Lettera aperta dei Soci della Cantina e del CSA

lettera-aperta(1276) Riceviamo e pubblichiamo..
Le vicende della Cantina Corbera, sfociate nell’inchiesta giudiziaria ancora in corso, segnano un punto di non ritorno nella storia di questa nevralgica struttura produttiva.
Esprimiamo fiducia nella magistratura e vogliamo soprattutto che si affermino verità e giustizia.

A prescindere dagli esiti dell’inchiesta giudiziaria in corso, riteniamo che questa congiuntura sia comunque propizia per costruire comunitariamente un nuovo corso, segnare una discontinuità col passato ed imprimere una svolta nei metodi di gestione fin qui pereguiti.
Davanti a noi si presenta oggi l’occasione storica di cambiare.

Un cambiamento consapevole, che deve partire prima di tutto da ciascun socio, nel modo stesso di concepire la Cooperativa.

Cambiare. Superare le divisioni e la conflittualità che paralizza la Cantina. Mantenendo memoria del proprio vissuto lavorativo, questo è il momento in cui bisogna responsabilmente fare fronte comune per affrontare uniti il futuro economico della Cantina. Una Cantina paralizzata dalle proprie lacerazioni interne non ha futuro.

Cambiare. Esigere trasparenza e responsabilità nella gestione, vigilare perchè si instauri la massima circolazione delle informazioni. Non vogliamo che interessi personali o di gruppi ristretti impediscano in futuro il pieno sviluppo delle potenzialità economiche della Cantina. La Cantina Corbera è una struttura economica di primaria importanza per questo territorio, deve garantire un reddito certo a centinaia di famiglie e deve pertanto essere gestita secondo criteri imprenscindibili di efficienza economica e di responsabilità.

Cambiare. Esprimere un consiglio di amministrazione rinnovato che sia espressione della più ampia maggioranza, non un CdA frutto di cordate, di appartenenze, di favori fatti e ricevuti sulla pelle dei soci. Un CdA al cui interno individuare competenze e professionalità spendibili per il bene della Cantina, conseguendo economie in alternativa ad incarichi e consulenze esterne.

Cambiare. Dotarsi di un management serio e autonomo, in cui sia chiaro a tutti chi fa cosa. Differenziare le competenze, premiare i meriti oggettivi e gli obiettivi raggiunti.

Cambiare. Modificare lo Statuto (di cui va promossa la diffusione e la conoscenza tra i soci) in modo da: impedire accentramenti di potere in una sola persona; cambiare i meccanismi di selezione della dirigenza per prevenire cordate e comitati d’affari; potenziare le funzioni di controllo di ogni singolo socio; raccordare l’apporto produttivo di ciascun socio alla sua possibilità di incidere nelle decisioni; garantire trasparenza e massima circolazione delle informazioni.

Cambiare. Curare stabilmente l’acquisizione di nuove conoscenze e la formazione dei coltivatori.

Cambiare o morire.

Il futuro non ammette ignoranza e/o indifferenza.

I fatti accaduti nella mia ampia situazione di crisi del comparto agricolo interrogano l’intera comunità territoriale e non possono non investire le Amministrazioni Comunali di Santa Margherita di Belìce e di Montevago.

Chiediamo la convocazione di Consigli Comunali aperti nei quali affrontare le emergenze:
1) il futuro della Cantina Corbera;
2) la crisi dei nostri agricoltori

Firmato
Soci della Cantina Corbera
Comitato Spontaneo Agricoltori

13 commenti

  1.  Sinceramente parlando ci sono molte cose che i soci non hanno capito
    Forse è meglio iniziare con l’unica cosa certa,cioè che i soci non hanno ricevuto un euro a distanza distanza di 7 mesi né c’è speranza.
     
    Ho capito anche che i dirigenti della Corbera aspettano qualche temporale giudiziario per essere costretti a dimettersi.
    E’ chiaro che non sentono il bisogno di dimettersi,giustamente sono troppo fieri dei risultati ottenuti.
    Per l’ennesima volta l’assemblea è stata posticipata a data da destinare.
    Aspettiamo di conoscere il secolo e l’anno.
     
    Tanti ci chiediamo:Ma che fine hanno fatto l’Assessore all’agricoltura e il Sindaco?
    Intanto aspettiamo da mesi di conoscere le strategie  di quella mente eccelsa dell’assessore all’agricoltura Baldo Portolano,nonchè Dottore in Agraria e dunque altamente specializzato a seguire le vicende dell’agricoltura.
    Il CSA (comitato spontaneo agricoltori),con i soci della Corbera talmente stanchi degli inviti fatti e mai accettati dall’assessore all’agricoltura, hanno dovuto  affiggere una sua foto nella propria sede, con sotto scritto “Chi l’ha visto?”
     
