Santa Margherita Belice, diffidati beneficiari dei contributi che non completano la ricostruzione.

v(1793)       Da “la Sicilia” di Sabato 22 Gennaio 2011
  I Comuni agrigentini della Valle del Belice fanno scattare le diffide nei confronti dei cittadini che hanno usufruito di parte del contributo statale per la ricostruzione delle loro case e che poi non hanno dato seguito ai lavori previsti. Ora rischiano di dover restituire la parte di contributo già incassata.
L’iniziativa riguarda tutti i centri dell’area belicina dove le amministrazioni comunali stanno dando vita ad un’azione di monitoraggio per accertare, sulla scorta della documentazione presentata dai privati, lo stato delle pratiche. Dagli accertamenti effettuati a Santa Margherita Belice, è emerso che sono circa cinquanta le pratiche provviste di concessione edilizia e destinatarie di un primo contributo statale, ma con lavori interrotti già nella fase iniziale. 

L’ente locale sta diffidando i soggetti privati a riattivare entro 60 giorni, improrogabili, dalla data di notifica dell’atto, la procedura per la ripresa immediata dei lavori, con la presentazione di una nuova istanza per il rilascio della concessione edilizia e riconferma del contributo, per i lavori da eseguirsi. Nel caso in cui non verrà presentata nessuna istanza o nel caso di mancato rilascio o rinnovo della concessione edilizia, si procederà ad avviare le procedure per la revoca del decreto di concessione del contributi e ogni altro atto consequenziale.
In sostanza, a Santa Margherita Belice molti cittadini a suo tempo terremotati hanno chiesto ed ottenuto le autorizzazioni per realizzare la loro casa attraverso un contributo statale frutto della normativa sulla ricostruzione, ma non hanno dato poi seguito alla realizzazione delle opere.

La gran parte dei soggetti destinatari delle diffide i lavori per la nuova casa li hanno iniziati grazie ad un primo acconto, ma poi si sono fermati, lasciando inutilizzato il resto del contributo, che il Comune non può ovviamente concedere senza un atto riguardante lo stato di avanzamento delle opere. Secondo una stima sommaria, solo a Santa Margherita Belice ci sono circa 7 milioni di euro erogati dallo Stato per l’edilizia privata e non utilizzati.

La legge prevede che la concessione del contributo statale per costruire una nuova casa con il contributo dello Stato, è subordinata alla materializzazione delle opere di ricostruzione.

La decadenza della concessione comporta la decadenza del contributo, per cui potrebbe anche accadere che molti privati rischiano adesso di dovere restituire la prima tranche di quanto erogato dallo Stato.
La concessione edilizia decade se i lavori non sono stati ultimati entro i tre anni dal rilascio.

Morale: i sindaci del Belice martedì saranno a Roma per richiedere quanto ancora manca per completare l’edilizia privata (circa 300 milioni di euro come disposto da un decreto del 2007) ma nei Comuni ci sono fondi statali non ancora utilizzati e altri già concessi a chi la casa non è riuscito a costruirla.