Santa Margherita, tra disponibiltà e interrogativi

Riportiamo qui un articolo del giornalista locale Francesco Graffeo comparso oggi sul sito del canale televisivo Tele Radio Sciacca.
Fatalmente questo articolo chiarisce qualche dubbio che ci siamo posti nel nostro precedente post dal titolo “Uniamo i puntini“.
Alla fine del post ci porremo però altri interrogativi.
Salvino Barbera è disposto a ritentare la candidatura a sindaco nella cittadina del Gattopardo, dopo circa 20 anni. Cinquantatre anni, penalista, Barbera è sostenuto da alcuni operatori politici. “Fuori dagli schieramenti politici”, precisa l’interessato, e dunque a capo di una lista civica. A spingere Barbera a candidarsi alcuni consiglieri comunali in carica, sia della maggioranza che della minoranza, tra i quali il presidente del consiglio comunale, Leonardo Ventimiglia, e poi Fabrizio Viola, Paolo D’Antoni, Michele Ciaccio e gli ex assessori Leo Artale e Pasquale Saladino. Salvino Barbera, con una esperienza di candidato alle spalle nel lontano 1993, quando perse lo scontro nella competizione elettorale con Antonino Russo, precisa che “di candidatura a sindaco si potrà parlare solo il giorno della presentazione ufficiale. La mia – aggiunge – è una disponibilità”. Nella giornata di ieri è maturata anche la decisione di Giorgio Mangiaracina, che ha dato la disponibilità a candidarsi. “Su richiesta di un folto gruppo di amici, ho deciso di mettere a disposizione la mia candidatura e la mia esperienza al servizio della città del Gattopardo”.

Così l’ex amministratore che è stato sindaco nel quinquennio precedente a quello di Franco Santoro. In sede di riconferma del suo mandato, cinque anni fa, perse lo scontro con il sindaco in carica e con Franco Valenti. Oggi, dopo il tentativo di alleanza con Valenti, sotto la bandiera del movimento politico “Il futuro dipende da te”, ed il congelamento della candidatura del bancario, arriva la sua disponibilità all’insegna dello slogan che lo stesso anticipa porterà il nome “Liberi insieme”. Dunque, ad oggi, sono due i candidati che hanno offerto la disponibilità: da un lato Salvino Barbera, che si è dichiarato al di sopra degli schieramenti politici, e dall’altro Giorgio Mangiaracina, che invece ha sottolineato di muoversi in “contrapposizione al vuoto amministrativo degli ultimi 5 anni sotto la guida del sindaco Franco Santoro”.

Quest’ultimo sembra non volersi ricandidare, ma sono in molti a non escludere la sua discesa in campo.

 

Gli interrogativi, che la lettura di questo articolo ci fa sorgere, sono:
– Il capogruppo dell’opposizione attuale all’Amministrazione Santoro, l’Arch. D’Antoni starebbe nel gruppo con gli attuali amministratori alleati di Santoro? Noi non vogliamo crederci.
– L’Arch. Mangiaracina a settembre si era detto disposto a candidarsi, poi aveva ritirato la disponibilità confluendo nel comitato elettorale “Il futuro dipende da te” e adesso avrebbe ri-espresso la propria disponibilità a candidarsi; si è finalmente deciso? Noi non abbiamo mai avuto dubbi.
– I nomi circolano, cambiano, ri-circolano e ri-cambiano, ma a Santa Margherita chi ci pensa?

