Un innamorato e la solitudine del suo numero primo

Riceviamo dal nostro amico Onorio e pubblichiamo..
Due parole voglio spenderle, due parole voglio proprio scriverle.
Credo che in questo preciso momento storico che riguarda la nostra Italia e il nostro Paese, si possono fare davvero centinaia di critiche, di proposte, potremmo assistere ad eroici interventi di malcontenti generali che riguardano il lavoro, l’agricoltura, il governo, le tasse, ecc… ma c’è una cosa di cui nessuno parla e/o accenna di volerne parlare o semplicemente vuole testimoniare ció che ha sperimentato o provato fortemente e continua a sentire, sto parlando di quella cosa che è capace di muovere ogni cosa, capace di abbattere ogni muro e superare ogni problema, sto parlando dell’Amore, del profondo Amore che dovrebbe legare Santa Margherita di Belìce ad ognuno di noi. 
Quanti credono davvero di amare il proprio paese? Tutti penserete e invece vi posso garantire, che nessun sintomo d’Amore si evince nella maggior parte dei margheritesi. Per Amore si fanno delle grandi rinunce, per Amore si lotta, per Amore si piange e con l’Amore si vince. Io sono uno studente emigrante, uno studente al quale non piace affatto la lontananza dal suo Amore, uno studente geloso e possessivo, un Margheritese che si arrabbia quando qualcuno parla male di Santa Margherita e che soffre quando vede gente del proprio paese, arresa, gente che non propone, che urla con lamentele, che strilla ad ogni Amministrazione, che parla, parla e parla!

Bisogna guardare al presente e progettare il futuro. Non voglio guardare agli errori del passato, guardo ai miei sogni e lotto per realizzarli. Sono stato sempre attratto dalla politica, un attrazione che ho sempre osservato con sorriso beffardo, che mi portava a formulare sempre lo stesso pensiero: “basterebbe davvero poco per far funzionare bene le cose… Basterebbe la metà di denaro e si potrebbe fare di più, con più qualità… Basterebbe un idea semplice per creare qualche posto di lavoro per qualche giovane a spasso…”.

Dopo questa attrazione, ho sentito quasi un rimorso di coscienza verso il mio Amore, verso il mio paese, la mia coscienza mi fece riflettere che se avessi rivolto la mia attenzione esclusivamente al bene del paese avrei potuto dare tanto ugualmente.

Da qui, l’impegno per la creazione di una splendida realtà come Sogni d’Oro e Radio SISMA. Poi, sono arrivato alla conclusione che posso amare il mio paese e contemporaneamente guardare alla politica e fare politica e ho compreso che il miglior amministratore di qualsiasi cosa, deve amare quello che amministra, deve amare svisceratamente il proprio paese! Cosa voglio dire? Vorrei dire tante cose, ma davvero tante; quello che voglio sottolineare è che adesso sono ritornato a Milano, sono ritornato a mani vuote, sono ritornato accompagnato dalla triste visione di cene e di riunioni fatte da qualche ristorante o in qualche casa davanti ad un camino, riunioni che avevano e hanno come unico tema i NUMERI, le strategie dei Numeri. Non ho mai avuto un grande feeling con la Matematica, ma con la voglia di fare e di spendermi, con quella si! Nessuna richiesta o proposta di consulenza, nessuna voglia di capire insieme cosa progettare per Santa Margherita, cosa ideare… Me lo sarei aspettato sinceramente in quanto giovane attivo nel sociale, con uno staff di amici che collaborano per gli stessi sogni. Solo riunioni tra i grandi della politica, tra i vecchi che “hanno i numeri”. I miei unici numeri di cui posso disporre, sono gli anni che posseggo; per il resto, dispongo del mio voto personale, la solitudine del mio numero primo.

Quindi, non posso essere interpellato, invitato, consultato? No, non posso, non ho i NUMERI! Ho lottato infinite volte con amici e parenti che mi invitano a fare valigie e lasciare in mano ai soliti ingordi questo paese ed io ho sempre continuato a lottare e a fare per il mio paese; ringrazio solo Dio se la mia famiglia è quella che è ed ha quel poco che ha, perchè è solo grazie a personali e duri sacrifici che oggi non devo ringraziare nessun politico o “uomo d’onore” di turno; sono un cittadino libero, libero con la mia voglia di spendermi, dare e fare; nessuno ha fino ad ora richiesto ufficialmente il mio “appoggio politico” e alcuni credono che appoggerò una candidatura rispetto ad un altra e a questo punto, sapete cosa faccio?

Semplice, ameró ancora di più il mio paese, ricercando e realizzando quelle cose che mi divertono e fanno divertire i miei amici; per il resto sto qui a Milano pronto a tornare per la seconda metà di Maggio, quando esprimeró la mia semplice preferenza da bravo cittadino italiano.