    In campagna elettorale prometteva di rivoluzionare l’agricoltura,infatti oggi tutti gli agricoltori portano un corno rosso,un ferro di cavallo,sale da cucina per scongiurare la iella che li ha
    colpiti da quando lui è assessore visti i risultati di questa sua rivoluzione.
     
    Una parolina la voglio dedicare al nostro simpaticissimo sindaco Franco Santoro
    Gli vorrei ricordare che Santa Margherita fa parte di uno stato democratico,e dunque esiste la libertà di Critica e di Parola soprattutto per quanto riguarda l’Amministrazione della Corbera.
     
    Un altro mio pensiero lo rivolgo all’amministrazione Comunale minoranza compresa
    Complimenti per il vostro enorme disinteresse per le sorti del paese.
     
     
    TONIROSALIA

  2. E' questa la conclusione che molti anelitano della triade di Film in oggetto.
    Mah
    Qualcuno vola alto, qualcuno le spara grosse, qualche altro vorrebbe raccogliere frutti.
    Dall'Ermetismo ad oggi. Ciao Gas  
    Senza ulteriori commenti
    Socio con nome e cognome Peppino Infantino

  3.  REPUTO ESTREMAMENTE OFFENSIVI  COMMENTI COME GLI ULTIMI TRE
     
     
    In un momento come questo lasciamo Scamarcio come giusto che sia alle sue fans
     
    GLI ADULTI HANNO ALTRO A CUI PENSARE
     
    SE SI VOLEVA FARE DELL’IRONIA, COME COMUNEMENTE SI DICE, HANNO FATTO RIDERE LE SUOLE DELLE SCARPE
     
    Qualcuno vive a paperopoli,   il post parla del  PAESE precisamente di SANTA MARGHERITA
     
    Il POST PARLA D’ ALTRO
     
     
     gmaggio

  4. per mandare avanti la cantina bisogna cambiare per prima cosa la mentalità: ci vuole spirito imprenditoriale e se proprio si vuole perseguire solo i propri  interessi quantomeno non tralasciamo quelli degli altri. Il paese è in ginocchio, è ora che se ne prenda atto e si faccia qualcosa, non solo parole, ma FATTI. 

  5.  LA LETTERA APERTADEL CSA E DEI SOCI DELLA CANTINA CORBERA NON È UNA BARZELLETTA È UNA TRISTE REALTÀ
     
    Dove va  a parare quest’infantino se lo sa solo lui A Noi non importa niente
    Se non conosce la differenza tra cento passi e la meglio gioventù sono  fatti suoi  a noi non importa niente
    Se si trastulla con Scamarcio e company   liberissimo di farlo perché  a noi non importa niente
    Se si scrive su un blog ci si rivolge agli altri,  a allora a noi IMPORTA
    CAPIRE
    Non tanto capire cosa passa per la testa al singolo, capire piuttosto di cosa stiamo parlando, capire il problema, cercare SOLUZIONI
     
     
    STIAMO PARLANDO DI:
     
     

  6. AGRICOLTURA: Si lavora e non si guadagna
  7. VITICULTURA: Abbiamo affidato il nostro prodotto a gente attualmente inquisita
  8. NECESSITÀ DI CAMBIARE: Ne va dell’economia del territorio
  9.  
    ABBIAMO INOLTRE CONSTATATO
     

  10. Siamo stati abbandonati dalle istituzioni comunali, Maggioranza e Opposizione
  11. Siamo stati abbandonati dal  CdA della Corbera, non ci spiegano niente
  12. SIAMO SOLI
  13.  
    CHIARO?
    Nel caso in cui qualcuno voglia intervenire si attenga per favore a questi semplici punti
    Per favore, non fateci arrivare alla conclusione che è tempo perso parlare
    Grazie
    CSA e soci della cantina Corbera

  14.  PERO’ CHE GRAN PAESE E’ IL NOSTRO!
     
     
    Prima il Sindaco,poi l’Assessore Portolano, la maggioranza e minoranza compresa
    Ora mi tocca ringraziare pure Peppino Infantino.
    Non per uno,neanche per due,ma per ben tre, dico tre contributi!
    Uno più interessante dell’altro!
    Non ci crederete mai,ma a differenza di qualche commentatore io ho capito quello che volesse dire!
    Picciò, si vuole dare al cinema!
    Al cinema???
    Si’ si’!!!!!
    Tanti vi chiederete:”e che c’entra con la Corbera”?
    C’entra,c’entra,altro se c’entra!
    Visto la tromba d’aria che ha investito la nostra cara Cantina,lui da grande produttore(di film?)vuole dare un seguito allo Squalo,oppure sbizzarrirsi a trovare titoli adeguati.
    Io personalmente caro Peppino potrei suggerirti:
     “La banda bassotti,”
     “Ruffiani di corte”
    “Noi  geni,strappati al mondo agricolo”
    E magari dare un seguito a “Non ci resta che piangere”
    Comunque saluto tutti i soci della Corbera ivi compreso l’amico Peppino Infantino
     
    PERO’ CHE GRAN PAESE E’ IL NOSTRO
     
     
     
    ToniRosalia

  15.  COMUNICAZIONE IMPORTANTE
     
    In riferimento al post n° 7
     
    Stamattina, al bar, il caffè mi è andato di traverso,  ma non è questo importante, è,  che,  mi hanno riferito che avrei scritto a nome del csa, sono stato assalito, assaltato,  mi hanno pregato, implorato  di smentire.
     