4 commenti

  1. Premetto che NON sono un esperto di politica, quindi rischierò probabilmente di dire delle castronerie, ma, astraendomi un attimo dalla stretta contingenza dei nomi citati, vorrei capire, preliminarmente, una cosa, ossia, cosa si intende allorchè un papabile aspirante ad una qualsivoglia carica politica, dichiara, preliminarmente, “di essere al di sopra delle parti”, quindi teoricamente “asettico”, allorchè, di contro, i suoi supporters, una connotazione politica ben precisa e definita la possiedono, magari rappresentando ognuno anime diverse, ma la possiedono, ben precisa, identificabile e collocabile ?. Mi sembra improbabile che, chiunque, possa identificarsi genericamente come un “super partes”, quando le “partes” stesse sono il frutto di un insalata russa che, al primo ingrediente sbagliato, rischia inevitabilmente di inacidire prima di giungere a tavola. Vabbè che il vecchio excamotage di dichiararsi “super partes” crea quasi, nell’aspirante candidato, una pseudo-verginità, che la dinamica politica-elettorale provvede poi a distruggere nel giro di pochi giorni, ma perchè,(???) mi chiedo, questa falsa identificabilità di partenza ? Si badi bene, questo non vuol essere un attacco ad un vecchio amico quale stimo essere Salvino Barbera,ed a cui faccio infiniti auguri, ma ad un certo modo di fare, o intendere, la politica. In fondo, se mi scelgo dei compagni di strada, prima o poi dovrò “inevitabilmente” ascoltare e magari assecondare, anche magari obtorto collo, le richieste dell’uno, contrapposte a quelle di un altro; cedere ad uno, per non perderne un’altro, e così via, costellando la strada, ancor prima di inaugurarla, di buche, scaffe e dossi, che non facilitano certo il cammino. Ed allora, mi chiedo, e chiedo agli amici del movimento ed ai lettori, non è meglio presentarsi fin da subito con la propria vera faccia, che piaccia o no, bella o brutta che sia, dicendo, “io sono questo”, “così mi conoscete e così sono”, e sin da subito mettere se non altro il maggior numero di carte sul tavolo ?. Il farsi, o volersi rifare, a tutti i costi, una verginità d’occasione, e lo dico a tutti i papabili aspiranti allo scranno più alto e pericolante di un comune,non mi sembra una politica che alla media distanza paghi più di tanto, specie in un comune piccolo come Santa Margherita, dove tutti conoscono il tutto di tutti, e non limitato al singolo individuo, ma alle sue generazioni ed identità, personali e politiche pregresse. Ed allora, e quì finisco questo lungho sproloquio, non è meglio presentarsi sin da subito per quello che realmente si è, si è stati e presumibilmente si sarà. Il nuovo che avanza, sin dalla notte dei tempi, ha portato sempre con se le vecchie magagne di lontani e recenti passati, un vecchio detto napoleonico era .” La politique, plus ca change, plus c’est la meme chose”, che fà riecheggiare il tancredico “Occorre che tutto cambi perchè tutto resti com’è” di gattopardiana memoria. Sarò forse vecchio e monotono, ma chissà perchè, mi riecheggia sempre in mente un vecchio proverbio siciliano ” MEGGHIU U VECCHIU CANUSCIUTU CHI U BBONU A CANUSCIRI” e questo, senza alcun riferimento ai candidandi indicati nell’articolo, ma in senso lato e generico ad un tempo. Giacomo Giuffrida Samonà

  2. Correggo ed integro quanto riferito al proverbio siciliano citato, di cui esistono due versioni, “Megghiu u vecchiu canusciutu ca u novu a canusciri” oppure “Megghiu u tintu canusciutu ca u bbonu a canusciri ” (nel citarlo avevo fatto una sintesi delle due versioni, ).Giacomo Giuffrida Samonà

  3. Penso che di valenti e mangiaracina il paese non ne abbia più di bisogno.
    Inoltre, vista l’avanzata età dei due, perchè “il movimento” non propone qualche soggetto pià fresco non solo come faccia che come età?

  4. “Penso che di valenti e mangiaracina il paese non ne abbia più di bisogno” ….
    Non mi risulta che Valenti abbia rivestito cariche istituzionali nel Comune di S.Margherita e quindi forse visto come sono andate le cose credo proprio che ne sarebbe di bisogno.
    Filippo, credo che il tuo, nei confronti di Valenti, sia un pregiudizio che ti hanno tramandato i tuoi genitori e non sai nemmeno dare una giustificazione alle tue esternazioni. Detto questo, indipendentemente dal tuo giudizio, mi sembra che Valenti si sia reso conto del clima di ostilità che si è creato attorno a Lui e da persona onesta quale è, ha mostrato di non avere quell’accanimento che invece contraddistingue altri soggetti che sono ripartiti all’assalto mettendosi a disposizione per una “nuova” candidatura.
    Al di la di tutto mi auguro che in qualche riunione di “teste pensanti” si parli pure di programmi di crescita e sviluppo di santa margherita altrimenti rischiamo il tracollo.

I Commenti sono chiusi.