Ultimo consiglio a tutti i Margheritesi: prima ancora di fare politica con le calcolatrici, sommando gruppi di numeri che potrebbero fare eleggere un Sindaco o un Consigliere, imparate ad Amare profondamente il vostro paese e vedrete la realizzazione di grandi cose.
Amore & Libertà. A presto.
Onorio Di Giovanna.

10 commenti

  1. compare onorio bellissimo pensiero…all’inizio mi sembrava un po’ un discorso alla Berlusconi ’94, “Santa Margherita è il paese che amo e per questo ho deciso di scendere in campo” ahahah.
    A presto!

    • Grazie Vincenzo, grazie di cuore.
      Il Cavaliere, è abbastanza lontano dalle mie corde… per fortuna, hai solo solo avuto un iniziale impressione.. 😉
      A presto, OnorioDG.

  2. Caro Onorio, bellissimo pensiero che ti fà onore (perdona il gioco di parole), ma purtroppo ben sai che nei nostri paesi, in tema politico specialmente, conti solo se hai i voti (numerosi), e non importa come e da dove vengano,o come si qualifichino. E’ purtroppo la “legge del più forte”, e non credo che nulla e nessuno la sdradicherà mai.Che tu abbia o sia “un cervello”, che tu ti voglia spenderti disinteressatamente per il TUO paese, che tu abbia magari specifiche competenze utili alla collettività, non frega niente a nessuno, PURTROPPO. Non importa se ti allei con tizio o con caio, se costui sia sostanzialmente in buona fede o no, se voglia davvero impegnarsi NON per un gruppo ristretto, ma per tutta la collettività, importa solo che “abbia i voti”, e purtroppo, ormai, dalle nostre parti, nell’immagnario collettivo è squallidamente così. E’ il triste destino di quelli che tu giustamente chiami “i numeri primi”. Fortunatamente, non essendo margheritese, sono del tutto fuori da questi giri “per iniziati”, quindi vedo questa giostra elettorale (autentica babele di contrastanti e dissonanti rumors) col sereno distacco di chi è di fatto assolutamente “estraneo ai lavori”, ma ciononostante, mi piacerebbe davvero se su Santa Margherita, paese cui mi legano tanti affetti, ricordi ed amicizie, il clima politico riuscisse un pò a svelenirsi e i numerosi pretendenti alle “poltrone”, cominciassero davvero a guardare al VERO e COSTRUTTIVO futuro vuoi per il paese, che lo meriterebbe davvero, vuoi per il territorio, vuoi, sopratutto, per le nuove generazioni, che, continuando questo andazzo non avrebbero altra risorsa che l’ANDAR VIA. Cordialmente, e speriamo sempre (ma con cauto scetticismo) in tempi ed uomini MIGLIORI.
    Giacomo Giuffrida Samona’

  3. Egregio Sig, Samonà,
    la ringrazio per il complimento e purtroppo condivido anche io la sua analisi; infatti, il mio pensiero quasi rabbioso e pieno di passione, nasce dal suo medesimo pensiero. Io non mollo, io lotto e continuo ad amare la terra del Gattopardo, affinchè “tutto davvero possa cambiare…”. Mi fido dell’intelligenza del popolo Margheritese, mi fido del futuro (forse perchè il futuro sono i miei coetanei o giù di lì), mi fido del cambiamento. Concluderei retoricamente, con un bel: “speriamo che tutto possa… bla bla bla…”, invece concludo con lo stesso invito fatto nel mio post, cioè invitando tutti ad innamorarsi sempre più del proprio paese, dei propri luoghi e a non aspettare il cambiamento ma iniziare al cambiamento, perchè il cambiamento inizia da noi stessi, inizia dal nostro cuore.
    Con la stima di sempre,
    Onorio Di Giovanna

