Un nostro compaesano che vive in Svizzera ci ha scritto una breve mail, che riportiamo: “A parte i circoli che sono un gran brutto spettacolo… Riusciremo mai a liberarci dello scheletro di Palazzo Sajeva????“

Sicuramente saranno stati dei casi, quelli successi in passato, quando noi rilevavamo dei “problemi” e successivamente, in tempi più o meno brevi, l’Amministrazione di turno trovava delle soluzioni.

E’ successo, solo per citare qualche esempio,

con la pulitura delle aiuole e delle villette verdi qualche anno fa (a proposito, quando si provvederà quest’anno ad eliminare le “fratte” dal paese?), i lampioni della luce maltenuti e pericolosi, e, storia più recente, il rinvigorirsi dell’allarme Amianto e la “rimessa” della Sogeir nella zona del campo sportivo.

Siamo certi che si trattano, tutte, di coincidenze, fortunate per noi che lanciavamo l’allarme alla cui soluzione già, nel silenzio, lavorava l’Amministrazione di turno.

Noi ci proviamo anche adesso.

Durante ogni campagna elettorale, c’è chi parla del Palazzo Sajeva e propone i suoi futuribili progetti: parcheggio a più piani, immobile per uffici, stazione di rilevamento del passaggio di asteroidi nella veste di contributi europei.
Noi però oggi vorremmo qualche delucidazione in più su cosa è stato avviato, nei decenni passati, sull’argomento “Palazzo Sajeva”.

Innanzitutto, sarebbe bello capire chi è il proprietario dello scheletro, e poi, se di proprietà privata, se c’è intenzione di espropriarlo o di obbligare il proprietario a far qualcosa, o niente; e se di proprietà comunale, se c’è intenzione di trasformarlo in qualcosa di utile o niente.

Confidiamo nella fortuna anche stavolta.