    SMENTISCO
     
     
    Smentisco. Smentisco. Specifico ,voce singola, parole singole, pensiero singolo. Era solo un plurale maiestatis!  
    Per carità,  la loro rovina!!! Per un plurale maiestatis!  Per un grazie!!!Senzatetto, senza casa, corrono nomi da freddo polare sulla pista  di Indianapolis.
    Sindaco Santoro, la prego niente scupittate al CSA, non li sgridi, davvero è tutta colpa mia
    Evitiamo equivoci CSA ed eventuali soci della Corbera. Mettete un cartello in quella sede
    “ Proprietà privata” e in aggiunta “Attenti al cane”
    E dunque
     
     
    NIENTE GRAZIE
     A
    CSA e SOCI DELLA CANTINA CORBERA
     
     
    Firma in calce
    gmag2009
    g = Girolamo detto Mimmo, chiamatemi Mimmo        
     
    CHIARO?
     
    Tranquilli. Il silenzio è d’oro
    Tranquillo anch’io, ai miei figli  e a tanti altri dico: il futuro è altrove
    E ora posso andare a lavorare?
    Giovani del movimento: A voi posso dire grazie?

  16.  Titolo
    Romanzo Criminale

    Sottotitolo
    GRAZIE PER IL TUO RINGRAZIAMENTO

    II° Sottotitolo
     “ Tanti vi chiederete:”e che c’entra con la Corbera”?
    C’entra,c’entra,altro se c’entra ” alias “PAROLE SANTE” e/o – “SANTO SUBITO”  

    Era il terzo titolo che mancava.
    Caro Toni ho centrato il mio obiettivo. Cioè evidenziare il “tuo pensiero unico” , riesci solo a spalmare benevolenze su chi solo provi a ragionare.
    Toni:       le tue sono parolone, ma sono tali solo nelle dimensioni del carattere.

    Siccome sò che non sei miope ed io ci vedo ancora, mi sorge il dubbio che siano un tentativo di  prepotenza.   

    Quanta  ri – produzione di parole.

    Tutti quelli che non la pensano come te sono demoni o (forse) angeli (vedi mi piacciono i film). Sei troppo esagerato, o bianco e il nero (tra l’altro colori che non mi si addicono) .

    Voglio però venirti incontro, con affetto, cerco di renderti chiaro il mio pensiero:

    1) non metto in dubbio gli eventi (crisi, errori, ecc) ;
    2) non metto in dubbio che occorra sempre trasparenza, legalità ecc;
    3) non metto in dubbio che tutti sono innocenti fino a prova contraria; ecc
    4) non metto in dubbio che è inevitabile un rinnovamento dell’intera classe dirigente; ecc. ecc.
     
    Ma il tutto non può avvenire sulla basi si attacchi personali  o diffamazione a mezzo blog.   

    Ma non volendo tediare troppo te e i poche lettori che avranno la pazienza di leggere quanto scrivo, mi basta solo fare anche mio quello che ha scritto anfra92:
    Basta parole, basta ingiurie, solo e solamente FATTI.
    Sicuro di un riscontro alla presente al prox  s…..quio

    PS. : a prescindere, consiglio a tutti la visone dei film citati da me, anche perchè non conosco i titoli citati da Toni .
     