  4. Ciao Joseph, voglio ringraziati per l’attenzione rivolta al mio pensiero, ma, almeno per quanto mi riguarda (non posso parlare a nome de Il Movimento), avrei degli appunti da farti, delle correzioni alla tua interpretazione. Non voglio sembrare duro nei toni, anche perchè non lo sono (anzi!), ma preferisco utilizzare un elenco numerato per essere il più chiaro possibile;
    1. Il mio pensiero, non vuole manifestare alcun minimo sintomo di arresa. Partendo dal presupposto inopinabile che, solo chi decide di bruciare le proprie tessere elettorali o decide di non andare a votare, si arrende e getta la spugna! Nel mio pensiero e curriculum da cittadino Margheritese, vi è una grande voglia di fare, di ideare e di creare, voglia di cambiare il modo di approcciare alla politica locale, voglia di cambiare le cose (che cerco di fare da anni, da quando eletto rappresentante della componente alunni un anno e alla consulta provinciale un altro anno, sono stato sempre appassionato della tutela dei diritti della collettività, fino alla creazione con amici, di una meravigliosa struttura come Sogni d’Oro). …e poi considerati i giovani presenti nell’attuale consiglio comunale e in maggioranza e in minoranza, come anche degli assessori, credo fermamente di essere nelle capacità di rivestire entrambe le cariche. Mi candido ad esserlo! E’ un’arresa??? Non credo proprio e questo è qualcosa che manifesto da tanto. ALT! …e i numeri, quanti siete in famiglia? Dalla parte di tua madre… e di tuo padre… Che favori hai fatto in questi anni che qualcuno potrebbe votarti???
    Questo per dire che il giovane non è nelle condizioni culturali per poter superare questo limite ed è demoralizzato.
    2. Il mio farmi sentire solo adesso (che non è una resa, ripeto, ma un personale e attuale punto della situazione) e non perché sei mesi fa o tra sei mesi??? Io, con le mie idee, i miei principi e i miei sogni, mi faccio sentire da anni; ho sempre realizzato le mie idee, o almeno ci ho senpre provato. Quello che ho scritto solo ora, è lo specchio di quello che è nell’aria, di quello che si vive. Se avessi captato ciò sei mesi fa, l’avrei scritto sei mesi fa. Volevo trasmettere un concetto d’amore e l’ho fatto.
    3. I giovani non vogliono servito nessun ricambio generazionale in nessun tipo piatto; quello che voglio dire è soltanto che i “vecchi della politica”, quelli che continuano ancora a fare le riunioni nelle quali il tema sono i numeri, non riescono, anzi, non vogliono minimamente ripulire, non vogliono mettersi da parte indirizzando qualche giovane a capire come funzionano le cose nella macchina amministrativa; quando parlo e dico qualcosa, soprattutto su un blog o su un gruppo facebook politico, non parlo soltanto a nome mio, non parlo della mia situazione sociale (io le mie idee, le ho portate avanti, le ho realizzate, per il bene mio e di tutta la collettività senza arrendermi dinnanzi ad alcuna difficoltà o ostacolo), parlo a nome di tutti quei giovani che davanti al banco di un bar, su una macchina posteggiata in piazza fino alle ore 4.00 del mattino, parlano e si sfogano e non hanno il coraggio e/o la forza e/o la voglia di farsi avanti e mettersi in gioco, perché pendono ancora dalle promesse che il “politico vecchio di turno” gli ha fatto per un lavoro (“pì un postu”), pendono e dipendono dal voto che il padre gli ha imposto o imporrà.
    I “vecchi della politica” devono incoraggiare, devono coinvolgere, devono far sentire indispensabile il giovane, devono coinvolgere il giovane nella vita politica, perché oggi, ahimè, il giovane margheritese, non è in grado da solo di avanzare con cognizione di causa, un idea, un progetto, una protesta o una voglia di cambiamento e dico questo solo perchè lo vedo e sento solo lamenti. Questo è il mio invito, un invito ad incoraggiare e a coinvolgere i giovani alla vita politica locale, perché la politica, amministrare un paese, non è qualcosa di orribile o ingordo come tanti pensano, ma METTERSI AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITA’ ED ESSERE UTILE AL POPOLO E’ QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO. Ai giovani le idee non mancano, i giovani hanno voglia di fare, di creare e di lavorare per Santa Margherita, dico solo, nuovamente, che bisogna saperli coinvolgere non tenendoli fuori da niente. Io spero, che all’incontro che si terrà al Teatro S. Alessandro, a parlare, a dire qualcosa, ad arrabbiassi per qualcosa, siano i giovani, lo spero con tutto il mio cuore.
    4. Nessun candidato confezionato, nessuna pioggia elettorale e ripeto nessuna bandiera bianca. Sono libero! Il mio appoggio, il mio impegno politico prescinderà da alcun confezionamento. Ripeto, io e la mia famiglia, siamo liberi di manifestare la preferenza elettorale esclusivamente per un concetto di stima e fiducia verso un candidato per il bene della collettività.
    5.Ho scritto il mio pensiero da soggetto fisico e non da soggetto giuridico. Sogni d’Oro è un’associazione culturale che ha il solo e unico scopo di divulgare l’arte e la cultura in ogni sua forma e sfumatura non è un gruppo politico e non fa politica. Essere presidente di un associazione non vuol dure parlare a nome dell’associazione, almeno per quanto riguarda la sfera politica locale.
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    Con la speranza di essere stato più chiaro, sono pronto ad altre delucidazioni, Onorio Di Giovanna.

  5. Grazie per i complimenti e grazie per la correzione… Il link in questione è proprio quello che “Filippo” hai scritto! Scusandomi per l’errore, auguro una leale, proficua e intelligente campagna elettorale!

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