamo dall’articolo a firma di ENZO MINIO e pubblicato ieri su La Sicilia……

RIBERA. Giovanni Ruvolo, cardiochirurgo riberese, direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera universitaria Paolo Giaccone di Palermo, passa dalla sala operatoria al set cinematografico. Lo ha voluto nel suo film «Baarìa», presentato nei giorni scorsi alla Mostra internazionale del cinema di Venezia, il regista Giuseppe Tornatore che ricostruisce nella pellicola la scena di una visita medica fatta dal chirurgo al protagonista del film. Sarà proprio Giovanni Ruvolo a sedersi in prima fila il prossimo 24 settembre a Bagheria alla presentazione del film che proprio l’indomani uscirà in tutti i cinema d’Italia. «Non mi aspettavo proprio una tale chiamata – ci dice Giovanni Ruvolo che abbiamo incontrato nella sua villa di Montevago – è stata una sorpresa ed ho aderito con entusiasmo perché il tutto si sarebbe risolto in un paio di giorni di attività. Pensate che sono andato perfino ad iscrivermi all’ufficio di collocamento per essere scelto come lavoratore in qualità di comparsa cinematografica. Mi hanno fatto trovare uno studio medico molto attrezzato, nel periodo dell’inizio degli anni ’70, in una bella villa stile liberty di Bagheria. Ho fatto una semplice visita medica al protagonista della pellicola della durata forse di qualche minuto, ma per realizzare la scena abbiamo dovuto lavorare dalle 8 del mattino sino a mezzanotte, quasi ininterrottamente».
Per Ruvolo, che non aveva mai avuto esperienze di spettacolo e di recitazione – ci racconta di aver partecipato nei primi anni del seminario ad una specie di Zecchino d’Oro ad Agrigento – è stata una esperienza nuova e certamente indimenticabile se pensa di aver passato la sua vita tra i libri di studio e nelle sale operatorie di Roma e di Palermo, sotto la lampada scialitica, ad operare il cuore della gente e a salvare tante vite umane. L’indomani dell’esordio sul set, qualche suo collaboratore, al rientro in ospedale, gli ha chiesto: «Professore, forse ci lascia per passare al cinema? Si faccia fare un buon contratto!». «Battute a parte – ci dice il cardiochirurgo riberese – Tornatore si è ricordato di me perché a Roma una quindicina di anni fa gli operai il padre. Mi ha chiamato al telefono e mi ha chiesto se volevo fare una comparsa nel suo film kolossal. Gli risposi subito di sì. Gli chiederò soltanto una foto di scena con tanto di autografo per le mie figlie.