    Il socio  Peppino Infantino

  17. Scusate se mi intrometto, e premesso che Non essendo socio della Corbera, parlo solo e soltanto come cittadino, che vivendo sul territorio, inevitabilmente vive le problematiche dello stesso. Ciò premesso, veniamo a noi, anche col rischio di sfondare delle porte magari già aperte e di farsi nuovi nemici.
    Leggo con interesse le cose scritte in questa "lettera aperta", che sono del tutto condivisibili e sottoscrivibili, ma leggo, anche, i "commenti" e gli interventi sulla stessa, e non posso fare a meno di notare come sembra che gli stessi stiano tristemente sfociando in una serie di battibecchi interpersonali che nulla portano alla vera risoluzione, ancorchè parziale, del gravissimo problema sul tappeto. La lettera aperta, parla di necessità di cambiamento dello statuto, e della sua scarsa conoscenza da parte dei soci, per quanto riguarda la sua conoscenza da parte degli stessi, considerato come nel sito della Cantina non se ne trovi traccia, basterebbe che qualcuno chiedesse di pubblicarlo  pubblicasse, (è pubblico) anche e magari su questo blog, non penso che i gestori si opporrebbero, per quanto riguarda la prima parte, (modifiche allo stesso), piuttosto che fare assemblee spontanee che girano intorno al problema senza pensare concretamente di risolverlo, aspettando magari "soluzioni dall'alto", perchè, nelle more di una futuribile assemblea, non cominciano a metter mano ad una riforma dello stesso, onde sottoporlo poi, una volta insediato un nuovo cda, all'assemblea plenaria dei soci e chiederne e votarne l'approvazione : Sarebbe uno statuto creato realmente dalla coralità della base, e non calato dall'alto, che potrebbe finalmente riflettere le vere esigenze della base stessa dei produttori, che sin 'ora, scusate, più che lo zoccolo duro e vera linfa della cantina, mi pare sia di fatto, il famoso "muru vasciu" cui appoggiarsi e su cui fare ricadere eventuali dissesti e turbolenze come quelle dell'attuale periodo. In quanto alle promesse assemblee, da convocare, (non si sa quando e come) nelle quali si dovrebbero cambiare i vertici della stessa, visto il perdurare dello stallo, e le lamentele che si sentono, parlando con i soci , perchè gli stessi, o la loro maggioranza legale e qualificata, non decide di indire lei stessa un'assemblea, non necessariamente nei locali della corbera, e prendere, a maggioranza, i necessari ed urgenti provvedimenti necessari alla soluzione ancorchè parziale (sul tappeto vi è sempre il risvolto giudiziario) delle numerose problematiche attuali e probabilmente future. Non voglio difendere o accusare l'attuale dirigenza della stessa, in quanto la cosa non mi interessa assolutamente, ma chiedo sommessamente ai soci, se le voci che "ora" e soltanto ora, circolano, a torto od a ragione, e non entro nel merito, voi, dove eravate. Non è forse VOSTRA la cantina ? Ripeto, non è un accusa per nessuno in particolare, ma una semplice e banalissima domanda.DOVE ERAVATE ? Mi sembra che si chiaccheri molto e che realmente si faccia molto poco, forse con il comodo alibi che si attende l'esito delle indagini della Magistratura. Ma nell'attesa, e ribadendo quì la massima fiducia nella stessa e nella sua attività di indagine e chiarificazione, che peraltro ha i suoi tempi tecnici, non si deve  , per ciò che si può fare, restare  inattivi e limitarsi a lamentarsi aspettando gli eventi. Oggi, parlando casualmente con un socio, apprendo che in questi giorni caleranno, nella sezione di un partito quì a Montevago, due onorevoli (non so chi siano, nè mi interessa) che dovrebbero discutere le problematiche vuoi della cantina, vuoi dell'agricoltura locale . Ma davvero ancora aspettiamo LA MANNA DAL CIELO ??. Verranno, discuteranno, raccoglieranno le lamentele e le esigenze, e poi ? Chi s'è visto s'è visto, tanto i problemi restano e resteranno sempre quì !!!! come si suol dire " Chi ha la rogna se la gratta ". Per cui, e quì finisco, cerchi, la base dei soci e dei produttori di trovare realmente una reale coesione e volontà nel fare, prima di essere irrimediabilmente superati dagli eventi, ricordiamoci un vecchio modo di dire : " Mentre i medici al capezzale del malato, discutono sulla diagnosi  e sull'eventuale terapie, il paziente MUORE ".
    Mi scuso ancora per la lunghezza di questo intervento, ma personalmente mi fa rabbia assistere ad una vicenda come questa, dove tutti si lamentano e piangono, ma nessuno realmente e concretamente pensa di fare subito qualcosa di fattivo.
    Giacomo Giuffrida Samonà

  18. Non posso che condividere in pieno le idee del Sig.Giacomo Giuffrida Samonà……….. e anch'io mi chiedo……. cosa si sta aspettando?????
    La conclusione delle indagini? …oppure che qualcuno dica cosa si deve fare?????
    …………non mi sembra che ci sia più tempo da perdere e penso, anche, che la concertazione tra i soci per iniziare a mettere mano sui punti "nevralgici" sia la strada migliore da percorrere (chiaramente non nei Bar);
    sono anche convinta che i politici sono gli unici personaggi da tenere fuori da questa situazione…se proprio si tiene a volerla migliorare!
    Scusate l'intromissione
    Giusi Migliore

  19. anche io sono contrario all'ennesimo intervento della politica o per meglio dire dei politici sulla questione cantina. Potrei capire una consulenza tecnica ma la situazione attuale è anche responsabilità dei nostri politici.

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