SALVALARTE Belìce 4^ ediz. domani a S.Margherita Belice, sotto osservazione i quartieri San Vito e San Calogero.

salval(2050)       dal sito comunale apprendiamo che domani venerdi 27 maggio presso il Teatro Sant'Alessandro alle ore 11 si svolgerà la 4^ ediz. di Salvarte Belìce.
Sempre dal sito riportiamo l'introduzione al convegno:
Gli antichi quartieri di San Vito e San Calogero rappresentano i luoghi della memoria di Santa  Margherita di Belìce. Visitando questi luoghi si rimane certamente attenti ad osservare le lesioni e i crolli, le macerie di un agglomerato urbano che necessita di essere conosciuto, salvaguardato e conservato per il futuro. I resti di un luogo caratterizzato da una valenza culturale e architettonica importante, che richiede interventi di conservazione e recupero. I quartieri di San Vito e San Calogero conservano ruderi di epoca araba e seicentesca, quali i Canalini, la Chiesa di San Vito e la Chiesa Madonna delle Grazie del XVII secolo. Il progetto di valorizzazione del patrimonio urbanistico avviato dall'amministrazione mira anche a far conoscere ai giovani questo patrimonio, così diverse scuole, iniziando ad educare i giovani ai temi del soccorso, della protezione civile e della conservazione dei luoghi. In questo contesto nasce il progetto realizzato dall'I.T.C.G. "Giovanni XXIII" di Ribera, in collaborazione con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, l'Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Agrigento, la Croce Rossa Regionale, l'I.C. "G. Tomasi di Lampedusa" di S.M. di Belìce ed il Comune di Santa Margherita di Belìce, che ha come obiettivo principale quello di diffondere la cultura del rispetto del territorio e la conoscenza delle attività di protezione civile come esercizio di vivere civico. Fra le attività del progetto i giovani studenti, dell'I.T.C.G. "Giovanni XXIII" di Ribera, si sono cimentati nella redazione di un piano di protezione civile organizzando, con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, la simulazione di un sisma nel centro belicino del Gattopardo, il censimento danni post-sisma di alcuni edifici del vecchio centro urbano e l'esposizione finale del lavoro svolto.

Programma:Venerdì 27 maggio 2011
— Ore 09,30 presso l'I.C. "G. Tomasi di Lampedusa" per simulazione sisma e a seguire esercitazioni di P.C. in Piazza Matteotti.
— Ore 11,00 – Teatro Sant'Alessandro CONVEGNO: I BENI ARCHITETTONICI DELL'ANTICO CENTRO FERITO DAL TERREMOTO PREVENZIONE – RISCHI – TUTELA – PROTEZIONE – VALORIZZAZIONE
Interverranno i rappresentanti:
dell'I.T.C.G. "Giovanni XXIII" di Ribera, del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, dell'Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Agrigento, della Croce Rossa Regionale, delll'I.C. "G. Tomasi di Lampedusa" di S.M. di Belìce, dell'Ass.ne ARI Sezione di Castelevtrano "Luigi Cascio IT9HXI", AGESCI Sciacca1, Ass.ne P.C. "Giubbe del Belice", Rangers d'Italia N.O. S.M.B.-Montevago, Distretto Socio-Culturale di Selinunte.
Concluderà i lavori Gianfranco Zanna, responsabile Dipartimento Beni Culturali di Legambiente Sicilia.

Mai recepiti, a perere nostro sono stati fin adesso gli imput ricevuti nei passati convegni di Salvalarte Belice. Anche i punti che domani discuteranno al Teatro Sant'Alessandro sono più volte stati fonte di tanti richiami qui sul blog ma anche sulla carte stampata come l'articolo di Francesco Sciara pubblicato sul n° 6 de La Specula.
A tal riguardo lo abbiamo nuovamente sentito ed ecco cosa ci dice"Nell’ottobre del 2009, su “La Specula” avevo scritto l’articolo “Ruderi o …Rodersi” per segnalare lo stato di abbandono e degrado in cui versavano gli antichi quartieri di San Vito e San Calogero. Da allora, sono trascorsi invano “solo” 19 mesi. Nulla è cambiato. Anzi, molte cose sono peggiorate. Continua l’assoluto abbandono dei Ruderi e di quel che resta della Chiesa di San Vito e di altre Chiese e monumenti del vecchio cento storico, soggetti a continui crolli e smottamenti a causa delle piogge e dell’incuria. Continua l’assoluto degrado di via Collegio, con il Palazzo Scaminaci, e di via Calvario che costeggia i Ruderi fino allo spiazzo del Belvedere dove è posta la Croce. Continua a rimanere chiuso il Museo della Memoria, in costante declino di iniziative turistiche e culturali di un certo spessore.
Continua a rimanere chiusa e malandata la Chiesa Madonna delle Grazie.
Continua a “rimanere in piedi” poggiandosi su due traballanti puntelli il Cafè House, “indeciso” se crollare o smottare di sotto. Nell’”indecisione”, il simbolo di Santa Margherita di Belìce, attende che il famoso finanziamento si trasformi presto in progetto definitivo ed in inizio dei lavori di recupero. Continua a rimanere nello scempio l’ingresso al paese di Porta Nuova e l’antico Bevaio. Continua a rimanere chiusa semidistrutta la Villa Comunale e l’edicola votiva descritte da Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Continua a rimanere “decapitata” la statua della Dea Flora. “Mutilata”, senza la testa, è posta di fronte al Cafè House. Continua ad essere trascurato il Giardino del Gattopardo che, “perdute” le sue fontane e le sue acque zampillanti, ha perso il suo antico splendore e il suo fascino.
E allora, di quale Memoria Storica si discuterà in occasione della manifestazione di
Salvalarte Belìce che, nelle precedenti edizioni, ha già affrontato questi temi.
Sembra che l’ Amministrazione comunale ha già coniato lo slogan: “Salvalarte e
mettila da parte”.
Ai nostri solerti amministratori riproponiamo, dopo “solo” 19 mesi, le 6 piccole
proposte concrete realizzabili subito e con pochi soldi già riportate nell’articolo e
rimaste “lettera morta”.

Speranzosi di essere ascoltati prima o poi ed evitare quindi ulteriori scempi, tanto per ricordare, riportiamo di seguito alcuni link del blog e l'artico de la Specula

SMB: povera e dimenticata Chiesa di San Vito

Cafè House a perdere – la VOCE del cittadino
Villa Comunale….CHIUDETELA

SMB: Villa Comunale…l'hanno chiusa

SMB: Margheritino e lu munnizzaro di la Batia
SMB: Margheritino e lu munnizzaro San Vito

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